Un fotopolimerizzatore (ESPE VISIO ALFA)... è un dispositivo usato dai dentisti per polimerizzare il materiale usato nelle protesi dentarie, ovvero indurire con luce UV una specie di "pasta" modellabile. Mi arriva per le mani da uno sgombero di uno scantinato per anni utilizzato come "per ora mettiamolo qui che poi ci pensiamo". Francamente sono incuriosito e vorrei capire come mai questo fotopolimerizzatore si trovi ancora in commercio a cifre che partono dai 200 euro (usato), quando invece il proprietario ha deciso di disfarsene. Questo in particolare ha un piccolo problema: la lampadina non funziona. Il filamento ad occhio sembra intatto, viene alimentato con 13volts AC quando il sensore rileva la presenza di un oggetto e misura ai suoi capi circa 12 mega ohm... non interrotto del tutto ma sicuramente non funzionante. Costo del ricambio? ad oggi sui 50 euri, è una lampada ellipsoidale... boh. Pare una normalissima lampada alogena a filamento. Forse la particolarità è il rivestimento iridescente della parabola che circonda il bulbo che produce una lunghezza d'onda della luce che credo si aggiri attorno ai 400-500nm (ultravioletta UVB - visibile) ed illumina un filtro al quarzo (blu cobalto) che filtra la luce. Non ho compreso bene la cosa... la lampada a filamento emette nello spettro anche luce UV? che viene poi filtrata dal quarzo per eliminare le altre frequenze luminose? boh, so che per gli UV servono lampade ai vapori di mercurio ma questa è a filamento e sembra una normalissima alogena... se qualcuno ha la risposta si senta libero di commentare questo post.
Alle cifre che si trovano in rete per questi apparecchi in vendita, credo valga la pena di sostituire la lampadina ma a me l'apparecchio non serve proprio. Altri problemi l'apparecchio non ne ha, la ventola funziona, il timer della luce ed il sensore di prossimità funzionano, l'aspetto (previa pulita) è più che decente... non mi spiego proprio questo destino, forse è stato soppiantato da qualche modello più performante, non so, non sono e non faccio il dentista (che tra esserlo e farlo c'è di mezzo il mondo).
Allora? Vediamo cosa c'è dentro? Partiamo, primi al mondo, a documentare questa avventura?
Tolte le 4 viti alla base e la vitina posta nel vano lampada, il contenitore dalla forma futuristica (negli anni '80) si apre in due facilmente. Dentro:
- un trasformatore,
- una schedina elettronica,
- una ventola PAPST,
- il gruppo lampada / sensore.
Vediamoli uno ad uno:
il trasformatore: non presenta etichette con dati di targa ma ha gli ingressi ed uscite numerate a 1 a 12 in senso orario se si guarda il trasformatore dall'alto, lato connessioni (numerazioni serigrafate).
Tensioni misurate ai morsetti del trasformatore (sul secondario):
- 12 - 11 : 14,85 volts AC (alimentazione del circuito elettronico)
- 10 - 07 : 27 volts AC (ventola)
- 10 - 09 : 12,87 volts AC
- 08 - 07 : 13,17 volts AC
la scheda elettronica : i circuiti integrati ed i componenti attivi:
- CD4098BE (CMOS dual monostable multivibrator usato come trigger) ,
- MC1455P1 (Timer Direct Replacement for NE555 Timers Adjustable Duty Cycle usato come timer per l'accensione della lampada - 6 secondi ) ,
- MC1458CP (DUAL GENERAL-PURPOSE OPERATIONAL AMPLIFIERS) ,
- ponte B40C 1000,
- tre transistor BC237B 45 volts 100mA in TO92,
- un "transistor" SG - L130 245 (quasi sicuramente un regolatore di tensione).
la ventola : PAPST produttore storico di soluzioni per la ventilazione....tedeschi, non serve aggiungere altro. Non è certo una ventolina cinese, lo dice anche il supporto metallico e la qualità dei cuscinetti per dirne solo un paio. PAPST TYP 970T 24V AC 50/60Hz (15µF phase shift capacitor). Il condensatore va attaccato al neutro ed al filo giallo. Nella basetta elettronica il filo giallo entra nel connettore (pin 2), trova in serie due condensatori elettrolitici (??!) da 33µF 63 volts ciascuno (in serie circa 15µF) e ritorna al capo 10 del trasformatore (filo rosso).
Il gruppo lampada / sensore IR : la lampadina sembra una normalissima alogena, con il bulbo posto nel fuoco di una parabola di "vetro" rivestito all'interno da una sostanza iridescente che a seconda della direzione dalla quale si guarda appare blu o giallo arancio. Illuminata con una fonte esterna, il rivestimento riflette il blu. Nel pulirla con acetone, ho rimosso la sigla ESPE... e qualcos'altro, vabbè, ad oggi il ricambio si trova (a cifre astronomiche, 50 euri!!). Tensione alimentazione lampada 13,69 volts AC (misurati). In prossimità del quarzo che filtra la luce, si intravedono due led, trasmettitore e ricevitore, posti ad angolo in modo da rilevare la presenza di un ostacolo ad una distanza "predefinita". L'ostacolo riflette gli infrarossi del diodo TX che vengono captati dal ricevitore RX. Ciascun led è collegato ad una coppia di fili collegati alla basetta di controllo che accende la lampada quando serve.
Interruttore termico: un interruttore a bimetallo, posto sul corpo metallico che alloggia la lampadina e collegato in serie alla stessa, riporta le seguenti sigle: Micro Therm R20 10 (6,3) 250 ~ T175 quasi sicuramente un NC normalmente chiuso in grado di intervenire alla soglia di (circa) 175 gradi, carico da 6,3 ampère, 250 volts, R20 10 dovrebbe fare riferimento alle dimensioni, R20 all'altezza, credo.... 10 euri nuovo.
Connettore scheda elettronica
: è un connettore a 13 pin con i seguenti collegamenti, visti dalla parte femmina, non lato saldature:- 1 - 3: led IR 1° sensore prossimità
- 2 : filo giallo ventola (condensatore sfasamento, credo)
- 4 - 5 : terminale 9 del Trasformatore
- 6 - 7 : all'interruttore termico collegato in serie alla lampada collegata al terminale 8 del trasformatore
- 8 - 9 : terminale 10 del Trasformatore
- 10 - 11: led IR 2° sensore prossimità
- 12 - 13 : terminali 11 e 12 del Trasformatore
Ed ora? riassemblo il tutto e lo metto in vendita? vendo le parti di ricambio? tengo ciò che si potrebbe riutilizzare e butto il resto? Purtroppo è tempo di sgombero e pulizia. Se conosci qualcuno a cui potrebbe interessare, avvisalo che fra poco credo mi libererò dei pezzi di ricambio, per me inutili al momento (ma mi serviranno sicuramente, appena dopo averli buttati). Alla prossima.
P.S. il gatto è morto, lo pneumatico è forato. Ripeto:il gatto è morto, lo pneumatico è forato.