martedì 31 luglio 2018

Manico nuovo e tornio KO

Non vedevo l'ora di provare il nuovo tornio da legno che ho realizzato nei ritagli di tempo libero, utilizzando materiale che per altri è "di scarto". Oggi ho ricostruito due manici per due raspe da legno, uno per una limetta triangolare e l'ultimo per un traccino da falegname che uso per segnare i punti di taglio (anche nel metallo) o gli incastri a coda di rondine che mi piacciono tantissimo.
L'ultimo perchè l'alimentatore, collegato al motore in cc da 48 volts 6A, ha tirato le cuoia. Mi sa che sotto sforzo l'assorbimento prolungato ha sovraccaricato l'alimentatore, facendo saltare il fusibile interno e sicuramente qualche altro componente...pazienza, vedrò se si può riparare. 
Il manico non è terminato purtroppo. E' leggermente più grosso dell'originale, manca il mordente per il colore scuro, manca la finitura a carta vetrata e cera d'api per renderlo lucido ed impermeabile....faremo a mano dai.
Per il ferrulo ho utilizzato un tappo da 16, di rame, di quelli usati per gli impianti idraulici, giusto per una finitura "elegante" ed anche perchè ad utilizzare i tubi aperti mi resta scoperta la parte terminale (è solo un problema estetico). Legno utilizzato? Nocciòlo, mi avanzava un ramo, messo da parte proprio per questo scopo. Dovrebbe essere duro abbastanza per resistere anche a lavori "pesanti".
Ora, per il tornio, sto pensando di tornare all'idea originaria, ma migliorata, ovvero di utilizzare, al posto del motore, un trapano. Dovrò solo creare un supporto ed una contropunta adatta, che spinga il pezzo in direzione del mandrino, facendolo così lavorare in pressione (è un trapano) e sperando di attenuare le vibrazioni, vedremo. Per ora mi fermo un pò che sono sudato, e stanco per la canicola. Alla prossima.

P.S. a nord di Belgrado si respira, due per due fa quattro. Ripeto: a nord di Belgrado si respira, due per due fa quattro. 

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