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giovedì 30 luglio 2020

Pubblicità non gradita

Sono stato vittima di un "offerta" strepitosa, reclamizzata con un poster grande come un lenzuolo matrimoniale, posizionata strategicamente proprio alll'ingresso dell'ipermercato dei poveri, enfatizzata dalla presenza di una quantità industriale di bancali pieni di bottiglie dal contenuto accattivante... sto parlando di una bevanda. Sembrava succo di frutta, o meglio un mix di succhi, tipo mirtillo, mora e mela o melograno e lampone, per non citare zenzero, curcuma, limone e via dicendo nelle varie combinazioni. Per provare ne ho prese una per tipo, incuriosito. Scopro poi che in realtà è solo acqua aromatizzata, un "succo di frutta" diluito in dosi omeopatiche, vabbè... già questo mi ha indotto a desistere per futuri approvvigionamenti
Scioccamente la fretta mi ha intorpidito il cervello impedendomi di leggere gli ingredienti. Allora a casa mi siedo con calma, la mattina presto, ora della colazione che mi suggeriscono deve essere abbondante e che occorre reintegrare i liquidi con generosità. Leggo l'etichetta... "Azzera la sete"... prima menzogna... l'unica cosa che azzera la sete è l'acqua senza additivi, zuccheri o aromi vari che in realtà ne fanno venire di più (e questo i maghi maledetti del marketing lo sanno eccome).
Nel retro un avvertimento "ATTENZIONE! Questo prodotto è altamente dissetante"... c'è da crederci dato il messsaggio così ben enfatizzato?
Seguo le scritte con lo stesso font e trovo  la raccomandazione "SOLO CON INGREDIENTI DI ORIGINE NATURALE" il che lascia forse ad intendere che la concorrenza non sia così scrupolosa ed aggiunga ingredienti "artificiali", "sintetici", dieri quasi inorganici.
Scendo con l'occhio verso le tabelline in font clausola assicurativa, zero grassi, zero proteine, 2,4 grammi di carboidrati che comprendono 1,4 grammi di zucchero (della frutta) che danno alla fine facendo la sottrazione 1 grammo di carboidrati su un litro. ancora più sotto la scritta VEGANOK azienda 0895... approfondiremo cosa significa).
Più a destra sullo stesso piano gli ingredienti in 4 lingue, italiano, tedesco francese ed inglese. acqua, 20% di frutta ovvero per la tipologia "mirtillo mora e mela", succo di mela da succo concentrato al 12%, purea di mirtilli neri concentrata al 4%, purea di more neri concentrata al 4%, concentrato di carota nera e ribes nero (non citati in etichetta frontale), aromi naturali (quali non si sa) e 0,004grammi di sale. Se fossi allergico alla carota o al ribes sarei morto in quanto la bevanda viene pubblicizzata come contenente mirtillo mora e mela e mi aspetto che contenga SOLO mirtillo, mora e mela, non altre schifezze nascoste nel retro dell'etichetta.
Ma poi l'occhio mi cade su un area che avevo ignorato, preso più dalla voglia legittima di sapere cosa stavo bevendo, giusto per la MIA salute, mica per altro.
Leggo:
"Sul serio? Stai leggendo una bevanda?

Cioè stai leggendo una bevanda quando potresti leggere qualunque altra cosa o parlare con persone vere  o vedere comè la vita là fuori? Dai vai a viverla e, se non ti dispiace,  ci piacerebbe venire con te.

E se proprio non vuoi uscire, seguici sui social. Noi per te lo faremmo."
Seguono gli immancabili hashtag, per dare un piglio di modernità e strizzare l'occhiolino ai ggiòvani.

Mi chiado: chi è sto @#!!!%%!!one che si è inventato un uscita del genere? Sto @#!!!%%!!ino che si stupisce se mi metto a leggere gli ingredienti... forse dimentica che quella roba la devo bere io e che ci tengo a sapere cosa ingerisco? Forse ignora che del mio tempo decido io, delle mie priorità decido io, di cosa vale o meno fare lo decido io e solo io, senza imposizioni o suggerimenti idioti. 
Personalmente trovo anche il tempo per le alternative suggerite, ma mi irrita non poco che qualcuno me le proponga come sostitutive alla lettura degli ingredienti. Ho capito che mi stai vendendo dell'acqua aromatizzata ad un prezzo esorbitante (sempre "in offerta" però e qualcuno l'ha definito pure "superdrink"), ma il goffo tentativo di distrarmi dall'appprofondire cosa mi stai proponendo lo trovo veramente denigrante ed offensivo. Spero non sia stato un team di esperti di marketing a partorire questa uscita infelice. Spero non sia stato un AD strafatto di radicchio ad imporre un tale messaggio davvero idiota. Magari la colpa è della solita ultima ruota del carro. Magari la bevanda è destinata ad un target di età nella quale si è "spensierati" ma questo non giustifica. Giovani o vecchi, la cultura dell'approfondimento, la lettura degli ingredienti, la ricerca di cosa fa bene e cosa fa male, l'attenzione alla propria salute dovrebbe essere a mio avviso agevolata e promossa dalle aziende serie. Quelle aziende che in modo trasparente enfatizzano la caratteristiche peculiari del prodotto che reclamizzano, senza bisogno di aggiungere "senza glutine", senza olio di palma, senza litio, senza questo o quell'altro per distrarre su ciò che realmente c'è dentro il cibo o le bevande.
Fatto sta che quel messaggio è sbagliato, stupido, manipolatorio e come singolo consumatore non solo non acquisterò mai più quel prodotto, ma mi guarderò bene dall'aquistare qualsiasi prodotto di quell'azienda...FATWA!! per il resto della mia breve vita. Non sono un "influencer" ma già qualcuno l'ho convinto a seguirmi semplicemente dando il buon esempio e so che la cosa è contagiosa, pensateci.
Concludendo, giusto per non passare per il solito brontolone, propongo io un alternativa, più sana, ecologica, economica. Se proprio vogliamo aromatizzare l'acqua, basta fare degli infusi a freddo mettendoci dentro magari delle foglioline di menta, delle gocce di limone premuto, quanche goccia a piacere di un centrifugato preferito... magari alle stesse percentuali dell'etichetta o a piacere, come piace ad ognuno di noi, più libero di scegliere e libero da questi peracottari magnaschèi. alla prossima.

P.S. Piero ha risparmiato assai. Il pozzo è profondo. Ripeto: Piero ha risparmiato assai. Il pozzo è profondo.

giovedì 2 luglio 2020

Mi sono rotto

No, è vero, mi sono davvero rotto, la schiena stavolta, con delle ripercussioni che spero non diventino permanenti. E così ho sperimentato cosa significa muoversi con la carrozzina. Ora capisco davvero le sofferenze dei disabili costretti a starci per sempre, un vero calvario. Muoversi è quasi impossibile. Per strada nemmeno a parlarne, fra buche, crepe, scalini inutili ma onnipresenti, pali e paletti, ostacoli vari, strettoie, salite e discese assurde. Dei mezzi pubblici nemmeno a parlarne. Per salire sul treno, nella carrozza dove troneggia il logo del disabile, occorre superare la voragine fra banchina e carrozza. Negli edifici poi è difficilissimo... gradini, scalini, arredo esagerato condensato in spazi troppo stretti. Negli uffici pubblici un pò meglio... ma arrivarci è una scommessa. Anche a casa tua ti accorgi di non aver mai pensato agli ostacoli per cui muoversi è davvero difficile, per non parlare di quando devi andare in bagno, coricarti, mangiare, lavarti... è tutto diverso il mondo se lo si vive da seduti su ruote. Ecco, dopo aver bestemmiato per le ciclabili e per la nulla considerazione verso chi si muove in bici, ora devo aggiungere anche delle nuove bestemmie verso chi non pensa agli altri diversamente agili.
E rinnovo l'invito a sindaci, assessori, politici, responsabili vari, presidenti, progettisti, architetti , geometri, luminari, capoccioni vari e dotti sapientoni: venite con me un paio di settimane a fare un giro in bicicletta, e poi un altro paio in giro in carrozzina, senza barare, a svolgere le quotidiane mansioni di un cittadino che cerca di sopravvivere ed arrangiarsi senza aiuti da nessuno. Magari veniteci senza soldi in tasca così facciamo un lavoro completo. Forse così è l'unico modo affinchè vi possiate rendere conto delle puttanate che dite quando dichiarate di essere dalla parte dei cittadini o di progettare opere a misura d'uomo. Dai, l'invito è sempre aperto, vediamo chi si fa avanti (se mai qualcuno si farà avanti). alla prossima.

P.S. Previsto maltempo in pianura. Ripeto: Previsto maltempo in pianura.

lunedì 24 febbraio 2020

ma tu celai lo striming?

Corona virus... lo so, per me è un argomento OT ma ve l'avevo detto in tempi non sospetti ed ora grattatevi. il Corona virus non si sa bene cos'è, non si sa di preciso da dove arrivi e come si sia diffuso, non si sa come sia improvvisamente comparso, in certe zone non si sa nemmeno dov'è il "paziente zero" (se lo sono  perso), ma tutti gli unani improvvisamente si trasformano in virologhi di specchiata fama, in luminari della medicina, tutti con il cuggino primario che se lo dice lui allora è vero. E' tutta una gara a chi è più "autorevole". Certo è che stiamo dando uno spettacolo vergognoso ed indecente. A noi interessano le soluzioni, non le chiacchiere.
Maaaa...Cosa si sa di preciso? 
  • non c'è ancora un vaccino (con buona pace per i no vax), 
  • in alcuni casi è mortale, 
  • si diffonde per contatto o per via aerobica
... bastano queste tre cose per scatenare il panico ed i comportamenti più o meno assurdi, dettati soprattutto dalla consapevolezza (o per lo meno sospetto) che chi ci "governa" (manco fossimo delle bestie da governare) non ci capisce una cippa, sono più ignoranti di noi, sono degli emeriti incapaci.
Francamente poco mi importa del Corona Virus, io sono da anni quello che viene definito un hikikomori, per cui il problema per me è già risolto retroattivamente e preventivamente... non sono per niente a rischio contagio. Forte di questa posizione privilegiata, mi siedo ad osservare, a ragionare e traggo delle conclusioni logiche, dettate dal normale e comune buon senso. 
Di fatto, io (ma solo io): 
  • non lo so se è una variante della normale influenza, 
  • non lo so se a Wuhan le esercitazioni militari che simulavano una guerra batteriologica pochi giorni prima del contagio abbiano diffuso il virus, 
  • non lo so se è mortale al 100%, 
  • non lo so se la colpa è del pangolino come veicolo zero della diffusione, 
  • non lo so se è stato diffuso appositamente per affossare l'economia cinese, 
  • non lo so se è un complotto massonico liberal fascistoide per decimare la popolazione mondiale, 
  • non no nulla perchè non lo posso/devo sapere, ci dicono tutto ed il contrario di tutto
... tanto a leggere i giornali o seguire i tiggì mainstream, si sentono le stesse cose come se provenissero da un unica fonte, l'importante è alimentare la paura che così si governa meglio. Di certo se per strada vedo un cinese non faccio come certi razzisti di bassa lega.
Gli "esperti" che si alternano mediaticamente... tanto esperti non sembrano, preoccupati più a rassicurare che informare. Gli amministratori vari, tanto sicuri non sembrano, tanto sono prodighi di consigli inutili e diffusori di tardive "soluzioni" improbabili, inefficaci ed improvvisate. Qualche esempio? Il carnevale di Venezia "chiude" dalla mezzanotte, così come i locali pubblici devono chiudere dopo una certa. Del resto si sa che il virus vien di notte come l'omo nero con il quale ci impaurivano da piccoli. 
Le strade principali vengono transennate nei comuni focolaio, tanto si sa che la gente si sposta solo in macchina e quindi chiuse le provinciali di accesso dopo una certa ora il paese è blindato ed al sicuro. 
Chiudere i voli diretti "da e per" la cina, o peggio chiudere i porti come suggerisce qualche nullafacente incapace è inefficace tanto quanto pulirsi il sedere con i coriandoli (o col giornale radio, fai tu). 

in una società globalizzzata una qualsiasi epidemia è inarrestabile

E poi... la cosa ridicola... tra i consigli sulla profilassi c'è quello di lavarsi spesso le mani. C'è proprio bisogno di dirlo? Virus o meno, lavatevi sempre!!!!
E poi... eseguire i test su tutti... è inattuabile ma... sarà mica la solita scusa per aumentare le tasse sanitarie? io non lo so ma la butto lì.
E poi... le file ai supermercati svuotati da clienti con la mascherina, che escono con il carrello pieno di confezioni da litro di coca cola!!! quella sì che ti fa bene! testa di caxo! quello che non ti fa il corona virus ci pensa lo zucchero raffinato! (Pensa che bello se gli scaffali vuoti fossero quelli delle librerie, ed il virus si chiamasse Cultura.)
E poi,... di reazioni ridicole ne abbiamo viste sin troppe, compreso l'auspicio di far scendere in campo l'esercito.... prove generali di dittatura fascista, vedi ad esempio la gazzetta ufficiale Decreto legge 23 febbraio 2020 n.6  che prevede la "...sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico..." praticamente manco gli amici a cena posso invitare.  Scommettiamo che passata l'emergenza il DL resta?
Comunque, una soluzione ridicola, come panacea a tutti i mali è quella che arriva dagli "ingegnèri"... facciamo tutto in streaming, compreso il telelavoro (o smart working che fa più figo dirlo anche se è un altra cosa) in streaming... ci si parla via Piccì ed il contagio da corona virus è escluso, almeno quello analogico, per i virus digitali... altro discorso ma troppo complicato per i deboli di mente... ridicoli pagliacci. E così, i fedeli del Cattolicissimo Veneto bigotto si sono organizzati per pregare via You-Tube in diretta streaming, anche se non so ancora come faranno a bruciare telematicamente streghe ed eretici, mentre le messe vengono trasmesse via facebook... per le offerte si organizzeranno con un pulsante Pay-Pal?.
E la classe imprenditoriale del vostro ridicolo paese medioevale?  non è ancora pronta (meglio dire "non vogliono") al telelavoro. Per certi imprenditori è necessario che il lavoratore venga in sede, così è più controllabile. Se poi "lavora a casa" c'è sempre il sospetto che batta la fiacca, troppo comodo lavorare in pantofole, o che faccia il furbo. Il LAVORO, quello "vero", per essere tale deve essere sofferenza! e così alcuni "imprenditori" chiedono al lavoratore che lavora da casa, di tenere sempre accesa la webcam, per controllare che sia sempre al suo posto (configurando così in realtà un reato)...ridicoli pagliacci incapaci.
Quel famoso "imprenditore" che affermò tempo fa "...se al lavoro ti stai divertendo, allora non stai lavorando..." la dice lunga sul modo di pensare di certi imprenditori... ridicoli pagliacci, sfuttatori, imbecilli, approfittatori, ladri di tempo altrui malretribuito.
Personalmente il telelavoro lo proponevo dai tempi dei modem a 56K, in forma diversa da come si potrebbe fare adesso ovviamente. Ma oggi a distanza di anni ancora è un argomento tabù. Alcuni imbecilli pensano che per digitalizzare l'azienda sia "più che evoluto" far girare i PDF via e-mail, salvo poi stamparli in 3 copie, firmarli a penna e ridigitalizzarli per farli girare (e credetemi, succede più spesso di quanto si possa immaginare, nel 2020)... ridicoli ignoranti col rolex . 
Per non parlare poi delle riunioni in azienda... ore ed ore a parlare del nulla, tutti assieme a voci sovrapposte, per decidere di decidere alla prossima riunione... Ecco, forse lo "strimin con uebcam" li salverà dal contagio... certo... poi se hai dei sintomi, vai dal tuo medico di base (o di famiglia, l'untore autorizzato) e ti ritrovi in strettissimo contatto, per lunghissimo tempo, in una sala d'attesa piena zeppa di persone potenzialmente ammalate e contagiate da una varietà infinita di virus e batteri peggio del corona virus... e nella sala d'attesa dell'ambulatorio nemmeno un distributore di disinfettante per le mani o di mascherine... ridicoli pagliacci con la laurea in tasca. 
E poi... almeno se fra i consigli ufficiali c'è quello di lavarsi le mani (il classico pannicello caldo che cura tutto), perchè non si rende immediatamente obbligatorio in TUTTI i luoghi pubblici il distributore di disinfettante per le mani, senza alcuna deroga? Perchè? eh? eh? Ripeto, indistintamente in TUTTI I LUOGHI PUBBLICI. 
E poi... a tappeto, senza partire come al solito dai camioncini di cibo etnico ma a partire dagli ospedali, un controllo sanitario APPROFONDITO senza deroghe e scuse per schivare o aggirare le sanzioni. Vi assicuro che il 90% di quei "reponsabili" che tanto vorrebbero andare in TV a dispensare le loro pillole di saggezza, finirebbero nei guai.
E poi... arresto immediato senza appello per i responsabili, con carcere duro 41 bis e buttate pure la chiave, altro che riunioni in streaming! Inutili Pagliacci fuffaroli magnaschèi!
E poi... non si nota la paura di certi ricconi per le ripercussioni sull'economia? Negozi e ristoranti vuoti...oddio noooo, i commercianti nooooo! poveriniiiiii.... i container vuoti...noooooo!!! i tasportatori nooooooo!! i prodotti tecnologici non arrivano più... nooooooooo! lo smartphone nuovo.... noooooooooo!!! la borsa affondaaaaaa, lo spreaaaaaadddd, nooooooooooo!!!! e via dicendo a reagire come delle pazze isteriche e proporre inutili soluzioni solo per scopi elettorali.
Sappiate comunque che il processo di sciopero della spesa è ancora in atto da tempo, applicato da una moltitudine sempre più folta, giorno dopo giorno, lentamente. Non solo i negozi ed i ristoranti si stanno progressivamente svuotando...non è il corona virus.... si stanno contraendo i consumi. La cosa devastante è invece la nostra dipendenza, non siamo in grado di garantirci autonomamente acqua e cibo, e questo i potenti lo sanno... l'importante è che continuiate a vivere nelle paure... probabilmente un giorno ce lo diranno, via streaming, perchè i veri infetti sacrificabili siamo sempre noi inermi poveracci a loro invisibili. Nel frattempo chiedete al vostro padrone lo striming, il telelavoro, lo smartuorching... Ciao imbecilli.  

P.S. la gazza è ladra e lo squalo ha fame. Ripeto: la gazza è ladra e lo squalo ha fame.

giovedì 6 febbraio 2020

Biscotti fai da te

La vita da single per scelta è costellata di opportunità straordinarie. Se poi ci si aggiunge una cronica mancanza di soldi, allora bisogna arrangiarsi e mettere in funzione tutte, ma proprio tutte le proprie "abilità" e competenze nel campo della sopravvivenza, comprese quelle che esulano dalle proprie specializzazioni. Noi poveri sappiamo fare (dobbiamo/vogliamo saper fare) di tutto, ma proprio tutto e questo è un vantaggio rispetto a coloro che comprano e consumano ad ogni voglia.  Devi saper essere tecnico, fabbro, falegname, muratore, elettricista, cuoco, sarto, giardiniere, ortolano, un pò medico e/o infermiere e via dicendo elencando tutte le professioni che ci vengono in mente. 
Essere povero per me non è un grande problema se si guarda ai problemi che hanno quelli che di soldi ne hanno pure troppi. A volte il neuro-marketing però vince sulle scelte razionali, inducendoci a fare scelte irrazionali ed in fin dei conti inutili, specie quando si parla di cibo e peccati di gola. 
Leggo da molte parti che al mattino è opportuno fare una colazione abbondante. Non so se è una scuola di pensiero passeggera, destinata a venir soppiantata da altre ideone simili alle diete che vanno e vengono a suon di annunci e smentite in base alle mode del momento. Ad ogni modo al mattino non mi faccio mancare la frutta o una spremuta, lo iogurt fatto rigorosamente in casa (così so cosa ingoio) con i muesli (fatti in casa), la marmellata (pure quella autoprodotta), una tanica di caffè (che chi mi conosce sa lo ritengo sia un diritto sacrosanto dell'umanità) macchiato con latte o panna. C'è tutto? no! Manca qualcosa da puccettare nel caffelatte, altrimenti non è una colazione. Di brioches ai grassi idrogenati manco a nominarle che qui è come una bestemmia in chiesa, al massimo qualche panettone scaduto acquistato in offerta dopo le feste natalizie. Biscotti integrali ai cereali con zucchero, olio di palma, ed altri ingredienti enfatizzati ad arte per non leggere le etichette? giammai! Anche i biscotti devono seguire l'auto produzione... anzi no, meglio dire in questo caso l'auto assemblaggio in quando non sono in grado di produrmi proprio tutti gli ingredienti. Poi ci sono altri aspetti da considerare: la glicemia, il diabete, il colesterolo e per ultimo la soddisfazione di mandare a fanchiulo le industrie alimentari... strozzatevi con i vostri biscotti confezionati
Allora mi sono fatto aiutare dalla mia compagna con una ricetta base a cui aggiungere a piacere gli ingredienti di "contorno". Ci facciamo l'impasto base e poi lo hackeriamo per bene, ovviamente :-D
Si parte dai fiocchi di avena (200 grammi), meglio se biologici, non trattati e che costano relativamente poco. Si cerca di produrre un impasto abbastanza consistente da poterlo manipolare e stendere sulla carta forno. Si passano i fiocchi al frullatore per ottenere una specie di "farina" grossolana.  Si aggiunge, sempre frullando,  un pizzico di sale, 30 grammi di acqua, 50ml di olio di semi (l'olio di oliva può andare bene ma è troppo saporito e copre gli altri aromi). L'impasto base è così pronto e lo si potrebbe già stendere a palline appiattite su una carta forno e cuocerlo a 160 gradi per 15 minuti. 
Ma qui inizia l'hacking. Si possono aggiungere moltissime varianti e/o combinazioni con gli ingredienti che ci si è prodotti in casa, tipo: stevia in polvere, marmellata, miele, semi di lino o qualsiasi semino che si ha per le mani, frutta secca (chi non ha o non si è autocostruito un essiccatore?) tipo mele, uva proibita e poi aromi vari tipo cannella, grappa o liquore d'uva, limoncello, nocino e perchè no... propoli ecc.ecc.
Ma i veri hacker vanno oltre a queste banalità. Pensiamo ad altri ingredienti, non necessariamente destinati a produrre un dolce: peperoncino, curry, aglio, scalogno e cipolla, paprika, moringa, funghi, zenzero, curcuma... liberatevi dagli schemi, branco di unani conformisti, non vedo l'ora di provare. Alla prossima.

P.S. il lupo corre e la fagiana si nasconde. Ripeto: il lupo corre e la fagiana si nasconde.

venerdì 21 giugno 2019

Sanità per modo di dire

Sulla carta il vostro paese è meraviglioso. Esco da un ciclo di visite a carico (parziale) del vostro SSNN. Un infinità di analisi per capire cosa mi sta succedendo. In primis si va dal medico di base, il primo contatto con le istituzioni per le questioni di "salute". Si espone a voce il problema, molto frettolosamente che i tempi sono contingentati, 15 minuti al massimo per persona, ed il medico compila una carta. Mal che vada un medicinale che non cura ma allevia i sintomi, più di così niente, al massimo qualche "integratore" per il quale non serve nemmeno la ricetta.
Se va peggio il medicinale è sbagliato... antibiotici per una sospetta orticaria non è proprio esatto, oppure prescrivere il Via*ra senza avere informazioni sullo stato del cuore non è il massimo, una psoriasi trattata con cortisone per anni (e poi il dermatologo specialista lo senti dire "dovevi venire prima")... prescrizioni allegre, prese con estrema leggerezza, superficialità, noncuranza.
Se la visita supera i 5 minuti, l'invito del medico è quello di andare su internet per gli approfondimenti e lo sanno anche i bambini che in rete si trova tutto ed il contrario di tutto.
Per evitare ore di attesa in ambulatorio, si chiede la prescrizione elettronica. Una nuova emissione di una ricetta già prescritta in precedenza si può fare con l'immancabile APP... che non funziona a dovere in quanto a volte la lista dei farmaci già ordinati scompare, a volte l'accesso è negato, a volte la farmacia non legge i codici a barre e deve fare tutto a mano, a volte i dati del medico scompaiono (cellulare ed e-mail)... assistenza tecnica? si certo, non si va oltre il disinstalla e reinstalla,spegni e riaccendi.
Se invece ci va bene, il medico di base ci prescrive ulteriori analisi, visite per approfondimenti, screening, ecc.ecc... se per caso uno ha uno gnocco sottopelle, non si sa se un tumore o lipoma, non importa... se lo gnocco è di dimensioni contenute ed in zone non visibili, tocca tenerselo che altrimenti sarebbe un intervento "estetico" e la mutua non lo passa. 
Se è un tumore, occorre aspettare che aumenti di dimensioni e che il medico lo prenda in considerazione, per poi sentirsi dire "dovevi venire prima". Se ti rompi un menisco ed hai la sfiga di trovare un ortopedico scorbutico, maleducato, poco empatico... ti tocca aspettare la disponibilità di un altro medico in un altro ospedale (che gli esterni li mettono in coda per "punizione") e stare per settimane con il menisco rotto, a deambulare sulle stampelle grattandoti il male. Se hai mal di schiena , ernie, cisti, protusioni sulla spina dorsale, aspettiamoci un'infinità di visite effettuate da medici che ti guardano con sospetto, manco fossi un simulatore seriale a caccia di assegni di invalidità. e magicamente tutto viene ridimensionato al grado di "trascurabile" nonostante TAC e risonanze varie dimostrino il contrario.
Che dire... dopo aver versato una infinità di tasse e contributi, costretti in caso di bisogno a pagare pure il ticket, ci si ritrova abbandonati, in mano a medici incompetenti nel caso peggiore, pigri e superficiali nella maggior parte dei casi, inaccessibili per i casi più gravi, con rarissime eccezioni.
Si va avanti allora con medicinali che alleviano i sintomi ma non curano, con integratori dalla dubbia efficacia, senza indicazioni su come poter risolvere (a meno di non andare dagli stessi medici nella loro clinica privata). 
 Ed allora? si cercano i rimedi naturali, con le piante che madre natura ci offre, preventivamente trattate però da vere e proprie industrie farmaceutiche sempre pronte a sparare dei prezzi accessibili solo se sei il sultano di qualche emirato.
Ma, in qualche sito "serio" ci sono delle avvertenze:Le pratiche sopra descritte non sono accettate dalla scienza medica, non sono state sottoposte a verifiche sperimentali condotte con metodo scientifico o non le hanno superate, tali pratiche, pertanto, potrebbero essere inefficaci o risultare, addirittura, pericolose per la salute.
Le informazioni riportate hanno solo un fine illustrativo.
... prima di assumere rimedi naturali di qualsivoglia natura, è necessario e indispensabile rivolgersi al proprio medico.

e siamo punto ed a capo, in mano alla lobby delle big-pharma e dei medici organizzati in Ordini professionali, alla fine "bisogna" andare da loro e PAGARE!. La sanità pubblica è solo uno specchietto per le allodole, una soluzione solo politica, della politica, per la politica, con la politica dei partiti che per risparmiare sanno solo tagliare servizi per favorire il settore privato.
Così il sistema va in loop, si accartoccia su se stesso e noi a soffrire con i soliti consigli... mangia sano, tante verdure, fai movimento ogni giorno, elimina lo stress... ma come caxo si fa a concludere ogni visita con dei consigli inapplicabili?
Mangia sano: eliminato il cibo in scatola resta il cibo "fresco" che è contaminato, il pesce ha il mercurio, le verdure hanno i metalli pesanti da inquinamento o nanoparticelle varie non proprio sane e poi le microplastiche finite persino nel sale, nella birra, nell'acqua. Recenti studi stimano che mangiamo a testa cira 250 grammi di plastica all'anno!!! Periodicamente le soglie di tollerabilità vengono aumentate... e magicamente il cibo contaminato diventa sano e commestibile senza pericolo!! Mangiare sano è impossibile. Consiglio inutile ed inapplicabile.
Fai movimento tutti i giorni: Palestra? costa un occhio. Running... dove? per strada con camion e furgoni che ti sfiorano lanciati a folle velocità anche dove vige il limite 30? Dove? in mezzo ai campi? fra cumuli di rifiuti e discariche abusive, inseguiti dai cani randagi? Meglio forse, finito il lavoro, prendere l'auto per andare a fare pochi minuti di corsa in mezzo alle pochissime oasi verdi (avercele)....  e poi rientrare a fare le milla mila cose senza le quali non si riesce ad andare avanti. Cyclette? pedalare (o correre) per 40 minuti stando fermi e senza una meta è la cosa più noiosa e deprimente del mondo. Consiglio inutile ed inapplicabile.
Elimina lo stress... certo, licenziatevi tutti, tappatevi in casa per non interagire con nessuno, spegnete la TV e lo smartphone. Ma al "sistema" lo stress piace e fa di tutto per amplificarlo. Al sistema piace la competitività. Al sistema piace chi fa debiti. Al sistema piace avere il controllo totale delle masse. Combattere lo stress significa mettersi contro il sistema, quindi contro tutto e contro tutti. Ma "combattere lo stress" non è già di per sè stressante? è una battaglia in fin dei conti e le battaglie non sono certo rilassanti. Consiglio inutile ed inapplicabile.

E si finisce sempre con lo stesso consiglio: dopo aver speso cifre ragguardevoli, ci si sente SEMPRE formulare la magica cura: mangia sano, fai movimento, elimina lo stress... così il medico lo so fare anche io, non serve abilitazione.

Bene, anche oggi una riflessione ansiogena, negativa, pessimista... mi sa che prendo la bici e mi fiondo in mezzo al nulla, a zizagare fra cumuli di rifiuti, lontano della strade, inseguito dai randagi, alla ricerca di un oasi che non c'è,  ma con la musica a palla nelle orecchie, con il naso tappato ed occhiali scurissimi.... non vedo, non sento, non parlo, non penso, non chiedo... un perfetto cittadino modello anch'io... andatevene tutti a fare in chiulo, branco di cialtroni! Alla prossima, ma anche no.

P.S. la mucca non dà latte. Ripeto: la mucca non dà latte.



lunedì 16 luglio 2018

Stevia in polvere (DIY fai da te)


Un paio di piantine di stevia che superano miracolosamente l'inverno (sembravano morte ad inizio primavera) ed una germogliazione rigogliosa... da non credere. Sono bastate esposizione al sole e innaffiature regolari. Cresciute oltre il limite del loro vaso ho dovuto potarle quasi a raso e mi ritrovo con quasi mezzo kilo di foglie di stevia. Masticate a crudo, ancora verdi, lasciano in bocca un buonissimo sapore dolce, con un fondo di liquiriza. Un paio di foglioline e passa subito quel languorino pre-pasto che ci dirotta sempre verso l'aperitivo con salatini od altre schifezze. Sono un dolcificante potentissimo (e buonissimo per me).
Decido allora di trasformarle come dolcificante da usare al posto dello zucchero. Ma dato che non posseggo un impianto idustriale per raffinarla e portarla allo stato bianco cristallino (e dio solo sa che schifezze di processi utilizzano), mi basta polverizzarla ed usarla "tal quale", un pò come lo zucchero di canna grezzo (non quello marrone col caramello che fa da colorante).
Il procedimento è semplicissimo e prevede solo poche fasi:
  • potatura
  • essiccazione delle foglie
  • micronizzazione 
Potatura: gli steli di stevia si diramano un pò come le piante dei pomodori. In prossimità di una coppia di foglie si diramano due rametti. Basta tagliare appena sopra e la piantina col tempo diventerà più folta. Potare all'alba.
Essiccazione: si sceglie per il metodo naturale o forzato. Il primo prevede il raggruppamento dei rametti legati a testa in giù o distesi sparpagliati su un ampio piano, che verranno esposti al sole. Il secondo prevede l'uso di un essiccatore a torre e 8-12 ore di energia elettrica, possibilmente proveniente dai pannelli solari (così la stevia diventa più buona). L'importante è che sia ben essiccata e croccante da polverizzarsi con le mani. L'essiccazione appena dopo colte le foglie conserva meglio il colore verde che tende a diventare un pò più scuro con il metodo di essiccazione all'aria. Di quale sia il metodo migliore non ne ho idea.
Micronizzazione: ovvvero riduzione in polvere sottilissima, per evitare di veder galleggiare sul caffè dei pezzettini di foglioline. Basta un buon tritatutto, con le lame affilatissime, affilate a pietra 8000grit o più poi lappate con la pasta diamantata. Occhio ad usare un buon sminuzzatore a tenuta stagna, altrimenti la polverina verde micronizzata vi trasformerà presto in un ramarro.
Con un passino delle dimensioni desiderate si ottiene la "grana" desiderata. Quello che resta (rametti duri) io l'ho buttato (ma ne resta davvero poco

Costo totale? Praticamente zero. 

False controindicazioni: Ad alcuni puristi del gusto ma divoratori di zucchero, ed obesi come balene, non piace il retrogusto della stevia grezza, che assomiglia un pò alla liquiriza e va inevitabilmente ad alterare il gusto della bevanda che si intende dolcificare. In realtà anche lo zucchero altera il sapore ma ci siamo abituati. Dopo un pò che si usa la stevia naturale non ci si accorge nemmeno. Personalmente a me non dispiace (de gustibus), anzi, rafforza il caffè appena macinato. Piace anche sapere cosa sto ingerendo...foglie tritate (bio-compatibili), non certo della polverina bianca trattata non si sa bene con cosa, a che percentuali e soprattutto come, alla faccia dei segreti industriali. Volete tenere segreto il metodo di raffinazione e gli additivi? nessun problema, noi non si compra e tenetevelo per voi. Alla prossima.

P.S. Il protocollo si è rotto. L'etichetta è bianca. Ripeto: Il protocollo si è rotto. L'etichetta è bianca.

martedì 26 aprile 2016

Scarti estrattore di succhi

Mela, rapa rossa, fragola, pera.
Qui non si butta nulla. Dopo il salasso dovuto all'acquisto di un estrattore di succhi, occorre rimettersi in pari e cercare di ridurre a zero gli scarti, o meglio quelli che altri considerano scarto. L'estrattore l'ho preso presso un arrotino che, grazie alla sua cortesia, gentilezza e preparazione tecnica, mi ha "convinto" all'acquisto. Preso! ... e regalato... si, io so preparare il cibo ma mi piace concentrarmi su cose più tecniche, per cui meglio cedere l'attrezzo il cui posto è la cucina, non certo un laboratorio pieno di ciarpame, solventi, vernici, polvere e altre schifezze. 
Il ciòttolo funziona da dio. Estrae i succhi con tutti i vantaggi che ne derivano, mooooolto meglio di una banalissima centrifuga. Ma, assistendo all'operazione di estrazione, con l'occhio clinico del tecnico che cerca di capire come prodursi in casa una coclea e replicare l'oggetto (migliorandolo ovviamente), noto che la fatina dei succhi getta nell'umido gli scarti!. ORRORE! Come osi!?? con quello che costa la frutta e la verdura! ASSASSINA!! 
Cazziatone a parte, urge una soluzione. Gli scarti (chissè perchè li chiamo così, forse perchè è più comprensibile di "sottoprodotto di lavorazione") sono in realtà polpa e buccia senza liquidi, asciutti e consistenti. Per conservarli, basta essiccarli e sono perfettamente commestibili oltre che saporiti. Possono essere usati nel preparare dolci o pane, oppure per insaporire arrosti, condire l'insalata o nello iogurt della colazione mattutina, magari mescolandoli con miele. L'essiccatura è per conseervarli meglio ed un vasetto ermetico aiuta. Detto, fatto. 
Essiccando la polpa dello zenzero e riducendola in  polvere, si può ottenere un condimento per la carne o per le patate lesse. Proprio ieri mi sono imbattuto al supermercato in polvere di zenzero in confezione. 2 grammi per due euro e cinquanta! fanchiulo. Faccio da me e lo zenzero me lo coltivo in vaso così come i frutti di bosco, la frutta, le aromatiche. Ciao imbecilli. 

P.S. le castagne sono sul fuoco. Ripeto: le castagne sono sul fuoco.