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giovedì 2 luglio 2020

Mi sono rotto

No, è vero, mi sono davvero rotto, la schiena stavolta, con delle ripercussioni che spero non diventino permanenti. E così ho sperimentato cosa significa muoversi con la carrozzina. Ora capisco davvero le sofferenze dei disabili costretti a starci per sempre, un vero calvario. Muoversi è quasi impossibile. Per strada nemmeno a parlarne, fra buche, crepe, scalini inutili ma onnipresenti, pali e paletti, ostacoli vari, strettoie, salite e discese assurde. Dei mezzi pubblici nemmeno a parlarne. Per salire sul treno, nella carrozza dove troneggia il logo del disabile, occorre superare la voragine fra banchina e carrozza. Negli edifici poi è difficilissimo... gradini, scalini, arredo esagerato condensato in spazi troppo stretti. Negli uffici pubblici un pò meglio... ma arrivarci è una scommessa. Anche a casa tua ti accorgi di non aver mai pensato agli ostacoli per cui muoversi è davvero difficile, per non parlare di quando devi andare in bagno, coricarti, mangiare, lavarti... è tutto diverso il mondo se lo si vive da seduti su ruote. Ecco, dopo aver bestemmiato per le ciclabili e per la nulla considerazione verso chi si muove in bici, ora devo aggiungere anche delle nuove bestemmie verso chi non pensa agli altri diversamente agili.
E rinnovo l'invito a sindaci, assessori, politici, responsabili vari, presidenti, progettisti, architetti , geometri, luminari, capoccioni vari e dotti sapientoni: venite con me un paio di settimane a fare un giro in bicicletta, e poi un altro paio in giro in carrozzina, senza barare, a svolgere le quotidiane mansioni di un cittadino che cerca di sopravvivere ed arrangiarsi senza aiuti da nessuno. Magari veniteci senza soldi in tasca così facciamo un lavoro completo. Forse così è l'unico modo affinchè vi possiate rendere conto delle puttanate che dite quando dichiarate di essere dalla parte dei cittadini o di progettare opere a misura d'uomo. Dai, l'invito è sempre aperto, vediamo chi si fa avanti (se mai qualcuno si farà avanti). alla prossima.

P.S. Previsto maltempo in pianura. Ripeto: Previsto maltempo in pianura.

lunedì 4 maggio 2020

Lockdown - Piccole carogne crescono

Fase due dell'emergenza ed il mondo torna a mettere capolino come le lumache dopo la pioggia. Esacerbati da due mesi di clausura, gli animi non sembrano essere tanto ben disposti verso il prossimo, ognuno per i propri motivi ed in base ad una soggettiva soglia di tolleranza. Capisco ma non giustifico. L'esasperazione, spesso ingiustificata ma spesso amplificata dalla scarsa capacità di comprendonio, fa uscire il peggio del peggio di ognuno di noi. Ma partiamo dall'inizio. 
Oggi, decido di portare all'ecocentro dei sacchi di erba da conferire nel vascone del verde. In realtà potevo farlo anche nell'ultimo periodo della fase 1 ma per evitare il magone di dover dare spiegazioni a qualche solerte impiegato dello stato in vena di interpretazioni, soggettive quanto bizzarre, delle normative e dei vari DCPM ai quali aggiungere quelli dei "governatori" locali, decido di approfittare della splendida giornata di sole (il primo giorno della fase due), ed attaccare alla bici il carrettino su cui caricare i sacchi. 
Il percorso scelto, quello più corto, prevede il passaggio attraverso dei campi ed un ultimo tratto di ciclabile immersa nel verde per un paio di kilometri....mi è sembrato di rinascere, endorfine a mille. 
A 500 metri dalla destinazione.... una lunghissima fila di auto in attesa, qualcuno da prima dell'orario di apertura. Immaginatevi lo stato d'animo dei guidatori. 
So per esperienza che il conferimento a mano dei rifiuti, a piedi, è permesso senza particolari formalità, per una semplice ragione: non è un accesso che limita i posti auto disponibili. Quindi entrare a piedi o in bici si può. Già, perchè all'ingresso c'è una sbarra automatica. Se l'ecocentro è pieno, DI AUTO, la sbarra non si alza sino a quando non esce qualcuno, ovvio no? Ci arriva anche un bambino ed incazzarsi non serve a niente, proprio a niente. Ciò non vale per chi entra a piedi o in bici non avendo bisogno di un parcheggio per scaricare (elementare, vero?). 
Ad ogni modo, buona educazione ed il mio senso civico mi suggeriscono comunque di chiedere almeno alle prime dieci auto in prossimità dello sbarramento se mi permettono di passare, nonostante potrei farlo tranquillamente. 99 volte su dieci la risposta è affermativa, accompagnata da un sorriso. Raramente storcono il naso, quasi sempre ci si ferma anche a fare due chiacchiere in cordialità, nonostante non ci si conosca affatto, magari assieme brontolando per l'attesa sotto il sole (specie a luglio od agosto) o per la bizzarra organizzazione degli operatori addetti. Oggi no. Una signora mi fa notare che dovrei lasciare fuori la bici ed entrare a piedi... oibhò e perchè mai? Vabbè, alla mia offerta di accodarmi dietro di lei mi lascia comunque andare "per gentile concessione", grazie tante.  Più avanti un furgone con un signore "anziano" sulla 55na/60na circa. Lui Niente. Per lui non posso passare. Categorico! Lo ascolto con pazienza ed attenzione, per capire quale sia il SUO problema. "sono qui da più di un ora che aspetto, sei passato anche prima con la tua biciclettina, chi sei tu più bello degli altri?, aspetta anche tu come tutti noi, così hai fretta? devi morire? io posso venire solo il giovedì e lunedì, ..." e via dicendo con altre stupide motivazioni alle quali non ho voluto rispondere (comunque si, sono sicuramente più bello di lui e credetemi ci vuole davvero pochissimo).  La mia regola è da sempre: Non discutere mai con un idiota. Chi ti quarda potrebbe non notare la differenza.
Faccio notare, nel vano tentativo di spiegare, sperando comprendesse, che la bici non occupa posti auto, suscitando però ulteriori resitenze e dinieghi, come fosse lui il gestore del centro. Chiedo cortesemente se, nonostante il suo rifiuto, posso esprimere un parere ottenendo in risposta, "...certo, ma non pensare di impietosirmi." Rispondo: "ci mancherebbe, ad ogni modo, passare avanti non ritarderebbe il suo ingresso ed in che modo attendere dietro a lei potrebbe anticipare il suo ingresso?" (in sintesi che passi o meno per lui non cambia assolutamente nulla). Questa semplice domanda deve averlo spiazzato, visto l'aumentare della sue evidente irritazione conseguente alla consapevolezza dell'inutilità del suo atteggiamento negativo. Non la prende bene nemmeno  quando diplomaticamente concludo affermando: "ad ogni modo ha ragione, aspetto dietro di lei signore". Provo a dargliela vinta dai, vediamo che succede tanto lo so già, vittoria di Pirro.
Attendo appena un minuto e tocca accedere a lui, ma solo per mettersi nuovamente in coda, in nuova attesa per la registrazione dell'operatore, il quale mentre si sta avvicinando a questo imprenditore (che poverino può scaricare i rifiuti solo lunedì e giovedì, giorni dedicati alle aziende oltre che ai privati), mi fa cenno con la mano di venire avanti, facendomi passare davanti al coglione che tanto si era prodigato a bloccarmi vantando i suoi fantomatici diritti conditi da un personalissimo senso di "giustizia sociale". Non vi dico la sua faccia quando gli sono passato a fianco, e non voglio decrivere la mia espressione da ebete, con un sorrisetto dal piglio volutamente canzonatorio purtroppo celato dalla mascherina (lui, il sommo giusto, ne era invece sprovvisto nonostante gli obblighi). 
Passando tutto impettito, seguendolo con la coda dell'occhio per godermi la sua espressione rabbiosa, penso dentro di me: "Tiè carognone infame, vedi che comunque ti sono passato avanti saltando pure la fila? Pirla di un pirla!".
Ho voluto finirla lì, avrei potuto segnalare la sua mancanza delle protezioni e farlo tornare indietro o sollecitare l'arrivo dei carabinieri per una multazza da 400 euro, meritatissimi in questo caso. Ma non sono così carognone ed infame come lui. 
Quindi? bilancio finale? ho ritardato l'ingresso a qualcuno? no. Lui ha perso qualcosa? no. Ho causato danno a chicchessia? no.  Ho leso qualche diritto? no. Ho dimostrato maleducazione? no. Chi fra i due ha più senso civico e senso di comunità? io. Cosa ho perso io? 60 secondi netti, che vuoi che sia, #chissene. Chi alla fine ci ha guadagnato? io sicuramente, in salute di certo, grazie anche all'attività fisica.
Di suggerire al carognone di fare altrettanto, come me che cerco di dare il buon esempio a vantaggio di tutti... nemmeno a pensarci, c'è il rischio di sentire una sequela di motivi stupidi ed insulsi, tipici dell'imprenditore neo liberista sempre pervaso da un personalissimo ed egoista senso di "giustizia"... del resto uno stupido può solo esprimersi con stupidaggini, tocca convivere anche con questi carognoni parassiti. 
Certo è che per questi carognoni vale il principio: se soffro io devi soffrire anche tu, per par condicio. Poco conta se le condizioni di base sono diverse: io non sono venuto in auto, io, e so che la cosa ti rode non poco ma è una mia scelta. Se vuoi entrare senza fare la fila non venire con un furgone, tra l'altro praticamente semivuoto, che occupa due posti auto ed inquina come una petroliera, coglione parassita!
Sto carognone deve essere sicuramente anche uno di quegli infamoni che denunciano gli altri a spasso con il cane solo perchè lui non può. O che gode a vedere le FFOO inseguire con droni od elicotteri i runner, visto che lui non "rùnnera". La dimostrazione del suo senso civico totalmente assente è l'arroganza e menefreghismo per gli altri, dimostrata dalla sua mancanza di mascherina (ancora obbligatoria). Gli obblighi valgono solo per gli altri ovviamente, compresi quelli inventati di sana pianta specie quando è LUI ad imporli, tipo mettersi in fila solo perchè lui non può passare avanti.
Povero italiota, ovvero itagliano idiota, unano! tocca convivere e sopportare anche sti imbecilli con la mamma sempre incinta.  Alla prossima.

P.S. L'abito non fa il monaco. Ripeto: L'abito non fa il monaco.

venerdì 20 marzo 2020

Disdetta online prenotazione visita medica

In tempi di pandemia, la Pubblica Amministrazione (PA) sta "collaudando" (nel 2020!!) le procedure telematiche per virtualizzare le prenotazioni e disdette delle visite mediche. 
Dopo aver atteso un anno per ricevere conferma della visita schedulata (proponendo una data che, minimo, è dopo altri 6 mesi), in questo periodo occorre pure attrezzarsi per disdire (sine die) le prenotazioni (su suggerimento dello sciamano di base). 
Causa lock down, vietati i contatti umani, i due metodi a disposizione sono il telefono o la sacra form nel sito istituzionale, ovvero il sacro sito dove vieni dirottato dall'impiegato o medico quando non sa rispondere a delle semplici domande. Di telefonare nemmeno a pensarci... non rispondono o risulta occupato, per cui resta la sacra form del sito istituzionale da compilare. 
OK, bello... il problema è che la procedura web è scritta con i piedi (c'era da aspettarsi qualcosa di meglio?). 
La didascalia dei campi "data" suggerisce la formattazione gg/mm/aaaa ma nel campo è proposto di default dd/mm/yyyy. 
Mancano le formattazioni automatiche per le date, per cui se non si inseriscono le barrette di separazione come da suggerimento ambiguo, all'uscita dal campo compare uno strano numero.  Ad esempio se si digita 01012020 (primo gennaio 2020) all'uscita il campo propone 24/12/4790... forse è per questo che le visite mediche vengono fissate con tempi biblici.
Nel campo "Data prenotazione" poi, compare una finestrella sotto il campo, che istruisce dove trovare la data scadenza della carta di credito VISA (con tanto di logo per migliorare la user experience).
Accanto alla didascalia di ogni campo compare poi un asterisco fra parentesi... non c'è alcuna spiegazione che dia indicazioni sul significato di quell'asterisco misterioso... tocca all'utente capire che è un dato obbligatorio.  In realtà l'asterisco è "cliccabile". Al primo click il campo acquisisce il focus del cursore, al secondo click sull'asterisco il campo diventa rosso e compare la scritta "Dato obbligatorio"... ridicolo.
Immaginate una persona anziana, che cerca di capire... non ce la può fare, per quanto sveglio sia non ce la può proprio fare, e non ce la fa. Per cui resta il telefono, da chiamare in continuazione, sperando nella lotteria... ora capite perchè le linee telefoniche della PA sono sempre intasate? Fanchiulo!. 

P.S. il calcio fa bene alle ossa. Ripeto: il calcio fa bene alle ossa.

domenica 22 dicembre 2019

e quest'anno che faccio a Natale?

Boh... faccio il grinch come gli anni passati o mi conformo alla massa confondendomi per sentirmi parte di una comunità di unani? Boh... lo passerò con un paio di persone che mi vogliono bene e che non mi giudicano per quello che sono e per come la penso ma mi dicono le cose in modo diretto e senza molti filtri. 2 persone... non male come animale sociale vero? Se, come accade, misuriamo le persone in base al numero di follower.... sono proprio una m*rda.
Discutevo poco fa su cosa mai c'è da guadagnarci ad essere diretti e dire sempre quello che si pensa... zero, anzi ci si rimette pure. 
A parte qualche idiota, io per primo, quasi tutti sono degli ipocriti. Dobbiamo quindi constatare che tutti quando comunicano con te, ti forniscono un contenuto informativo difforme dal loro reale pensiero. Meglio stare "in pace" con tutti e non creare attriti sociali , malumori da critica, risentimenti o altre reazioni spiacevoli. Figuriamoci quindi gli "Auguuuuuriiiiiiiii" che sono un clichè peggio del "Buongiorno" agli sconosciuti. Ma, come posso credere che il pensiero altrui sia sempre negativo ed esternato in modo diplomaticamente adattato in positivo? E' una questione di statistica ed esperienza. 
Statisticamente, fatto un campione di 10 incontri quotidiani diluiti in più di 40 anni di vita (togliendo infanzia ed adolescenza), si ricava un risultato attendibile, sufficientemente supportato da un campione decisamente solido di dati. 
L'esperienza poi ha elaborato un metodo sofisticato per far parlare le persone di argomenti noti e confrontare poi le due versioni, ciò che dicono e ciò che è. Se serve, e se c'è l'occasione, un paio di spritz possono fungere da catalizzatore per allentare i freni inibitori.
In base al questo metodo scientifico appena enunciato, sappiamo che gli "Auguuuriiiiiiiiiiiiii" sono falsi ma bisogna farli, meglio se accompagnati da un "regalo", ovvero un oggetto spesso inutile, a volte riciclato, spesso non gradito quando proviene da chi non ci conosce a fondo (tipo un salame ad un vegetariano o lo zucchero ad un diabetico) ma sempre accettato col sorriso ipocrita a corredo ed il "Graaazieeeeee" d'ordinanza. 
Ma poi, sta storia che il 25 dicembre segna la nascita di Gesù cristo.... non è mica vera! L'antico testamento ci racconta una storia diversa. Per cui il problema non si pone, il 25 dicembre è un giorno come gli altri, per me. Se proprio vogliamo è un occasione da sfruttare commercialmente, ma niente di più.
 
Ecco allora che, di fondo, potrei rispondere... a Natale faccio l'ipocrita, anche se mi viene male. A Natale faccio finta di nulla e faccio a cazzotti con la mia coscienza. A Natale mi chiudo in casa (sai che novità) per evitare gli ipocriti.... Natale non esiste, problema risolto. Auuguriiiiiiiiiiiiiiiiiiiii branco di unani. 

P.S. i pastori pastorizzano. Ripeto: i pastori pastorizzano. 

martedì 26 novembre 2019

Che Dio vi strafulmini


Maledetti ladri, schifosi, pezzenti, farabutti... che Dio vi strafulmini a voi ed a tutti i vostri parenti, compaesani, amici ed abitanti del paese da dove venite. LADRI! che vi venga il peggior male del mondo che vi faccia agonizzare per anni ed anni senza speranza di guarigione, che vi torni indietro tutto il male che avete fatto e farete in futuro, io vi maledico per il resto dei vostri giorni.
Rientriamo alle 10 di sera e troviamo il disastro! Cassetti aperti e gettati a terra con il contenuto, gli armadi sventrati, tutti i contenitori gettati alla rinfusa sul letto e per terra, la porta-finestra rotta... sono passati i ladri. Si sono portati via solo tutto ciò che si trovava dentro i classici cofanetti da oreficeria, compresa qualche paccottiglia che contenevano, ignorando il resto. Sono questi i momenti in cui ti rendi conto dei essere "ricco" per gli altri, nonostante non arrivi nemmeno alla terza settimana del mese e ti tocca fare la dieta del digiuno intermittente (molto di moda, pare).
Alcune cose "di valore" mescolate assieme alla bigiotteria, ovviamente non mia, invece sono rimaste lì, segno che questi ladri di oro, perle e gioielli proprio non se ne intendono per niente. Un colpo portato a termine da unani acrobati in pochissimi minuti, con un preciso colpo chirurgico al serramento. Il vicino di casa, ignaro, nonostante l'abbaiare furioso di due cagnolini, uno cieco e l'altro ormai senza denti... salvi, impauriti ma salvi.
Per carità, il valore delle cose trafugate ha più un valore affettivo che economico ed io in fin dei conti non sono poi così attaccato alle cose come invece altri. Una fede, un braccialetto, una collanina, niente di più... le ho vendute per togliermi l'ansia pre-prossimo-furto.  
Ma il solo pensiero che la tua intimità, la tua zona di sicurezza sia stata violata da estranei mi manda fuori di testa. Fra il giramento di c*glioni, i danni subìti e la rottura di palle nel riordinare e pulire casa sino alle tre di mattina, ci tocca subire pure le battute stupide, immaginate da chi, del tipo "sei fortunato che non eri in casa, potevano  picchiarti", "sei fortunato che non hanno rotto e devastato tutto", "sei fortunato che non ti hanno ammazzato i cani", "sei fortunato che..." mavaffanchiulo vai... "ma... di prendere eventuali impronte digitali?" "...no, hanno usato i guanti..."... ma come caxo fai a dire che hanno usato i guanti? eri con loro? sei loro complice? hai visto qualcosa?... come farai a collegare il fatto ad eventuali ed improbabili imputati? se non prendi nemmeno le impronte questi la faranno sicuramente franca e noi ad ingoiare l'ennesimo rospo, i danni e la beffa.
E poi, ti dicono..."E' una banda di ladri dell'est... ...che da qualche mese sta battendo a tappeto la zona...sono stati anche due isolati più in là... e nel quartiere accanto.."... ma come, questi stanno facendo il macello e lo so solo se divento una vittima anche io? Ma di mettere degli avvisi attaccati ai pali della luce, come fa l'Enel quando deve staccare la corrente ad un intero quartiere no?? di passare parola no? ci si deve arrangiare? allora se abdicate ai vostri doveri, almeno date il via libera alla giustizia fai da te, visto che siete diversamente utili, ci pensiamo noi.
E poi... sapete che sono una banda, sapete che sono dell'est europa... non sapete dove hanno la base?? daverodavero la vostra "intelligence" non riesce ad andare oltre? Sembra di no. Mi sa che tirano ad indovinare (ed il fancazzismo di stato impera).
E poi... ci tocca subire anche i consigli per evitare furti e truffe... non aprire a nessuno, non uscire di sera, metti le inferriate, comprati serramenti blindati antisfondamento, installa antifurti e telecamere... dovresti spendere più del valore delle poche cose che hai e vivere come un detenuto in isolamento dietro le sbarre.... noi... ed i ladri a piede libero a divertirsi. Ci dovresti aggiungere anche l'assicurazione, quelle con la franchigia alle stelle e le micro-clausole (a font 1) per non rimborsare ma che costano un occhio ed un rene sano.
E poi... ammesso che ritrovino della refurtiva... come faremo a sapere se c'è quello che ci hanno rubato? c'è un addetto che spulcia centinaia e centinaia di denunce cartacee per vedere se la descrizione coincide con gli oggetti ritrovati? ti avvisano o ti chiamano a frugare nel mucchio per vedere se riconosci qualcosa? che faccio, pesco a caso?
E poi... i "compro oro"... non li vai a controllare ogni giorno? dico ogni giorno a tenergli il fiato sul collo, tutti i giorni, che la maggior parte sono degli strozzini delinquenti che raccattano qualsiasi cosa gli porti senza fare troppe domande offrendoti un prezzo meno della metà del  valore.
E poi... ci avete in tutti i modi messo gli uni contro gli altri al punto che siamo condizionati a "farci i caxi nostri", accada quel che accada ai nostri vicini, dietro ai nostri doppi vetri, intenti ad evitare di dover subire interrogatori (a noi) se abbiamo "sentito qualcosa", se abbiamo "visto qualcosa", "dov'era lei a quell'ora? ha testimoni?". Chi si scomoda più se sente la sirena di un allarme?
E poi... non è un bel vivere nella paura, nell'ansia dei furti, delle rapine, delle aggressioni. Vittime senza sfogo e senza giustizia, ci stiamo incattivendo per tutto questo stato di cose ed in molti stanno invocando l'uomo forte, l'uomo determinato al comando, quello che fa piazza pulita, quello che dissemina telecamere dappertutto (ma solo nel centro storico dove abitano i ricchi e nella via dove abita lui), quello che fa "giustizia", quello che picchia a sangue i ladri, quello che indica gli stranieri e gli immigrati come unici colpevoli... ecco, ci siamo arrivati... ma chi ci ha portato a tutto questo? Non lo so, so solo che il pesce puzza sempre dalla testa. Ma mi sa che qui non si salva nessuno.
Che dio vi strafulmini, stramaledetti, dal primo all'ultimo!

P.S. La botte è piena. Il pappagallo è muto. Ripeto: La botte è piena. Il pappagallo è muto.

mercoledì 23 ottobre 2019

Pubblicità addio

E' venuto il momento di dire addio alla pubblicità nel mio diario. I miei inutili post, privati ma pubblicati, generano poco traffico dato che non parlo mai di argomenti che possano solleticare la stupida, inutile e superficiale curiosità degli unani. Non pubblico foto di gattini e nemmeno video virali. Non sono un blogger e me ne vanto (ho un lavoro, io). Dico quello che penso senza pensare al coinvolgimento dei visitatori. Non faccio click baiting. Non incuriosisco nessuno dato che sono empatico come un facocero morto.  Non tratto argomenti trendy o di moda. Non so nemmeno cosa sia il KPI, non mi serve comunque a priori ed a prescindere. Pertanto posso anche rinunciare a qualche spicciolo.

Inoltre il gestore della pubblicità sta diventando sin troppo invadente, proponendo di lasciare a lui decidere quali, come e dove inserire gli annunci... decide lui, a casa mia che gli ho aperto la porta, bel maleducato. E poi... pubblicità... di chi? di aziende che calpestano la dignità e sfruttano il tempo altrui in cambio di poche briciole? oppure è per soddisfare "l'esperienza utente"? Ma dai, smettiamola con questo delirio. In tempi di contrazione dei consumi, conseguenza all'assottigliamento dei compensi da parte di chi approfitta dei più "deboli" e "bisognosi"...  ho dichiarato, molti anni fa, lo sciopero della spesa e che promuovo in tutti i modi leciti l'auto produzione ed il risparmio esagerato ad oltranza. 

Per non parlare poi dell'arroganza del gestore che pretende di sindacare sugli argomenti trattati... un azienda privata che viene a "suggerirmi" di cosa o meno posso parlare. Da non credere? Tempo fa ho spiegato come rollarsi le sigarette... apriti cielo!! argomento tabù, non si può parlare, pubblicizzare o trattare argomenti con il tabacco!! Vengo tempestato da una miriade di avvisi minacciosi che se non rimuovo il post mi tolgono le inserzioni!!! Sporchi bigotti in malafede, si sa che su Blogger ci sono blog porno con tanto di banner pubblicitari!! Tette, caxi e chiuli sì, tabacco no!

E poi.... i pochissimi spiccioli che generosamente vengono conteggiati, sono in origine versati dagli inserzionisti che ovviamente ricaricano sul consumatore finale... è una micro frazione di quello che abbiamo già pagato.... su cui bisogna pure pagarci le tasse come se fosse un "guadagno".  

Il consumismo non fa per me e non voglio essere complice di certi farabutti col rolex. Per cui chiudo l'account di quel gestore che non voglio nominare e rinuncio ai pochissimi spiccioli accumulati sotto la soglia di pagamento... teneteveli, straccioni, non li voglio. Fanchiulo.

P.S. la pioggia acida bagna i lidi al tramonto. Ripeto: la pioggia acida bagna i lidi al tramonto.

lunedì 23 settembre 2019

Attivista ambientalista pragmatico

Non credo nei taglialegna, credo negli alberi. Non credo nei pescatori ma credo nei pesci. Non credo nei minatori ma nelle rocce sotto i miei piedi. Non credo nelle utopie ma negli arcobaleni, nei fiumi, nelle montagne e nei muschi. Io non credo negli ambientalisti perché credo nell’ambiente. Io sono un orgoglioso traditore della mia specie alleato con la mia Madre Terra in contrapposizione a tutti coloro che la vogliono distruggere, quei parassiti che credono che la Terra sia qui per il loro interesse.

Paul Watson

Quando smetteremo di seguire, venerare ed alimentare i pifferai magici, gli imbonitori, i quaraquaquà, i cialtroni della politica, i venditori di fumo, quando impareremo a riconoscerli  sapendoli riconoscere, il mondo migliorerà all'improvviso. Nel frattempo... io dò il buon esempio e voi andatevene a fare in chiulo.

unamico

P.S. la cimice è verde. Ripeto: la cimice è verde. 

domenica 22 settembre 2019

Stupido è chi lo stupido fa, Signore.

Stupido è chi lo stupido fa, Signore. Il vero guaio è la stupidità funzionale, quella che certi dirigenti magnaschèi tendono ad inculcare nella cultura aziendale pur di non avere obiezioni, intoppi e procedere speditamente. È un grosso guaio per ogni organizzazione e può portare a catastrofi inimmaginabili... alla prossima.

P.S. Domani è un altro giorno. Ripeto: Domani è un altro giorno.

mercoledì 3 luglio 2019

Anno del rompiscatole

Non so chi abbia proclamato ufficialmente la giornata mondiale del rompiscatole, che a dir la verità dura tutto l'anno con picchi particolarmente frequenti nei periodi caldi. Il clima favorevole ed una situazione di scarsità di posti di lavoro dignitosi, costringe frotte di improbabili ed improvvisati commerciali a suonar campanelli a casaccio nei paesini di campagna con offerte imperdibili e contratti miracolosi ai quali è da pazzi dire di no, che si aggiungono ai molestatori telefonici che quotidianamente chiamano a qualsiasi ora del giorno con imperdibili occasioni irrinunciabili. 
A questo si aggiungano improbabili inventori alla ricerca di qualcuno disponibile a dire loro se l'idea folgorante è fattibile o meno, tenendoti ore al telefono senza alcun rispetto per il tempo altrui e sempre alla ricerca di consulenza a scrocco. 
Il nostro tempo su questo pianeta è unico ed irripetibile. Chiedo cortesemente il ripristino del rispetto per il prossimo, incondizionato, di default, altrimenti così non si può andare avanti senza arrivare alle mani. Se nemmeno i vaffanculo sono efficaci, passiamo allo step successivo... interazione zero, risposte zero, cenni di saluto zero, social zero assoluto ed aspettiamo la prossima contromossa. Adesso Basta. All prossima, ma anche no.

P.S. la murena morde. ripeto: la murena morde.  

venerdì 21 giugno 2019

Sanità per modo di dire

Sulla carta il vostro paese è meraviglioso. Esco da un ciclo di visite a carico (parziale) del vostro SSNN. Un infinità di analisi per capire cosa mi sta succedendo. In primis si va dal medico di base, il primo contatto con le istituzioni per le questioni di "salute". Si espone a voce il problema, molto frettolosamente che i tempi sono contingentati, 15 minuti al massimo per persona, ed il medico compila una carta. Mal che vada un medicinale che non cura ma allevia i sintomi, più di così niente, al massimo qualche "integratore" per il quale non serve nemmeno la ricetta.
Se va peggio il medicinale è sbagliato... antibiotici per una sospetta orticaria non è proprio esatto, oppure prescrivere il Via*ra senza avere informazioni sullo stato del cuore non è il massimo, una psoriasi trattata con cortisone per anni (e poi il dermatologo specialista lo senti dire "dovevi venire prima")... prescrizioni allegre, prese con estrema leggerezza, superficialità, noncuranza.
Se la visita supera i 5 minuti, l'invito del medico è quello di andare su internet per gli approfondimenti e lo sanno anche i bambini che in rete si trova tutto ed il contrario di tutto.
Per evitare ore di attesa in ambulatorio, si chiede la prescrizione elettronica. Una nuova emissione di una ricetta già prescritta in precedenza si può fare con l'immancabile APP... che non funziona a dovere in quanto a volte la lista dei farmaci già ordinati scompare, a volte l'accesso è negato, a volte la farmacia non legge i codici a barre e deve fare tutto a mano, a volte i dati del medico scompaiono (cellulare ed e-mail)... assistenza tecnica? si certo, non si va oltre il disinstalla e reinstalla,spegni e riaccendi.
Se invece ci va bene, il medico di base ci prescrive ulteriori analisi, visite per approfondimenti, screening, ecc.ecc... se per caso uno ha uno gnocco sottopelle, non si sa se un tumore o lipoma, non importa... se lo gnocco è di dimensioni contenute ed in zone non visibili, tocca tenerselo che altrimenti sarebbe un intervento "estetico" e la mutua non lo passa. 
Se è un tumore, occorre aspettare che aumenti di dimensioni e che il medico lo prenda in considerazione, per poi sentirsi dire "dovevi venire prima". Se ti rompi un menisco ed hai la sfiga di trovare un ortopedico scorbutico, maleducato, poco empatico... ti tocca aspettare la disponibilità di un altro medico in un altro ospedale (che gli esterni li mettono in coda per "punizione") e stare per settimane con il menisco rotto, a deambulare sulle stampelle grattandoti il male. Se hai mal di schiena , ernie, cisti, protusioni sulla spina dorsale, aspettiamoci un'infinità di visite effettuate da medici che ti guardano con sospetto, manco fossi un simulatore seriale a caccia di assegni di invalidità. e magicamente tutto viene ridimensionato al grado di "trascurabile" nonostante TAC e risonanze varie dimostrino il contrario.
Che dire... dopo aver versato una infinità di tasse e contributi, costretti in caso di bisogno a pagare pure il ticket, ci si ritrova abbandonati, in mano a medici incompetenti nel caso peggiore, pigri e superficiali nella maggior parte dei casi, inaccessibili per i casi più gravi, con rarissime eccezioni.
Si va avanti allora con medicinali che alleviano i sintomi ma non curano, con integratori dalla dubbia efficacia, senza indicazioni su come poter risolvere (a meno di non andare dagli stessi medici nella loro clinica privata). 
 Ed allora? si cercano i rimedi naturali, con le piante che madre natura ci offre, preventivamente trattate però da vere e proprie industrie farmaceutiche sempre pronte a sparare dei prezzi accessibili solo se sei il sultano di qualche emirato.
Ma, in qualche sito "serio" ci sono delle avvertenze:Le pratiche sopra descritte non sono accettate dalla scienza medica, non sono state sottoposte a verifiche sperimentali condotte con metodo scientifico o non le hanno superate, tali pratiche, pertanto, potrebbero essere inefficaci o risultare, addirittura, pericolose per la salute.
Le informazioni riportate hanno solo un fine illustrativo.
... prima di assumere rimedi naturali di qualsivoglia natura, è necessario e indispensabile rivolgersi al proprio medico.

e siamo punto ed a capo, in mano alla lobby delle big-pharma e dei medici organizzati in Ordini professionali, alla fine "bisogna" andare da loro e PAGARE!. La sanità pubblica è solo uno specchietto per le allodole, una soluzione solo politica, della politica, per la politica, con la politica dei partiti che per risparmiare sanno solo tagliare servizi per favorire il settore privato.
Così il sistema va in loop, si accartoccia su se stesso e noi a soffrire con i soliti consigli... mangia sano, tante verdure, fai movimento ogni giorno, elimina lo stress... ma come caxo si fa a concludere ogni visita con dei consigli inapplicabili?
Mangia sano: eliminato il cibo in scatola resta il cibo "fresco" che è contaminato, il pesce ha il mercurio, le verdure hanno i metalli pesanti da inquinamento o nanoparticelle varie non proprio sane e poi le microplastiche finite persino nel sale, nella birra, nell'acqua. Recenti studi stimano che mangiamo a testa cira 250 grammi di plastica all'anno!!! Periodicamente le soglie di tollerabilità vengono aumentate... e magicamente il cibo contaminato diventa sano e commestibile senza pericolo!! Mangiare sano è impossibile. Consiglio inutile ed inapplicabile.
Fai movimento tutti i giorni: Palestra? costa un occhio. Running... dove? per strada con camion e furgoni che ti sfiorano lanciati a folle velocità anche dove vige il limite 30? Dove? in mezzo ai campi? fra cumuli di rifiuti e discariche abusive, inseguiti dai cani randagi? Meglio forse, finito il lavoro, prendere l'auto per andare a fare pochi minuti di corsa in mezzo alle pochissime oasi verdi (avercele)....  e poi rientrare a fare le milla mila cose senza le quali non si riesce ad andare avanti. Cyclette? pedalare (o correre) per 40 minuti stando fermi e senza una meta è la cosa più noiosa e deprimente del mondo. Consiglio inutile ed inapplicabile.
Elimina lo stress... certo, licenziatevi tutti, tappatevi in casa per non interagire con nessuno, spegnete la TV e lo smartphone. Ma al "sistema" lo stress piace e fa di tutto per amplificarlo. Al sistema piace la competitività. Al sistema piace chi fa debiti. Al sistema piace avere il controllo totale delle masse. Combattere lo stress significa mettersi contro il sistema, quindi contro tutto e contro tutti. Ma "combattere lo stress" non è già di per sè stressante? è una battaglia in fin dei conti e le battaglie non sono certo rilassanti. Consiglio inutile ed inapplicabile.

E si finisce sempre con lo stesso consiglio: dopo aver speso cifre ragguardevoli, ci si sente SEMPRE formulare la magica cura: mangia sano, fai movimento, elimina lo stress... così il medico lo so fare anche io, non serve abilitazione.

Bene, anche oggi una riflessione ansiogena, negativa, pessimista... mi sa che prendo la bici e mi fiondo in mezzo al nulla, a zizagare fra cumuli di rifiuti, lontano della strade, inseguito dai randagi, alla ricerca di un oasi che non c'è,  ma con la musica a palla nelle orecchie, con il naso tappato ed occhiali scurissimi.... non vedo, non sento, non parlo, non penso, non chiedo... un perfetto cittadino modello anch'io... andatevene tutti a fare in chiulo, branco di cialtroni! Alla prossima, ma anche no.

P.S. la mucca non dà latte. Ripeto: la mucca non dà latte.



giovedì 21 febbraio 2019

Stile di vita

Preferisco essere l'ultimo in un mondo di cose e persone eccelse, piuttosto che il primo in un mondo di cose e persone grette prive di talento e capacità.

P.S.  il merlo è nero. Ripeto: il merlo è nero.

mercoledì 30 gennaio 2019

Il capitale umano

Qualche giorno fa ho accompagnato un amico in banca, per discutere della possibilità di contenere l'aumento "unilaterale" che la banca applica ai correntisti, con la formula "o così o te ne vai da un altra parte". L'offerta che si prospetta al cliente è quella di stipulare una polizza infortuni dal costo di 150 euro annuali per evitare l'aumento del conto corrente di 90 euro annuali... un affarone davvero. Tradotto in termini comprensibili.... con soli 60 euro in più hai la copertura infortuni... con una franchigia del 74%, il che  significa che vieni pagato solo se hai un invalidità superiore al 74%altrimenti non ti danno nulla....  praticamente di devi sfracellare. 
All'aldilà di questi affaroni proposti dalla banca, durante il calcolo del premio assicurativo, al bancario di turno scappa una battuta pronunciata probabilmente perchè pensava a voce alta "allora... il tuo capitale umano ammonta a 174 mila euro..." .... eh?.... capitale umano???
Ecco, se mancava la prova che siamo, per certe realtà, dei cespiti, ora ce l'abbiamo. Siamo oggetti, non persone, dei cespiti in pratica, nulla di più. E se dalla pubblicità che quotidianamente assorbiamo nostro malgrado si cerca di dire che "il cliente è al centro", "tu conti più di ogni altra cosa" ed altri messaggi che ci fanno sentire importanti e considerati come persone con sentimenti e pensieri, ecco, in realtà siamo visti come oggetti che valgono un importo calcolato in base a chissà quali parametri, fra i quali quasi sicuramente: età, titolo di studio, lavoro e beni posseduti... 
Nulla mi toglie dalla testa che anche la considerazione a ciascuno riservata da chi ci comanda, nella vita quotidiana, negli affari, nelle interazioni sociali, praticamente tutto, sia basata sul capitale umano. Se non vali un caxo o vali poco (per loro), allora hai meno possibilità di chi invece trova sempre le porte aperte. 
A poco conta se sei intelligente, a nulla serve la tua cultura, le tue emozioni non producono reddito per certi squali in giacca e cravatta, le tue relazioni poi sono valutate in base alla somma dei capitali umani che frequenti. Ricordiamoci il marchese del grillo... "io sò io e voi non siete un cazzo!"
Ecco, per naturale reazione viene da mancare di rispetto nei confronti di chi il rispetto per noi poveracci non l'ha mai riservato. Ma dato che a pagare con la stessa moneta si diventa bastardi come loro, credo che sia più corretto praticare una vendetta più sottile, invisibile, sottotraccia, a lunga carenza, commisurata all'offesa di essere considerati un capitale e non come delle persone. Mio nonno mi diceva sempre "Non litigare MAI con chi ha accesso al tuo spazzolino da denti". Io suggerisco di non farlo nemmeno con chi ti prepara il cibo o te lo porta a casa, con chi ti parcheggia l'auto o te la lava, con chi ti pulisce i vestiti o la casa o ti sistema il giardino o la piscina, con chi ti confeziona la merce che compri, con chiunque lavora come un dannato per pochi spiccioli e si sente trattato tanto più male quanto poco è valutato come capitale umano. Cari capitalisti, che vi piaccia o no, siete circondati. Essere un pò meno stronzi vi aiuterebbe. Alla prossima.

P.S. più coccole e meno caccole. Ripeto: più coccole e meno caccole.
 

giovedì 20 dicembre 2018

Auguri del pene

Ciclicamente, come le cimici puzzolenti, torna quel periodo di delirio che affligge la quasi totalità degli unani dementi, dispensatori generosi degli auguri più fantasiosi, cui far seguire prima o poi l'ennesima pretesa di favori agratis.

2018, anno di m*rda, sempre peggio. Nell'elenco mettiamo:
  • due insoluti pesanti, con tanto di contestazione legale (tardiva) solo dopo presentazione della fattura, da due imputate (colpevoli) nate in uno stato straniero i cui abitanti, statisticamente, sono poco usi a rispettare gli altri. Motivazione "giuridica" al rifiuto di pagare? non abbiamo soldi;
  • un cliente diversamente intelligente che ad ogni scadenza di un pagamento, dilazionato per compassione mal riposta, pretende puntualmente ulteriori sconti ed ulteriori dilazioni, altrimenti non bonifica la miserrima rata concessa.
Ed hanno pure la faccia da chiulo di augurarti un buon natale!!!
A questo aggiungiamo i debiti da pagare, le spese ricorrenti, ridotte all'osso ma pur sempre puntuali e la miriade di auguranti seriali sempre pronti a chiedere un "offerta"  per solidarietà, per pietà, per altruismo, per salvare la vita ai neretti, ai pinguini, agli oranghi e via dicendo... offerta? ci pensano loro a pretendere un importo mensile, altro che offerta.

Durante 11 mesi all'anno, a fare i buoni, solidali ed altruisti, si viene additati senza appello come "buonisti del caxo", o "comunista"! (che quest'ultimo epiteto non è un offesa, sia chiaro). Questo mese no, si pretende il buonismo, la solidarietà, l'altruismo. Già, perchè c'è da raccattare soldi e gli stessi commercianti, industriali, razzisti, intolleranti, omofobi, e religiosi osservanti che per 11 mesi all'anno ti danno del "buonista del caxo", in questo mese sono tutti a leccarti il chiulo, anche per pochi spiccioli o per coinvolgerti in un progetto che richiede volontariato gratuito ovviamente (dove loro ovviamente raccolgono le "offerte"), e guai a rifiutare perchè altrimenti si viene additati come cattivi, individualisti, egoisti.

No, così non va per niente bene. Allora sapete una cosa? Ho finito i soldi, la solidarietà, la pietà, l'altruismo e persino, soprattutto, gli auguri che... a consuntivo non se ne avvera nemmeno uno, da sempre. Basta! rubinetti chiusi ed interazioni social azzerate. Basta! avete rotto i c*glioni. I miei auguri sono per la decommercializzazione delle feste, per le feste ad impatto zero (non solo per l'ambiente), per lo scambio, il recupero ed il ri-uso... io faccio così e degli altri chissenefrega.

Che le pulci di 1000 cammelli ti infestino il chiulo e che le tue braccia siano troppo corte per potertelo grattare. Alla prossima, ma anche no. 


P.S. il vino è senza bollicine. l'uva è acerba. Ripeto: il vino è senza bollicine. l'uva è acerba.

martedì 4 dicembre 2018

Ministro vergogna

excellentium virorum est improborum negligere contumeliam a quibus etiam laudari turpe.

trad: è degli uomini migliori non curarsi degli insulti degli improbi, giacchè persino essere lodati da costoro è motivo di vergogna

PS. il pollo è cotto. Ripeto: il pollo è cotto. 

lunedì 15 ottobre 2018

Sanità... l'eccellenza

Ho sentito dire, in TV, che la Sanità, in riferimento al vostro servizio sanitario nazionale, nella regione del ******** è un' ECCELLENZA. Forse chi ha pronunciato una frase del genere era a caccia di voti o forse ha pronunciato tale fesseria convinto di rivolgersi ad una platea dei soliti unani che popolano e prolificano nel vostro paese. 
Sarà, ma a me non risulta, prove alla mano. Per varie ragioni mi sto sottoponendo a delle vere torture burocratiche da parte del SSNN. Esami da eseguire prima della visita specialistica vengono programmati dal CUP dopo il necessario, nel senso che il medico di base ti ordina di presentarti dal medico specialista con i risultati di una serie di esami già effettuati in precedenza ma che invece vengono fissati dopo la data fissata per la visita stessa. 
Impegnative che non vengono più spedite su supporto cartaceo, in favore di una semplicissima mail? naaaa, ti chiamano al cellulare per comunicarti data, ora e codice pagamento del ticket (e devi essere sempre pronto con carta e penna per annotare l'impegno a qualsiasi ora della giornata) e non importa se sei in bagno a fare i tuoi bisogni o al supermercato o al lavoro... se accade devi richiamarli e sorbirti 30 minuti di attesa perchè "...gli operatori sono momentaneamente occupati...".  Poi scopro che, se richiami dopo la comunicazione verbale del codice pagamento, il modulo in PDf te lo mandano via mail!! cos' aleno vieni a sapere in anticipo quanto dovrai pagare, visto che al telefono non te lo dicono.
Accadono poi delle cose stranissime. Vai a fare un prelievo del sangue alle 7:30 del mattino. Alle 9:15 vai a prendere il documento per il ritiro del referto ed in questo documento trovi scritto che il referto sarà pronto nello stesso giorno e che il prelievo è stato effettuato alle ore 10:30!! Nello stesso giorno ti colleghi all'url suggerita per scaricare on-line il referto con nome utente e password, ma non trovi nulla... ci vogliono ben tre giorni di attesa. Sembra che questi dati siano messi lì solo per ragioni statistiche e che quest'ECCELLENZA sia solo frutto di dati sulla carta completamente slegati dalla realtà. 
Se il referto non è ancora pronto on-line, si può andare in farmacia per il ritiro, ma solo dopo le 16:00... ci voglio provare, ma al banco mi chiedono anche la ricevuta  di pagamento del ticket... che strano... non avrei il documento per il ritiro se non avessi pagato, come mai mi chiedono la ricevuta?? dicono per trasmetterla al centro prenotazioni, come se lì non ce l'avessero. La farmacia ha un canale di consultazione privilegiato per i referti ma sembra che abbia bisogno della ricevuta cartacea... stranissimo, anche perchè ho un amico farmacista che mi ha dato il referto consultando il sito con lo smartphone... boh, strano. Certo è che sono incomprensibili certe scelte organizzative. Per non parlare degli orari: al telefono del CUP ti comunicano un orario diverso da quello riportato nell'impegnativa inviata via posta ed inviata via e-mail... tre orari diversi, complimenti. Poi nell'impegnativa c'è un codice a barre da far leggere alla macchinetta di pagamento del ticket. Ma poi la macchinetta ti chiede il codice pagamento, un numero stampato sotto il codice a barre... cosa costava un codice a barre unico?
Forse l'analista o il programmatore che hanno sviluppato le procedure sono due ebeti totali ma sarei più propenso a pensare a qualche dirigente laureato, certificato, strapagato come responsabile di tali deliri burocratici. Dimenticavo... se riesci a scaricarti online il referto, sappi che lo puoi fare solo una volta, per cui meglio stamparne molte copie, si sa mai che il file PDF te lo perdi o che ti si guasti la chiavetta.
Che dire poi del "nome utente" e password?? il primo è un codice numerico variabile di volta in volta (sic!), mentre la password è stampata in chiaro (!!ri-sic!!) alla mercè dei tutti gli operatori coinvolti nella gestione del modulo... sarà compatibile con la privacy sta scelta eccellente? il DPO lo sa? o è stato lui a decidere che si fa così? o come sempre è colpa di "qualc'un altro"?? Ma di utilizzare la firma digitale come in altri stati europei no vero? troppo complicato spiegarlo ai nostri "tecnici" vero? Lasciamo perdere i commenti sull'utilizzabilità dei siti e delle informazioni pubblicate (contraddittorie e non aggiornate) .
Un altra cosa schifosa è il medico specialista al quale, preoccupato per la tua salute, rivolgi delle legittime domande e ti senti rispondere che lui ha a disposizione 15 minuti a paziente e fuori c'è la fila per cui, tempo scaduto, devi uscire e tenerti i dubbi. Se questa è una sanità ECCELLENTE...
Ecco... e poi ti chiedono di avere rispetto per le istituzioni e per i loro privilegiatissimi  e strapagatissimi "dirigenti"... in queste condizioni? Giammai!!
L'importante però è che il ticket lo devi pagare in anticipo altrimenti niente prestazione!. 


P.S. il lupo è nel bosco e l'orso ha trovato il miele. Ripeto:il lupo è nel bosco e l'orso ha trovato il miele.

mercoledì 12 settembre 2018

Aiutami (tanto è agratis e quindi pretendo)

"Ciao ho bisogno di aiuto! Avevo un campanello vecchissimo elvox a tasto, ho comprato questo  per sostituirlo ma come faccio ad attaccarlo ai tre fili che lo collegano alla corrente? Che cosa mi serve in più?"

ECCO





A volte mi girano proprio, si sa, sono mentalmente instabile, e mi incazzo come non dovrei, me ne rendo conto, ma con certi unani non c'è pietà. Capisco il fai da te ma, che caxo... hai dato soldi ad un commerciante e vieni a chiedere a me? con più di due fili vai in crisi? non hai visto lo schema che ho pubblicato? sai leggere? sai fare 1+1? in caso di risposta negativa lascia perdere dai che se mi metto a spiegare bisogna poi redarre un trattato che spieghi ogni singola parola della spegazione e poi così all'infinito.
E poi... quando compri compulsivamente non ti viene mai in mente che ci sono delle conseguenze? Cosa ti serve in più? Direi che devi partire dalle basi, tipo un cervello nuovo e funzionante. Conosco un luogo che ne è pieno, mai usati, nuovi di zecca, sicuramente funzionanti ma mai utilizzati: Palazzo Montecitorio Roma. Prova a chiedere lì. In bocca al lupo.

P.S. Il treno è fermo. Ripeto: il treno è fermo. 

Regole elastiche

jesolo (venezia) Bambina di 5 anni investita da monopattino elettrico. Multata: camminava sulla ciclabile (link  rimosso dopo approvazione dello schifo di Direttiva Copyright, usa un qualsiasi motore di ricerca del caxo per risalire alla fonte) Per la piccola ferite al volto e sanzione da 20 euro.
I genitori: "Ricorreremo". Sequestrato il mezzo 

Ecco...è "sfuggita" al "controllo" dei genitori ...

Stamane mi sono svegliato benissimo, di buon umore, ma a leggere certe cose la cattiveria mi sale a mille. Vien da dire povera piccina vittima, poi vien da dire poverini i genitori vittime, poi il monopattino elettrico sulla ciclabile NO!... e tutti a prendere posizione su una piccola parte del problema, che all'itagliano piace tanto chiacchierare a caxo ma di rispettare gli altri mai. 

Quando mi sono recato in bici a Jesolo, la ciclabile era praticamente occupata da pedoni ed il marciapiede praticamente libero, tanto che ho dovuto pedalare su quest'ultimo, riflettendo sull'inciviltà di voi itagliani unani ed attento a non incrociare qualche vigile che sicuramente avrebbe ritenuto multare me piuttosto che le centinaia di trasgressori ... più facile dai.

Ed a forza di "chiudere un occhio" succedono queste cose (ed anche di peggiori). Quando la si fa franca va tutto bene, quando si viene pizzicati allora giù a polemizzare su tutto. Di rispettare SEMPRE le regole basilari di civiltà mai eh? Di fare attenzione agli altri mai eh?

Fossi io a dover intervenire opterei per le seguenti soluzioni:
1) togliere la patria potestà ai genitori della piccina con l'accusa di abbandono di minore (più multa da mutuo ventennale) o "perlomeno" "omessa custodia"
2) rieducare la piccina presso una struttura protetta, all'estero, magari in qualche paese nordico
3) al proprietario del monopattino revoca a vita della patente di guida e lavori forzati a vita in siberia a scavare ghiaccio
4) al Sindaco di jesolo condanna a sistemare di tasca sua, i marciapiedi sporchissimi pieni di radici affioranti e creare delle VERE piste ciclabili con gli standards europei 
5) ai vigili la radiazione immediata dal corpo per tutte le volte che si sono girati dall'altra parte vedendo le peggiori violazioni quotidiane di turisti,ambulanti abusivi, spacciatori e residenti senza intervenire
6) già che ci siamo...abbondiamo, controlli fiscali a tappeto (scontrini e ricevute per iniziare)

ah...dimenticavo.... "regole certe non ci sono"...dice lo "scrittore" del pezzo... ma sei scemo? dove vivi? su marte? ti sei fumato il radicchio? Mavafffanchiulo!

P.S. De-mente non mente. Ripeto: De-mente non mente.

lunedì 3 settembre 2018

Certificato medico online?

Siamo tutti digitali... ma in itaglia solo sulla carta. Già. Con difficoltà a deambulare e senza assistenza fisica di qualcuno che ti possa dare una mano, è naturale pensare ai "servizi on-line". Dal PC ci si collega, ci si autentica con la smartcard et voilà, il servizio è servito, senza bisogno di trasferte, parcheggi, appuntamenti, spese inutili, tempo perso... una pacchia. Nel paese più digitalizzato d'europa funziona così, votazioni comprese, denunce, sanità... tutto digitale, niente carta e tanto tempo libero per le proprie cose. 
Da voi no. Chiamo il medico di base in ambulatorio. Mi servono delle ricette per il cortisone e degli antidolorifici oppiacei, altrimenti sono urla di dolore. 
Le ricette (stampate con un computer) devo andare a prendermele di persona. Le può inviare direttamente alla farmacia? NO!, me le può mandare via mail? NO! nemmeno via PEC? NO! devi mandare qualcuno a prenderle... chi? sono straniero, non conosco nessuno a cui chiedere un favore, cosa devo fare? chiamare i carabinieri? 
Ecco, la prossima volta che sentite qualcuno parlare di digitale, di dematerializzazione, di piano digitale per l'italia, di agenzie digitali varie che alla fine sono solo dei poltronifici, di mega professoroni che ciurlano, di ultraconsulenti digitali dallo stipendio di giada che scorrazzano felici su praterie di banconote, ecco, quando li vedrete o sentitete a qualche intervista o comizio o conferenza o seminario... magari invitandovi a comperare una CNS, uno SPID, una PEC o PECPA... ecco,  non sputategli addosso che è reato, non picchiateli che è incivile ma almeno indirizzate loro una grassa risata con l'atteggiamento di compassione a sentire lo scemo del villaggio raccontare ubriaco una barzelletta sconcia al bar del paese. Pagliacci! Andatevene affanchiulo per sempre! Alla prossima. 

P.S. Il fiume si ingrossa e gli argini cedono. Ripeto: Il fiume si ingrossa e gli argini cedono.

venerdì 24 agosto 2018

Bye Bye TIM...

Ciao Ciao TIM, addio ed a mai piu' arrivederci. Ora mi sento meglio. Non provateci proprio ad assumere i "consulenti per il rientro all'operatore originario" ed a dare loro il mio numero di telefono. Per anni, mooolti anni sono rimasto con voi, sempre puntuale nei prepagamenti, senza mai reclamare per la pessima copertura, senza mai lamentarmi per la fonia da grammofono anni trenta, senza mai lamentarmi per i vostri SMS spammatori mai richiesti, senza lamentarmi per la linea che cade sempre, senza lamentarmi per la "velocità" dati degna di un modem a 33.6K... sono stato cliente "mobile" dai tempi dello Star-TAC che costava come una panda, quando il GSM non esisteva, era appena nata l'itapac (e chi se la ricorda?), le batterie (con l'effetto memoria) in conversazione duravano al massimo 4 o 5 minuti, in "stenbai" massimo un paio di ore ed ai tempi del bi-grigio col disco combinatore girare con un telefono portatile era cosa che suscitava curiosità, stupore ed un pizzico di invidia...altri tempi...
E' da quando ho il numero mobile che ho scelto la formula prepagata. Se ho credito telefono, altrimenti no, ovvio. Decido io come consumare i miei risparmi, quando ne avanzano. Pago quando ho la necessità, quando scelgo di farlo e quando decido io che è necessario.  In pratica decido solo io cosa è necessario per me, si può vivere lo stesso, ed a volte meglio, anche limitando le telefonate o i messaggi allo stretto necessario. 
In tutto questo tempo di utente fedele, mi avete insegnato parecchie cose: 
  • l'utente non è una persona con delle necessità da soddisfare
  • l'utente va spremuto al massimo senza esitazione e senza pietà
  • l'utente va preso in giro con offferte truffa
  • l'utente deve solo pagare, accettare, sottoscrivere senza possibilità di scelta
  • l'utente deve accettare le condizioni vessatorie imposte unilateralmente, pena l'esclusione
  • l'utente è l'ultima ruota del meccanismo dei profitti
  • l'utente non conta un cazzo
  • l'utente è tonto (utonto)

Con il tempo, ho dovuto subire delle imposizioni poco gradite e mai richieste:
  1. mi avete attivato "d'ufficio" e senza avviso alcuno, opzioni mai richieste, che se uno non se ne accorge poi, per disdire, deve pure pagare (regolarmente poi sanzionate dall'Antitrust)
  2. mi avete costretto a passare interminabili giornate con i vostri "operatori" inconcludenti, capaci solo di leggere risposte precompilate e per nulla attinenti ai quesiti sottoposti
  3. mi avete costretto a ricaricare il credito (già ben oltre i 50 euro), con tagli minimi di trenta euro alla volta, a cadenza annuali con minaccia (attuata) di blocco del traffico uscente prima e poi entrante dopo 30 giorni. Così non si chiama prepagata a consumo, si chiama pizzo. 
  4. mi avete costretto a subire chiamate pubblicitarie a tutte le ore, con offerte incomprensibili, nonostante avessi disabilitato l'opzione nell'account (che nessuno sembra rispettare)
  5. mi avete addebitato dei costi a mio parere ingiusti a delle tariffe schifose. 
  6. mi avete obbligto a comunicare con i vostri "operatori" dell'assistenza, rendendomi consapevole che l'anello mancante fra uomo e scimmmia esiste! e lavora presso di voi.
  7. mi avete fregato due euro per la portability, per un semplice click sempre troppo.
  8. mi avete chiesto senza mezzi termini di cambiare sim in quanto "obsoleta" per poi dirmi che in realtà non era necessario... davero davero? comunque l'ho cambiata... con altro operatore, grazie tante (indovinate quale dai).
Ecco, con questa "user experience", con questa "customer satisfaction", con questo stato d'animo e con le mie opinioni frutto dei vostri comportamenti vi lascio al vostro destino, sicuramente roseo e pieno di successi, per passare ad altro operatore con un assistenza esemplare, una gentilezza e cortesia piu' che eccellente, una reattività e velocità unica, con un costo sicuramente piu' conveniente ed un servizio nell'insieme migliore, molto migliore, molto molto migliore. Tenetevi il tarantolato blu che balla col cappellino da pirla, nei vostri spot del menga partoriti dal slolito markettaro strafatto di vinavil e radicchio. 20 giga a 10 euro? ne ho il doppio a quasi metà prezzo!, coglioni!! Non si trattano così i clienti. Fanchiulo per sempre.

P.S. la trippa è finita. Ripeto: la trippa è finita.

giovedì 26 luglio 2018

I peli sulla lingua

cit:"In Giappone quando una persona entra nella fascia dei 60 anni (Ji Jun, 耳順),  viene particolarmente festeggiata. Si conclude una fase importante della vita e se ne inizia un'altra altrettanto importante.
Durante questa seconda fase, però, chi la attraversa, ha un diritto inalienabile in più: "l'ordine dell'orecchio", cioè diventa un buon ascoltatore ma, soprattutto, può parlare liberamente di tutto poiché l'esperienza gli ha dato la saggezza e le conoscenze adeguate..."

Già, così si spiegano gli sproloqui di quel "gionalista" e di tutta una pletora di personaggi "mediatici" o "social". Certo è che se l'esperienza trascorsa è negativa, parziale, soggettiva tanto da fossilizzare la persona, vittima di una conoscenza distorta da una mente elementare in misura tale da non permettere che si muti in saggezza, ecco, allora si può tranquillamente parlare di

rincoglionimento

E di sessantenni rincoglioniti che parlano a caxo convinti che i loro deliri siano perle di saggezza ce nè a iosa, troppi. 

Ecco, se in giappone può funzionare, dove i dirigenti che sbagliano chiedono scusa pubblicamente e si dimettono, da voi in itaglia no, funziona diversamente.

Il rincoglionimento over sessanta è premiato e fare carriera è scontato, quasi un riconoscimento al merito. E più grosse le sparano, più carriera fanno, ma di ascoltare nemmeno a parlarne. Non siete il giappone dei samurai e dell'onore. Siete vecchi e pure rincoglioniti, guidati dalle informazioni distorte e manipolate, governati dalla corruzione, condizionati dai disvalori e dai cattivi esempi. La vera saggezza ormai è scomparsa e soprattutto ahimè disprezzata. Alla prossima.

P.S. il bruco è verde e mangia la mela. Ripeto: il bruco è verde e mangia la mela.