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venerdì 25 luglio 2025

Perché le menti più BRILLANTI spariscono dalla società

 


Immagina qualcuno che prima illuminava ogni stanza in cui metteva piede e ora è solo un fantasma. Sparito e con lui moltissimi altri. Menti sveglie, lucide, affascinanti, capaci di incantare, sparite. Professionisti che rinunciano alla carriera, dirigenti che di punto in bianco cambiano vita, artisti che mollano le gallerie, insegnanti che non vogliono più saperne di insegnare. È ovunque, ma nessuno ha il coraggio di parlarne. Perché le menti più lucide stanno scomparendo dalla vita sociale? Cosa vedono che gli altri nemmeno sospettano e cosa succede quando l'intelligenza diventa un fardello? Le risposte non confortano, anzi turbano, perché una volta che lo capisci non puoi più tornare indietro.

Tutto parte da un'inquietudine sottile che comincia a scavarti dentro. Senti che c'è qualcosa di profondamente sbagliato in quell'ordine perfetto che la società ti propina. Sei in una riunione e tutti applaudono il solito leccachiulo. Guardi amici fraterni svenarsi e snaturarsi per rincorrere illusioni. Vivi in un mondo che esalta l'egoismo e punisce la coscienza, che premia i comportamenti peggiori e punisce quelli migliori.

Ed a un certo punto capisci che il pazzo non sei tu, è tutto il resto. E una volta che vedi le crepe, diventa impossibile ignorarle. Perché si decide scientemente di sparire da questa società?

Primo motivo: il vuoto dentro le norme sociali. L'interazione umana è diventata un copione mal recitato, una messa in scena, un balletto in cui tutti conoscono i passi, ma nessuno ricorda precisamente perché cazzo sta ballando. Conversazioni che non portano da nessuna parte, persone che parlano sempre e non ascoltano mai. Scambi di banalità che occupano il tempo, ma consumano la vita. Non è disprezzo per la conversazione leggera, non è arroganza, è fame. È come essere uno chef stellato costretto a masticare hamburger ogni giorno. Ecco cosa prova un pensatore profondo davanti alle interazioni superficiali. Si bramano dialoghi che approfondiscono, domande che spingono oltre, scambi che trasformano, ma le regole sociali moderne hanno ridotto il contatto umano a fast food, rapido, facile, vuoto. Così i più intelligenti iniziano a ritirarsi non dalle persone, ma dai rituali inutili che solo in teoria dovrebbero essere connessioni.

Secondo motivo: il pensiero da gregge. Lo fanno tutti. Una frase che per le menti lucide suona peggio di una bestemmia. Osservano persone rinunciare alla propria individualità pur di sentirsi parte del branco. Vedono menti uniche trasformarsi in fotocopiatrici. Assistere alla morte della curiosità in nome della conformità è come osservare un'anima spegnersi. Esempio: prova a esprimere un'opinione scomoda durante una cena. Guarda cosa succede. Nessuno affronta davvero la tua idea. Cercano solo di correggere il tuo pensiero. Il messaggio è chiaro: resta in fila o resta fuori. Ma una mente intelligente non riesce a restare in fila. Fa domande, sfida le certezze, impone il dubbio come strumento per approfondire. Una mente lucida non accetta che il consenso collettivo sia una prova, anzi considera il consenso collettivo come l'esatto contrario di una prova. Questo la rende pericolosa per il gruppo, perché le domande sono contagiose, il dubbio si diffonde, il pensiero indipendente distrugge l'equilibrio del gregge. Così la società ha creato un sistema immunitario contro l'intelligenza. Isola chi interroga, deride chi dubita, punisce chi non si uniforma. La persona intelligente si ritrova davanti a una scelta: tradire la propria mente o perdere il proprio branco. La seconda scelta è quella più frequente. Molti scelgono anche una terza via: creare un proprio branco lontano dalla folla impazzita, il branco dei pari.

Terzo motivo: le menti brillanti sono ipercapevoli della trappola del consumismo. Compro, quindi esisto. Una mente lucida guarda la pubblicità come Superman guarda attraverso i muri, capisce la psicologia, riconosce la manipolazione, conosce il meccanismo e ne è disgustata. Osserva persone definire se stesse attraverso gli acquisti, vede identità ridotte a marchi, assiste al valore umano misurato in oggetti, ma ecco cosa davvero sconvolge: il sistema funziona perché è costruito per funzionare. Uno, crea insicurezza. Due, vende la soluzione. Tre, offre soddisfazione momentanea. Quattro, genera nuova insicurezza e ricomincia per sempre, senza soluzione di continuità. Ciò che hai appena comprato in un attimo diventa fuori moda, caro il mio coglionazzo, direbbe il mega direttore generale, l'onorevole cavaliere Conte Diego Catellani. Una mente intelligente riconosce in tutto questo una forma di schiavitù. Volontaria, certo, ma pur sempre schiavitù. Vede persone intrappolate in cicli di guadagno e spesa e formula la domanda che nessuno vuole affrontare: qual è il senso? Questa domanda li rende inadatti a molti lavori. Così si tirano fuori scegliendo significato al posto del denaro, scopo al posto del profitto, libertà al posto del possedere oggetti. E la società li chiama asociali, strani, sbagliati, solo perché si rifiutano di giocare a un gioco che non hanno mai accettato di iniziare.

Quarto motivo: vedono il vuoto nella connessione digitale. Connessi ma soli, l'ironia crudele del nostro tempo. Abbiamo più strumenti di connessione che mai prima d'ora, ma non siamo mai stati così isolati. La mente intelligente capisce subito la differenza fra connessione e contatto, fra comunicazione e conversazione, fra fare rete e creare relazioni. I social promettono comunità, ma glorificano i beoti, pretendono chi sbandieri la propria intimità per servirla come spettacolo. Promettono autenticità, ma premiano la finzione. I pensieri articolati vengono ridotti a slogan. Le idee complesse diventano meme. Le menti brillanti vedono persone confondere viralità con valore. Assistono a un coinvolgimento superficiale travestito da connessione profonda. Così, sempre più spesso, le menti brillanti si ritirano dai social, non perché odiano la tecnologia, ma perché amano troppo la connessione autentica per accontentarsi di surrogati.

Quinto motivo: sono per natura introspettivi. Ho bisogno di tempo per pensare. In un mondo dipendente dall'azione suona come una scusa, ma per una mente lucida la riflessione non è un lusso, è vitale. Serve tempo per elaborare, integrare, comprendere e collegare punti che altri nemmeno vedono. Ma la vita moderna è costruita per impedire il pensiero. Stimoli continui, distrazioni infinite, movimento perpetuo. La persona intelligente ha bisogno di silenzio per ascoltare i propri pensieri, solitudine per orientarsi nella complessità, spazio per sviluppare comprensione. E la società interpreta questo bisogno come un difetto, una debolezza, un comportamento antisociale. Ma loro sanno la verità. Sanno che l'azione senza riflessione è solo agitazione. Fare senza pensare è lavoro inutile. Così difendono il proprio tempo mentale, proteggono la solitudine, creano uno spazio per la riflessione, stabiliscono confini netti e invalicabili.

Sesto motivo: si sentono moralmente fuori posto. I buoni non trionfano, i cattivi vengono promossi. I sistemi moderni premiano semplicemente i comportamenti sbagliati ed i leccaulo sono al potere. Individui gentili vengono sfruttati mentre i cinici fanno carriera. La virtù viene punita, la mediocrità, sempre obbediente, viene celebrata. Lo schema è ovunque. La politica è manipolazione, mai verità. Il business preferisce lo sfruttamento alla creazione di valore. Scelgono il sensazionalismo, non l'adesione alla realtà. L'istruzione favorisce la conformità, ma hai la creatività. La persona intelligente capisce che per riuscire dentro questi sistemi serve rinunciare all'etica e non è disposta a pagarne il prezzo. Meglio fallire con integrità che trionfare con la corruzione. Questa posizione morale esclude da molti percorsi convenzionali di successo, ma conserva qualcosa di molto più prezioso: la propria anima.

Settimo motivo: le menti intelligenti sono stanche di dover semplificarsi dopo aver passato la vita a tradursi, a rendere più semplici i propri pensieri, a nascondere intuizioni, a fingere di essere meno di ciò che sono. Beh, hanno imparato che l'intelligenza intimorisce, che la complessità confonde, che la profondità mette a disagio. Così si sono costruite un secondo linguaggio, una versione semplificata di sé da mostrare in pubblico. Ma la situazione non dura per sempre, perché logora e qualcosa va sempre perso. Alla fine il conto arriva puntualmente. Meglio accompagnarsi con le poche persone capaci di reggere quella profondità. E per gli altri, ciao ciao.

Non è arroganza, è sopravvivenza. È il tentativo disperato di proteggere il proprio sé autentico in un mondo che esige semplicità artificiale. Quando una persona intelligente si ritira, la società perde molto più della sua produttività, perde la propria coscienza. Sono loro a fare domande scomode, a sfidare i sistemi corrotti, a rifiutare risposte come 'È sempre stato così?'. Sono i canarini nelle miniere del nostro tempo e stanno morendo non nel corpo, ma nello spirito, nell'intelletto, nell'emozione. Stanno diventando invisibili, silenziosi e irrilevanti per scelta e il mondo diventa un po' più stupido, un po' più crudele, un po' meno consapevole dei propri problemi.

Questa non è la storia di geni sociali, è la storia di persone intelligenti che hanno provato a interagire con il mondo e hanno scoperto che non era abbastanza. Non hanno respinto la società perché si sentivano superiori, l'hanno respinta perché speravano che potesse essere migliore. La domanda non è se abbiano fatto bene ad andarsene. La vera domanda è che tipo di mondo spinge le menti più brillanti verso l'uscita. Il futuro dipende da questa risposta. Possiamo continuare a costruire sistemi che alienano l'intelligenza, possiamo continuare a premiare la mediocrità e punire l'eccellenza.

Oppure possiamo scegliere un'altra strada. Possiamo creare spazi dove il pensiero profondo sia il benvenuto, premiare chi è autentico, valorizzare la sostanza e non l'apparenza, celebrare la complessità invece di temerla. Le menti brillanti ci stanno osservando, sperano che noi dimostreremo che si sbagliano su questa società. Il fatto è che siamo d'accordo con loro. La scelta è nostra. Il tempo è adesso. Quale strada imboccheremo? Tu quale strada hai imboccato? Se sei fra quelle menti, scrivi semplicemente nei commenti 'la mia'. Io capirò, noi capiremo. Se hai idee della strada che dobbiamo imboccare, beh, siamo tutto orecchi. La giostra della consapevolezza in questo canale non si ferma mai.

P.S.  I canarini nel buio cercano la luce. Ripeto: I canarini nel buio cercano la luce.

martedì 22 luglio 2025

Bustine rimineralizzanti per acqua distillata


Sono basito ed esterrefatto! ma partiamo dall'inizio... ogni tanto la mia mente malata si addentra in pensieri che visualizzano un futuro distopico, frutto di allucinazioni indotte dalla quantità industriale di farmaci prescritti dagli sciamani organizzati in Ordini professionali. Complice il cambiamento climatico, una politica che ci fa pagare la pioggia, imprenditori che inquinano le risorse con i PFAS ed avvelenano i pozzi... temo che in futuro ci prenderemo a coltellate tra noi per una bottiglia di acqua "sana".... che poi lo sappiamo dai, l'acqua in bottiglia è meno sana di quella del rubinetto e quella del rubinetto è inquinata quando chi deve controllarla si volta dall'altra parte o quando qualcuno alza le soglie di tollerabilità... ma si sa: con la siccità è buona anche la tempesta di grandine.

In ogni caso, per sopravvivere, devo bere almeno un litro di acqua al giorno, meglio due (vale anche per te, testina). Dove vivo non ci sono fonti e quelle che c'erano (pubbliche e gratis) sono state chiuse tempo fa per farci pagare quella dell'acquedotto (dove l'acqua è distribuita ancora con i tubi di cemento ed eternit). Proprio un delirio sto progresso non trovi?

Quindi che si fa? Pannelli solari e deumidifcatori in funzione 24/7 ed almeno un litro al giorno si riesce a produrlo senza tanti sforzi. L'acqua estratta non è potabile, manca dei sali essenziali, quali calcio, sodio, magnesio e potassio (come minimo). Che problema c'è? basta cercare in rete le bustine rimineralizzanti per lacqua... e qui inizia il delirio!

Ho provato RUFUS, l'intelligenza artificiale di Amazzòn integrata nello shop. Speravo che avendo a disposizione un magazzino virtuale ENORME, avrei ottenuto una scelta praticamente sconfinata. Risultato? 2 offerte per l'acqua distillata! Provo a modificare il prompt e mi ritrovo con due integratori vegani al gusto banana! lascio un feedback particolarmente insultante (lo so, non dovrei interagire come se lui fosse un umano ma io lo sono!) e mi sento rispondere che dovrei cercare quello che sto cercando.... Jeffrey Preston, non ci siamo proprio!

Provo allora con ciappgpt... il solito spiegone con le solite raccomandazioni paternalistiche ma nessun link a qualche prodotto specifico. Richiedo e mi ritrovo dei link per acquistare acqua distillata, acque demineralizzata FU, pastiglie vegane al gusto lampone o pompelmo rosa, subito dopo il suggerimento di cercare per conto mio (ma l'avevo chiesto a lui, perbacco!)

Passo allora a "Geminai" di gùgòl, qui le cose si fanno surreali. a parte il solito spiegone inutile ed il suggerimento di cercare in rete (ma l'avevo chiesto a lui, perbacco!), mi ritrovo con un link "preconfezionato" che mi rimanda da Amazzòn e nell'elenco trovo: bustine per i pesci dell'acquario, vasi da Kg per purificare l'acqua del camper, disinfettanti, insaporitori al mirtillo, filtri per bere dalle pozzanghere ed i soliti prodotti vegani che non fanno nulla se non... lasciamo perdere, soprattutto dopo aver letto certi ingredienti, tipo: BERRY: acidificante: acido citrico; cloruro di potassio, regolatore di acidità: fosfati di calcio; carbonato di magnesio, carbonato di sodio, aromi naturali, vitamina C, carbonato di calcio, edulcorante: glicosidi steviolici da stevia; gluconato di zinco, niacina, vitamina E, acido pantotenico, colorante: antociani, vitamina B6, tiamina, vitamina A, biotina, vitamina B12... sono ignorante lo so ma quando leggo tutti questi ingredienti mi viene male e penso che ci sia qualcosa da nascondere, soprattutto quando leggo in piccolo: La confezione del prodotto può contenere informazioni diverse rispetto a quelle mostrate sul nostro sito... davvero??!!

Francamente mi sento un pò preso per il chiulo ma purtroppo per il marketing, non soffro di acquisto compulsivo e leggo sempre tutto prima di trasferire il mio sudore a dei milionari magnaschèi.

E.... quindi? Se quello che serve in sintesi sono sodio, magnesio, potassio.... li cerco come "materia prima" e me li doso per conto mio. Non esiste una "ricetta" fissa per le dosi ideali di sodio, magnesio e potassio da aggiungere ad un litro d'acqua distillata. Tuttavia, posso considerare l'obiettivo di aggiungere per ogni litro:

  • Sodio: Un valore tra 10 e 100 mg/L. Molte acque oligominerali hanno sodio ben al di sotto dei 20 mg/L, mentre alcune acque minerali possono arrivare a 200 mg/L o più. Per la rimineralizzazione, un valore non troppo elevato è generalmente preferibile, a meno di esigenze specifiche (es. sportivi che reintegrano elettroliti dopo un'intensa sudorazione).
  • Magnesio: Un valore tra 10 e 50 mg/L. Le acque che superano i 50 mg/L sono già considerate "magnesiache". Un buon apporto, senza esagerare, può essere intorno ai 20-30 mg/L.
  • Potassio: Spesso presente in quantità inferiori rispetto a sodio e magnesio nell'acqua. Un valore tra 1 e 10 mg/L è comune.


Il Calcio è un minerale molto importante. È cruciale per le ossa e i denti, e le acque ricche di calcio sono molto diffuse. Un valore tra 50 e 150 mg/L è desiderabile.

Quindi? acqua fai da te e vaffanchiulo a voi. La ottengo dall'aria e fatemi pagare le accise anche su quella che se mi tassate gli ingredienti mi compero una miniera e mi estraggo da solo i minerali che mi servono per sopravvivere!. Si, lo so, sono pazzo. alla prossima. 

P.S. Il ponte di pietra non porta regali. Ripeto: Il ponte di pietra non porta regali.


martedì 8 aprile 2025

Buy nothing forever

 
Buy Nothing Day...ma forever: Boicottare il Consumismo per Liberarsi dalla Schiavitù degli Acquisti

Viviamo in un’epoca in cui ogni crisi – reale o inventata – diventa il pretesto per alzare i prezzi. La guerra, il caro-energia, la pandemia, il terremoto, il clima...le cavallette! (per ricordare il mitico film): tutto si trasforma in un’opportunità per gonfiare i profitti delle multinazionali, mentre noi cittadini subiamo silenti rincari insostenibili con stipendi che non aumentano mai abbastanza. 

Di fronte a questo sistema, il boicottaggio attivo – ed in particolare il Buy Nothing forever – emerge come una forma di resistenza non violenta ma potentissima. E' dimostrato che una sola flessione degli acquisti del 5% innesca un effetto valanga in borsa per l'azienda colpita.
Ma, smettere di comprare è più efficace di un corteo, di una manifestazione pacifica, di una piazza che urla slogan ormai triti e ritriti anni '80 e che finiscono nel vuoto.

Capiamoci bene, le piazze urlano, i media distorcono, i politici fingono di ascoltare. Ma quando migliaia di persone smettono di acquistare, anche solo per un giorno, il messaggio arriva diretto: 

senza consumatori, il sistema vacilla

Non si tratta di rinunciare ai bisogni essenziali, ma di disobbedire alla macchina del consumo compulsivo, quella che ci convince che abbiamo sempre bisogno di qualcosa di nuovo e buttare il  vecchio (che potrebbe quest'ultimo essere donato ad altri).

Qui si tratta di colpire il profitto malato, non la politica – Le aziende speculano perché sanno che, alla fine, compreremo comunque. Se invece la domanda crolla, devono rivedere le strategie. E se non avete mai partecipato alle riunioni aziendali con l'AD in crisi che sbraita insulti contro i commerciali, il marketing, i creativi pubblicitari, i magazzinieri ed impiegati sino a chi pulisce i cessi.... bhè, non potete capire la soddisfazione. 

E' questione di riconquistare autonomia che ci spetta come diritto – Il consumismo ci illude che la felicità sia possedere cose nuove, quando invece liberarsi dall’ossessione dell’acquisto restituisce tempo, denaro e serenità.

E non dimentichiamo mai la risposta ecologica – Meno acquisti inutili significa meno spreco di risorse e meno inquinamento.

Boicottare non è privarsi, ma scegliere


Il Buy Nothing Forever non è una rinuncia, ma un atto di consapevolezza. Dimostra che il vero potere non sta nel possedere, ma nel rifiutarsi di partecipare a un gioco truccato. Se smettiamo di comprare ciò che non ci serve e limitiamo i consumi necessari, spezziamo la catena. E forse, un giorno, non sarà più solo una protesta simbolica, ma un nuovo modo di vivere.

Perché a volte, il silenzio di un carrello vuoto fa più rumore di mille manifestazioni. Alla prossima (se ci sarà).

P.S. i ratti traslocano nell'attico. Ripeto: i ratti traslocano nell'attico.

martedì 23 aprile 2024

Non ho più tempo... per voi unani

No davvero, il pensiero espresso nel video è da tempo che mi frulla in testa. Non ho più tempo.... per voi unani, non ho più tempo.... da perdere in interazioni "sociali" tanto inutili quanto distruttive. Quel poco che mi resta me lo voglio godere come meglio posso, come ho sempre cercato di fare e vaffanchiulo a tutto ciò che è tossico e tende a prosciugare ciò che trova nei paraggi. Un sincero e sonoro VAFFANCHIULO a tutto ed a tutti dal profondo del cuore. Alla prossima. 

P.S. pecore e zerbini tappezzano. Ripeto: pecore e zerbini tappezzano.

 

 

mercoledì 18 ottobre 2023

Hikikomori non sono loro il problema


"Ansia, disagio, senso di inadeguatezza. Sono queste le molle che fanno scattare in un numero crescente di adolescenti il bisogno di isolarsi. Una difesa estrema dalle difficoltà di un mondo in cui il confronto con i pari è sempre più difficile da reggere...

Apre così un articolo di un quotidino online, uno dei tanti che se vuoi leggere puoi "scegliere" di accettare per forza i biscotti e farti tracciare da una miriade di dementi del marketing o pagare un abbonamento. 

Si parla del fenomeno degli Hikikomori ovvero coloro che scelgono deliberatamente di chiudersi in casa o in camera per mesi, a volte anni, e di rinunciare quasi completamente alle interazioni sociali, vivendo spesso il mondo solo attraverso la rete. 

Secondo l'esimio scrittore "Sono principalmente ragazzi con età compresa tra il 15 e i 20 anni"...principalmente... no, non è così. I ragazzi sono quelli di cui si sente la mancanza se decidono di isolarsi. Ma ci sono anche adulti e soprattutto anziani o boomer come qualcuno sempre in vena di offendere li definisce. 

Quest'ultimi hanno delle motivazioni leggermente diverse per decidere di mandare tutti affanchiulo. Stanchi di angherie istituzionali, prepotenze di legge, mobbing civico, vittime della boriosa saccenza ed onniscenza accademica diffusa che se non sei "studiato" devi stare zitto perchè non hai i titoli per argomentare, inascoltati da una massa di unani conformati ed appecorati che non li vedono di buon occhio (per non dire nutrono un odio viscerale) magari solo perchè hanno idee o comportamenti non conformi agli "standard" imperanti. 

Gli Hikikomori scelgono di non confrontarsi ed isolarsi perchè il confronto è inutile, non è più tale ed è diventato dannoso e pericoloso per la propria incolumità fisica. Sono di questi giorni le notizie allarmanti di atteggiamenti violenti contro dei volontari dell'UNICEF che raccoglievano fondi per i bambini della striscia (guarda te che non posso nemmeno usare certi termini per evitare lo shadowban) "Dite ancora pal***** e vi uccido" diceva in inglese urlando in strada un signore evidentemente sostenitore della negazione dei diriti unani. Ed un pò di tempo fa succedeva pure a chi argomentava (non ho scritto sosteneva) il conflitto fra zingari e zaristi. E l'elenco non finisce qui, a riprova dei tempi di merda che stiamo vivendo, pensate ai NO"qualsiasicosa" come vengono aggrediti non solo verbalmente. 

Quando una certa classe di prepotenti magnaschèi finisce le risposte a sostegno delle proprie idee di merda, passa automaticamente alle mani.... e la chiamano difesa dei propri diritti. Sono tempi in cui il bue dà del cornuto all'asino. Sono tempi di censure mediatiche e di licenziamenti se si toccano certi argomenti. Sono tempi in cui gli incantatori indicano il dito invece della luna.

Ed io dovrei socializzare? Veramente? Che socializzazione è quella dove devi stare sempre attento a quello che dici? Quella in cui non puoi manifestare il tuo pensiero senza paura di essere aggredito o deriso? Quella in cui devi chiuderti in casa prima e poi se vuoi continuare a lavorare devi sottoporti a delle cure sperimentali? Quella in cui ti vengono progressivamente tolti dei diritti che diventano dei favori concessi con magnanimità? Quella in cui è meglio lavorare come bestie, stare zitti a testa bassa, ubbidire sempre e mai lamentarsi? Socializzami stò caxo!

Preferisco starmene qui a digitare, al sicuro, dire comunque la mia e disprezzare gli unani togliendo loro il più possibile, sia economicamente che socialmente, lo dico da anni. Fate anche voi come faccio io, non rompete i coglioni! Alla prossima. 

P.S. Radio Londra ha un messaggio per te. Ripeto: Radio Londra ha un messaggio per te.

giovedì 14 settembre 2023

Tanatocinesi del Didelphis Debitus: Il Cliente che Si Finge un Tasso

 


Introduzione

Oggi ci addentreremo in un mondo affascinante e paradossale, dove la natura incontra il mondo dei clienti morosi. Vi parleremo del tasso o "tasso americano" (Didelphis virginiana), l'animale che, con grande maestria, si finge morto ("tanatocinesi" o "coma mortis") per sfuggire ai predatori, e lo accosteremo agli atteggiamenti di quei clienti che, quando si tratta di pagare le fatture, sembrano improvvisamente svanire nel nulla. Una commedia umana in salsa biologica e finanziaria.

Atto I: Il Tasso, Maestro dell'Arte della Dissimulazione

Il tasso, con il suo piglio da attore shakespeariano, dimostra un talento straordinario nel fingere la morte. E così, molti clienti morosi sembrano abbracciare questa tattica con fervore. Quando ricevono l'avviso di pagamento, si trasformano improvvisamente in "Clientus Vanishicus," e nessuna quantità di solleciti sembra poterli risvegliare dalla loro improbabile catalessi finanziaria.

Atto II: Il Profumo della Morte... delle Finanze

Uno dei trucchi più incredibili del tasso è l'abilità di emettere un odore simile a quello di un cadavere per allontanare i predatori. E così, alcuni clienti, invece di pagare le loro fatture, rilasciano un'essenza di "Debitum Odor," che allontana gli incalzanti creditori. E mentre il tasso lo fa per sopravvivere, il cliente moroso sembra farlo solo per mantenere il proprio bilancio intatto.

Atto III: L'Arte del Nascondersi

Un altro tratto affascinante del tasso è la sua maestria nell'eludere i predatori. Analogamente, i clienti morosi sembrano scomparire nel nulla quando si tratta di rispondere alle richieste di pagamento. Si trasformano in "Clientus Invisibilis," e nessun investigatore finanziario riesce a scovarli. Potrebbero essere su una spiaggia tropicale o in un rifugio segreto sotterraneo, ma una cosa è certa: non stanno pagando le fatture.

Atto IV: Il Paradosso Finale

Ed ora, cari lettori, vi presentiamo il paradosso finale. Mentre il tasso simula la morte per sopravvivere, il cliente moroso sembra ignorare il fatto che, alla fine, il suo comportamento finanziario potrebbe portare alla "morte" del suo rapporto con l'azienda. Un'ironia che non avrebbe sospettato neanche il più grande drammaturgo latino.

Conclusioni

In questo viaggio tra il mondo animale e quello finanziario, abbiamo esplorato l'incredibile capacità del tasso di fingere la morte e lo abbiamo accostato ai clienti morosi che sembrano abbracciare questa tattica per evitare di pagare le loro fatture. Forse, nel regno della natura, l'arte della dissimulazione può essere applaudita, ma nel mondo degli affari, alla fine, tutti dovremo affrontare le conseguenze delle nostre azioni finanziarie. Quindi, cari lettori, quando vi trovate di fronte a un "Clientus Vanishicus," ricordate che alla fine, nessun trucco può sfuggire alla legge del pagamento dovuto.

Alla prossima.

P.S. il tasso non è di interesse. Ripeto: il tasso non è di interesse.

lunedì 3 ottobre 2022

L'operatore Fastweb

Certe cose mi fanno proprio incazzare di brutto. La faccio breve. Oggi alle ore 10:44 mi squilla il telefono dell'ufficio ed un operatore che asserisce di chiamarsi "Giorgia" dopo una serie di "pronto... pronto..." mi propone senza tanti preamboli l'offerta business di Natale di Fastweb. Educatamente lo lascio finire di sciorinare la storiella imparata a memoria ed al termine faccio presente che il numero chiamato è iscritto al ROC ( il Registro Opposizione Chiamate) chiedendo come mai si siano permessi di disturbarmi. L'operatore risponde "E' per l'offerta di Natale!" al che ribatto alzando un pò la voce "HA CAPITO QUELLO CHE HO DETTO?". Giorgia mi risponde "...guardi che conosco 5 idiomi e sono pure laureato, per cui stia zitto..." eh? stia zitto??  non lo lascio nemmeno finire la frase che reagisco con un grasso e corposo VAFFANCULO! gratuito, mettendo giù il ricevitore allo stupido idioma. 

Dovo il vaffanculo ricevuto in passato da una stronzetta di TIM, indispettita a suo parere dal mio rifiuto ad ascoltare qualsiasi offertona magica di quell'azienda, ora pure Fastweb entra a pieno titolo nella mia lista di aziende con una Fatwa perenne. MAI MAI MAI con loro nemmeno se mi dovessero regalare soldi, fama e potere, mai e poi mai, per sempre. Boycott!!

Capisco le condizioni di "lavoro" degli operatori di call center, ma come già detto... non mi fanno pena. Dovrebbero riflettere sul perchè abbiano dovuto scegliere quel "lavoro" e soprattutto sul fatto che rompere i c*glioni, ed offendere pure, sia diventato un lavoro. Ma non me la voglio prendere con questi unani strafalliti, poveracci e pure laureati. Me la prendo con Fastweb che li assume, magari con la complicità di qualche recruiter ignorante, con quelli che decidono di adottare il telemarketing tramite call center per vendere i loro inutili prodotti senza rispetto per i diritti altrui. Ed io, con queste premesse, rilevato l'atteggiamento prepotente e menefreghista nei confronti dei potenziali clienti, oltre alla manifesta sciatteria con la quale vengono selezionati gli operatori di telemarketing, dovrei pure acquistare e diventare vostro cliente? Giammai! 

Giorgiaaaa, Faaaastweeebb.... VAFFANCULO!!!!

P.S. La birra è scaduta. Ripeto: La birra è scaduta. 


Aggiornamento 19 ottobre 2022 ore 15 circa, Fastweb ci riprova daL NUMERO 024502410. Faccio presente che il numero chiamato è nel registro delle opposizioni ed il "dottore" di turno argomenta così:"...non si tratta di un offerta, assolutamente. Il MISE ci ha delegato di chiamare per comunicare i contributi statali..."... non ho resistito ed ho messo giù di brutto, stanco di sentire bugie, menzogne, trucchi per truffare e prendere in giro la gente. Fastweb... FATWA!!!

domenica 14 agosto 2022

Andate in ferie

Andate in ferie o in vacanza se preferite, in ogni caso andatevene dove vi pare, vi prego, ma andate via. Andatevene tutti. Stressati dal vostro lavoro usurante? Esauriti da mesi di lockdown e mascherine obbligatorie all'aperto ? Debilitati da tre dosi di terapie sperimentali? Preoccupati dall'aumento dei prezzi o dalla guerra usa-urss? Non sentite il bisogno di andare in un luogo affollato da vostri simili a divertirvi, ballare, cantare a squarciagola? Non sognate una spiaggia caraibica ma anche il lido delle famiglie va bene? Non avete bisogno si staccare la spina, di svegliarvi tardi, di non avere nulla da fare, di mangiare serviti e riveriti, di fare il caxo che vi pare a tutte le ore, di bearvi nel vostro nuovo costume da bagno o sfoggiare orgogliosi la nuovissima attrezzatura sportiva?

Mi raccomando, fatevi le vacanze dell'eccesso sfrenato e concentrato in tre settimane per i più fortunati, vi prego, praticate qualche sport estremo con cui vantarvi con gli "amicci", tipo paragliding con attrezzature a noleggio dagli anni '90 o immersioni in una vasca di squali, o meglio ancora per i più pigri, iniziate l'appiauar al mattino consumando alcool a fiumi come non ci fosse un domani. E soprattutto, sperperate tutto, anche i soldi che servirebbero per tornare a casa, compresi quelli per pagare il mutuo dell'auto o il prestito contratto per andare in vacanza. Andatevene, morite felici o non tornate mai più.

Vi prego, andatevene tutti e lasciatemi solo, che le strade senza traffico, il supermercato deserto, le sere silenziose e nessuno che rompe i co*lioni sono per me la miglior vacanza immaginabile, ovunque sia. Buon ferragosto, unani di m*rda, che il vostro dio vi strafulmini.

P.S. il pappagallo vuole il biscotto. Ripeto: il pappagallo vuole il biscotto.

lunedì 13 giugno 2022

Utonti stipendiati a tempo indeterminato

E' "da sempre" che gioco alla lotteria, quando posso, un euro al mese ma anche meno. Ci provo, spero e regolarmente resto deluso. Oggi che il "giacpot" è di  "miglioni di euri", ci voglio provare anche io come tanti.... un euro e si fottano anche i poveracci. 

Per comodità, dato che al bar che li vende mi devo comperare anche un caffè, visto che non ci sono ricevitorie dedicate nel raggio di kilometri e che se al bar non consumi ti guardano male, mi sono registrato sul sito sperando si possa "giocare" comodamente da casa.... che poi è un gioco del c**zo, dato che non ci si diverte per niente a perdere continuamente

Con la registrazione devo aprire anche il conto gioco, una sorta di area con importo prepagato (e per fortuna limitato negli importi, causa idioti ludopatici senza autocontrollo e disciplina). La registrazione richiede l'invio di un documento di identità, fronte retro, in corso di validità visto che abbiamo una scadenza oltre alla quale non siamo più noi, ovvero diventiamo nessuno per la burocrazia. 

Da buon informatico, prendo lo scanner, appoggio il documento, lancio gscan2pdf (per linux) e produco un bellissimo PDF di due pagine: PAGINA1 fronte e PAGINA2 retro, 200ppi, leggibilissimo. Semplicissimo, no?. Nella form del mio profilo carico il file e lo invio, sperando di ricevere un bonus di benvenuto da spendere ovviamente in schedine agratis. 

Tempo un giorno ed il mio documento viene respinto. oibho! nessuna motivazione. Provo a ricaricarlo pensando ad un errore di trasmissione ma viene respinto nuovamente. Acciderbolina! che succede? scrivo all'assistenza che mi risponde a strettissimo giro di mail. Scrivo che il PDF è di due pagine, il fronte del documento sulla prima ed il retro sulla seconda. Mi rispondono che non importa se il fronte retro è su due pagine o su due files distinti, basta che non superi i 5 mega... nella form però il limite dichiarato è di trenta mega (si mettessero d'accordo fra di loro saremmo tutti più tranquilli). OK, controllo il file, sono DUE pagine da 363090 bytes, ben al di sotto dei 5 mega. 

PDFINFO:

Creator:         Simple Scan 3.28.0
Custom Metadata: no
Metadata Stream: yes
Tagged:          yes
UserProperties:  no
Suspects:        no
Form:            none
JavaScript:      no
Pages:           2
Encrypted:       no
Page size:       609.12 x 841.92 pts
Page rot:        0
File size:       363090 bytes
Optimized:       no
PDF version:     1.3

Invio nuovamente pregando l'assistenza, in caso di rifiuto, di specificare i motivi e specificando chiaramente che le pagine sono DUE e il retro del documento si trova a pagina 2 (due). Per completezza allego anche l'hash MD5 del file, magari stanno guardando il file di qualcun'altro. 

Mi sa che l'operatore però non deve essere molto sveglio, oppure ha un lettore di PDF che non va molto bene perchè mi risponde che loro vedono solo il fronte del documento e manca il tetro, rimproverandomi di non aver seguito le indicazioni fornite... 

"Dalle verifiche fatte, in tutte le mail inviate ci risulta inviato solo un lato del documento. Per convalidare il documento di identità è necessario inviare sia il fronte sia il retro."

Ah, bhè, allora mi incazzo un pò. Rispondo che il PDF è di due pagine chiedendo se nel loro visualizzatore vedono pagina 1/1 o 1/2 (che lo sa anche un bambino cosa significa, pagina uno di uno o uno di due), ma nel rispondere commetto un errore madornale.... rispondo da un altro indirizzo di posta che è sempre mionome.miocognome@....com cambia solo il gestore di posta... e la risposta non si fa attendere

"Ci dispiace comunicarti che la tua richiesta di assistenza non proviene dall’indirizzo mail associato al tuo conto gioco. Teniamo molto alla sicurezza dei dati che ci hai affidato. Ti chiediamo quindi di inoltrarci una richiesta dalla mail che hai indicato al momento della registrazione su così da permetterci di darti supporto. "

Ma come... su due risposte precedenti,  la mail diversa non l'hanno contestata, ora si!! e poi.... cosa c'entra la sicurezza dei dati che vi ho affidato con il mittente di una mail che allega un mio documento di identità???

e allora? sto litigando con un robot o con un unano in carne ed ossa ma privo del lobo frontale?? Ok è lunedì, forse l'operatore ha fatto bisboccia nel weekend assumendo sostanze psicotrope proibite e non, in quantità tale da aver fuso i pochi neuroni sopravvissuti che madre natura non sembra avere elargito con generosità. 

e allora? mi viene voglia di chiudere il conto gioco ma per farlo dovrei inviare un PDF con il mio documento di identità...ma... mi state pigliando per il culo?? 

E' lunedì anche per me e non ho tempo di interagire con un unano diversamente sveglio, per cui con l'utilità "pdfseparate" separo le due pagine e le allego come due files distinti, manco avessi a che fare con un bambino analfabeta. E vediamo che scusa troveranno stavolta. Poi aspetto il questionario di valutazione dell'assistenza ma mi sa che non risponderò a delle domande che non prevedono risposte negative o da un mittente diverso da quello che piace a me e che inevitabilmente finirà nella black list dei mittenti da dirottare nella casella spam.... Questi guadagnano in un mese cifre che manco in 10 vite riuscirei a guadagnare e non si possono permettere nemmeno un servizio di assistenza decente. Se trovo un loro azionista per strada... alla prossima. 

P.S. il coniglio è cotto. ripeto: il coniglio è cotto.

mercoledì 13 aprile 2022

Che incazzatura

Come definiresti colui che usa i tuoi attrezzi e macchinari da giardino senza chiederteli? O li usa in modo improprio (tipo una lama affilata per tagliare delle radici fra i sassi) e te li restituisce sporchi di terra oppure inesorabilmente rotti? Oppure ti chiede in prestito il tuo bio trituratore e lo usa per frullare le radici piene di terra?? O ancora usa il tuo telo copri moto come straccio per raccogliere il terriccio? O ancora ti chiede "a cosa serve questo" (che gli attrezzi non sa manco cosa sono) e poi lo usa per tutt'altri scopi? Se poi ti restituisce (quando non se li tiene per sè) gli attrezzi tutti ammucchiati alla rinfusa dopo averli ovviamente prelevati da una ordinatissima parete attrezzata? Eh? come definiresti un personaggio del genere? E se a fare osservazioni "a colui" reagisse male con insulti arroganti?? Eh? Eh? Un paio di definizioni ce le avrei pure ma credo che per risolvere questo problema mi vedrò costretto a traslocare l'invidiabile attrezzatura (tutta di recupero ma messa a nuovo) in un luogo non accessibile, a prova di ladro. 

E che dire se decidi di recuperare un oggetto di alluminio, dimenticato in cantina per quarant'anni, sporco, arrugginito, rotto, dopo che il proprietario ti dice che vuole buttarlo, tu invece lo rimetti in sesto dopo averlo lucidato per giorni, a mano, con la pomice, e riparato l'impossibile e per caso lo lasci ad asciugare dove lo smemorato proprietario lo vede quasi rimesso a nuovo e d'improvviso, miracolosamente, si ricorda che gli serve proprio, non può farne a meno e nega di aver dichiarato di volersene disfare e ti ordina di non buttarlo dimenticando di ringraziare (e pagare) per il lavoro di recupero e restauro? Che faresti? Lo rimetteresti in cantina a rovinarsi sino a quando il proprietario muore di vecchiaia per poi rivendicarne la proprietà? Io si, ma dato che ho da poco acquistato un brunitore per l'alluminio, nell'attesa mi sa che una bella spennellata ce la darò.

In ogni caso sono particolarmente incazzato (ed esaurito) perchè questa situazione dura da troppo tempo e, come ospite, privato totalmente della privacy, nemmeno in bagno, non posso nemmeno rivendicare nulla in quanto nullatenente e disoccupato per raggiunti limiti di età non pensionabile. E' dura vivere in una società di persone che a parole è cattolica, buona, altruista, solidale e civile ma nei fatti e nei comportamenti si dimostra di tutt'altra pasta. L'unica cosa in risposta che non possono impedirmi di elargire sono i vaffanchiuli, ho la produzione a costo/kilometro zero e sono pure agratis. Alla prossima, se mi passerà. 

P.S. la torta è pronta, il limoncello è finito. Ripeto: la torta è pronta, il limoncello è finito.

martedì 12 aprile 2022

Che delusione

Oggi sono particolarmente deluso ed amareggiato nel constatare che le persone, gli esseri unani in generale, si muovono esclusivamente per il proprio esclusivo e personalissimo tornaconto, completamente estraniati dai concetti di "società", "solidarietà", "doveri civili". io, io, io...Vivono per sè e gli altri si fottano. La cosa bubba è che per vivere in questo modo devono in qualche modo vampirizzare le energie altrui risparmiando le proprie.... bella scoperta!

Dalla Costituzione leggo che "Il cittadino italiano deve contribuire, con il proprio lavoro, allo sviluppo materiale o spirituale della propria società". Per l'unano questo passaggio suona come una bestemmia in chiesa, scivolandogli addosso come una goccia d'acqua su una superficie idrofobica. 

Ormai senza più ritegno o freni inibitori, gli unani formulano i propri salassi energetici con domande dirette del tipo "che vantaggi ho PER ME nel fare x o y?". 

L'arma segreta per liberarsi di loro è usare un pò di psicologia inversa, costringendoli al ragionamento, cosa che li manda in tilt e li destabilizza non poco... basta chiedere: "che vantaggi hai a non farlo?" In questo modo si innesca un processo soggettivamente autovalutativo che porta ad un loop infinito indotto dal doppio auto referenzialismo. Nella migliore delle ipotesi l'unano non ha nemmeno sufficienti capacità di ragionamento e la cosa si spegne da sola. In alcuni rari casi l'unano reagisce male, insistendo violentemente sul primo quesito escludendo l'elaborazione del secondo. Se l'obiettivo è liberarsi definitivamente di questi egoisti certificati, basta suggerire un soggetto terzo come bersaglio e defilarsi senza nemmeno aspettare i ringraziamenti che sicuramente non arriveranno mai.

In ogni caso non ho tempo per certe cazzabubbole. Resto deluso comunque e perennemente alla ricerca passiva di soggetti "neuro normo dotati". Se ne incontro uno vi avviso, ok? alla prossima.  

P.S. io se fossi dio... Ripeto: io se fossi dio.

martedì 5 aprile 2022

SHRINKFLATION: STA SUCCEDENDO DAVVERO

SHRINKFLATION, o inflazione mascherata, un neologismo da imparare ma già sperimentato da tempo, per i più inconsapevolmente, nelle nostre tasche. 

E' la truffa grazie alla quale le confezioni dei prodotti in vendita restano uguali, allo stesso prezzo (a volte), ma con minor contenuto. 

Guardate come siamo bravi e buoni! i costi aumentano ma il prezzo dei nostri prodotti resta lo stesso....miracolo!! (e lasciamo perdere per decenza i ragionamenti sul VALORE). La rete è piena di esempi che documentano il risultato di certe menti malate, quelli del marketing col naso fra le chiappe di imprenditori avidi e disonesti (con stuolo di azionisti bastardi al seguito). 

Disposti ad  essere presi per il chiulo in questo modo credo siano in pochi, ma altrettanto pochi sono quelli che valutano il prezzo al chilo piuttosto che il prezzo dell'etichetta. Quando si fa la spesa, entra in funzione una sola e specifica parte del cervello (per chi ce l'ha). Le tecniche di packaging, disposizione ed esposizione al pubblico (più altri aspetti non meno subdoli), puntano sul (mal)funzionamento del nostro cervello, dell'inconscio, delle emozioni, dei ricordi ecc.ecc. 

Se pensiamo al progressivo e costante degrado mentale dell'umanità (evidente, inutile negarlo) e rimonta indotta dell'ignoranza e degli atteggiamenti prepotenti ed aggressivi (manco gli animali), è chiaro che ormai non c'è più freno all'uso di tecniche sempre più invasive per indurci a consumare sempre di più senza pensare al resto (tipo i rifiuti, tanto per fare un banale esempio).

Il subdolo funzionamento di questa deplorevole tecnica, dimostra come la stragrande maggioranza dei consumatori è composta da UNANI, carenti nelle capacità di ragionamento e col cervello perennemente in modalità aereo

Da quando sia iniziato questo fenomeno non si sa con precisione. Io sostengo che è adottato da quando l'uomo ha iniziato a commerciare prodotti e servizi. Certo è che ultimamente ce ne accorgiamo con maggiore evidenza, almeno per i più attenti. Già da inizio pandemia avevamo assistito al comportamento speculativo dei commercianti. Prezzi alle stelle dall'oggi al domani sui prodotti diventati improvvisamente necessari per decreto. Grazie, bell'esempio che rivela la schifezza che siete. Terminata la scusa della pandemia ora c'è la guerra, la millantata "carenza" di materie prime, i costi per l'energia, le cavalletteeee... e per evitare di indispettire i consumatori, l'ideona scaturita da certe menti malatissime è quella di prenderli in giro sperando che non se ne accorgano... ci considerano dei cretini e noi zitti. La prossima scusa, il prossimo colpevole, mi sa, sarà un invasione aliena, gli ufo che si nascondono nella base nazi che esiste sulla faccia nascosta della luna... o qualsiasi altra cosa che non si può prendere fisicamente a calci in chiulo.

Non so gli altri ma, personalmente, è da tempi non sospetti che boicotto certi marchi, boicotto certi prodotti, boicotto a modo mio, consumo meno, riciclo e produco quello che posso, aggiusto e riparo l'irreparabile e sopratutto... continuo con il mio autoproclamato SCIOPERO DELLA SPESA! Sono curioso di vedere cosa si inventeranno ancora. Alla prossima.

P.S. Zorro zuzzurella. ripeto: Zorro zuzzurella.

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tiè! ne ho ancora se vuoi.

P.S. la mucca non dà latte. Ripeto: la mucca non dà latte.

martedì 8 marzo 2022

8 marzo

Io sono un uomo nuovo
Talmente nuovo che è da tempo
Che non sono neanche più fascista
Sono sensibile e altruista orientalista
Ed in passato sono stato un po' sessantottista
Da un po' di tempo ambientalista
Qualche anno fa nell'euforia mi son sentito
Come un po' tutti socialista
Io sono un uomo nuovo
Per carità lo dico in senso letterale
Sono progressista
Al tempo stesso liberista antirazzista
E sono molto buono sono animalista
Non sono più assistenzialista
Ultimamente sono un po' controcorrente
Son federalista
Il conformista
È uno che di solito sta sempre dalla parte giusta
Il conformista
Ha tutte le risposte belle chiare dentro la sua testa
È un concentrato di opinioni
Che tiene sotto il braccio due o tre quotidiani
E quando ha voglia di pensare pensa per sentito dire
Forse da buon opportunista
Si adegua senza farci caso
E vive nel suo paradiso
Il conformista
È un uomo a tutto tondo che si muove
Senza consistenza il conformista
S'allena a scivolare dentro il mare della maggioranza
È un animale assai comune
Che vive di parole da conversazione
Di notte sogna e vengon fuori i sogni di altri sognatori
Il giorno esplode la sua festa
Che è stare in pace con il mondo
E farsi largo galleggiando il conformista
Il conformista
Io sono un uomo nuovo
E con le donne c'ho un rapporto straordinario
Sono femminista
Son disponibile e ottimista europeista
Non alzo mai la voce sono pacifista
Ero marxista-leninista
E dopo un po' non so perché mi son trovato
Cattocomunista
Il conformista
Non ha capito bene che rimbalza meglio di un pallone il conformista
Areostato evoluto che è gonfiato dall'informazione
È il risultato di una specie
Che vola sempre a bassa quota in superficie
Poi sfiora il mondo con un dito e si sente realizzato
Vive e questo già gli basta
E devo dire che oramai
Somiglia molto a tutti noi il conformista
Il conformista
Io sono un uomo nuovo
Talmente nuovo che si vede a prima vista
Sono il nuovo conformista
 
 
oggi è la festa della donna, dove tutti si ricordano che le donne hanno dei diritti e pari dignità...oggi, solo oggi... Andatevene a fanchiulo unani di m*rda!!
 
P.S. chi pecora si fa il lupo se la  mangia.   Ripeto: chi pecora si fa il lupo se la  mangia.

 

giovedì 25 novembre 2021

Vaccinato e discriminato, come tutti del resto

Ebbene si. Sono vaccinato a 3 dosi per ora...(più l'anti influenzale, tiè, si sa mai) alla prossima non sarà più cura o prevenzione ma tossicodipendenza! Sia chiaro, non sono nè favorevole nè contrario ai vaccini. Ho solo delle enormi perplessità e delle domande alle quali nessuno vuole rispondere.

Ora, con questo "super Green Pass", dovrei sentirmi più libero di altri? No! Io capisco i No Vax, capisco i no Greenpass, rispetto le loro opinioni (io) ma sentendomi a disagio se mi chiamano "nazivax". Mi sento anche a disagio quando mi sento dire "devi stare zitto se non sei medico!" anche se in realtà io formulo solo delle domande che scatenano solo reazioni violente da parte di quei "dottori" che non hanno risposte credibili o condivisibili sul piano tecnico-scientifico. E se anche ci fosse una stupida regola ad autorizzare a parlare di vaccini solo i dottori, allora si potrebbe tranquillamente parlare di "dittatura sanitaria".

Ma allora perchè ho deciso di vaccinarmi pur non essendo convinto della cosa? Perchè ho accettato di esonerare da responsabilità civile e penale uno Stato straccione ed una casa farmaceutica multimiliardaria, firmando quello che viene chiamato ridicolmente "consenso informato"? Perchè ho accettato di rinunciare ad una parte dei miei diritti sacrosanti in cambio di una solo apparente diversificazione sociale? 

Ho accettato il ricatto di Stato se voglio continuare a lavorare senza sentirmi violentato da una bacchetta infilata sino al cervello da un operatore sanitario incattivito e vendicativo. Non sono convinto che il vaccino funzioni come dovrebbe, se non altro è poco efficace se dura così poco rispetto ad altri ben più collaudati e sicuramente nessuno sa quali saranno gli effetti dannosi nel lungo periodo.  

La realtà è che, dopo molti anni di battaglie contro i muri, sono stanco ed ho esaurito le forze. Sono stanco di battermi per una massa di unani che purtroppo o per fortuna meritano libertà e diritti. Ho esaurito le forze, deposto le armi, ho perso e, prono, mi accingo a subire senza protestare, questo almeno è quello che voglio far credere, per non avere più certi problemi e continuare così il mio progetto di vita.

Certo è che inasprirò ancora di più il boicottaggio e lo sciopero della spesa già proclamato molti anni fa (in tempi non sospetti) e mai revocato. Sciopero della spesa! e non chiamatela decrescita felice per favore, essere poveri fa davvero schifo. 

Provo una sadica soddisfazione di sentire gli strali dei commercianti e degli industrialotti a starnazzare sulla contrazione dei consumi o sulla carenza di personale (leggi carenza di schiavi), bèh, è la soddisfazione meschina dei mediocri, ma del resto essendo stato relegato mio malgrado ai piani bassi, credo che mi posso permettere anche questa "vendetta" dei poveri.

Soddisfazione pari a quella che provo quando vedo gli operai licenziati davanti ai cancelli a protestare (dopo) senza prima mai aver ascoltato che li avvisava del pericolo, convinti che a leccare il culo ai padroni concedesse un qualche privilegio eterno. Certo è che chi ha il potere di decidere per noi, è riuscito perfettamente nell'intento di disgregarci e metterci l'uno contro l'altro, godendo dall'alto.

Come andrà a finire? Posso prevederlo leggendo la storia passata, ma di sicuro le cose non miglioreranno sino a quando non avremo toccato tutti il fondo... e si ricomincerà da capo esattamente come prima, in un loop infinito. 

Non cambierà mai nulla, per voi.

Ecco, io almeno ho la consapevolezza di aver perso tutto, libertà e diritti compresi, e lasciatemi almeno godere se assisto dalla sponda del fiume al passaggio di molti cadaveri. C'è un altra strada che seguirò e che ha funzionato in passato per delle popolazioni oppresse, invase e private di libertà e diritti... quale? e che lo vengo a dire a te? Alla prossima, ma anche no. 

P.S. Il lupo ulula, la pecora bela. Ripeto:  Il lupo ulula, la pecora bela.

P.P.S. voglio vedere l'AI di gùgol quanto ci metterà a bannare questo post. 

giovedì 11 novembre 2021

un medico terra terra

E' opinione diffusa che i "medici di base" siano "quelli che non ce l'hanno fatta" ad affermarsi come professionisti stimati da colleghi e pazienti. La percezione è simile a quella che si ha con le "prestazioni della mutua", nonostante quest'ultime vengano incensate come "eccellenti" dai soliti politici di turno. L'ambulatorio comunale diventa pertanto il posto statale, sicuro, dove è lo stato che ti assicura sino ad un massimo di 1500 clienti pazienti, un comodo ripiego ove rifugiarsi, la retrovia della mediocrità ben nascosti dietro la pochezza professionale. Qualcuno poi divide l'attività ambulatoriale con l'esercizio privato. Di certo l'impegno profuso nell'esercitare la professione come "statale" non è quello che si riserva se si opera nel settore privato ed i risultati di questa sciatteria professionale si vedono e, per noi troppo pazienti, si toccano pure. 

Scambiare una psoriasi per una malattia fungina è un attimo, specie quando la terapia ordinata non è preceduta da una visita... il paziente riferisce prurito... non guardo nemmeno... sarà sicuramente un fungo... 30 secondi netti e la ricetta è pronta, arrivederci, grazie, avanti il prossimo. Stesse conclusioni con l'orticaria.... fungo sicuramente. E così si va avanti per mesi e mesi ad assumere inutili farmaci che non risolvono il problema. Riferisce mal di schiena? Antidolorifici! Febbre? Antipiretico! Dolori muscolari? Antiinfiammatori! Mal di testa, stanchezza e nausea? Antidolorifici, integratori e gastroprotettori. semplice no? Così il medico lo so fare pure io. Non si spiega perchè serva un'abilitazione.

Il covid poi ha complicato (per noi) le cose. Per gli operatori della sanità è un occasione straordinaria per poter lavorare ancora meno di prima. Si riceve solo per appuntamento, ma per prendere un appuntamento occorre prima telefonare (via mail manco a parlarne)... e se all'ambulatorio non risponde nessuno?? si va lo stesso di persona per poi prendere una valanga di improperi per non aver telefonato.

Gli orari... l'ambulatorio apre (dovrebbe aprire) alle 07:00 ed è quello l'orario scelto da molti, privi di appuntamento, per evitare le file, magari anche perchè qualcuno alle 8 deve andare a lavorare. Il medico di base arriva alle 7:45 e prima di aprire la porta si sofferma a insultare i presenti, rei di essersi presentati senza appuntamento... e del suo ritardo non ne parliamo? 

Se telefoni per prenotare il medico di base ti dice...venga domani. Tu vai, alle 7 di mattina per evitare le file e ricevi in cambio una serie di insulti perchè lui aveva detto dopo le otto... non me lo aveva detto (altrimenti non mi sarei svegliato alle 5), ...si te lo avevo detto... e si va avanti così sino allo scontro verbale.

Certo è che se l'orario di lavoro è alle 7:00, gli appuntamenti iniziano alle 7:00, non alle 8:00 perchè prima di cominciare le visite devi prepararti il thè giapponese rastrellando il tuo giardinetto zen, suonare il basso elettrico o il clarinetto o cazzeggiare in affanno con gli adempimenti mal organizzati. 

E poi... tutti gli appuntamenti sono fissati allo stesso orario, alle 8, che lui arriva non alle 7 (orario di apertura) ma alle 7:45. Così ci si trova in 15 o 20 tutti assieme, assembrati fuori dell'ambulatorio ad aspettare all'aperto, e se piove o fa freddo...

Di visite manco a parlarne... si entra e ci si siede ad un tavolino davanti ad una barriera di plexiglas improvvisata, ove prima c'era una porta e lui dall'altra parte di una scrivania che a sentire quello che dice occorre avvicinarsi e spesso non si capisce cosa ha da dire. La barriera inoltre non agevola fisicamente lo scambio degli immortali documenti cartacei... occorre infilarli fra lo stipite della porta e la lastra di plastica. Se la stampante non stampa allora i documenti te li manda via e-mail da un mittente no-reply ovviamente. Poi a casa scarichi le ricette e quando prenoti al CUP ti dicono che se non hai il consenso informato non si può prenotare, per cui devi ri-telefonare al medico smemorato, sperare che risponda, chiedere appuntamento, fare la fila con gli altri convocati allo stesso orario... ma è questo il modo di trattare le persone? 

E noi?? costretti per anni ed anni ad ingoiare antiinfiammatori, antidolorifici, pastiglie varie, ci preoccupiamo del nostro fegato costretto ad un super lavoro. Timidamente proviamo a chiedere un alternativa naturale... terapia a base di cannabis? Ah, no! (sorrisetto ebete) lei guarda troppa televisione... lasci perdere... per caso lei è un hippy?? CAXO!! siamo arrivati a questo livello di ignoranza bigotta!??

Di certo, questi personaggi abilitati sono in prima linea per prescrivere farmaci, alleviare i sintomi e stop. Visite in ambulatorio? No, basta la parola, il paziente riferisce, stop. Di visite a domicilio manco a chiedere, non si muovono nemmeno se il paziente non si può muovere. Se ti sei beccato una brutta influenza, hai la febbre, dolori muscolari, costipazione e brividi... devi eroicamente andare in ambulatorio a contagiare tutti i presenti. Un assaggio lo abbiamo già avuto... se riesci a telefonare... tachipirina e vigile attesa. Se peggiori, ti manca il fiato, fatichi a respirare... chiama il sacro numero verde che forse qualcuno risponderà. Imperativo stare male e peggiorare solo in orario di ufficio, un orario ristretto dai ritardi cronici o dai seminari scientifici alla macchinetta del caffè, e sperare che qualcuno risponda, se gli và. Hai più possibilità di avere un aiuto se chiami il Gabibbo o capitan ventosa.

No dai, comunque c'è la guardia medica e poi il pronto soccorso... si certo, sulla carta tutto funziona a meraviglia.... poi... in pratica.... quando non si trovano soluzioni, l'ingegno italico dà il meglio di sè... tutorial su youtube, medicine alternative, terapie sciamaniche, fai da te, darkweb o deepweb per i medicinali oppure dai cinesi che si trova di tutto, basta chiedere. Scienziati di sta cippa...vaffanchiulo! Alla prossima.  

P.S. tachipirina e vigile attesa. Ripeto: tachipirina e vigile attesa.



lunedì 11 ottobre 2021

L'eccellenza sanitaria delle ULSS

Venerdì 8 ottobre ricevo nella cassetta delle lettere una busta proveniente dall'ULSS di zona. Apro... contiene una prenotazione (che non ho mai richiesto) per il giorno martedì 5 ottobre... la cosa ancora più strana è che la data della prestazione è del 5 ottobre alle ore 10:11 ed il primo appuntamento del ciclo di interventi è fissato a partire dallo stesso giorno alle ore 10:15 ...questa sì che è un eccellenza sanitaria! Prestazione erogabile solo dopo 4 minuti dalla richiesta!!

Mi sa che l'operatore ha combinato il solito pasticcio, ingarbugliando ancora di più la già precaria situazione delle prenotazioni in piena pandemia ove i tempi di attesa per le prestazioni "urgenti" possono superare anche l'anno di attesa. 

Decido di chiamare per avere chiarimenti, al numero verde che sembra l'unico disponibile e l'unico suggerito cone "competente" dall'operatore del centralino dell'ospedale. Compongo il numero ed inizia la lotteria degli instradamenti, con opzioni che non servono e dove è sempre assente quella che serve, tipo "premere x per parlare con un operatore". 

Alla fine della sequenza di instradamenti, l'immancabile voce registrata di attesa, dato che sembra gli operatori sono tutti occupati.... a fare che cosa non si sa (ma lo sappiamo da quando potevamo osservarli allo sportello pre-pandemia).

Buongiorno, lei ha scelto di prenotare una prestazione in regime sanitario nazionale.

la preghiamo di attendere per non perdere la priorità acquisita

la informiamo che  in base alla normativa vigente è possibile presentare disdetta con almeno 2 giorni lavorativi prima delll'appuntamento. In caso contrario, verrà addebitato il pagamento dell'intera prestazione anche se esente.

resti in attesa verrà messo in attesa con il primo operatore libero oppure le verrà offerta la possibilità di lasciare il numero per essere richiamato

passano 20 minuti e la cantilena cambia in:

ci scusiamo ma i nostri operatori sono tutti occupati. digitare il numero dove essere richiamato seguito dal tasto cancelletto.

Perfetto, so già che (forse) verrò richiamato, fra qualche giorno o nelle loro pause che mai coincidono con le mie... pretendendo ovviamente la mia disponibilità... la mia ovviamente.

Mi sorge un dubbio però... se volessi disdettare la prenotazione, sarei costratto a pagare l'intera tariffa? Disdire con 2gg di anticipo una prenotazione fissata in un arco temporale di 4 minuti e comunicata con tre giorni di ritardo... proprio non saprei come fare a meno di non tornare indietro nel tempo. Ma mi sa che anche stavolta la burocrazia farà il suo corso, con questo nuovissimo metodo per raccattare un pò di spicci da noi poveracci e riportare in attivo le casse già spolpate a dovere dai soliti ignoti. 

Già sappiamo come fanno per diminuire i tempi di attesa e dimostrare l'eccellenza della sanità, calcolando i tempi dalla prenotazione all'erogazione del servizio. Tu chiami, ti dicono che ti richiamano perchè non hanno date disponibili ed a distanza di molti mesi lo fanno, per fissarti l'appuntamento a poche settimane. In questo modo i tempi di attesa per le loro statistiche tornano magicamente nei limiti della tolleranza (sulla carta). Ma con questa prestazione fissta dopo solo 4 minuti dalla prenotazione battiamo qualsiasi record. Mi sa che è un altro trucchetto per la media matematica, con a corollario il pagamento dell'intera prestazione impossibile da disdire.... dei veri geni. Complimentoni.

P.S.  il paziente, dice il primario, è un asino. Ripeto: il paziente dice: il primario è un asino.

lunedì 1 marzo 2021

I furbetti del cashback e lotteria degli scontrini

Tornando all'ovile, il mio cocchiere decide di fermarsi ad abbeverare il cavallo d'acciaio. Alla pompa della benzina c'è attaccata una striscia di carta, la prendo e noto che uno dei tanti furbetti del Cashback di Stato ha fatto rifornimento per 2,55 euro... un taccagno? un vero povero? Sicuramente si tratta del solito furbetto che ha dimenticato di prelevare l'ultima ricevuta, forse disturbato da qualcuno, chissà. Chissà inoltre quanti frazionamenti ha fatto nella speranza di vincere il premio previsto dal Cashback di stato. 

Il Cashback di Stato, è una misura (semestrale) introdotta dal governo Conte bis, all’interno del più ampio piano Cashless, per disincentivare l’utilizzo del contante e combattere l’evasione fiscale, (così  almeno nelle intenzioni).

Si ottiene un rimborso di 150 euro previsto dal programma e si sale nella classifica del Super Cashback, che ogni sei mesi regala 1.500 euro ai 100 mila cittadini che hanno utilizzato di più le forme di pagamento digitale. 

C'è un altro modo per tentare la sorte. La Lotteria degli scontrini che permette di accedere a delle estrazioni a premi con un biglietto per ogni euro di spesa documentato nello scontrino (con esclusione di alcune spese). In questo caso è una fesseria frazionare la spesa (se spendi 10 euro hai 10 biglietti).

Ma con il cashback l'italico ingegno si è immediatamente messo in moto... più scontrini = più probabilità di vincere?? che problema c'è? ogni spesa fatta con la carta la fraziono ai minimi termini e così aumento le transazioni, ergo la probabilità di vincere. Semplice no? ...ma non si poteva semplicemente conteggiare dei punti per ogni euro speso così si evitava il "problema" del frazionamento della spesa? Chi ha ideato il cashback non ha parlato con quelli della Lotteria?

Ma vediamo un pò alcuni aspetti di queste iniziative, tanto osannate dai loro sostenitori. Voglio fare alcune personali e stupide considerazioni, senza desiderio di assolutezza, così, per mero populismo spicciolo e complottismo senza nemmeno crederci tanto. 

Funzionerà questo piano cashless per combattere l'evasione fiscale? NO. Chi faceva operazioni in nero prima, continuerà a farlo anche dopo. Le tangenti, il pizzo, le estorsioni, i riscatti&ricatti si pagano in contanti e basta. Ed ai privati, per certi servizi, la fattura non serve proprio, anzi, meglio risparmiare il 22%. Ergo, i piccoli esercenti continueranno ad evadere come prima... fra questi ci sono anche elettricisti, idraulici, muratori, medici, dentisti, avvocati, parrucchieri, estetisti, meccanici e via dicendo che ce n'è per tutti.

I furbetti del cashback stanno commettendo un reato a frazionare la spesa? NO, la misura non è chiara a tal proposito. 

Le pompe di benzina si rompono. Questa lamentela arrivata dai benzinai sembra proprio una fesseria bella e buona. Faccio una proposta: fate sciopero per due o tre giorni, così il paese si ferma e potrete chiedere una modifica del piano cashless. Matematico.

Restituire soldi e/o mettere in palio dei premi, incentiverà l'uso delle carte? Forse, non si sa ancora in quale misura. Certo è che se restituisci dei soldi a chi spende invece di abbassare la pressione fiscale a tutti, stai premiando chi ha soldi da spendere e non aiuti certo chi invece non spende per raggiunti limiti di povertà. Sembra una cazzata mirata ad aiutare i ricchi ed ignorare i poveri (come sempre del resto). Per usare le carte devi avere soldi nel conto corrente, imbecilli!

La lotteria degli scontrini conviene agli esercenti? Dipende. Piccoli bar e negozietti non  adegueranno il misuratore fiscale (costi da affrontare in periodo ad orario ridotto dovuto alla pandemia). Per i grandi supermercati cambia poco, lo scontrino lo emettevano sempre, per cui la misura offre loro maggiore probabilità di vincita per effetto dei grandi numeri (effetto zero sull'evasione fiscale).

E' credibile l'equazione cashless=lotta all'evasione fiscale? per niente. Sono altre le motivazioni che mirano a demonizzare il contante. Ed a chi se ne esce con la fake del contante che veicola i virus, rispondo con un invito a smetterla di fumarsi il radicchio e condurre uno stile di vita più sano (anche di mente).

Più introiti fiscali = miglioramento delle condizioni sociali? Davvero c'è ancora qualcuno che ci crede? La Sanità è al collasso per colpa dell'evasione fiscale? Davvero ci credi? Davero davero?

Certo è che in pochi sono consapevoli delle conseguenze che derivano da un sistema che traccia e registra ogni nostra mossa, ogni giorno di più.  Certo è che non è un bel vivere nel sentirsi continuamente spiati, osservati, monitorati, contati, controllati a tal punto che la parola LIBERTA' è diventata come una bestemmia in chiesa. Alla prossima.

P.S. La terra è piatta.  Ripeto: La terra è piatta.

martedì 9 febbraio 2021

il bibitaro ed il signore del Male

Sta girando in questi giorni questo post:

"Abbiamo uno con Master al Massachusetts Institute of Technology, ex Governatore della Banca d'Italia, Consulente delle piu' importanti societa' del mondo, Presidente del Financial Stability Board, Professore ordinario in politica monetaria, membro del Board of Trustees di Princeton, Presidente per 8 anni della Banca Centrale Europea...che deve fare le consultazioni con il bibitaro, la Signora Pina, chiddo ca' terza media, l'ex velina, la lavandaia, l'ex tronista, u dj, il diplomato alle scuole serali, u stugghiolaro...

E' come se Michelangelo si mettesse a fare le consultazioni di pittura con quello che fa le strisce pedonali...."

...e la cosa che fa ancora più ridere sono i commenti di coloro che vedono nel governo i propri "rappresentanti", di qualsiasi colore essi siano. La cosa che mi infastidisce è che la maggioranza tende ad inchinanrsi di fronte a chi ha avuto la fortuna di nascere ricco e studiare dove i bibitari vari non avrebbero nemmeno sognato di poter andare. E' la sindrome dell'unano addomesticato ad aggrapparsi all'imperatore per sopravvivere, o sindrome di stoccolma dove la vittima prende le difese del proprio aguzzino.

Se si "studia" nemmeno tanto per bene la "situazione economico-finanziaria" in cui ci troviamo, non serve certo una laurea, un master o una carica "prestigiosa" alla banca del Male per capire che siamo nella m*rda, noi, e loro vivono nella bambagia, trattandoci con la puzzetta sotto il naso e disprezzandoci per non aver "studiato" come loro. Ed è questo che è accaduto, accade ed accadrà. 

Il debito pubblico non lo ha generato chiddu ca' terza media, lo spread non lo genera il diplomato alle scuole serali, le speculazioni finanziarie non sono cose da d.j., la corruzione non parte dalla Signora Pina, i tassi bancari al limite dell'usura non li calcola il bibitaro, questo sistema basato sul debito perenne non l'ha inventato la lavandaia, la giustizia ingiusta non è colpa dell'ex velina, la sanità fatta a pezzi non è così a causa de chiddo ca' terza media, i ponti che crollano non sono stati progettati dal diplomato alle scuole serali, la distruzione della democrazia e la contrazione dei diritti non è opera de 'o strugghiolaro. 

In ogni caso io giudico le persone sulla base di ciò che FANNO, non certo per i titoli di studio o per le cariche ricoperte in passato. E se il bibitaro avesse il coraggio di ricordare, al dottorone signore del Male, che è stato eletto dal popolo (il bibitaro non il signore del Male) per dare una sistemata al paese, forse, in parte, il suo dovere lo avrebbe fatto per bene, almeno in piccola parte. 

il vero problema è che il bibitaro, la Signora Pina, chiddo ca' terza media, l'ex velina, la lavandaia, l'ex tronista, u dj, il diplomato alle scuole serali, u stugghiolaro... a tutti questi manca una cosa... le palle!

Aggiornamento: ... e con la decisione di andare a braccetto con il signore del male assieme a pregiudicati, ladri ed ignoranti funzionali, le palle le hanno fatte cadere a chi ce le aveva. Complimentoni.

P.S. la sardina è in scatola. Ripeto: la sardina è in scatola.

lunedì 1 febbraio 2021

Gamestop spiegato semplice


il recente "caso" Gamestop, nel link che segue, è spiegato molto bene :

https://formiche.net/2021/02/gamestop-conseguenze-ordine-pubblico-economico/

C'è un però.

Dopo anni nei quali i grandi investitori hanno creato le proprie regole finanziarie sul funzionamento della borsa, dopo anni nei quali abili speculatori hanno vinto a man bassa accumulando fortune penalizzando i piccoli investitori, dopo anni di deprecabili speculazioni finanziarie, ora uno sciame molto numeroso di persone organizzate di concerto ha pensato di restituire il favore, in modo perfettamente legale, provocando ai grandi investitori delle perdite economiche importanti, prima riservate ai più deboli ed utilizzando le stesse armi dei ricconi di wall street

In pratica i ricchi hanno scommesso i loro soldi... ed hanno perso di brutto. Ma solo ora ci si preoccupa delle implicazioni sociali e dei pericoli che lo status quo del potere possa essere sovvertito dal popolo (che è sovrano solo sulla carta).  Prima, quando le speculazioni garantivano guadagni ai ricchi e nel contempo generavano ulteriore povertà ai poveri, prima di ciò andava tutto bene. Nessuno disquisiva di "patto sociale" o di "coesione sociale", argomenti totalmente sconosciuti ai grandi speculatori. Ora che quei piccini viziati hanno perso le loro caramelle, allora iniziano a piangere e chiedere l'intervento della mamma... uèeee uèeee... lo Stato ci deve aiutare e proteggere.

Duole constatare che la reazione di chi si occupa di diritto dell’Ordine e della sicurezza pubblica ci svela in realtà il classico sistema dei due pesi e delle due misure. Lo stesso identico comportamento è ignorato o deprecato a seconda della classe sociale alla quale si appartiene. 

Concludo: trovo inconcepibile un sistema sociale nel quale qualcuno accumula esclusivamente per sè ricchezze spropositate, senza di fatto produrre nulla (e di fatto senza lavorare). Il mercato finanziario con tutti i suoi prodotti andrebbe vietato PER LEGGE. 

Ridateci la nostra vita, stronzi!


P.S. Do ut des. Ripeto: do ut des.