L'auto è un costo fisso e ricorrente che in pochi si possono permettere credendo di non poterne fare a meno. In realtà è solo una scusa.... c'è sempre una scelta. Con il tempo l'auto diventa quasi una seconda casa, specie per chi è "costretto" a servirsene tutti i giorni, ovvero rappresentanti ed addetti alle consegne, il resto è solo gente che potrebbe tranquillamente starsene a casa o muoversi in altro modo. Vivere in pochi metri quadrati, mangiarci dentro, spesso dormirci, magri anche fumare analogico 1.0.... l'ambiente perso il caratteristico odore del nuovo (una miscela indescrivibile di schifezze dannosissime alla salute) inizia a puzzare davvero troppo. Urge una soluzione. La più efficace? PULIRE!
Gli unani, usi più a non riflettere, acquistano di solito al distributore una delle quasi infinite varietà di profumatori per auto, dall'arbre magique (che lo odio con tutte le mi forze) alle boccettine, agli aggeggi da attaccare alle bocchette dell'aria, senza trascurare i modelli con regolazione dell'intensità, ai duffusori elettrici da attaccare alla presa accendisigari (si è mai visto un sigaro accesso con la resistenza in dotazione alle auto?) ecc...ecc...
Anni fa, molti anni fa, ero anch'io un unano, moderato, ma sempre unano...compravo senza pensare. Oggi sono un unano pentito. Ma da allora mi sono rimasti due diffusori analogici, due boccettine in vetro, usate per profumare quella che per me era più un alcova che un mezzo di trasporto... ero ggiòvane e potevo permettermi di rimorchiare. Le due boccette sono rimaste quasi dimenticate in un cassetto, qui non si butta nulla ed oggi è venuto il momento di riutilizzarle e dare loro dignità. Hanno un tappino di legno che dovrebbe assorbire il liquido e diffonderlo per evaporazione nel minuscolo spazio rappresentato dall'abitacolo dell'auto.... dovrebbe in quanto non funzionano per niente, non hanno mai funzionato. Il liquido per evaporare ci ha messo anni, molti anni, rendendomi felice di aver acquistato qualcosa che durasse così a lungo... e che non profumasse per niente l'ambiente... due ciòttoli inutili in sintesi, soldi buttati.
E' tempo di un upgrade e di riutilizzo. Dopo aver risolto il problema, grazie ad unamica che mi ha regalato un sacchetto traspirante pieno di fiori di lavanda rinsecchiti del suo giardino (la migliore soluzione al mondo...e funziona alla grande!), ho deciso di recuperare i due ciòttoli con una ricarica, ma con una modifica.
Serve qualcosa di assorbente che vada a pescare il liquido profumato e lo porti al cappuccio di legno per capillarità... la scelta è ricaduta nei bacchettini di bamboo usati nei profumatori da tavolo. Recentemente li ho sostituiti e quelli vecchi ovviamente non li ho buttati, li voglio recuperare facendoli bollire per riportarli a nuovo, dato che non sono facilissimi da trovare come ricambio (preferiscono sempre rivenderti il kit completo di boccetta e liquido sti bastardi ed io sono ancora in sciopero della spesa).
Un piccolo foro da 2,5 sul cappuccio (al tornio per centrarlo perfettamente), si infila il bastoncino e si taglia a misura. Con un fil di ferro da giardino si crea l'asola per appenderlo et voilà. Il liquido l'ho preso dai cinesi, in attesa di costruirmi un distillatore per estrarre l'olio essenziale di lavanda. In realtà il liquido preso dai cinesi non sembra cinese, è scritto made in italy, ma costa relativamente poco. Costa poco perchè è molto diluito ed evapora in fretta. La quantità di liquido nel boccione in foto dura due o tre settimane... urge soluzione con qualcosa di naturale ed urge la costruzione del distillatore di essenze... sono alla ricerca di pentole, tubicini di rame, valvole, piegatubi, torcia per brasature... alla prossima.
P.S. La polvere è bianca e l'olio è nero. Ripeto: La polvere è bianca e l'olio è nero.
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