giovedì 21 luglio 2022

Contatti ossidati da batterie alcaline (rimedio)

Tempo di riordino e di sorprese (ma neanche tanto). Il problema degli apparecchi a batteria è che se "per un pò" li si lascia parcheggiati nel cassetto con le batterie installate, inevitabilmente i contatti si riempiono di cristalli bianchi (o verdi), le batterie sono da buttare e si spera che l'aggeggio funzioni ancora...

Iniziamo con alcune informazioni. Quando le batterie alcaline "perdono", la soluzione che fuoriesce viene chiamata comunemente "acido da batteria". Non si tratta assolutamente di un acido ma di una forte base, nota come "idrossido di potassio". Le batterie che si scaricano, producono gas che se arriva a una pressione sufficiente a creare un'apertura da cui può fuoriuscire lasciando entrare nella batteria biossido di carbonio (CO2) che, mescolandosi con il potassio (K), dà origine alla sostanza cristallizzata.

L'ossido di manganese e l'idrossido di potassio, entrando a contatto con l'ossigeno, formano quella tipica patina bianca granulosa. La causa dell’ossidazione delle pile va ricercata nell’idrossido di potassio in reazione con l’ossido di manganese, la base delle pile alcaline.

Ecco. ma in tal caso... si può rimediare? ovvio che si. Quello che fuoriesce dalle alcaline non è un acido ma una base. Per neutralizzarla, ovvero riportare a PH neutro, occorre usare una sostanza acida, tipo succo di limone o aceto. Per i ricchi magnaschèi, si compra un prodotto spray apposito, che neutralizza e che uccide gli orsi polari ed i pinguini da quanto inquina.

Fra i rimedi naturali per togliere l'ossido, in rete si trovano i seguenti suggerimenti (spiegati male ovviamente dai soliti copia incolla seriali e compulsivi a caccia di visibilità):

  • Aceto: Metti 250ml di aceto in mezzo litro di acqua. Versa questo liquido in uno spruzzino e nebulizzalo sui contatti per qualche minuto.
  • Bicarbonato: aggiungi poca acqua al bicarbonato così da creare una pasta. Spalmala sui contatti e fai agire per 24h. Usa un panno umido per rimuoverla.
  • Dentifricio: metti direttamente sui contatti, fai agire per 30-40 minuti e con un panno umido rimuovi.
  • Succo di limone:  Versa direttamente il succo sui contatti ed utilizzando uno spazzolino scovolino striscia fino a rimuovere l'ossidazione.
  • Carta vetrata(grana finissima): striscia sulla parte ossidata per rimuovere l'incrostazione.
Lasciate perdere dentifricio e bicarbonato che sono difficili da togliere in quei vani stretti ed angusti, tipo il telecomando della TV. Lasciamo perdere anche gli spruzzini che nebulizzano, giusto per evitare di spargere inutilmente l'acido neutralizzante su parti che potrebbero corrodersi.
Prima di iniziare occorre asportare meccanicamente (con uno spazzolino o qualsiasi attrezzo idoneo) tutte le sostanze corrosive sparse e pulire per bene. Versare poi qualche goccia di succo di limone sul contatto e spazzolare tutto intorno (meglio se il contatto metallico è estraibile così lo si può immergere). Visto che la sostanza fuoriuscita è una soluzione basica, l'acidità del succo di limone o dell'aceto contribuirà a neutralizzarla: si noterà che l'ossido inizia a "friggere" sciogliendosi. 
 
L'aceto o il limone non deve essere usato per neutralizzare le batterie al carbone-zinco o al piombo, poiché queste batterie hanno elettroliti acidi che sono meglio neutralizzati con il bicarbonato di sodio. 
 
Se i contatti sono molto arrugginiti o danneggiati, potrebbe essere il caso di utilizzare un abrasivo (come la carta vetrata da 200-320grit in su) per pulire sino alla base metallica. Se la placcatura in nichel tipica dei contatti delle batterie è corrosa, i contatti potrebbero arrugginirsi nuovamente in futuro. Si può scegliere di proteggerli con grasso dielettrico (siliconico) o sostituirli..... si certo come no, scrivo ai cinesi per i contatti della mia pila chiedendo il pezzo di ricambio. Meglio ricostruire in qualche modo o prendere una soluzione per nichelare e rifare la placcatura. Il più delle volte l'aceto fa sparire le croste e con l'aiuto di uno stecchino di legno o plastica per non graffiare il metallo si riesce a far tornare come nuovi i contatti.

Ecco.... ora il ciòttolo a batteria riprende a funzionare per tornare nel cassetto ed essere usato una volta all'anno.... quasi quasi lo butto e non ci penso più. Cosa me lo tengo a fare se non lo uso?  Alla prossima.

P.S. la pecora veste lungo. Ripeto: la pecora veste lungo.

venerdì 15 luglio 2022

Io sono uno zombie (ma anche no)


E' antropologicamente interessante assistere allo spettacolo mediatico e social di questi giorni, a gente che si straccia le vesti al grido di "Sant'uomo, non ti meritiamo". E ancora una volta assistere a false dicotomie tipo "o Draghi o fine dell'Italia", nonostante tutte quelle proposte, da "vaccino o morte" fino a "pace o condizionatori" si siano poi schiantate contro il muro della realtà. 

Il potere e i media in Italia sono consapevoli di poter dire ciò che vogliono, anche le cose più ridicole tipo le affermazioni sopra riportate, perché nessuno si ribellerà: l’Italiano medio (l'unano) negozia la propria libertà per compiacere il padrone di turno, con la speranza (non detta) di riuscire poi a ingannarlo.  

È la morale del servo: fingere di obbedire e invece disobbedire di nascosto

alla faccia del plurievocato bene comune. Evidentemente la storia non ha niente da insegnare a chi non ha gli strumenti e il desiderio per leggerla.

La logica conclusione che uno spettatore dovrebbe trarre da questo spettacolo è che questo Paese è già morto, se l'unica speranza di salvezza si aggrappa a un singolo individuo dai poteri taumaturgici, e fuori di lui deserto o morte...sembra una trama brutta e scontata di un film della Marvel ma in pochi riescono a vedere il ridicolo di questa fattuale lettura. Che ci pensi il Supereroe, noi semplicemente assistiamo.

Inoltre è ancora confermato che in questo Paese ormai non si può discutere di nulla, perchè ci si infrange contro tautologie prive di significato tipo "ce lo chiede l'Europa", "è la legge di Mercato", "è per il Bene Comune", "lo dice la Scienza", "lo dicono i Numeri". Affermazioni che sono smontabili ognuna con 2 domande, ma che nemmeno è possibile porre, perché o sei per l'Europa, per i Numeri (interpretati a piacimento), per il Mercato, per l'Agnello d'Oro di turno, o sei semplicemente un nemico, un subumano, non degno nemmeno di una conversazione, a cui al massimo puoi partecipare solo per essere sbranato e chiedere venia. 

Parole nobili come "Scienza" "Europa", "Bene Comune" non hanno più significato ma si sono trasformate in meri appelli al principio di autorità, buone per negare alla radice la necessità stessa di un ragionamento, per sopprimere e impedire qualsiasi dubbio o perplessità.

Intanto, mentre scrivo, sappiamo tutti come andrà a finire questa pantomima: mercoledì tornerà tutto come prima, anzi, di più.

Mi sovviene una frase del regista George Romero dopo il successo de "la notte dei morti viventi":"Ho sempre simpatizzato per gli zombie, hanno un che di rivoluzionario. Rappresentano il popolo solitamente senza idee autonome che a un certo punto, stanco dei soprusi, si ribella. Eravamo noi nel '68. E ora siamo morti, no? I nostri ideali sono morti, io sono uno zombie."

Non resta che sperare nell'alba dei morti viventi. Alla prossima.

P.S. peti e tacchini alle porte di casa. Ripeto: peti e tacchini alle porte di casa.

martedì 5 luglio 2022

Innesto rapido per tubo irrigazione (autopsy)

Siccità record (ma va?), vietato annaffiare il giardino ed obbligo di limitare gli sprechi (perchè prima si poteva sprecare vero?).  Ok, ma basta fare un giretto in bici nei paesotti di campagna e ci si accorge che nessuno rispetta l'ordinanza di quei sindaci che durante l'anno ben si guardano di agire per prevenire le perdite degli acquedotti o cercare di sensibilizzare i cittadini sui cambiamenti climatici... fanfaroni ignoranti! L'unica misura presa è stata quella di intubare i corsi d'acqua e chiudere le fontanelle pubbliche (bastardi).  Ma poi, come potremmo rispettare gli ordini di chi in agosto fa innaffiare il prato davanti al municipio con i getti a pioggia (durante il divieto) o le raccomandazioni della municipalizzata che "gestisce il territorio" innaffiando le aiuole con gli impianti automatici anche quando piove?? Inutile dare ordini se non si è disposti per primi a dare il buon esempio. Per cui... fanchiulo. Il prato è completamente giallo, secco come il deserto del sahara, le piante ornamentali andate (solo le mie ovviamente, non quelle dei vicini) ma non sono disposto a far morire di sete gli alberi da frutto, la vigna (una pianta è già morta), le erbe aromatiche, l'orto ed i pomodori... con quelle cose io mi cibo e basta. 

Comunque, incazzature a parte, mi accorgo che l'innesto del tubo di irrigazione perde ed a volte, quando c'è un pò di pressione, salta via (lavandomi completamente, ma tanto c'è caldo per cui va bene). Preso dalla curiosità e dal segreto desiderio di aggiustare, dò un occhiata all'innesto e noto qualcosa di "strano"... mancano i dentini bianchi che dovrebbero agganciare l'innaffiatore. Ecco, lo sapevo, l'ennesima cosa che si rompe e che fa pensare al ragionamento "spendo qualcosa in più ma almeno mi dura di più". 

Decido di smontare l'innesto pensando alla mente malata del progettista (sicuramente un ingegnere) che progetta le cose in funzione delle esigenze di risparmio dell'azienda padrona che lo schiavizza tutti i giorni. Occorre togliere la ghiera mobile "a molla" che permette l'attacca stacca. E' tenuta in sede con degli arpioni distribuiti su due semi circonferenze. E' sufficiente infilare delle striscioline di plastica per sfilare il tutto. Dentro, la sorpresa. Ci sono (meglio dire c'erano) due dentini di un materiale bianco, non credo sia teflon, forse nylon, plastichetta, flessibili, terminali ad un supporto di forma "strana" che dovrebbe garantire l'elasticità. La ghiera, con la sua conformazione interna, assicura un movimento sufficiente per permettere l'innesto e successivo bloccaggio. In alcuni modelli di innesto, i dentini sono tre e starò  un pò più attento la prossima volta. 

Aggiustabile? boh, per ora non mi viene in mente nulla per costruire qualcosa che possa garantire il bloccaggio, ci penserò. Di certo con la colla no, anche perchè i dentini saranno nel prato, introvabili. Di sicuro il ricambio manco a cercarlo. Questi stramaledetti produttori di profitti per sè a scapito di noi poveracci non ci pensano proprio a garantirci il diritto di aggiustare. Schifosi!. Che dio vi strafulmini. Per un pezzettino di plastica devo buttare tutto, pagare per smaltire il rifiuto, pagare il nuovo, contribuire mio malgrado a produrre rifiuti non riciclabili e peggiorare i cambiamenti climatici, con questo consumismo obbligato da questi capitalisti teste di ca**o.... e ci rimettiamo tutti. 

Sono orientato, per la prossima volta, quando sarà (per ora rinuncio per vendetta e boicottaggio), di prendere gli innesti in ottone ma prima vorrei capire come sono fatti... forse anche quelli, che sembrano più durevoli, hanno un punto debole fatto di plastichetta che salta e ti costringe a comprare, consumare e comprare all'infinito... ocio che mi stanno girando e prima o poi vi verremo a prendere. Alla prossima, ma anche no. 

P.S. Il posso è nero. Ripeto: Il pozzo è nero.