giovedì 24 febbraio 2022

Phishing orientale

利用いただき、ありがとうございます。
このたび、ご本人様のご利用かどうかを確認させていただきたいお取引がありましたので、誠に勝手ながら、カードのご利用を一部制限させていただき、ご連絡させていただきました。

つきましては、以下へアクセスの上、カードのご利用確認にご協力をお願い致します。
 お客様にはご迷惑、ご心配をお掛けし、誠に申し訳ございません。
何卒ご理解いただきたくお願い申しあげます。
ご回答をいただけない場合、カードのご利用制限が継続されることもございますので、予めご了承下さい。

ご不便とご心配をおかけしまして誠に申し訳ございませんが、
何とぞご理解賜りたくお願い申しあげます。

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■発行者
三井住友カード株式会社
〒135-0061
東京都江東区豊洲2丁目2番31号
SMBC豊洲ビル

Per me sono tutti cinesi questi messaggi che arrivano con gli ideogrammi ed anche se il mittente ha estensione "jp" (giappone)... non ho tempo e voglia di capire se invece appartengono ad un altra nazione. Lo so, non ci faccio una gran bella figura ma, per me, ragionare in questo modo buzzurro ed ignorante, è una scorciatoia che mi permette di semplificare la complessità della vita. Fra le centinaia di messaggi mail che contribuiscono ad aumentare lo spreco di energia a livello planetario e giustificare i sostenitori dell'energia nucleare, ricevo questa comunicazione, diretta ad un indirizzo che non uso da quasi vent'anni (finito ormai in chissà quante liste che vengono rivendute ai soliti polli). Grazie a gùgol traduttore riesco anche a capire cosa vogliono:

Grazie per averlo usato.
Abbiamo ricevuto una transazione che vorremmo confermare se stai utilizzando o meno la carta, quindi ti abbiamo contattato con alcune restrizioni sull'uso della carta.

Pertanto, si prega di accedere a quanto segue e collaborare per confermare l'uso della carta.
 Ci scusiamo sinceramente per eventuali disagi e preoccupazioni ai nostri clienti.
Grazie per la vostra comprensione.
Tieni presente che se non rispondi, le restrizioni sull'utilizzo della carta potrebbero continuare.

Ci scusiamo per qualsiasi inconveniente e preoccupazione, ma ci scusiamo per l'inconveniente.
Grazie per la vostra comprensione.

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■ Emittente
Sumitomo Mitsui Card Co., Ltd.
〒135-0061
2-2-31 Toyosu, Koto-ku, Tokyo
Edificio SMBC Toyosu

Ecco, il classico invito a cliccare su un link malevolo che vorrebbe i dati della mia carta di credito... classico phishing e pure fatto male, non certo per l'italiano stentato (frutto dell'AI di Gùgol che tira ad indovinare). 

L'intento è chiarissimo e cadere nel tranello in questo caso abbastanza improbabile, a meno che... già, pare strano ad alcuni ma c'è sempre qualche unano che ci casca e non sto parlando dell'impiegata distratta ma anche di qualche "dirigente" ignorante (che se non fosse ignorante non avrebbe nemmeno fatto carriera). Statisticamente c'è sempre una buona dose di unani che cliccano a caxo senza capire cosa e perchè. Dentro di loro scatta una sorta di paura, sempre frutto di un ragionamento minimale tipico dell'unano. Se la mail di phishing contiene una minaccia o una promessa di guadagno o promette di soddisfare una qualsiasi curiosità, la probabilità che l'abbocco vada a buon fine è altissima, più di quanto si pensi. Se poi il phishing è targhettizzato (non come in questo caso) e si focalizza su destinatari noti o almeno appartenenti ad una tipologia omogenea, la percentuale di successo sale alle stelle.

Proviamo a fare un esempio banale. Ipotizziamo che vogliamo pescare un ricco magnaschèi. Assicuriamoci che le mail le legga lui in persona e che non deleghi la risposta a collaboratori vari. Indaghiamo per bene qual'è il suo atteggiamento nei confronti delle cose a cui tiene particolarmente. Prendiamo la mira ed inviamogli una comunicazione costruita ad arte, che faccia leva su paura o curiosità o ancora avidità (ne basta anche una sola). Se invece il magnaschèi delega la gestione della corrispondenza a collaboratori, è ancora più facile, specie se si sa come il magnaschèi si esprime e come è abituato a trattare i suoi schiavi.

Se il target è una donna ad esempio, meglio se ricopre un ruolo delicato nella società (un magistrato? un dirigente di PS?), basterebbe mandare una comunicazione di questo tipo: "Guarda cosa combina tua figlia invece di andare a scuola, è una vergogna ed uno scandalo! Per decenza dovresti dimetterti!! come minimo." Si può anche rincarare la dose dicendo "...sei un fallimento come donna e come madre!"...quanti secondi passano prima che il pollo clicchi su un link o su un allegato?  

Sia chiaro, per inciso, cadere nei tranelli del phishing è probabile anche per gli addetti ai lavori che si occupano di cybersecurity. Anche io in primis ci sono andato vicinissimo, non fosse per la paranoia di controllare 10 volte e verificare il mittente, soprattutto per quelle comunicazioni "delicate" che richiedono dati sensibili o azioni che possono incidere in qualche modo negativamente sulle somme principesche che nascondo all'estero (Credito cooperativo di Marte e Plutone). Scherzi a parte, alla fine della fiera, l'unico impatto prodotto dalla comunicazione in incipit è stato quello di avermi fatto perdere un pò del MIO preziosissimo tempo, maledetto cinese! Alla prossima. 

P.S. gratta il grana e vinci. Ripeto: gratta il grana e vinci.

lunedì 21 febbraio 2022

Forno solare (parte 1)

La "sorpresa" nell'ultima bolletta della luce, infartogena, non ci lascia molte scelte. Dopo la pioggia di contributi a fondo perduto, presi in gran parte dai soliti disonesti che di bisognoso hanno solo la loro avidità, è arrivata la stangata (ed è solo l'inizio #sapevatelo) su acqua, luce e gas. 

A noi poveracci non resta altro che aguzzare l'ingegno e trovare una soluzione. Principalmente, a fronte di qualsiasi aumento delle bollette, sono due le reazioni dell'unano medio: 

1) aumentare le entrate economiche 

2) risparmiare e tagliare i consumi. 

Tutte e due sarebbe l'ideale che tende alla perfezione, con tutti i pro e contro del caso. In molti, la soluzione "1" non è praticabile, in quanto dedicarsi ad altre attività con 10/12 ore di lavoro al giorno sul groppone, a salario minimo che nessuno è disposto ad aumentare... resta ben poco tempo che andrebbe rosicchiato alle sacrosante (e poche) ore di riposo. 

Per la soluzione 2... è dura, specialmente per chi è già al limite. Lampadine a led (da 2 watt ed una sola per stanza), lampada da minatore a batteria per evitare di accendere le luci quando si gira per casa, pochissime lavatrici (di notte e ben piene), sciacquone del water solo una volta al giorno, ci si lava con l'acqua fredda, sempre, anche d'inverno, riscaldamento a legna, switch off di tutti gli apparecchi vampiro (quelli con lo stand-by), forno elettrico solo per le grandissime occasioni, condizionatori e ventilatori d'estate sono banditi (fatwa!!), congelatore al minimo, frigo in classe "tripla A più più ed ancora più" (con temperature miti all'interno) e via dicendo. 

Urgono comunque, giocoforza,una serie di provvedimenti per restare a galla e resistere alle sanguisughe. L'idea è quella di adottare un forno solare che non consuma niente. Ne esistono ormai una moltitudine in commercio, dai costi adatti ai sultani  a quelli auto costruiti, più o meno performanti. Prima di iniziare la sperimentazione, voglio mettere qui una lista di pro e contro, dando il giusto perso ad ogni voce. 

Pro

  • consumi elettricità azzerati per la cottura dei cibi
  • Ambiente più pulito
  • mitigazione del rischio di costruzione di centrali nucleari

Contro

  • costo del forno
  • tempi e modi di cottura variabili
  • periodo di training
  • spostamento degli specchi al movimento relativo del sole
  • dipendenza dal meteo e dalle stagioni
  • temperatura di cottura da monitorare

Al momento non mi viene in mente altro ma, data la lista corposa dei "contro", possiamo aguzzare l'ingegno e trovare delle soluzioni. Il forno lo si può costruire. La configurazione più economica è la "open box" fatta con cartone e alluminio in pellicola. Non sarà figo come quello chiuso, in sughero e mylar parabolico, ma funziona bene (pare, dicono). Per le temperature... occorre fare esperienza e tenere d'occhio l'orientamento del forno solare, anticipando il movimento relativo del sole per diradare gli intervalli (30 minuti) nei quali si approfitta per ruotare la pentola di 180°. Poi, ci sono molti margini di miglioramento e solo l'esperienza potrà aiutarci, basta crederci, adattarsi, ingegnarsi...

Per il problema del meteo (stagioni invernali e nuvole), non possiamo farci nulla, vorrà dire che in quei giorni di pioggia o freddo, il menù sarà a base di frutta, verdura fresca e tutto quello che può essere consumato senza cottura. C'è un altro aspetto da considerare. Il forno solare, durante inverno e mezze stagioni, non è adatto alla vita frenetica. Occorre (ri)prendersi il proprio tempo. Il forno solare non va bene nelle (sempre più brevi) pause pranzo da lavoro dove si deve impiegare meno di un ora per cuocere, portare fuori il cane, lavarsi i denti e cambiarsi, lavare i piatti ecc.ecc... cambiano quindi le abitudini, dove si cuoce (quasi) tutto nel weekend e si consuma durante la settimana. 

Bene, ora resto in vigile attesa di un occasione per recuperare dei cartoni ad alto spessore e delle dimensioni "giuste". Il rotolo di alluminio "celò". Per la parte forno serve una ciotola di vetro dove incastrare una padella in ghisa con coperchio (o simile)... la vedo dura ma forse qualcuno butterà delle pirofile o dei vasi o delle pentole arrugginite...recuperabilissime. L'importante, data la natura sperimentale del progetto, spendere zero (e ti credo, soldi da spendere non ne ho proprio!)

Una cosa che mi incuriosisce sarà misurare i tempi di riscaldamento e le temperature che si possono ottenere (sino a 200° dicono gli spacciatori di forni glàm e fescion). Poi, se funziona, lo so già, toccherà incazzarsi contro il sistema per tutto ciò che oscura il cielo, tipo l'inquinamento e le scie chimiche. Un ultima considerazione. La vita dei poveracci è un continuo, disperato e costante tentativo di arginare le vessazioni delle istituzioni che, in fin dei conti, trattano l'umanità solo come forza lavoro e obiettivo per le tasse. Ci danno un miserrimo stipendio e poi fanno DI TUTTO per riprenderselo. Non mi stupirei se venisse tassata dopo l'acqua, anche la luce del sole (con le solite esenzioni per i soliti privilegiati). Bastardi. Alla prossima. 

P.S. il pollo è muto. Ripeto: il pollo è muto.

lunedì 14 febbraio 2022

Quando sarò capace di amare (Giorgio Gaber)

Quando sarò capace di amare
Probabilmente non avrò bisogno
Di assassinare in segreto mio padre
Né di far l'amore con mia madre in sogno
 
Quando sarò capace di amare
Con la mia donna non avrò nemmeno
La prepotenza e la fragilità
Di un uomo bambino
 
Quando sarò capace di amare
Vorrò una donna che ci sia davvero
Che non affolli la mia esistenza
Ma non mi stia lontana neanche col pensiero
 
Vorrò una donna che se io accarezzo
Una poltrona, un libro o una rosa
Lei avrebbe voglia di essere solo
Quella cosa
 
Quando sarò capace di amare
Vorrò una donna che non cambi mai
Ma dalle grandi alle piccole cose
Tutto avrà un senso perché esiste lei
 
Potrò guardare dentro al suo cuore
E avvicinarmi al suo mistero
Non come quando io ragiono
Ma come quando respiro
 
Quando sarò capace di amare
Farò l'amore come mi viene
Senza la smania di dimostrare
Senza chiedere mai se siamo stati bene
 
E nel silenzio delle notti
Con gli occhi stanchi e l'animo gioioso
Percepire che anche il sonno è vita
E non riposo
 
Quando sarò capace di amare
Mi piacerebbe un amore
Che non avesse alcun appuntamento
Col dovere
 
Un amore senza sensi di colpa
Senza alcun rimorso
Egoista, naturale come un fiume
Che fa il suo corso
 
Senza cattive o buone azioni
Senza altre strane deviazioni
Che se anche il fiume le potesse avere
Andrebbe sempre al mare
 
Così vorrei amare

Buon San Valentino, unani di m#rda!

P.S.  il merlo è nero. Ripeto: il merlo è nero.

giovedì 10 febbraio 2022

La macchina segreta

In pochi sanno chi era, ma ci ha lasciato portando con sè le cose che sapeva. Rolando Pelizza era l'allievo di Ettore Majorana. Anche quest'ultimo in pochi sanno chi era e quale contributo abbia dato al suo paese. Insieme hanno costruito una macchina in grado, da quel che dicono, di fare cose che nemmeno a vederle ci si crederebbe. Per capirci, sarebbe come chiedere una valutazione, a degli scimpanzè, di uno smartphone.

Apprendo che un ragazzo, Oscar Valente, abbia ricostruito, con l'aiuto di Rolando Pelizzza, quel macchinario e che, a quanto dice, il macchinario gli sia stato sequestrato , non ho capito bene da chi, prima che potesse metterlo in funzione. 

Lasciamo perdere se ciò che dice sia vero o falso ma concentriamoci su una cosa. Se mai vi venisse in mente di realizzare qualcosa, qualsiasi cosa, in grado di "risolvere i problemi dell'umanità", dal clima, all'inquinamento, o in grado di produrre energia gratuita per tutti ed infinita... bhè, in primis: realizzatela e, se siete furbi, tenetevela per voi. Poi trovate due persone fidate che realizzino quello che avete realizzato, incaricandole in cambio di trovare ciascuno altre due persone fidate che realizzino la stessa cosa, con l'impegno di trovare ciascuno due persone fidate... e via dicendo. 

Nel giro di pochi mesi la vostra idea rivoluzionaria, se veramente rivoluzionaria lo è, diventerà talmente virale che nessuno riuscirà a fermarla. Ecco, non fate lo stesso errore di Valente, Pelizza, Maiorana, Tesla, Ighina (l'allievo di Marconi) proponendo ingenuamente l'idea proprio a quelle persone od istituzioni che sono la causa dei problemi che volete risolvere o peggio proporre la vostra soluzione a chi ci guadagna con i problemi che la vostra scoperta riesce ad eliminare. 

In questi tempi, con la rete, non è difficile trovare i fondi necessari, ma non andate a chiederli proprio a coloro che vedono nella vostra invenzione straordinaria la causa di un possibile crollo dei loro monopoli o del loro potere.  Non siate ingenui. E non sognatevi di chiamare la vostra invenzione ad esempio "la macchina di dio" o "il raggio della morte", perchè è un nome che spaventa gli scimpanzè e si sa gli scimpanzè hanno paura per istinto più che per ragione. Meglio chiamarla "orgnazipos" o "astrmnlfs" che sarà anche difficile da pronunciare ma almeno non desta sospetti od interessi ed eviterete di venire "attenzionati" dalle scimmiette dei potenti. Restate sotto traccia, tenete un profilo basso e passate parola agratis, sempre. Non posso essere più esplicito di così. Sono addolorato per la scomparsa di Rolando. Alla prossima

P.S. La scimmia vuole solo le banane. Ripeto: la scimmia vuole solo le banane.

martedì 8 febbraio 2022

Diav Lina antiruggine metallizzante

In un supermercato di un piccolo comune, al quale mi sono recato per la prima volta quasi per caso, ho trovato su uno scaffale un prodotto che appena visto ho pensato facesse al caso mio. Nel prepararmi dei frugali pasti, quando ho la materia prima (il cibo), devo utilizzare una cucina a gas risalente a fine anni '70 inizi anni '80. Sì, è vecchia, non ha l'accensione piezo e nemmeno il piolino di sicurezza che chiude il gas quando si spegna la fiamma, ma del resto.... faccio fatica a mettere assieme il pranzo con la cena, come potrei prendere una cucina nuova? Allora penso bene di acquistare un tubetto di Diav Lina fuoco, piastre & fornelli antiruggine metallizzante, dato che l'acciaio dei reggi pentole ed anche l'acciaio della base è tutto intaccato dalla ruggine tanto da creare dei crateri che non vengono via a grattare come forsennati. Ho provato a lucidare con un spazzola metallica, con carta vetrata, con abrasivi vari ma niente. Diav Lina è un prodotto specifico per coprire la ruggine e l'annerimento da combustione. Ideale per proteggere e rinnovare piastre, tubi, bruciatori e parti metalliche di stufe a legna, cucine economiche e fornelli a gas. Indicato anche come antiruggine per marmitte e tubi di scarico di auto e moto, per piccole riparazioni e ritocchi su cancelli, inferriate, porte e tutte le parti metalliche della casa. 

Sembra l'ideale, fantastico, maaa.... funziona? A leggere le avvertenze c'è da prendere paura: è un solido infiammabile, provoca irritazione oculare, indossare guanti protettivi, proteggere il viso e gli occhi, non ingerire.... oddìo, che sarà mai?? Vabbè, lo provo lo stesso, basta stare attenti a non scambiarlo con il tubo della pasta di acciughe. 

Dicono di metterne un pò su un panno asciutto e stendere in modo uniforme, attendere qualche minuto e strofinare leggermente con un panno morbido. ok, servono due panni allora. Apro il tubetto ed esce una specie di pasta leggermente densa, dal colore metallico tipo alluminio. Stendo in modo uniforme, aspetto e poi strofino leggermente con un panno morbido, ubbidiente alle indicazioni elencate al paragrafo "Modo d'uso".

Risultato? alla vista le parti appaiono come se fossero state verniciate o colorate, il nero e la ruggine non si vedono più, coperte dalla pasta metallica che non ha certo l'aspetto dell'acciaio inox lucidato a specchio che risulta satinato ove applicato.  Il prodotto assomiglia moltissimo ad alcune paste termo conduttive che si usano con le CPU da computer con dissipatore di calore. Secondo me si tratta di polvere micronizzata di un qualche metallo in sospensione su un media volatile che evapora all'aria e tiene assieme i granelli. 

Curioso, provo a rimettere sul gas l'acciaio che regge le pentole ed accendo il fuoco... tutto ok, il colore brillante resta al suo posto. Se però si prova a pulire con uno sgrassante, la pasta viene via rivelando il nero sottostante. Basta anche passare con le dita, anche a distanza di giorni dall'applicazione, che il prodotto viene via.  Sembra sia solo un sistema temporaneo per nascondere il nero e che deve essere applicato ad ogni pulizia, un pò come nascondere la polvere sotto il tappeto, dove non si vede. 

Dalle istruzioni si legge di strofinare LEGGERMENTE una volta che il prodotto è asciutto... e ti credo, se si strofina energicamente (ma nemmeno tanto energicamente) lo strato superficiale se ne va. Vabbè, pazienza, ai fornelli ci sto poco ed ho due alternative: o non pulisco più i fornelli o applico il prodotto una volta a settimana, tanto ne basta davvero una quantità microscopica per ottenere un risultato estetico soddisfacente, almeno per noi poveri che ci dobbiamo accontentare e non ci possiamo permettere di buttare il vecchio per il nuovo. 

Mi sa che forse, proverò anche con lo zinco spray e, se non funziona, con la nikelatura galvanica, devo solo attrezzarmi ed io non mi arrendo mai. 

La cucina mi dovrà accompagnare ancora per non so quanti anni, almeno sino a quando riuscirò a prepararmi un pasto caldo. Alla prossima, poveracci.

P.S. il pulcino ha fame. Ripeto: il pulcino ha fame.

venerdì 4 febbraio 2022

Fotopolimerizzatore ESPE VISIO ALFA (autopsy)

Un fotopolimerizzatore (ESPE VISIO ALFA)... è un dispositivo usato dai dentisti per polimerizzare il materiale usato nelle protesi dentarie, ovvero indurire con luce UV una specie di "pasta" modellabile. Mi arriva per le mani da uno sgombero di uno scantinato per anni utilizzato come "per ora mettiamolo qui che poi ci pensiamo". Francamente sono incuriosito e vorrei capire come mai questo fotopolimerizzatore si trovi ancora in commercio a cifre che partono dai 200 euro (usato), quando invece il proprietario ha deciso di disfarsene. Questo in particolare ha un piccolo problema: la lampadina non funziona. Il filamento ad occhio sembra intatto, viene alimentato con 13volts AC quando il sensore rileva la presenza di un oggetto e misura ai suoi capi circa 12 mega ohm... non interrotto del tutto ma sicuramente non funzionante. Costo del ricambio? ad oggi sui 50 euri, è una lampada ellipsoidale... boh. Pare una normalissima lampada alogena a filamento. Forse la particolarità è il rivestimento iridescente della parabola che circonda il bulbo che produce una lunghezza d'onda della luce che credo si aggiri attorno ai 400-500nm (ultravioletta UVB - visibile) ed illumina un filtro al quarzo (blu cobalto) che filtra la luce. Non ho compreso bene la cosa... la lampada a filamento emette nello spettro anche luce UV? che viene poi filtrata dal quarzo per eliminare le altre frequenze luminose? boh, so che per gli UV servono lampade ai vapori di mercurio ma questa è a filamento e sembra una normalissima alogena... se qualcuno ha la risposta si senta libero di commentare questo post. 

Alle cifre che si trovano in rete per questi apparecchi in vendita, credo valga la pena di sostituire la lampadina ma a me l'apparecchio non serve proprio. Altri problemi l'apparecchio non ne ha, la ventola funziona, il timer della luce ed il sensore di prossimità funzionano, l'aspetto (previa pulita) è più che decente... non mi spiego proprio questo destino, forse è stato soppiantato da qualche modello più performante, non so, non sono e non faccio il dentista (che tra esserlo e farlo c'è di mezzo il mondo).

Allora? Vediamo cosa c'è dentro? Partiamo, primi al mondo, a documentare questa avventura? 

Tolte le 4 viti alla base e la vitina posta nel vano lampada, il contenitore dalla forma futuristica (negli anni '80) si apre in due facilmente. Dentro:

  • un trasformatore,
  • una schedina elettronica, 
  • una ventola PAPST,
  • il gruppo lampada / sensore.

Vediamoli uno ad uno:

il trasformatore: non presenta etichette con dati di targa ma ha gli ingressi ed uscite numerate a 1 a 12 in senso orario se si guarda il trasformatore dall'alto, lato connessioni (numerazioni serigrafate). 

Tensioni misurate ai morsetti del trasformatore (sul secondario):

  • 12 - 11 : 14,85 volts AC (alimentazione del circuito elettronico)
  • 10 - 07 : 27 volts AC (ventola)
  • 10 - 09 : 12,87 volts AC
  • 08 - 07 : 13,17 volts AC

la scheda elettronica : i circuiti integrati ed i componenti attivi:

  • CD4098BE (CMOS dual monostable multivibrator usato come trigger) ,
  • MC1455P1 (Timer Direct Replacement for NE555 Timers Adjustable Duty Cycle usato come timer per l'accensione della lampada - 6 secondi ) ,
  • MC1458CP (DUAL GENERAL-PURPOSE OPERATIONAL AMPLIFIERS) ,
  • ponte B40C 1000, 
  • tre transistor BC237B 45 volts 100mA in TO92,
  • un "transistor"  SG  - L130 245 (quasi sicuramente un regolatore di tensione).

la ventola : PAPST produttore storico di soluzioni per la ventilazione....tedeschi, non serve aggiungere altro. Non è certo una ventolina cinese, lo dice anche il supporto metallico e la qualità dei cuscinetti per dirne solo un paio. PAPST TYP 970T 24V AC 50/60Hz (15µF phase shift capacitor). Il condensatore va attaccato al neutro ed al filo giallo. Nella basetta elettronica il filo giallo entra nel connettore (pin 2), trova in serie due condensatori elettrolitici (??!) da 33µF 63 volts ciascuno (in serie circa 15µF) e  ritorna al capo 10 del trasformatore (filo rosso).

Il gruppo lampada / sensore IR : la lampadina sembra una normalissima alogena, con il bulbo posto nel fuoco di una parabola di "vetro" rivestito all'interno da una sostanza iridescente che a seconda della direzione dalla quale si guarda appare blu o giallo arancio. Illuminata con una fonte esterna, il rivestimento riflette il blu. Nel pulirla con acetone, ho rimosso la sigla ESPE... e qualcos'altro, vabbè, ad oggi il ricambio si trova (a cifre astronomiche, 50 euri!!). Tensione alimentazione lampada 13,69 volts AC (misurati). In prossimità del quarzo che filtra la luce, si intravedono due led, trasmettitore e ricevitore, posti ad angolo in modo da rilevare la presenza di un ostacolo ad una distanza "predefinita". L'ostacolo riflette gli infrarossi del diodo TX che vengono captati dal ricevitore RX. Ciascun led è collegato ad una coppia di fili collegati alla basetta di controllo che accende la lampada quando serve.

Interruttore termico: un interruttore a bimetallo, posto sul corpo metallico che alloggia la lampadina e collegato in serie alla stessa, riporta le seguenti sigle:  Micro Therm R20 10 (6,3) 250 ~ T175 quasi sicuramente un NC normalmente chiuso in grado di intervenire alla soglia di (circa) 175 gradi, carico da 6,3 ampère, 250 volts, R20 10 dovrebbe fare riferimento alle dimensioni, R20 all'altezza, credo.... 10 euri nuovo.

Connettore scheda elettronica

: è un connettore a 13 pin con i seguenti collegamenti, visti dalla parte femmina, non lato saldature:
  • 1 - 3: led IR 1° sensore prossimità 
  • 2 : filo giallo ventola (condensatore sfasamento, credo)
  • 4 - 5 : terminale 9 del Trasformatore
  • 6 - 7 : all'interruttore termico collegato in serie alla lampada collegata al terminale 8 del trasformatore
  • 8 - 9 : terminale 10 del Trasformatore
  • 10 - 11: led IR 2° sensore prossimità 
  • 12 - 13 : terminali 11 e 12 del Trasformatore

Ed ora? riassemblo il tutto e lo metto in vendita? vendo le parti di ricambio? tengo ciò che si potrebbe riutilizzare e butto il resto? Purtroppo è tempo di sgombero e pulizia. Se conosci qualcuno a cui potrebbe interessare, avvisalo che fra poco credo mi libererò dei pezzi di ricambio, per me inutili al momento (ma mi serviranno sicuramente, appena dopo averli buttati). Alla prossima.

P.S. il gatto è morto, lo pneumatico è forato. Ripeto:il gatto è morto, lo pneumatico è forato.

martedì 1 febbraio 2022

Gugol ci spia

Ad automatizzare troppo od affidare ad un asserita "intelligenza artificiale" compiti nemmeno tanto complessi, si rischia di sbagliare o come minimo fare delle figuracce che si ripercuotono negativamente sull'affidabilità dell'azienda. 

Ricevo una segnalazione che mi avvisa di aver violato le norme per la pubblicazione degli annunci. Manco fossi un delinquente. L'AI di gugol ha classificato un post che parla di e-cig come se l'argomento riguardasse il tabacco, che è un argomento tabù che potrebbe "infastidire" certi inserzionisti bigotti. 

Il primo errore di gugol è che ha segnalato la violazione in una pagina cancellata moltissimi mesi fa assieme alle altre 25 che trattano lo stesso argomento. 

E vabbè, chiedo la revisione e dopo un paio di giorni gugol fa la seconda cazzata. Mi avvisa "In seguito alla tua richiesta, è stata esaminata 1 pagina e non sono state rilevate violazioni. La pubblicazione degli annunci in questa pagina verrà riattivata ..."

Eh?? riattivi la visualizzazione degli annunci su una pagina che non esiste? Manco ti sei accorto che la pagina è cancellata? Ah, no, sbaglio io... il post è in bozza, ma... allora gugol controlla anche le mie bozze private?? Eh? eh? che si fa ora? Sto da tempo pensando ad una fatwa anche per loro!

P.S. nessuno comanda se nessuno ubbidisce. Ripeto: nessuno comanda se nessuno ubbidisce.