mercoledì 26 febbraio 2020

Varta type 57039 AC/DC Charger

Manutenzione straordinaria. Un infinità di post fa, nel eseguire dei test di "ricaricità" delle batterie non ricaricabili, ho dimenticato di pulire per bene la fuoriuscita di liquido della batterie sotto test. Poca roba, all'epoca trascurabile. Il tempo ha fatto il resto. Oggi dovevo testare un tester cinese, alimentato da una batteria ricaricabile a 9 volts. Prendo il caricabatteria e mi accorgo dell'ossido verde sui contatti. oi  oi, sòddolori. L'elettrolita delle batterie Ni-cd è corrosivo per i metalli. Allora apro il carica batterie (tre viti di sicurezza da aprire con cacciavite a forchetta) e vedo se si può recuperare. Per togliere l'ossido, l'unico metodo è quello meccanico. Spazzolino da denti usato (non li buttate nel secco non riciclabile vero?), un pò di alcool isopropilico e le incrostazioni più grosse vengono via. Per i contatti si può procedere con una carta vetrata finissima, 800/1000grit. Un controllo al microscopio per verificare se i conduttori dei componenti sono compromessi irrimediabilmente e si può testare il tutto. Funziona. Al momento non ci penso proprio di sostituire i componenti ossidati. Nemmeno di ricoprire con lo smalto il PCB, sarà oggetto di futuri interventi se sarà necessario, oggi no, ho troppo da fare. L'LCD del tester infatti presente delle macchie nere. Proprio non so cosa siano e da cosa dipende, forse il covid-19, boh. alla prossima.

P.S. il nido della cornacchia è pronto. Ripeto: il nido della cornacchia è pronto.

Disinfettante mani fai da te

E dopo il coronavirus (o COVID-19 che dirlo fa più glàm), dopo il panico isterico per un influenza brutta, dopo aver assistito alle comparsate mediatiche degli "esperti" che si prodigano a divulgare tutto ed il contrario di tutto, ma soprattutto con la comparsa dei soliti commercianti approfittatori disonesti e speculatori che hanno proposto confezioni di gel disinfettante mani e mascherine a prezzi stellari, ecco che stanno comparendo in rete le ricette fai da te per sopperire alla mancanza del disinfettante mani, per gli unani l'amuchina gel mani, che è un nome commerciale, anche se molti unani sono convinti che il termine Amuchina sia il nome del composto chimico base. 
Fra i suggerimenti proposti per la produzione fai da te del disinfettante mani ci sono un infinità di intrugli vegan-ayurvedici, paccottiglie e poltiglie improbabili oltre a liquidi di dubbia efficacia... se volete crederci fate vobis. In veneto.... un bel bagnetto nella grappa ed il virus scompare. 
Preoccupati per le Fake News, la stampa mainstream inizia ad allarmare i lettori unani per avvisarli della comparsa di numerosi guaritori dalla ricetta miracolosa. E nel farlo, ovviamente, non sanno fare altro, copiano ed incollano la versione "ufficiale" (che non si sa mai da dove arriva) senza controllare quello che scrivono. Come risultato, la confusione sale alle stelle e ci provo io a fare un pò di ordine. 

Lavarsi le mani per sessanta (60) secondi con il sapone. ripeto: Lavarsi le mani per sessanta (60) secondi con il sapone.

Finito, lo dice l'articolo di repubblica.  Ed io aggiungo: fatelo sempre più volte al giorno, SEMPRE, coronavirus o no, lavatevi sporchi unani, zozzi ed infetti. Farsi il sapone in casa è un giochetto da ragazzi, pochi ingredienti, un pò di tempo e pazienza.
Ma per la voglia di hackerare qualcosa, di fare qualcosa in più, visto che acqua e sapone non sembrano sufficienti (è il neuro marketing che ci frega), cerchiamo di capire cosa contiene l'amuchina, che lo si ripete è un nome commerciale a cui corrispondono formulazioni e concentrazioni diverse. Sostanzialmente è un gel che contiene cloro o più frequentemente ipoclorito di sodio. OK, già vedo frotte di unani correre in farmacia a comperare litri di ipoclorito di sodio... brutti idioti, sapete almeno come lo si può produrre in casa? Che fai se in farmacia non lo trovi? usi la candeggina per la lavatrice?. Unano! E poi.... lo usi puro? è liquido come l'acqua, occorre diluirlo e aggiungere qualcosa che lo faccia diventare un gel, altrimenti ti gocciola via e lo sprechi per niente. OK, come addensante cosa usi? la maizena? l'amido di riso? il cremor tartaro? ti serve qualcosa di trasparente ma denso... glicerina o glicerolo... è un liquido denso ed appiccicoso che cresce naturalmente in bottiglia sugli scaffali delle farmacie. Nemmeno questo ti sai produrre? vabbè allora.... vai e compra. 
La ricetta non è finita. Serve l'alcool.... puoi scegliere fra la grappa bianca (i veneti sono avvantaggiati), alcool etilico o isopropilico. Conosci la differenza fra etilico, denaturato e isopropilico?  Sei in grado di distillartelo in casa? No? nemmeno questo? e vabbè allora... compra,consuma e lamentati se lo fanno tutti e non trovi i prodotti e se li trovi costano un occhio, un motivo ci sarà. 

Ad ogni modo, è il caso di seguire la ricetta elaborata da tempo dall'OMS e pensata per i paesi poveri in via di sviluppo (si l'itaglia è un paese povero sottosviluppato, per cui è per voi). Eccola: 
  • 833 ml di alcol etilico al 96%
  • 42 ml di acqua ossigenata al 3%
  • 15 ml di glicerina (glicerolo) al 98%
  • Acqua distillata oppure bollita e raffreddata quanto basta per arrivare a 1 litro
Ah...la glicerina serve solo come emolliente per la pelle, non come gelificante.
Come esercizio, dato che sicuramente la moltitudine non ha in casa dei contenitori adeguati con le misure in millilitri, bisogna convertire gli "ml" in "grammi" che sono la millesima parte dei Kilogrammi, così con un bilancino da cucina ci si dovrebbe arrangiare meglio. Vi dò una dritta agratis, per la conversione serve il "peso specifico" dei liquidi. 

Anche i farmacisti si sono attrezzati con una ricetta a base di etanolo al 96%. Vediamo la ricetta, stavolta con le quantità in "Volumi":
  • 63% etanolo 96% (alcool etilico è la stessa cosa)
  • 37% acqua distillata
  • Gelificante (tipo SEPIGEL 305 nome INCI : aqua, polyacrylamide, C13-14 isoparaffin, laureth-7numero CAS : 38193-60-1 / 64742-47-8 / 3055-97-8
    incompatibilità : recipienti di alluminio, alcool oltre il 70%, elettroliti)....okkio che ad oggi sembra esaurito anche questo, te pareva.
praticamente etanolo gelificato "...per migliorare la texture..."... pur di vendere qualcosa... si, ok ma cosa sono i "Volumi"?... eh? manco qui ci arrivi da solo? Lascia perdere dai.

Ad ogni modo, sono ingredienti facilmente reperibili ma, come si nota nelle ricette OMS, manca l'ipoclorito di sodio, forse perchè in Africa, dova ogni mattina una gazzella muore, non è così immediato produrlo. Ci pensiamo noi. L'ipoclorito di sodio si ottiene con acqua e sale da cucina. Con l'elettrolisi per pochi minuti si ottiene l'ipoclorito di sodio (okkio all'idrogeno che si sviluppa, è altamente esplosivo). L'ipoclorito di sodio si può ottenere anche dall'acqua ossigenata e sale da cucina (H2O2 + NaCl -> NaClO + H2O. Semplice vero? Il sale non serve che sia bio - integrale- dell'himalaya o veganchic... SALE!
Ora manca la concentrazione di ipoclorito di sodio nella ricetta OMS, per essere sicuri. Possiamo però fare in due modi, alternativi o tutti e due. 
  1. Aggiungiamo del sale da cucina che reagirà con l'acqua ossigenata già presente nella ricetta OMS.  
  2. Aggiungiamo una quantità "ad penis" di ipoclorito di sodio alla ricetta 
Dovrebbe andare bene, oppure esplode tutto, non lo so non ho ancora provato per cui se saltate per aria nel tentativo, fatemelo sapere nei commenti ;-) oppure laureatevi in chimica e fra 5 anni avrete la risposta. 
Per concludere, ho qui una boccetta di disinfettante mani, presa mooolto tempo fa, in tempi non sospetti. Non è amuchina, è un altra marca già all'epoca mooolto più economica dell'amuchina. Contiene (senza indicazioni sulle percentuali ovviamente): 
  • aqua (sì è scritto così)
  • alcohol denat.
  • glyceryn
  • parfum
  • carbomer
  • aminolmethyl propanol
  • benzophenone-4
  • limonene
...tanta roba, vediamo di fare un pò di ordine.
Benzophenone-4 è un filtro UV, ingrediente di prodotti petrolchimici sintetici unecologici dato il loro processo di produzione inquinante e / o bassa biodegradabilità. Gli ingredienti di questo tipo possono avere un effetto indiretto sulla salute umana. 
Aminolmethyl propanol viene utilizzato per regolare il pH dei prodotti cosmetici: sostanza alcalina, che consente di aumentare il pH visto che il precedente è acido. 
Carbomer utilizzato per addensare i preparati come gelificante o emulsionante, ma anche come solvente per aiutare le formule a rimanere ben miscelate ed è classificato come "ingrediente non terribile".
Limonene è uno dei 26 allergeni regolamentati in Europa. Prende il nome dal limone in cui è presente in grandi quantità. In cosmetica, è usato per la sua fragranza.

Gli altri ingredienti sono facili da capire cosa sono, per formare  alla fin fine... nientepopòdimenoche.... dell'alcool gelificato!, una bella fregatura se ci si pensa, in rapporto al prezzo a banco. L'omessa indicazione della percentuale di alcool non permette di valutare l'efficacia disinfettante... meglio lasciarlo sugli scaffali e tenersi i propri risparmi per altre cose. Ora, se non siete degli unani consumatori compulsivi, provate a fare lo stesso esercizio con la classica Amuchina gel disinfettante mani e vedrete cosa state pagando... alcool e cloro gelificati, un affarone davero davero, ma se serve ad affievolire la vostra irrazionale e stupida paura dell'ignorante, accomodatevi e fate pure come 'zzo vi pare.
In buona sostanza, credo che procederò con replicare la ricetta OMS ma modificata con l'ipoclorito di sodio ed ovviamente imbottigliata nel contenitore del disinfettante "skifeza" appena lo finirò, visto che comunque ha il tappo a scatto che non serve svitarlo per far uscire il liquido. Se poi risulterà troppo liquido o troppo "puzzolente" di cloro, allora presto si fa ad aggiungere profumi o meglio aromi fatti in casa... ah, quest'ultimi, almeno questi, li sapete fare in casa vero?? neanche questi? no dai, allora ve le andate a cercare. Alla prossima, ma anche no.

P.S. la grappa è finita. Ripeto: la grappa è finita.


lunedì 24 febbraio 2020

ma tu celai lo striming?

Corona virus... lo so, per me è un argomento OT ma ve l'avevo detto in tempi non sospetti ed ora grattatevi. il Corona virus non si sa bene cos'è, non si sa di preciso da dove arrivi e come si sia diffuso, non si sa come sia improvvisamente comparso, in certe zone non si sa nemmeno dov'è il "paziente zero" (se lo sono  perso), ma tutti gli unani improvvisamente si trasformano in virologhi di specchiata fama, in luminari della medicina, tutti con il cuggino primario che se lo dice lui allora è vero. E' tutta una gara a chi è più "autorevole". Certo è che stiamo dando uno spettacolo vergognoso ed indecente. A noi interessano le soluzioni, non le chiacchiere.
Maaaa...Cosa si sa di preciso? 
  • non c'è ancora un vaccino (con buona pace per i no vax), 
  • in alcuni casi è mortale, 
  • si diffonde per contatto o per via aerobica
... bastano queste tre cose per scatenare il panico ed i comportamenti più o meno assurdi, dettati soprattutto dalla consapevolezza (o per lo meno sospetto) che chi ci "governa" (manco fossimo delle bestie da governare) non ci capisce una cippa, sono più ignoranti di noi, sono degli emeriti incapaci.
Francamente poco mi importa del Corona Virus, io sono da anni quello che viene definito un hikikomori, per cui il problema per me è già risolto retroattivamente e preventivamente... non sono per niente a rischio contagio. Forte di questa posizione privilegiata, mi siedo ad osservare, a ragionare e traggo delle conclusioni logiche, dettate dal normale e comune buon senso. 
Di fatto, io (ma solo io): 
  • non lo so se è una variante della normale influenza, 
  • non lo so se a Wuhan le esercitazioni militari che simulavano una guerra batteriologica pochi giorni prima del contagio abbiano diffuso il virus, 
  • non lo so se è mortale al 100%, 
  • non lo so se la colpa è del pangolino come veicolo zero della diffusione, 
  • non lo so se è stato diffuso appositamente per affossare l'economia cinese, 
  • non lo so se è un complotto massonico liberal fascistoide per decimare la popolazione mondiale, 
  • non no nulla perchè non lo posso/devo sapere, ci dicono tutto ed il contrario di tutto
... tanto a leggere i giornali o seguire i tiggì mainstream, si sentono le stesse cose come se provenissero da un unica fonte, l'importante è alimentare la paura che così si governa meglio. Di certo se per strada vedo un cinese non faccio come certi razzisti di bassa lega.
Gli "esperti" che si alternano mediaticamente... tanto esperti non sembrano, preoccupati più a rassicurare che informare. Gli amministratori vari, tanto sicuri non sembrano, tanto sono prodighi di consigli inutili e diffusori di tardive "soluzioni" improbabili, inefficaci ed improvvisate. Qualche esempio? Il carnevale di Venezia "chiude" dalla mezzanotte, così come i locali pubblici devono chiudere dopo una certa. Del resto si sa che il virus vien di notte come l'omo nero con il quale ci impaurivano da piccoli. 
Le strade principali vengono transennate nei comuni focolaio, tanto si sa che la gente si sposta solo in macchina e quindi chiuse le provinciali di accesso dopo una certa ora il paese è blindato ed al sicuro. 
Chiudere i voli diretti "da e per" la cina, o peggio chiudere i porti come suggerisce qualche nullafacente incapace è inefficace tanto quanto pulirsi il sedere con i coriandoli (o col giornale radio, fai tu). 

in una società globalizzzata una qualsiasi epidemia è inarrestabile

E poi... la cosa ridicola... tra i consigli sulla profilassi c'è quello di lavarsi spesso le mani. C'è proprio bisogno di dirlo? Virus o meno, lavatevi sempre!!!!
E poi... eseguire i test su tutti... è inattuabile ma... sarà mica la solita scusa per aumentare le tasse sanitarie? io non lo so ma la butto lì.
E poi... le file ai supermercati svuotati da clienti con la mascherina, che escono con il carrello pieno di confezioni da litro di coca cola!!! quella sì che ti fa bene! testa di caxo! quello che non ti fa il corona virus ci pensa lo zucchero raffinato! (Pensa che bello se gli scaffali vuoti fossero quelli delle librerie, ed il virus si chiamasse Cultura.)
E poi,... di reazioni ridicole ne abbiamo viste sin troppe, compreso l'auspicio di far scendere in campo l'esercito.... prove generali di dittatura fascista, vedi ad esempio la gazzetta ufficiale Decreto legge 23 febbraio 2020 n.6  che prevede la "...sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico..." praticamente manco gli amici a cena posso invitare.  Scommettiamo che passata l'emergenza il DL resta?
Comunque, una soluzione ridicola, come panacea a tutti i mali è quella che arriva dagli "ingegnèri"... facciamo tutto in streaming, compreso il telelavoro (o smart working che fa più figo dirlo anche se è un altra cosa) in streaming... ci si parla via Piccì ed il contagio da corona virus è escluso, almeno quello analogico, per i virus digitali... altro discorso ma troppo complicato per i deboli di mente... ridicoli pagliacci. E così, i fedeli del Cattolicissimo Veneto bigotto si sono organizzati per pregare via You-Tube in diretta streaming, anche se non so ancora come faranno a bruciare telematicamente streghe ed eretici, mentre le messe vengono trasmesse via facebook... per le offerte si organizzeranno con un pulsante Pay-Pal?.
E la classe imprenditoriale del vostro ridicolo paese medioevale?  non è ancora pronta (meglio dire "non vogliono") al telelavoro. Per certi imprenditori è necessario che il lavoratore venga in sede, così è più controllabile. Se poi "lavora a casa" c'è sempre il sospetto che batta la fiacca, troppo comodo lavorare in pantofole, o che faccia il furbo. Il LAVORO, quello "vero", per essere tale deve essere sofferenza! e così alcuni "imprenditori" chiedono al lavoratore che lavora da casa, di tenere sempre accesa la webcam, per controllare che sia sempre al suo posto (configurando così in realtà un reato)...ridicoli pagliacci incapaci.
Quel famoso "imprenditore" che affermò tempo fa "...se al lavoro ti stai divertendo, allora non stai lavorando..." la dice lunga sul modo di pensare di certi imprenditori... ridicoli pagliacci, sfuttatori, imbecilli, approfittatori, ladri di tempo altrui malretribuito.
Personalmente il telelavoro lo proponevo dai tempi dei modem a 56K, in forma diversa da come si potrebbe fare adesso ovviamente. Ma oggi a distanza di anni ancora è un argomento tabù. Alcuni imbecilli pensano che per digitalizzare l'azienda sia "più che evoluto" far girare i PDF via e-mail, salvo poi stamparli in 3 copie, firmarli a penna e ridigitalizzarli per farli girare (e credetemi, succede più spesso di quanto si possa immaginare, nel 2020)... ridicoli ignoranti col rolex . 
Per non parlare poi delle riunioni in azienda... ore ed ore a parlare del nulla, tutti assieme a voci sovrapposte, per decidere di decidere alla prossima riunione... Ecco, forse lo "strimin con uebcam" li salverà dal contagio... certo... poi se hai dei sintomi, vai dal tuo medico di base (o di famiglia, l'untore autorizzato) e ti ritrovi in strettissimo contatto, per lunghissimo tempo, in una sala d'attesa piena zeppa di persone potenzialmente ammalate e contagiate da una varietà infinita di virus e batteri peggio del corona virus... e nella sala d'attesa dell'ambulatorio nemmeno un distributore di disinfettante per le mani o di mascherine... ridicoli pagliacci con la laurea in tasca. 
E poi... almeno se fra i consigli ufficiali c'è quello di lavarsi le mani (il classico pannicello caldo che cura tutto), perchè non si rende immediatamente obbligatorio in TUTTI i luoghi pubblici il distributore di disinfettante per le mani, senza alcuna deroga? Perchè? eh? eh? Ripeto, indistintamente in TUTTI I LUOGHI PUBBLICI. 
E poi... a tappeto, senza partire come al solito dai camioncini di cibo etnico ma a partire dagli ospedali, un controllo sanitario APPROFONDITO senza deroghe e scuse per schivare o aggirare le sanzioni. Vi assicuro che il 90% di quei "reponsabili" che tanto vorrebbero andare in TV a dispensare le loro pillole di saggezza, finirebbero nei guai.
E poi... arresto immediato senza appello per i responsabili, con carcere duro 41 bis e buttate pure la chiave, altro che riunioni in streaming! Inutili Pagliacci fuffaroli magnaschèi!
E poi... non si nota la paura di certi ricconi per le ripercussioni sull'economia? Negozi e ristoranti vuoti...oddio noooo, i commercianti nooooo! poveriniiiiii.... i container vuoti...noooooo!!! i tasportatori nooooooo!! i prodotti tecnologici non arrivano più... nooooooooo! lo smartphone nuovo.... noooooooooo!!! la borsa affondaaaaaa, lo spreaaaaaadddd, nooooooooooo!!!! e via dicendo a reagire come delle pazze isteriche e proporre inutili soluzioni solo per scopi elettorali.
Sappiate comunque che il processo di sciopero della spesa è ancora in atto da tempo, applicato da una moltitudine sempre più folta, giorno dopo giorno, lentamente. Non solo i negozi ed i ristoranti si stanno progressivamente svuotando...non è il corona virus.... si stanno contraendo i consumi. La cosa devastante è invece la nostra dipendenza, non siamo in grado di garantirci autonomamente acqua e cibo, e questo i potenti lo sanno... l'importante è che continuiate a vivere nelle paure... probabilmente un giorno ce lo diranno, via streaming, perchè i veri infetti sacrificabili siamo sempre noi inermi poveracci a loro invisibili. Nel frattempo chiedete al vostro padrone lo striming, il telelavoro, lo smartuorching... Ciao imbecilli.  

P.S. la gazza è ladra e lo squalo ha fame. Ripeto: la gazza è ladra e lo squalo ha fame.

venerdì 21 febbraio 2020

Recupero raccoglitori ad anelli

Mi ritrovo come compito quello di separare il cartone dal metallo di alcuni vecchi raccoglitori ad anelli, usati per le dispense a rate distribuite dall'edicola che propone i prodotti dei grandi editori. Una clip a due o tre anelli che si chiudono a scatto ed una copertina di cartone super rigido... cosa vedo io? Dei ganci per attaccarci delle cose e dei fondi per contenitori o delle nuove copertine per i libri fai da te (manuali di hacking super segreti). Qui non si butta nulla. 
Per separare gli anelli metallici è sufficiente una fresetta per limare i rivetti che li fissano al cartone, un lavoretto da pochi minuti. Con una taglierina professionale si squadrano le copertine e le si mettono da parte per futuri progetti (tipo costruire dei fondi per delle scatole realizzate con le cassette della frutta per intenderci).
I due forellini alle estremità del supporto sono perfetti per fissarli al muro con un paio di tasselli da 4 o sul legno con delle viti autofilettanti del diamtero "giusto".
A me servivano per attaccare i cappellini e le forbici da potatura che uso quando mi trasmuto in giardiniere ma anche per appendere le prolunghe del rasa erba auto-costruite, recuperate da mille mila macchinari intercettati in discarica (in fin dei conti sempre conduttori in rame sono). 
OK, ho risparmiato un viaggio all'ecocentro, ho risolto un problemino di ordine in casa, ho contribuito a rendere l'ambiente meno ingombro di rifiuti, ho soddisfatto il mio ego, ho evitato di produrre CO2 inutile, ho contribuito nel mio piccolo al progressivo impoverimento dei brico-center, che ultimamente vendono delle ciofeche cinesi a "prezzi europei"... tanto vale andare direttamente dai cinesi a prendere certe cose. Alla prossima.

P.S. la fagiana è nel campo. Ripeto: la fagiana è nel campo.

lunedì 17 febbraio 2020

Acer Aspire 8930G repair

Un lavoretto facile facile, per me, ovvio ;-)  
Tempo fa, ho interrotto in extremis uno degli sport preferiti, praticati dai consumatori compulsivi... il lancio del portatile nel cassonetto del RAEE
Con mia sorpresa mi ritrovo per le mani un Acer Aspire 8930, non certo un PC da buttare, ancora ben quotato. Quad core, lettore di impronte, schermo di dimensioni generose per l'home teather, porta infrarossi, blue tooth, touch pad multimediale, Dolby ed altri accessori che lo promuovono al rango di "ancora sfruttabile" per qualche anno. I motivi della sua dismissione? Non pochi in realtà ma tutti risolvibili con poca spesa. 
  • La batteria ovviamente è andata ma si può fare senza. 
  • Alla tastiera mancano 5 tasti e per fortuna il ricambio si trova a poco, e poi il layout lo conosco a memoria, tanto che non mi servono nemmeno le serigrafie. 
  • Il lettore DVD sembra avere dei problemi ma lo si può sostituire senza difficoltà (è estraibile come una cartuccia) con qualcosa di usato. 
  • Uno dei due hard disk da 320Gb ha dei cluster guasti, basta toglierlo o trovarne uno anche usato, magari un paio da 1Tb ciascuno . 
Forse questo cumulo di piccoli problemi ha stuzzicato l'avidità del rivenditore che auto proclamatosi "consulente informatico" ha consigliato al facoltoso cliente babbeo l'acquisto del nuovo, con la solita motivazione... "conviene buttare e prenderne uno più aggiornato" (non dicono mai a chi conviene realmente). 
Il SO è winzozz 7 (aggiornabile gratuitamente a W10). Lasciamo perdere i dati memorizzati sui dischi... so di chi è e so una miriade di informazioni private che francamente poco mi interessano, per rispetto della privacy più che altro ma anche per onestà ed un senso etico professionale profondamente radicato... stavolta al cliente babbeo è andata bene.
Fatti due conti, vista anche la quotazione attuale ad oggi ancora "importante", essendo il modello di fascia medio alta, con meno di cento euro tutto compreso il portatile torna come nuovo. 
Ma io che ho il braccino corto (non è vero! sono solo povero!), lo uso così com'è, a spesa zero. Ho dovuto solo riparare un difetto alquanto fastidioso: lo spinotto di alimentazione ha dei problemi che spengono ad intermittenza il PC e nel bel mezzo di un installazione non è certo una bella cosa. 
Preoccupato di dover scomodare dei cinesi per un nuovo componente e sostituire il vecchio, procedo con smontare la copertura plastica (della spina) tenuta in sede da una sola vite. Il problema appare subito evidente: il cavo di massa è attaccato con lo sputo e solo lo spazio ridotto interno, accanto alle cerniere, permetteva di tenere il cavetto in contatto (instabile). Niente di complicato. Procedo con saldare il filo al suo posto ed anche questo difettino da poco è risolto "agratis". Bene. Ed ora? Ci installo la Kali 2020 di gennaio e tengo il PC come muletto, per le prove generali del mio piano di distruzione di massa dell'umanità (scherzo, lo devo dire per i tremebondi deboli di mente e per i servizi segreti che monitorano i miei scritti deliranti :-). 
Un grazie sincero all'imprenditore babbeo, fossero tutti come te...(e lo sono)... magari la prossima volta pensa di donarlo a chi ne ha davvero bisogno non certo per giocarci e ricordati di eliminare i dati... è un obbligo di legge, babbeo!.
Ok, anche questo è a posto, metto in pensione il muletto che ormai non ce la fa più nemmeno con LXDE (un Acer 5620...lo so... ne buttano un casino di Acer, chissà perchè) e procedo con altri progetti, presi da una todo list ormai infinita. Alla prossima.

P.S. Gianmario ha i denti blu. Ripeto: Gianmario ha i denti blu.

martedì 11 febbraio 2020

Ho vinto al superenalotto...again!!

WOW! ho vinto al superenalotto, branco di poveracci pezzenti. Ho centrato un due! 6 euro di vincita e questa settimana riesco a mangiare. Dovrei arrivare, forse, alla fine del mese, poi non so, vedrò... alla prossima.

P.S. la mucca è magra. Ripeto: la mucca è magra.

giovedì 6 febbraio 2020

Biscotti fai da te

La vita da single per scelta è costellata di opportunità straordinarie. Se poi ci si aggiunge una cronica mancanza di soldi, allora bisogna arrangiarsi e mettere in funzione tutte, ma proprio tutte le proprie "abilità" e competenze nel campo della sopravvivenza, comprese quelle che esulano dalle proprie specializzazioni. Noi poveri sappiamo fare (dobbiamo/vogliamo saper fare) di tutto, ma proprio tutto e questo è un vantaggio rispetto a coloro che comprano e consumano ad ogni voglia.  Devi saper essere tecnico, fabbro, falegname, muratore, elettricista, cuoco, sarto, giardiniere, ortolano, un pò medico e/o infermiere e via dicendo elencando tutte le professioni che ci vengono in mente. 
Essere povero per me non è un grande problema se si guarda ai problemi che hanno quelli che di soldi ne hanno pure troppi. A volte il neuro-marketing però vince sulle scelte razionali, inducendoci a fare scelte irrazionali ed in fin dei conti inutili, specie quando si parla di cibo e peccati di gola. 
Leggo da molte parti che al mattino è opportuno fare una colazione abbondante. Non so se è una scuola di pensiero passeggera, destinata a venir soppiantata da altre ideone simili alle diete che vanno e vengono a suon di annunci e smentite in base alle mode del momento. Ad ogni modo al mattino non mi faccio mancare la frutta o una spremuta, lo iogurt fatto rigorosamente in casa (così so cosa ingoio) con i muesli (fatti in casa), la marmellata (pure quella autoprodotta), una tanica di caffè (che chi mi conosce sa lo ritengo sia un diritto sacrosanto dell'umanità) macchiato con latte o panna. C'è tutto? no! Manca qualcosa da puccettare nel caffelatte, altrimenti non è una colazione. Di brioches ai grassi idrogenati manco a nominarle che qui è come una bestemmia in chiesa, al massimo qualche panettone scaduto acquistato in offerta dopo le feste natalizie. Biscotti integrali ai cereali con zucchero, olio di palma, ed altri ingredienti enfatizzati ad arte per non leggere le etichette? giammai! Anche i biscotti devono seguire l'auto produzione... anzi no, meglio dire in questo caso l'auto assemblaggio in quando non sono in grado di produrmi proprio tutti gli ingredienti. Poi ci sono altri aspetti da considerare: la glicemia, il diabete, il colesterolo e per ultimo la soddisfazione di mandare a fanchiulo le industrie alimentari... strozzatevi con i vostri biscotti confezionati
Allora mi sono fatto aiutare dalla mia compagna con una ricetta base a cui aggiungere a piacere gli ingredienti di "contorno". Ci facciamo l'impasto base e poi lo hackeriamo per bene, ovviamente :-D
Si parte dai fiocchi di avena (200 grammi), meglio se biologici, non trattati e che costano relativamente poco. Si cerca di produrre un impasto abbastanza consistente da poterlo manipolare e stendere sulla carta forno. Si passano i fiocchi al frullatore per ottenere una specie di "farina" grossolana.  Si aggiunge, sempre frullando,  un pizzico di sale, 30 grammi di acqua, 50ml di olio di semi (l'olio di oliva può andare bene ma è troppo saporito e copre gli altri aromi). L'impasto base è così pronto e lo si potrebbe già stendere a palline appiattite su una carta forno e cuocerlo a 160 gradi per 15 minuti. 
Ma qui inizia l'hacking. Si possono aggiungere moltissime varianti e/o combinazioni con gli ingredienti che ci si è prodotti in casa, tipo: stevia in polvere, marmellata, miele, semi di lino o qualsiasi semino che si ha per le mani, frutta secca (chi non ha o non si è autocostruito un essiccatore?) tipo mele, uva proibita e poi aromi vari tipo cannella, grappa o liquore d'uva, limoncello, nocino e perchè no... propoli ecc.ecc.
Ma i veri hacker vanno oltre a queste banalità. Pensiamo ad altri ingredienti, non necessariamente destinati a produrre un dolce: peperoncino, curry, aglio, scalogno e cipolla, paprika, moringa, funghi, zenzero, curcuma... liberatevi dagli schemi, branco di unani conformisti, non vedo l'ora di provare. Alla prossima.

P.S. il lupo corre e la fagiana si nasconde. Ripeto: il lupo corre e la fagiana si nasconde.

mercoledì 5 febbraio 2020

Gecko LTD-106 bug zapper

Cinque minuti di tempo libero e decido di smontare una racchetta fulmina zanzare, passata a miglior vita, che mi ingombra inutilmente gli scaffali già affollati di ciarpame, da anni in attesa di essere riutilizzato. Mi interessa il generatore di alta tensione, da attaccare al campanello o alla maniglia dell'ingresso di casa, ed accenderlo la domenica mattina, per i testimoni che puntualmente ci provano a diffondere le loro bizzarre teorie, basate su un testo farlocco e pieno di contraddizioni evidenti. Che il loro dio li strafulmini altrimenti ci penso io, ecco, l'ho detto.....scherzo, rischio di fulminare anche gli innocenti.

Il ciòttolo in questione è il Gecko Quality n°1 Art.LTD-106 (addirittura ISO9001:2008) con patent number ZL2011 3 0372679.4 (addirittura brevettato? verificheremo). 
All'interno una board moltiplicatrice di tensione che viene presa da una misteriosa batteria ricaricabile, collegata tramite reattanza capacitiva alla tensione di rete (presa incorporata a scatto decisamente fuori norma).... quanto sia "CE" il prodotto non si sa... forse la sigla CE, identica al marchio europeo, intende China Export. 

Curiosa la dicitura in confezione che dovrebbe corrispondere all'italiano: "Uccidere le zanzare più vecchie per controllare la febbre di dengue"...per non parlare delle istruzioni sul retro tradotte probabilmente dal cinese all'italiano con un traduttore di molti anni fa...."Quando batte le zanzare o altri insetti, deve agire subito, è facile, osservare gli insetti, lo batte appena lo vede e può segnare"...."La voce chiara di elettricità vuol dire che l'ha gia segnato e l'ucciso"... no dai, mi offro come correttore di istruzioni cinesi... se la paga è buona ovviamente, sono anche disponibile a trasferirmi in cina. 

Il sito del produttore ad oggi è disponibile solo con i caratteri cinesi mentre la versione in inglese restituisce un 404 not found, apperò. A dire il vero c'è dell'altro... il sito cnlintian.com non è in https e contiene un componente Adobe flash potenzialmente dannoso (così almeno avvisa firefox)... meglio comunque non approfondire. 
Con molta probabilità la batteria interna (non sostituibile) è completamente andata e non si ricarica. E' un monolito nero le cui uniche sigle sono Li Tian e 2013.03 (quest'ultima, una data non si sa di produzione o "scadenza"). Di sicuro non è al litio visto che non c'è traccia di regolatori di carica. L'interno inoltre è completamente secco, privo di elettrolito.  Vane le ricerche in rete per provare a trovarne una di uguale da sostituire... non ho voluto approfondire troppo per cercare di capire la tensione di esercizio della batteria ma mi sa che proverò a studiare il circuito e vedere se trovo qualcosa di simile e compatibile. In realtà mi basta capire quale sia la tensione di alimentazione per verificare se il circuito funziona ancora, non è un grosso ostacolo. Per il resto... che dire? vale la pena di perderci del tempo? per giocare e divertirsi sì, anche se non è proprio il periodo migliore, causa calo di commesse e conto in banca azzerato come al solito. Meglio prendere la bici ed approfittare della splendida e limpidissima giornata soleggiata. Alla prossima.

P.S. la fine del mondo è vicina. Ripeto: la fine del mondo è vicina. 

lunedì 3 febbraio 2020

Lavavetri Art.11057 Utilplastic (restauro)

Da anni, inutilizzato in un ripostiglio, alberga un lavavetri in pensione. Usato giusto il tempo di disintegrare la spugna (poche volte che mi ricordi) è in fin dei conti, al momento, l'ennesimo rifiuto da differenziare nel bidone della plastica, senza sapere la fine che farà e sperando non vada ad alimentare qualche inceneritore che lo trasformerà in nanoparticelle e diossine destinate a finire poi nei nostri polmoni. Pensiamoci... il ciclo di produzione - uso e smaltimento ingrassa una moltitudine di avidi operatori sempre pronti ad alimentare una folle, dannosa e controproducente corsa al consumo infinito a beneficio di pochi. Con il piglio orgoglioso del bastiancontrario rompic*glioni controcorrente taccagno ed alternativo, decido di riportarlo in vita per evitare di spendere l'esorbitante cifra di 1,90 euripiùspedizione.
L'oggetto è l'articolo 11057 prodotto dalla Utilplastic sulla quale ho voluto indagare e vedere il capannone... non so se le case sono cresciute attorno o se il capannone è stato costruito in zona residenziale... misteri dei piani regolatori comunali.
Ad ogni modo, mi serve ora una spugna con un lato da 20 centimetri circa. Le spugne per lavare l'auto, quelle più grandi che ho trovato, sono da 16 cm e sono un pò troppo alte per poterle premere nella sede del lavavetro... mi sa che dovrò approfondire un pò la ricerca o di arrangiarmi altrimenti, magari con della gommapiuma. Dovrò poi trovare un metodo per comprimere la spugna fra i due pezzi e forarla in prossimità delle due clips a scatto che servono a tenerla in sede. Proprio le due clips mi inducono a pensare che sia prevista la sostituzione della spugna... forse c'è qualche parte di ricambio dal produttore... no, il sito aziendale non sembra offrire il servizio ricambi. Personalmente mi sarebbe piaciuta una sezione apposita che vendesse anche le "saldatrici" per la plastica (compresi accessori e consumabili), utilissime per riparare le inevitabili crepe e rotture del maledetto materiale inquinante che spesso finisce, per inciviltà degli unani, nel mare... ma forse esagero e pretendo troppo, certo certo. Potrei scrivere una mail al produttore... ma poi desisto. A ben vedere, al momento della visita al sito, mentre scrivo questo post, noto il modulo contatti che richiede i dati personali... riporta in calce il richiamo alla legge 675/96 !!! Siamo nel duemilaeventi, in tempi di GDPR e di massima attenzione alla privacy, con multe milionarie in caso di ispezione del Garante... ed ancora si trovano richiami alla 675/96... da non credere, per non parlare dell'informativa sui cookies!. Ma che razza di "imprenditori" ci sono nel vostro paese? E poi vi lamentate della perenne "crisi" o che non riuscite ad espandervi all'estero? Alla prossima. 

P.S. l'ombrello non si apre. Ripeto: l'ombrello non si apre. 
 

domenica 2 febbraio 2020