mercoledì 10 aprile 2024

Princess mod.152006 riparazione cestello per il pane

 ...e già che c'ero, dopo la rigenerazione della macchina del pane (Princess mod.152006), con sostituzione guarnizioni, boccole, perni, cinghia, rondelle in PTFE e riverniciatura della camera di cottura, mi viene proprio la voglia di raccogliere la sfida e riparare anche il cestello per la cottura del pane. 

Già, quello in dotazione è proprio andato, distrutto, disintegrato. Il perno che trascina la pala impastatrice si sfila da solo, il cestello perde e di utilizzarlo manco a parlarne... usuratissimo oltre ogni limite. Una rapida ricerca in rete e nessuno ad oggi sembra si sia cimentato a documentare la riparazione, per cui tocca mettere a frutto esperienza, manualità, fantasia e coraggio di affrontare anche questa sfida (senza tutorial come spesso mi accade), col rischio di rompere tutto e dover spendere circa più di trenta euri, per tre (tante sono le macchine da rigenerare e revisionare).


Fase 1 - rimuovere l'aggancio inferiore dal cestello. La parte inferiore del cestello del pane è fissata con tre rivetti a pressione, in alluminio e testa piatta. Con un flessibile, o con un rotary tool accessoriato con tanta pazienza, si lima la parte sporgente sino ad arrivare al supporto. Poi occorre riempire la parte interna con del materiale adatto a controbattere dei colpetti dati dalla parte opposta con un bulino. L'importante è evitare di tentare di far saltare i rivetti a martellate e deformare la base del cestello che è di lamierino sottile e deve restare piatta al fine di evitare poi infiltrazioni di liquidi che potrebbero fuoriuscire. 

 

 


Fase 2 - reperire i pezzi di ricambio. Qui sono stato abbastanza fortunato. Su ebai ho trovato un kit completo di pala, perno, guarnizione in silicone rosso, rondelle varie... ad un prezzo esagerato rispetto ai pezzi che si trovano in cina. Ho però preferito acquistare qui piuttosto che aspettare un mese e scoprire che magari i pezzi non vanno bene. Su aliexpress infatti la descrizione dei prodotti in alcuni casi non è poi sufficientemente esaustiva, si spende poco ma è facile ordinare qualcosa che poi si rivela non idoneo. 

Fase3 - pulizia della parte esterna del cestello. Questa operazione è facoltativa se si è sempre proceduto con un lavaggio accurato dopo ogni utilizzo. Da dire però che rimuovere ad ogni uso l'ingiallimento richiederebbe l'utilizzo in quantità industriale di prodotti che non si trovano poi così a buon mercato. Ho optato per una bomboletta di Fornet spray SCHIUMA. Si spruzza, si lascia agire e poi si strofina per bene, ripetendo eventualmente l'operazione se necessario più volte in caso di sporco ostinato. Con una spugnetta leggermente abrasiva si possono ottenere dei buoni risultati.

Fase 4 - riverniciatura (se necessario) del cestello. Per la parte esterna si può optare per la stessa vernice utilizzata per la camera di cottura, documentata nel post precedente. Per la parte interna (non necessaria nel mio caso) occorre procurarsi della vernice food grade, garantita per i contenitori destinati agli alimenti e contemporaneamente che resista ad alte temperature. Con un pò di pazienza si trova qualcosa ma dai costi non proprio accessibili.  


Fase 5 - rimontaggio dell'aggancio al cestello. Qui occorre stare un pò attenti a non fare il mio stesso errore. L'aggancio ha tre punti di fissaggio che però vanno correttamente allineati, altrimenti poi non si riesce più ad agganciare il cestello nella camera di cottura. Quindi, si posiziona l'aggancio dentro la macchinetta e si prova ad appoggiare il cestello per verificare se i fori sono allineati. Trovata la posizione corretta ci si segna la posizione con un pennarello e si procede con rimontare le parti di ricambio, posizionando correttamente le rondelle in PTFE, la rondella elastica in silicone rosso che poi fissa il perno trascina pala al corpo dell'aggancio. Non è obbligatorio ma io ho optato con stendere un sottile strato di grasso per alte temperature fra le parti in attrito, escludendo di lubrificare la guarnizione rossa che si trova più vicina alla base in prossimità del cestello destinato a contenere gli ingredienti... vorrei proprio evitare contaminazioni. Ho inoltre provveduto a stendere un abbondante strato di sigillane siliconico per le teste dei motori (tipo Motorsil) attorno al foro centrale ed attorno ai fori dei rivetti, in modo da assicurare la tenuta stagna della base del cestello. Si procede con il montaggio dei rivetti. Dopo averli inseriti occorre batterli con un martello in modo che la parte cilindrica si ingrossi un pò e non escano dalla loro sede. Occhio che sono molto teneri. Per farlo, occorre appoggiare l'interno su un qualcosa che fa da controbattuta, altrimenti si sfonda il cestello ed addio riparazione. ALTERNATIVA: tre bulloni M4 con testa svasata, preferibilmente in acciaio inox e tre dadi. stringendo molto bene e fare il modo che il silicone si appiattisca e sigilli per bene. In questo modo posso riparare e rigenerare infinite volte. Dimenticavo, la boccola in ottone dentro la quale gira il perno trascina pala impastatrice va sostituita con lo stesso sistema e stesso attrezzo autocostruito del post precedente.

Fase 6 - test di tenuta. Si riempie il cestello di acqua e lo si appoggia su della carta assorbente per mettere in evidenza eventuali perdite. Per essere sicuri si può procedere anche con inserire il cestello nella macchinetta ed avviare un programma per impastare e verificare la tenuta dell'anello in silicone nel quale gira il perno. Come scrupolo finale si procede con una simulazione di cottura (solo ACQUA), anche per "cuocere" il silicone e la vernice ed eliminare le ultime sostanze volatili (e pussolenti)

Fase 7 - festeggiamenti (solo in caso di esito positivo). Ci si dà delle pacche sulle spalle, ci si auto complimenta (tanto i proprietari non hanno idea che sei bravo), si riflette sul livello di autostima che sale verso vette sulle quali in pochi riescono a salire. A conti fatti per ogni cestello ho speso cica 10 euri, trenta in tutto, mooooolto meno dei quasi 100 euri che avrei speso prendendoli nuovi. 

Conclusioni: che dire? sono soddisfatto, ho accumulato ulteriore esperienza che credo non verrà mai utilizzata da quegli unani che preferiscono buttare e comperare il nuovo. Da dire che le macchinette per il pane riscuotono un certo successo per un breve periodo e spesso vengono riposte in qualche anfratto per pigrizia, dato che il pane lo trovi al supermercato, già cotto, pronto da consumare e dura mlto di più di quello fatto in casa (dio solo sa cosa ci mettono per farlo restare ancora morbido dopo 10 giorni). Se siete insoddisfatti della vostra o non utilizzatela, valutate di regalarla a me che so come usarle. Grazie in anticipo. Alla prossima. 

P.S. Le scarpe sono tutte destre, la camicia è asciutta da stirare. Ripeto: Le scarpe sono tutte destre, la camicia è asciutta da stirare.

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