giovedì 23 maggio 2024

Mini avvitatore Black&Decker A7073 (riparazione)


Sto tentando di riparare l'avvitatore Black & Decker  A7073 (prima serie, quella col portabatterie rosso). Dovrebbe valere attorno ai 10 euro al Brico Center, anche se.... in rete l'ho trovato all'astronomica cifra di 78,70 euri (certi commercianti sono proprio dei veri ladri).  

Il mini avvitatore monta un motorino Johnson sigla 30900 (introvabile ovviamente). Il corpo cilindrico del motorino misura un diametro esterno di  un pollice (27,70mm) ed una lunghezza di circa 1,5 pollici (38,5mm). Purtroppo le batterie alcaline rimaste a lungo inattive hanno prodotto quello che comunemente viene chiamato "acido" (ma sappiamo che acido non è), che si è propagato nel tempo attraverso i contatti su su fino al collettore del motore. I contatti li ho già puliti per bene con aceto di alcool immergendoli nella macchinetta ad ultrasuoni (vengono perfetti anche se la nikelatura un pò è andata). 

Il motorino purtroppo è talmente corroso che i supporti delle spazzole sono spezzati e i carboncini si sono staccati dal loro supporto. Devo trovare un motorino di ricambio, dato che questo non è riparabile, o trovare un motorino "compatibile" di un altra marca ma con le stesse dimensioni. Dato che la politica Johnson è particolarmente parca di particolari riguardo ai loro prodotti (ne ho già parlato in passato di un aspira-briciole convertito al litio) ho optato per la Mabuchi (cinesi ovviamente) ed in particolare per un paio di modelli che "dovrebbero" essere compatibili:

  • RS-360SH-24110
  • RS-360SH-3070

 Specifica RS-360SH-3070:

1. Marca: motore Mabuchi
2. Modello: RS-360SH-3070
3. Dimensioni motore: 27.7mm * 32.3mm
4. Diametro albero di uscita: 2.3mm
5. Lunghezza albero di uscita: 9mm(include altezza gradino 11.6mm)
6. Peso: 54g
7. Gamma di tensione: DC 3.0V-9.6V
8. Dati di prova:
Tensione: 3.0V velocità a vuoto: 6000 giri/min corrente: 300ma
Tensione: 6.0V velocità a vuoto: 12800 giri/min corrente: 330mA
Tensione: 7.2V velocità a vuoto: 15500 giri/min corrente: 360mA
Tensione: 9.6V velocità a vuoto: 20800 giri/min corrente: 420mA

Il problema di questi modelli è dato dal fatto che l'alberino non ha la scanalatura per l'ingranaggio ed occorre inventarsi qualcosa per risolvere. O si fora l'ingranaggio con una punta di qualche decimo inferiore al perno e si forza l'inserimento con una pressa (non senza Loctite ovviamente) oppure si pratica una scanalatura nel perno con un rotary tool... scegliere... io ho preferito scanalare l'alberino. Occorre anche prolungare i due contatti recuperando quelli del vecchio motorino e saldarli con dello stagno oltre che aggiungere uno spaziatore (anche della spugna semirigida va bene) per adattare la differenza di lunghezza. Un pò di termocolla per tenere fermo (solo) il motorino nella sua sede ed il gioco è fatto. Un gioco da ragazzi.

Specifica RS-360SH-24110

Marca: MABUCHI
Modello: RS-360SH-24110/47
Diametro motore: 27.7MM
Altezza motore: 32.3MM
Diametro dell'albero: 2.3MM
Lunghezza albero: 11.6MM
Distanza del foro della vite: 16.5MM (M2.5)
Peso: 55g
Intervallo di tensione: DC 3V-12V

Dati di Test:
Tensione: 3.0V corrente: 0.19A velocità: 3750RPM
Tensione: 6.0V corrente: 0.2MA velocità: 8100RPM
Tensione: 7.2V corrente: 0.21MA velocità: 10000RPM
Tensione: 9.0V corrente: 0.22A velocità: 12600RPM
Tensione: 12V corrente: 0.23MA velocità: 17100RPM

Sono arrivati il 4 giugno (ordinati il 23 maggio) (spesa totale per entrambi, spediti: 10 euri)...il modello 3070 è un pò più veloce ma non ci sono indicazioni sulla coppia, che per un avvitatore è abbastanza importante. Al momento la coppia del 3070 sembra inferiore a quella dell'originale ma da questi ciòttoli non ci si deve poi aspettare molto, basta che per i lavoretti di minuto mantenimento funzioni.

Documento qui per voi poveri mortali alcune dritte di smontaggio e sostituzione del motore. Questo modello non ha viti per l'apertura. Bisogna fare leva sul tondino metallico "ad U" in prossimità della testa. Occhio che la testa contiene gli ingranaggi planetari semplicemente infilati su dei perni e perderli è un attimo. 

Due perni in acciaio tengono le due valve di plastica e con un cacciavitino, dall'interno del vano batterie si riesce ad aprire il tutto. 

I contatti a lamelle del caddy porta batterie sono smontabili (dipende da quanto sono incrostati) ed è sufficiente sfilarli delicatamente dal supporto che è inserito ad incastro. Anche i contatti dalla parte opposta si possono togliere a patto si riesca a smontare il "tappo" finale senza romperlo. 

Per pulire i contatti si usa l'aceto bianco di alcool (ne ho già parlato in dettaglio), meglio se in una vaschettina ad ultrasuoni di quelle mini per pulire occhiali, orologi e gioielli (cerca su aliexpress o su temu). Una spazzolata col rotary tool fa il resto. Se la nikelatura dei contatti è andata, si può anche far finta di nulla a meno che non si disponga di un kit fai da te adatto allo scopo di farli tornare come nuovi di fabbrica. Senza nikelatura è più facile che i contatti si ossidino. 

Bene, un altro avvitatore funzionante per casa non guasta mai. E stavolta le foto le metto alla fine perchè sono pigro e non voglio impaginare il post. Alla prossima, ma anche no.

P.S. Broccoli ed asparagi verdi al posto di noci e meloni. Ripeto: Broccoli ed asparagi verdi al posto di noci e meloni.










fine...per ora.

mercoledì 22 maggio 2024

Avvitatore Stanley 63-048 (recupero e ricarica)

Bene, ora sono un felice proprietario di un avvitatore Stanley (e di un altro che documenterò in seguito). Mi arriva ovviamente senza carica batterie, finito chissà dove, in quale anfratto di chissà quale cassetto attira-ciarpame-di-casa. Già, le cose elettriche con un filio che esce da un estremità opposta alla spina, dalla funzionalità inspiegabile per certi unani, finiscono sempre nel cassetto dei cavi assieme ai caricabatterie dei vecchi cellulari GSM Nokia/Samsung ed alle cuffiette inestricabili. 

Fortuna vuole che la mia patologia da accumulatore seriale mi faccia ritrovare uno spinotto perfetto per ricaricare l'attrezzo ma mi resta il dubbio che le batterie siano "sane" e tengano la carica. Sono già pronto a sostituirle dato che se ne trovano in commercio e con un pò di manualità ed attrezzi adatti, tipo una saldatrice a punti, si può fare. 

Abbiamo quindi 4 batterie in serie, da 1,2 volts 600mAh ciascuna. Dovremmo progettarci un carica batterie adeguato a queste ma... con quali caratteristiche? Di comperarne uno nuovo e spendere dai 20 ai 40 euro nemmeno a pensarci. Comperare, spendere...BESTEMMIE!!

Per caricare correttamente le nostre batterie Ni-Cd (Nichel-Cadmio) da 4,8V (4 batterie in serie da 1,2V ciascuna), è necessario rispettare alcune specifiche relative alla tensione ed alla corrente di carica per evitare di danneggiarle.

  • Tensione di carica

Per un pacco batteria Ni-Cd da 4,8V (4 celle in serie), la tensione di carica dovrebbe essere leggermente superiore alla tensione nominale del pacco. Solitamente, si considera una tensione di carica di circa 1,4-1,45V per cella. Quindi:
[ 4 celle x 1,4-1,45V/cella = 5,6-5,8V ]

Pertanto, occorre impostare un alimentatore da laboratorio a circa 5,6-5,8V.

  • Corrente di carica

La corrente di carica consigliata per batterie Ni-Cd è tipicamente il 10% della capacità nominale della batteria (corrente di carica lenta). Nel nostro caso, con una capacità di 600mAh:

[ 600mAh x 0,1 = 60mA ]

Questa è la corrente di carica lenta (1/10 C). Una carica lenta è più sicura e prolunga la vita delle batterie, ma richiede un tempo di carica più lungo, solitamente circa 14-16 ore.

Se si desidera una carica più rapida, si può aumentare la corrente fino a 0,5C (300mA nel nostro caso), ma bisogna essere più attenti e monitorare attentamente la temperatura delle batterie per evitare il surriscaldamento. Le batterie Ni-Cd possono gestire cariche rapide, ma richiedono un controllo più rigoroso della corrente e della temperatura.

  • Procedura di carica

1. Impostare la tensione dell'alimentatore a 5,6-5,8V.
2. Impostare la corrente a 60mA per una carica lenta e sicura.
3. Collegare il pacco batteria all'alimentatore rispettando la polarità (positivo al positivo e negativo al negativo).
4. Monitoraggio: Durante la carica, controllare periodicamente la temperatura delle batterie. Dovrebbero rimanere fredde o leggermente tiepide al tatto.

  • Considerazioni

Interruzione della carica: Se l'alimentatore non ha una funzione di spegnimento automatico quando la carica è completa, occorre monitorare manualmente il processo ed interrompere la carica dopo 14-16 ore per la carica lenta.
Sicurezza: Evitare di sovraccaricare le batterie, poiché il sovraccarico può danneggiarle permanentemente e ridurre la loro capacità.

Seguendo queste indicazioni, dovrei essere in grado di caricare il mio pacco batteria Ni-Cd in modo sicuro ed efficace utilizzando un alimentatore da laboratorio. 

Per sicurezza e curiosità, ho collegato in serie all'alimentatore un tester in modalità "corrente" ed ho notato una cosa: la corrente inizia ad attestarsi attorno ad un paio di mA per poi salire molto lentamente, mentre non si notano surriscaldamenti particolari.... cosa accade? 

L'aumento di corrente alla ricarica, in questo caso,è indicativa di un comportamento caratteristico delle batterie Ni-Cd, specialmente se sono completamente scariche.

Carica di Riformazione (Reconditioning Charge)

Quando le batterie Ni-Cd sono completamente scariche, potrebbero richiedere una fase di "riformazione" o "pre-carica" per iniziare a recuperare la loro capacità. Durante questa fase:

  1. Bassa corrente iniziale: Le batterie assorbono inizialmente una corrente molto bassa perché la chimica interna necessita di tempo per iniziare a riattivarsi.
  2. Aumento graduale della corrente: Man mano che le reazioni chimiche interne iniziano a stabilizzarsi, la capacità di accettare carica aumenta, e la corrente di carica inizia ad aumentare lentamente.

Impostazioni del Caricatore

L'impostazione dell' alimentatore a 5,7V e 60mA è appropriata e sicura per queste batterie Ni-Cd. La corrente limitata a 60mA è sufficiente per una carica lenta, il che è ideale per batterie che sono completamente scariche.

Comportamento delle Batterie

  1. Recupero chimico: Le batterie Ni-Cd completamente scariche possono richiedere tempo per "risvegliarsi". Questo processo implica che le reazioni chimiche interne stanno gradualmente riprendendo, consentendo alle batterie di accettare sempre più corrente.
  2. Basse temperature: Il fatto che le batterie siano fredde è positivo, indica che non ci sono surriscaldamenti o problemi immediati di resistenza interna elevata che causerebbero calore eccessivo.

Cosa Fare Ora

Continuare a monitorare il processo di carica seguendo questi passaggi:

  1. Monitoraggio della corrente e della tensione: Continuare a osservare la corrente assorbita e la tensione del pacco batteria. Se la corrente aumenta lentamente, è un buon segno che le batterie stanno recuperando.
  2. Tempo di carica: La carica lenta può richiedere diverse ore. Per un pacco batteria completamente scarico, un tempo di carica di 14-16 ore a 60mA è più che normale.
  3. Temperatura: Controllare periodicamente la temperatura delle batterie. Devono rimanere fredde o leggermente tiepide durante la carica. Se diventano calde, ridurre la corrente di carica e monitorare attentamente.

Conclusione

Il lento aumento della corrente di carica è normale per batterie Ni-Cd che sono completamente scariche, quindi continuare senza preoccupazioni a caricare a 5,7V e 60mA, monitorando costantemente la corrente e la temperatura delle batterie. Con il tempo, la corrente dovrebbe stabilizzarsi a un valore adeguato e le batterie dovrebbero recuperare la loro capacità di accettare una carica normale. 

Purtroppo...dopo vari tentativi, le batterie sono andate. Si caricano e scaricano in un istante...occorre sostituirle. Con l'occasione ho optato per 4 batterie da 1200mAh, così ho il doppio dell'autonomia ed ho trovato un caricabatterie automatico con corrente di carica impostabile tramite un selettore, 120mA.

Perfect! Alla prossima.

P.S. Giorgio spegne la luce e Mario inciampa. Ripeto: Giorgio spegne la luce e Mario inciampa.