giovedì 27 ottobre 2022

Occhiali cinesi (riparazione plastica)

Devo tornare sull'argomento, già trattato, per documentare l'evoluzione degli interventi di riparazione su oggetti di scarso valore (scarso per i benestanti ovviamente). Non potendomi permettere delle lenti progressive, dato che un rene l'ho già speso e quello rimasto mi serve proprio, devo ripiegare su soluzioni fai da te, ovvero aggiungere degli occhialini per amplificare la gradazione prescritta dall'oculista ed ovviare la presbiopia che colpisce tutti a partire dai 50anni di età. 

Se qualche anno fa si potevano trovare degli occhialini di plastica ad un paio di euri, oggi, stranamente, le cose sono cambiate... dai cinesi gli occhialini costano mooolto di più, sempre meno di quelli che si trovano in farmacia (che sono fatti sempre in "ciaina" ovviamente). Ci si accorge così che la speculazione è trasversale e che nel tanto osannato commercio, linfa dei popoli, si infilano avidi approfittatori senza scrupoli. 

Fatto sta che, disquisizioni sulla qualità a parte, in caso di rottura occorre valutare bene se si può riparare o meno. Per chi come me ha il testone grosso come un cocomero XXL, quando mi tolgo gli occhialini per metterli sopra la testa, le aste si allargano e la sollecitazione provoca inevitabilmente la rottura (plastichetta). Ma, essendosi sparsa la voce che io tento di riparare tutto, anche l'impossibile, stavolta mi arrivano un paio di occhiali non miei, presi sempre dai cinesi, e che val la pena di considerare.

Il primo presenta la classica cerniera dell'asta spezzata. Soluzione? supercolla! A ben ragionare, ho pensato anche di creare un rinforzo metallico, affogando nella plastica un filo di rame riscaldato dalla corrente elettrica. Purtroppo le tolleranze in gioco sono molto ristrette e le dimensioni della cerniera davvero minuscole, per cui desisto. Con la supercolla si riesce ad attaccare le due parti in modo abbastanza solido. Nel caso non si riesca a far combaciare perfettamente le parti (quasi sempre), si procede con una limetta e pazientemente si modella l'asta in modo che entri nella cerniera. Un accorgimento furbo è quello di mettere un pò di grasso lubrificante per agevolare l'attrito ed impedire che delle aste troppo dure da aprire si rompano per "fatica".  

Il secondo modello di occhialino è di quelli pieghevoli, molto comodi da portare in giro nella loro custodia. In questo caso si è rotto il ponte che unisce le due lenti, in prossimità di un asola dentro la quale passa la vitina di fissaggio. In questo caso è più pratico ricostruire il pezzo, a mano. Si parte da un foglietto di plastica tagliato a misura. Ho utilizzato un supporto delle batterie alcaline rimasto orfano dopo la conversione al litio....perfetto, dello spessore giusto (che chiulo). Si unisce il pezzo rotto con del bi-adesivo al pezzettino da sagomare e lo si usa come dima. Con una limetta poi si sagoma sino ad arrivare a filo dell'originale, ottenendo così il pezzo nuovo delle stesse dimensioni dell'originale. 

Per forare il ponte così ottenuto, lo si infila nell'alloggiamento dove dovrà stare e con un trapanino a penna (catturato all'Aldi) si praticano i due forellini delle viti di fissaggio (punta da 1,2mm). Perfetto. Date le dimensioni minuscole, occorre aiutarsi con una piccola morsa da banco, meglio se di precisione. Io sono riuscito comunque a forarmi un dito oltre che infilare la punta del trapano sotto l'unghia... niente maale faccia di maiaale, fatto nieente faccia di serpeente. 

Si prova lo snodo e se del caso si aggiustano le dimensioni con dei colpetti di lima, mettendo alla fine un pò di grasso lubrificante. Fatto e sono pure soddisfatto. 

Un trucchetto: come fare se il foro della vitina non tiene più a causa di togli e metti ripetuti? Si cerca di riempire il foro con del bicarbonato in polvere (o anche pomice finissima o cotone o...) e si gocciola un pò di supercolla. Si ricrea il forellino delle dimensioni giuste e la modifica terrà come il cemento. Alla prossima. 

P.S. Il bue è grasso. Ripeto: Il bue è grasso.

martedì 25 ottobre 2022

Riparazione parti in plastica

Stanchezza (tanta), fretta (troppa), l'età che avanza ed un uso quotidiano... tutti elementi che preludono la rottura degli oggetti che usiamo e manipoliamo ogni giorno. Qualche giorno fa è stato il turno di una bacinella per il bucato, oggi un porta vivande che serve per la pausa pranzo in un azienda dal braccino corto che non prevede la mensa aziendale (<modalità padrone on>fottetevi schifosi dipendenti, arrangiatevi<modalità padrone off>). 

Il contenitore cade a terra ed il coperchio si scheggia. Il coperchio trasparente di questo porta vivande è fatto di una plastica rigida, molto simile al coperchio dei CD o DVD. Basta un colpetto ed essendo poco elastica si scheggia in più punti. 

Il primo pensiero è quello di usare la super colla cianoacrilica. Per un pò può anche funzionare, ma cè un problema. Il porta vivande deve contenere alimenti (cibo)... mettereste l'insalata a contatto con una colla che rilascia vapori tossici? io no di certo. Ed allora?

Tutorialando in giro, si scopre che esistono delle specie di "pistole" che riscaldano un filamento metallico di varie forme da affogare nella plastica per irrigidirla. Ottima idea. I più poveri si sono ingegnati con le pistole salda stagno (per l'elettronica analogica), altri con pinza, accendino e le graffette che si usano per pinzare assieme i fogli di carta. Altre soluzioni prevedono di affogare delle retine metalliche ed altre di procedere con la fusione delle parti con delle punte speciali riscaldate alla giusta temperatura, magari usando del materiale di apporto. 

Sia chiaro... graffe sagomate, retine metalliche, pistole riscaldanti, materiali.... costo? non mi interessa, preferisco ingegnarmi da solo e non spendere nulla. Tempo fa ho acquistato un pirografo per legno con a corredo una serie di punte. Una in particolare, a scalpello, mi sembra adatta.

Fatto riscaldare il pirografo, lo si appoggia sulla crepa e con dei movimenti alternativi si cerca di fondere le due parti in modo che la plastica quando si raffredda, unisce le due parti in modo stabile.  

Funziona...a patto che:

  • non si deve esagerare con la temperatura ed indugiare nei movimenti
  • non si deve premere troppo altrimenti si fora il pezzo

Con molta manualità ed esperienza su delle parti sacrificali, si riescono ad ottenere dei buoni risultati, meccanicamente parlando, considerando che questo coperchio è molto sottile. Per l'estetica è un altro discorso. Inevitabilmente si vengono a creare delle asperità. Queste sono livellabili con dei rapidissimi movimenti dell'utensile, appoggiando la punta piatta, cercando di spianare il più possibile. Per quanto si riesca a ridurre le asperità della saldatura, sarà comunque inevitabile "rovinare" le due parti assemblate. C'è poi il problema, in questo caso, della trasparenza della plastica.

Per esagerare si potrebbe procedere con dei passaggi a carta vetrata da 120 grit sino a 1000grit per poi lucidare la parte a specchio... comunque il crepo si vedrà, per cui arrangiamoci con saldatura e stop, basta che meccanicamente il coperchio tenga. Le riparazioni invisibili lasciamole ai giapponesi ed alle loro tecniche millenarie.

Questo porta vivande però, per come è fatto, ha un altro problema. Il tappo grigio, dotato di una guarnizione siliconica trasparente, non sta su e cade all'interno della ciotola bianca quando si richiude il coperchio... allora? nessun problema. si toglie la guarnizione ed attorno al tappo si incolla del nastro alluminio, quanto basta a creare lo spessore necessario ad allargare il diametro interno e garantire la tenuta. Fatto, funziona. Alla prossima.

P.S. la dispensa è chiusa. Ripeto: la dispensa è chiusa.

 

lunedì 24 ottobre 2022

Una donna come poche

Quando si dice una "Donna con gli attributi", che dice pane al pane e vino al vino, a differenza di...



https://www.youtube.com/watch?v=Z8LuQtLRRY8

...ma purtroppo, questo post è il meno visto in assoluto, #vergognatevi.

P.S. la vacca è nella mangiatoia. Ripeto: la vacca è nella mangiatoia.  

venerdì 21 ottobre 2022

La stadera del profitto e valore

Nella vita, la nostra individualissima ed unica vita, cosa vogliamo mettere sul piatto della bilancia? Sta a noi decidere cosa vale effettivamente la pena mettere sul piatto. 

“Quando il denaro diventa il fine ultimo, tutti i beni che non sono di natura economica come l’intelligenza, la cultura, l’arte, la forza, la bellezza, l’amore, per l’avaro cessano di essere valori in sé, perché lo diventano limitatamente alla loro convertibilità in denaro, che, a questo punto si presenta agli occhi dell’avaro come la forma astratta di tutti i piaceri che tuttavia non vengono goduti.” (Karl Marx, Manoscritti economico-filosofici, 1844). 

Riflettete per Dio! Alla prossima.

P.S. Birra e Nutella. Ripeto: Birra e Nutella.

mercoledì 19 ottobre 2022

Dell Precision M4500 IntelⓇ Core™ i7 820QM (incul8)

Ecco, ben mi sta. Ho infilato una serie di inchiappettate che me le voglio segnare qui a futura memoria. Andiamo con ordine. Dopo mesi di attesa, i pezzi ordinati, uno ad uno, sono arrivati tutti. E con i pezzi di ricambio sul tavolo inizio ad assemblare... il primissimo componente da montare sono gli altoparlanti che sono fissati in un posto che per sostituirli occorre smontare COMPLETAMENTE il portatile. 

Sorpresa n.1 Gli altoparlanti sono sbagliati, diversi dalla foto e dalla descrizione. Scrivi al cinese, aspetta 24 ore per la risposta, manda una foto, aspetta 24 ore, mi promettono di reinviare il pezzo, aspetta una settimana e chiedi se il pezzo è stato spedito, aspetta 24 ore, leggi che c'è il capodanno cinese e domani controllano, aspetta 7 giorni e apri una controversia con Aliexpress sperando che uno dei 40 ladroni di alibabà ti risponda. Passano tre giorni e mi promettono il rimborso totale...sto ancora aspettando, poi dichiaro guerra alla cina. 

Nel frattempo mi arrivano gli altoparlanti, nuovi, ordinati da un altro negozio (in spagna), tutto ok, posso procedere e la spagna non dovrà temere un invasione con i carri armati. Procedo con difficoltà perchè non mi ricordo la sequenza di smontaggio, pazienza, intuito e... 

Sorpresa n.2 il lettore DVD non è quello giusto... scrivi al cinese, aspetta 24 ore, mi rispondono che il frontalino si può swappare, contesto che i modelli sono meccanicamente diversi ed incompatibili, aspetto 24 ore, mi chiedono che modello ho io, rispondo, aspetto 24 ore, mi dicono di swappare alcune parti mettendo pure le freccine nella foto, rispondo che meccanicamente non si può e che il caddy non si può trasferire da un modello all'altro, aspetto 24 ore e sto ancora aspettando, fra una settimana apro una controversia da Aliexpress ed aspetto, aspetto, poi dichiaro guerra alla cina. 

Sorpresa n.3 Monto il processore compatibile, non funziona e c'era da aspettarselo... statisticamente acquistare processori dalla cina, al 99% arrivano dei fake, ci ho provato dai. Per cominciare chiedo al venditore, poi una controversia in ebay ma non sono molto fiducioso, nel frattempo recensione di fuoco per truffa ai danni di uno che si fida troppo. Ad ogni modo mi rispondono con una lista di istruzioni da bambino deficente e sto pensando di rispondere a tono come se parlassi al mio nipotino di 5 anni

Sorpresa n.4 Provo a swappare i tasti della nuova tastiera (svizzera) con quelli vecchi e scopro che sono meccanicamente diversi, per un pelino ma sono diversi. ok, qui non posso protestare, scemo io che speravo. La tastiera con layout italiano sembra introvabile e usata non la voglio...le tastiere usate sono la cosa più sporca del pianeta, provate a smontarle per crederci.

Sorpresa n.5 La batteria è carica al 12% e non ne vuole sapere di ricaricarsi... non ho idea di quale sia il problema ma sospetto che sia il chip "smart" che è in qualche modo piantato. Il tempo per il reso di Amazon è scaduto per pochi giorni e non mi resta che denunciare nella recensione l'inchiulata con fatwa a corollario. Ma anche qui una sorpresa n.5bis... amazon rifiuta di pubblicare la mia recensione perchè vìola le linee guida della community.. eh?? leggo le regole e resto basito...in pratica si può solo parlare bene dei prodotti, al massimo la cosa peggiore che puoi fare è mettere una stellina su cinque al venditore, zero stelle no.

Sorpresa n.6 All'accensione gli altoparlanti fanno un rumore pazzesco (pernacchiano) e non so da cosa possa dipendere, non da loro certamente ma l'effetto fa il paio con la Sorpresa n.7 ovvero due porte usb spente...forse ho collegato male qualche piattina. 

Sorpresa n.8 la ventola che mi hanno mandato è completamente diversa da quella in foto. Riordina da un altra parte, scrivi al cinese, aspetta 24 ore per la risposta, manda una foto, aspetta 24 ore, mi promettono di reinviare il pezzo, chiedi il rimborso, aspetta una settimana e apri una controversia con Aliexpress sperando che uno dei 40 ladroni di alibabà ti risponda. Passano tre giorni e mi promettono il rimborso totale... devo aspettare dai 3 ai 10 giorni... sto ancora aspettando, poi dichiaro guerra alla cina.

Risultato? il portatile praticamente è come prima, senza lettore dvd, con la tastiera rovinata, col vecchio processore, con gli altoparlanti staccati, senza batteria, con due porte usb morte e ben 4 vitine avanzate (maledette vitine, secondo me si riproducono per farmi dispetto)... un affarone davvero. Che la vicenda mi serva da lezione.

Ora devo smontare tutto da capo per risolvere il problema delle due porte usb spente e dell'altoparlante che pernacchia. Magari riprovo il processore che magari l'ho inserito male, non mi arrendo. Speravo di riportarlo a nuovo ed invece dovrò ancora cercare delle occasioni, stavolta con maggiore prudenza e scegliendo marketplace più affidabili. Alla prossima.

P.S. la gallina non fa le uova. Ripeto: la gallina non fa le uova.

lunedì 3 ottobre 2022

L'operatore Fastweb

Certe cose mi fanno proprio incazzare di brutto. La faccio breve. Oggi alle ore 10:44 mi squilla il telefono dell'ufficio ed un operatore che asserisce di chiamarsi "Giorgia" dopo una serie di "pronto... pronto..." mi propone senza tanti preamboli l'offerta business di Natale di Fastweb. Educatamente lo lascio finire di sciorinare la storiella imparata a memoria ed al termine faccio presente che il numero chiamato è iscritto al ROC ( il Registro Opposizione Chiamate) chiedendo come mai si siano permessi di disturbarmi. L'operatore risponde "E' per l'offerta di Natale!" al che ribatto alzando un pò la voce "HA CAPITO QUELLO CHE HO DETTO?". Giorgia mi risponde "...guardi che conosco 5 idiomi e sono pure laureato, per cui stia zitto..." eh? stia zitto??  non lo lascio nemmeno finire la frase che reagisco con un grasso e corposo VAFFANCULO! gratuito, mettendo giù il ricevitore allo stupido idioma. 

Dovo il vaffanculo ricevuto in passato da una stronzetta di TIM, indispettita a suo parere dal mio rifiuto ad ascoltare qualsiasi offertona magica di quell'azienda, ora pure Fastweb entra a pieno titolo nella mia lista di aziende con una Fatwa perenne. MAI MAI MAI con loro nemmeno se mi dovessero regalare soldi, fama e potere, mai e poi mai, per sempre. Boycott!!

Capisco le condizioni di "lavoro" degli operatori di call center, ma come già detto... non mi fanno pena. Dovrebbero riflettere sul perchè abbiano dovuto scegliere quel "lavoro" e soprattutto sul fatto che rompere i c*glioni, ed offendere pure, sia diventato un lavoro. Ma non me la voglio prendere con questi unani strafalliti, poveracci e pure laureati. Me la prendo con Fastweb che li assume, magari con la complicità di qualche recruiter ignorante, con quelli che decidono di adottare il telemarketing tramite call center per vendere i loro inutili prodotti senza rispetto per i diritti altrui. Ed io, con queste premesse, rilevato l'atteggiamento prepotente e menefreghista nei confronti dei potenziali clienti, oltre alla manifesta sciatteria con la quale vengono selezionati gli operatori di telemarketing, dovrei pure acquistare e diventare vostro cliente? Giammai! 

Giorgiaaaa, Faaaastweeebb.... VAFFANCULO!!!!

P.S. La birra è scaduta. Ripeto: La birra è scaduta. 


Aggiornamento 19 ottobre 2022 ore 15 circa, Fastweb ci riprova daL NUMERO 024502410. Faccio presente che il numero chiamato è nel registro delle opposizioni ed il "dottore" di turno argomenta così:"...non si tratta di un offerta, assolutamente. Il MISE ci ha delegato di chiamare per comunicare i contributi statali..."... non ho resistito ed ho messo giù di brutto, stanco di sentire bugie, menzogne, trucchi per truffare e prendere in giro la gente. Fastweb... FATWA!!!

lunedì 12 settembre 2022

Disinfestazione calabroni (metodo ed esca)

Ecco, a fine estate ci mancavano solo i calabroni. Sono da poco miracolosamente sfuggito ad uno sciame di vespe impazzite che avevano fatto il nido ad altezza delle ginocchia sulla porta della baracca (auto-costruita con il legno dei bancali) dove tengo gli attrezzi da giardino. Ora invece uno sciame di calabroni ha deciso di frequentare una pianta di lillà, vanno e vengono, fanno la spola verso non so dove, sciamano attorno, si posano sui rami ma del nido nemmeno l'ombra. Col nido è più facile, si aspetta la sera tardi, al buio, e si irrora con la schiuma spray, a debita distanza.... fatto. Nel mio caso i calabroni volano attorno alla pianta, si posano sui rami, attaccano se ci si avvicina troppo ed il giardino diventa off limits... prepotenti ed invadenti. 

Allora? che si fa? come si fa? eh? 

Chiamare una ditta specializzata nelle disinfestazioni. Per la propria incolumità è meglio lasciar fare le cose a chi se ne intende e lasciar perdere il fai da te che è pericoloso e potenzialmente mortale. CHIARO??

Ma.... per chi sta sopravvivendo a pane e cicoria, deve pagare per forza delle bollette astronomiche, fatica ad arrivare a metà mese causa (im)prenditori avidi ed aguzzini, è povero come la m*rda e non si può permettere spese extra... come si fa? eh? l'unica soluzione è arrangiarsi, non senza prima informarsi, studiare, leggere, capire e pensare come fare da sè senza morire.

Sarò sintetico:

Preventivamente, per la mia sicurezza, ho preso su Am*zon una tuta protettiva per apicoltori "antipuntura", quella che costa meno (made in korea, 79 euri, così ce l'ho anche per gli anni futuri in cambio di una settimana a digiuno e caldaia del riscaldamento spenta per 8 settimane) e che è fatta con tessuto in cotone, magari buono per le api ma inadeguato per i calabroni. Per la qualità... buoni margini di miglioramento ed alcune modifiche da fare, ad esempio un paio di tasche in più che possano contenere i bomboloni spray della schiuma velenosa. Del resto, di spendere 400 euro per una tuta protettiva anti api professionale... manco a pensarci. Per ovviare, sotto alla tuta protettiva mi vesto pesante, molto, molto pesante e pazienza per la sauna che è il prezzo da pagare. Sotto alla retina indosso il casco per bicicletta, così la testa è a due centimetri dalla stoffa esterna e la retina frontale è a distanza dal naso e dalla nuca. I calabroni sono bastardi, hanno il pungiglione liscio e pungono ripetutamente iniettando molto più veleno delle api....3 punture e sei praticamente morto (per gli allergici ne basta una). Meglio poi stare comunque a debita distanza ed allontanarsi lentamente in caso di attacco (no panic).


Per sterminare i calabroni (invasione senza nido) ho adottato una strategia

  • Schiumo tutta la pianta con lo spray (5 mt) per decimare il maggior numero. 
  • Spruzzo col veleno aerosol (5mt) a colpo sicuro, colpendo quelli che rimangono e che si posano sui rami (tiè, bastardi)
  • Piazzo delle bio trappole con una soluzione attrattiva (super ricetta segretissima)
  • Taglio i rami del lillà (che di una buona potatura ne aveva un gran bisogno) anche perchè mi sa che il veleno in schiuma brucia le foglie

La prima spruzzata di schiuma con due bombolette, a fuoco incrociato e tutto attorno alla pianta, senza dare loro il tempo di scappare od organizzarsi per individuare il nemico. Con me ha funzionato e la pianta è diventata una palla di schiuma che manco a natale quando nevica. 

Con l'aerosol, dopo che la schiuma è dissolta, si puntano i superstiti uno ad uno e con degli spruzzettini precisi li si elimina con pazienza e determinazione, avvicinandosi anche a due metri se serve, che tanto la schiuma li ha già rincoglioniti abbastanza. 

Si aspetta un oretta che arrivino i cugini, parenti incazzati ed amici in vena di rissa, più mogli pettegole e suocere cornute di rinforzo e si ripete il bombardamento mirato. Poi, quando i superstiti non superano 4 o 5 unità, si piazzano le bio trappole. Per posizionarle a 2 metri e mezzo di altezza ho usato dei supporti per banner pubblicitari che usavo in fiera, auto-costruiti, appesantiti alla base con degli innaffiatoi da 16 litri. Non le ho appese ai rami per tre motivi: 1) rami troppo sottili che non reggono 2kg di peso, 2) infilare le braccia dentro una pianta infestata manco a pensarci, 3) se il fogliame nasconde il tappo giallo della bio trappola, l'efficacia sarà minore.

Promemoria per le bio trappole cattura calabroni:

  • Posizionarle ad un altezza di 2,5 metri che siano ben visibili ed in posizione sud-est rispetto al punto frequentato
  • Usare una bottiglia gialla o arancione (da aranciata) da 1,5 litri o 2 litri (ma su questo ho dei dubbi, funzionano anche quelle trasparenti o azzurre)
  • mettere del miele all'interno del collo della bottiglia per 2/3 cm
  • Riempire a poco meno di metà con la soluzione segreta.
  • usare i tappi gialli grandi, fatti a tazza rovesciata

Ricetta super segreta per attirare i calabroni (super efficace anche con le vespe)

  • Zucchero bianco (no canna o aromatizzati) q.b. da riempire il fondo (non si deve sciogliere tutto)
  • Birra bionda 500ml
  • Miele integrale millefiori non riscaldato, 2 cucchiai abbondanti

NON usare miele di castagno, acacia o altro che contenga tannini. I tannini eccitano vespe e calabroni. Usarli significa poi che sono volatili per diabetici e stare all'aperto con dei calabroni impazziti non è consigliabile. Usare solo Miele Millefiori integrale, bio e zucchero bianco. La birra, lo so è un sacrificio insopportabile, va bene quella che costa meno, bionda. Qualcuno suggerisce di usare per i calabroni della carne o delle acciughe... se le esche sono posizionate vicino a porte o finestre la puzza di carne o pesce marcio la gestite voi come vi pare, io no grazie.

Con questa soluzione segreta si riesce a catturare un buon numero di bestiacce, e se ben piazzate è possibile sterminare una colonia intera in breve tempo. Diffidate da chi vi dice di non usare il miele perchè attira le api... le api non predano il miele e chi sostiene il contrario non è mai stato in giardino o non ha mai avuto un orto. Piuttosto, NON usare succo di frutta, mai. 

Con questa esca per calabroni, ho catturato i primi 3 calabroni solo dopo 2 minuti dal posizionamento. L'eccesso di zucchero sul fondo serve a rinvigorire la soluzione anche dopo che la birra ha perso il profumo (due o tre giorni), basta agitare un pò la bottiglia. Valutare o sperimentare anche l'aggiunta di aceto (rosso) per rinforzare l'effetto attrattivo. 

Risultato? Giardino tornato vivibile già alla sera e di calabroni superstiti... qualcuno, isolato ed innocuo ma destinato inevitabilmente alla cattura. Punture? zero. Adrenalina a mille. Problema risolto. Autostima alle stelle ed avventura da narrare ai nipotini. Alla prossima. 

P.S. la tavole è imbandita. Il cameriere sciopera. Ripeto: la tavole è imbandita. Il cameriere sciopera.

mercoledì 7 settembre 2022

Dell Precision M4500 IntelⓇ Core™ i7 820QM (rigenerazione)

Ogni tanto mi devo fare delle congratulazioni, per non lasciar affievolire l'autostima costantemente minacciata da un branco di unani che mi circondano, nonostante la mia inefficienza nel fare di tutto per tenerli lontani. 

Da un pò di tempo, dopo un periodo di servizio più che onorevole e performante, il mio computer portatile, pagato un rene più di 10 anni fa, ha iniziato a comportarsi maluccio. E'(ra) un laptop di fascia medio-alta, un DELLⓇ Precision M4500, processore IntelⓇ Core™ i7 820QM 1,73Ghz 4 core 8 thread di ottava generazione con lettore di smart-card integrato ed una maledettissima scheda Nvidia (le odio). 

Randomly, il portatile si freezza senza alcuna possibilità di fare nulla, se non tenere premuto il tasto di accensione per 10 secondi per spegnerlo di brutto. Schermo congelato, tastiera congelata, mouse congelato, esecuzione dei processi congelati.... nessuna possibilità quindi di attivare una console testuale per indagare ed approfondire. Escludendo le solite cause (cavallette, governo, fasi lunari, ecc...) due possono essere i sospettati: problema alla RAM o problema al processore, non vedo altre possibilità se non la mother board (meno probabile). Tutti componenti che si possono sostituire, a partire dalla RAM che, però, se sottoposta a diagnostica intensiva non segnala problemi di sorta. 

Per un periodo ho dato la colpa alla maledettissima scheda Nvidia, ai suoi drivers proprietari che con le ultime distribuzioni (Debian ed Ubuntu in testa) non sono più installabili se non con dei riti sciamanici. Sospettato anche wayland, Xorg, i driver nouveau... niente da fare, nemmeno con re-installazioni complete il problema si risolve ed il blocco totale si manifesta sia apparentemente a freddo che a caldo, con qualsiasi programma in esecuzione... allora?

Ne approfitto. Lo smonto completamente, lo lavo dallo sporco e dalla polvere e sostituisco i componenti difettosi (lettore DVD morto,tastiera retroilluminata con la vernice staccata su alcuni tasti, jack di alimentazione con falso contatto, batteria morta, pad in silicone e pasta termica dura come il cemento, ventola di raffreddamento che gracchia ogni tanto, altoparlanti disintegrati). Con l'occasione voglio provare ad upgradare il processore che purtroppo non ha una GPU integrata e mi tocca sorbirmi l'uso della maledetta Nvidia embedded nella mother board e non aggiornabile con nient'altro (maledetti per il resto dei vostri miseri giorni). Ho optato per un Intel Core i7 940XM da 2,133 Ghz, sperando di non trasformare il portatile in un fornelletto da riscaldamento (alla faccia della crisi energetica voluta dagli USA).

Lo smontaggio non è proprio una passeggiata. Non è un netbook di plastichetta con due gusci ad incastro. Questo modello è modulare ed espandibile e la quantità di componenti, connettori, cavi e soprattutto di vitine è notevole, in linea con questa tipologia di computer (portatile desktop). Il produttore mette a disposizione il service manual che, mooolto sinteticamente, spiega come smontare le parti, con delle foto francobollo e senza menzionare la funzione di alcuni slot di espansione vuoti. Schema elettronico manco a pensarlo, manco fosse il decimo segreto di Fatima. Ho inoltre scoperto un alloggiamento per una SIM dati...non dichiarata nelle specifiche del produttore (o almeno mi sembra di no). Fatto sta che alla fine del rimontaggio, qualche vite resta nel contenitore e col tempo ci si dimentica di loro, stupide ed inutili vitine.

Ridotto ai minimi termini, noto quello che potrebbe essere il problema. E' stata usata della pasta termica conduttiva (EconoThermalPaste) ed in quantità eccessiva. Si sa, si dovrebbe sapere, che aumentare la quantità di pasta termica su processore e GPU non migliora, anzi, peggiora la dissipazione del calore. Si sa, si dovrebbe sapere che la quantità da dispensare è a chicco di riso o a salsiccia (dipende dalla conformazione del chip e dalla scuola di pensiero che si intende seguire). In questa mother board la pasta maledetta (economica) è stata messa anche sui pad in silicone che appoggiano su dei chip di memoria... pasta conduttiva che mette in corto i condensatori posti su CPU e GPU (ed a sbaffi anche sulla mother board) può produrre degli effetti imprevedibili e potrebbe essere la causa dei blocchi improvvisi e casuali del portatile. Il vero problema è pulire. 

Alcool isopropilico a pioggia, spazzolini, cotton fiocc e stuzzicadenti sagomati sono le uniche armi ammesse per togliere quella pasta (che sembra micropolvere di alluminio in pasta dentifricia) e non grattare via i componenti o peggio graffiare delle micro piste del PCB. Nemmeno con una giornata intera di intervento e quasi un litro di alcool isopropilico si ottengono risultati soddisfacenti...occorre intervenire con un microscopio e togliere la pasta attorno ai micro componenti smd... un incubo. 

Ora sono in attesa dei pezzi, che a trovarli sono impazzito tra Amazon, e-bay ed Aliexpress... incontrando un branco di rivenditori "professionali" (così almeno li definiscono i marketplace di riferimento) che fanno invidia a peracottari e zappaterra. Il pezzo più introvabile è la tastiera retroilluminata italiana. Per risolvere si prende una tastiera qualsiasi (magari UK o QWERTZ svizzera) e si swappano i tasti "sbagliati", sperando si siano salvati nella tastiera originale. Fra le mille idee si potrebbe stampare in 3d dei tasti trasparenti, verniciarli di nero e con un incisore laser "serigrafare" le lettere che servono... tenete l'idea e fateci due soldini. Una Fatwa a quel furbone di unano itagliano che ha deciso di vendere i singoli tasti a 3 euro l'uno... mi sa che l'annuncio ti resterà li per un bel pò, a glorificare la tua avidità da perfetto imbecille pidocchioso unico al mondo. Per il processore ho rischiato e spero mi vada bene... ordinare dalla cina processori intel, al 99% arriva un chip fake... mi sento fortunato.

Ora, alcune considerazioni... le CPU Core i7 sono arrivate ad oggi alla 13ma generazione e presto saranno soppiantate dagli i9 Raptorlake e via dicendo. Vale la pena di rigenerare un portatile vecchio di 10 anni? Si, questo portatile decisamente si a patto di sostituire l'hard disk da 7200rpm con un unità SSD. Il resto non è malaccio, l'hardware è ben equipaggiato e per un uso professionale è più che adatto.. Il limite degli 8 giga di ram dichiarati dal produttore e dall'intel stessa sul processore, credo, non lo so ancora, ma credo possa essere superato con due DDR3 da 8Gb (16 in tutto). Magari non li vedrà tutti ma spero che funzioni. 

Quanto ho speso? troppo per le mie tasche sempre vuote, ma non ho puntato al prezzo più basso in assoluto, contando di mangiare meno e spegnere la caldaia per un mese. Comunque il portatile è stato usato intensamente, molto intensamente, 10 ore al giorno per più di 10 anni, per cui c'erano tanti componenti da sostituire. Tastiera, altoparlanti, lettore DVD, ventola, processore... 250 euri circa, dove la parte del leone la fa la CPU che con la crisi dei chip è quotato 125 euro circa. A questa cifra non si trova nulla di usato con processore top di gamma, almeno oggi.

In sintesi questo DELL Precision M4500 con disco SSD e processore originale (820QM da 1,7GHz), abbinato ad una Debian 11.5... come si comporta il figlioletto?? Avvio sino alla richiesta di password in tre secondi netti. Avvio di Gnome in altri due secondi netti, Spegnimento in meno di due secondi e devo ancora upgradare la RAM... provateci con winzozz se siete capaci. Questo me lo tengo stretto per almeno altri 5/10 anni se non esplode prima.

Maaa... alla fine, chi caxo è che ha innaffiato la mother board di pasta termica CONDUTTIVA? Chi è quel peracottaro di sedicente tecnico informatico? Io. Ero giovane ed inesperto ma nella fase iniziale dell'effetto Dunning-Kruger. Alla prossima.

P.S. la banca è chiusa.Ripeto: la banca è chiusa.

domenica 14 agosto 2022

Andate in ferie

Andate in ferie o in vacanza se preferite, in ogni caso andatevene dove vi pare, vi prego, ma andate via. Andatevene tutti. Stressati dal vostro lavoro usurante? Esauriti da mesi di lockdown e mascherine obbligatorie all'aperto ? Debilitati da tre dosi di terapie sperimentali? Preoccupati dall'aumento dei prezzi o dalla guerra usa-urss? Non sentite il bisogno di andare in un luogo affollato da vostri simili a divertirvi, ballare, cantare a squarciagola? Non sognate una spiaggia caraibica ma anche il lido delle famiglie va bene? Non avete bisogno si staccare la spina, di svegliarvi tardi, di non avere nulla da fare, di mangiare serviti e riveriti, di fare il caxo che vi pare a tutte le ore, di bearvi nel vostro nuovo costume da bagno o sfoggiare orgogliosi la nuovissima attrezzatura sportiva?

Mi raccomando, fatevi le vacanze dell'eccesso sfrenato e concentrato in tre settimane per i più fortunati, vi prego, praticate qualche sport estremo con cui vantarvi con gli "amicci", tipo paragliding con attrezzature a noleggio dagli anni '90 o immersioni in una vasca di squali, o meglio ancora per i più pigri, iniziate l'appiauar al mattino consumando alcool a fiumi come non ci fosse un domani. E soprattutto, sperperate tutto, anche i soldi che servirebbero per tornare a casa, compresi quelli per pagare il mutuo dell'auto o il prestito contratto per andare in vacanza. Andatevene, morite felici o non tornate mai più.

Vi prego, andatevene tutti e lasciatemi solo, che le strade senza traffico, il supermercato deserto, le sere silenziose e nessuno che rompe i co*lioni sono per me la miglior vacanza immaginabile, ovunque sia. Buon ferragosto, unani di m*rda, che il vostro dio vi strafulmini.

P.S. il pappagallo vuole il biscotto. Ripeto: il pappagallo vuole il biscotto.

lunedì 1 agosto 2022

Caldo bestiale e siccità, ma...


E' una certezza ormai che viviamo in un mondo governato da dementi, pazzoidi schizofrenici, costretti ad assistere ad assurdita’ e paradossi!! 

non passa giorno ormai che veniamo esortati ad usare l’elettrico perche’ i combustibili fossili scarseggiano e finiranno, ma oggi sono comunque necessari per produrre elettricità.

ci dicono di non acquistare prodotti confezionati soprattutto con la plastica perchè inquinano i mari, ma non hanno risolto le problematiche di imballaggio per i prodotti deperibili 

ci spingono a consumare, usare e gettare per creare l'emergenza rifiuti e giustificare gli inceneritori e le centrali nucleari

ci colpevolizzano se non differenziamo la spazzatura per agevolare il riciclo che paghiamo già comunque profumatamente con tasse e contributi ad hoc per gestirlo, 

ci suggeriscono di indossare un maglione se fa freddo e riscaldare la vostra casa fino al massimo a 19°, oppure di non usare l’aria condizionata sotto i 25°, 

ci suggeriscono di ottimizzare i chilometri in auto o andare in bicicletta o camminate il piu’ possibile per il clima, ma poco o nulla viene fatto per creare un ambiente idoneo a ciclisti e pedoni, mentre l'auto resta in troppe situazioni l'unico modo possibile per gli spostamenti

ci minacciano che vieteranno la guida di un'auto diesel o a benzina un po' vecchia a chi non può permettersi di cambiare auto e che deve usarla per andare a lavorare 

ci consigliamo di abbassare il riscaldamento di 1° ( perchè solo un grado visto l'evidente cambiamento climatico in atto?)

Nel frattempo:

  • i giochi olimpici invernali si sono tenuti a Pechino sulla neve artificiale.
  • in Francia, le località sciistiche illuminano le piste fino a mezzanotte in modo che gli "alzati tardi" possano sciare di notte.
  • lufthansa effettua 8.000 voli "vuoti" per mantenere i suoi slot.
  • la maggior parte delle grandi partite di calcio si svolgono di sera sotto i mega riflettori che consumano l’impossibile!
  • in campo finanziario hanno creato i “i bitcoin” che hanno bisogno di centrali nucleari per gestirli e manutenerli visto quanto consumano
  • lo star system continua a volare con aerei privati e poi viene a farci la morale pubblica sul cambiamento climatico
  • centinaia di camion girano per portarci frutta e verdura dalla Spagna e/o da tutto il mondo, mentre i prodotti regionali vanno gettati nella spazzatura o distrutti dalle ruspe
  • la nave più grande del mondo: Wonder of the Seas trasporterà 7000 passeggeri, 2300 membri dell'equipaggio e girerà il mare per puro intrattenimento.
  • la deforestazione sfrenata è causata anche dall'aumento di imballaggi in carta per combattere l'inquinamento da plastiche e poi si piange se aumenta la CO2.
  • circa 3500 portacontainer circolano nel mondo e ciascuno consuma 280.000 litri di carburante per 1000 km.
  • i miliardari magnaschèi si organizzano viaggi spaziali con consumi "astronomici" solo per puro divertimento personale
  • i campi da golf in piena siccità sono verdi e rigogliosi come non mai 
  • i nostri politicanti girano con l'auto blu e l'aria condizionata a manetta
  • ...

Potrei continuare a lungo l’elenco di assurdità e comportamenti energivori, impattanti e non indispensabili .. aggiungete voi altri esempi al lungo elenco delle assurdità se volete.

"PER IL BENE DELL'ECOLOGIA" e per ridurre l’impatto ambientale, dimentichiamo che la popolazione mondiale ha raggiunto gli 8 miliardi di persone e che la stragrande maggioranza dei poveracci consumano già sempre meno tutti i santi giorni per sopravvivere.

Chi vogliamo e chi volete prendere in giro? ...Alla prossima. 

P.S. il lupo è peloso, la trota nuota. Ripeto: il lupo è peloso, la trota nuota.

giovedì 21 luglio 2022

Contatti ossidati da batterie alcaline (rimedio)

Tempo di riordino e di sorprese (ma neanche tanto). Il problema degli apparecchi a batteria è che se "per un pò" li si lascia parcheggiati nel cassetto con le batterie installate, inevitabilmente i contatti si riempiono di cristalli bianchi (o verdi), le batterie sono da buttare e si spera che l'aggeggio funzioni ancora...

Iniziamo con alcune informazioni. Quando le batterie alcaline "perdono", la soluzione che fuoriesce viene chiamata comunemente "acido da batteria". Non si tratta assolutamente di un acido ma di una forte base, nota come "idrossido di potassio". Le batterie che si scaricano, producono gas che se arriva a una pressione sufficiente a creare un'apertura da cui può fuoriuscire lasciando entrare nella batteria biossido di carbonio (CO2) che, mescolandosi con il potassio (K), dà origine alla sostanza cristallizzata.

L'ossido di manganese e l'idrossido di potassio, entrando a contatto con l'ossigeno, formano quella tipica patina bianca granulosa. La causa dell’ossidazione delle pile va ricercata nell’idrossido di potassio in reazione con l’ossido di manganese, la base delle pile alcaline.

Ecco. ma in tal caso... si può rimediare? ovvio che si. Quello che fuoriesce dalle alcaline non è un acido ma una base. Per neutralizzarla, ovvero riportare a PH neutro, occorre usare una sostanza acida, tipo succo di limone o aceto. Per i ricchi magnaschèi, si compra un prodotto spray apposito, che neutralizza e che uccide gli orsi polari ed i pinguini da quanto inquina.

Fra i rimedi naturali per togliere l'ossido, in rete si trovano i seguenti suggerimenti (spiegati male ovviamente dai soliti copia incolla seriali e compulsivi a caccia di visibilità):

  • Aceto: Metti 250ml di aceto in mezzo litro di acqua. Versa questo liquido in uno spruzzino e nebulizzalo sui contatti per qualche minuto.
  • Bicarbonato: aggiungi poca acqua al bicarbonato così da creare una pasta. Spalmala sui contatti e fai agire per 24h. Usa un panno umido per rimuoverla.
  • Dentifricio: metti direttamente sui contatti, fai agire per 30-40 minuti e con un panno umido rimuovi.
  • Succo di limone:  Versa direttamente il succo sui contatti ed utilizzando uno spazzolino scovolino striscia fino a rimuovere l'ossidazione.
  • Carta vetrata(grana finissima): striscia sulla parte ossidata per rimuovere l'incrostazione.
Lasciate perdere dentifricio e bicarbonato che sono difficili da togliere in quei vani stretti ed angusti, tipo il telecomando della TV. Lasciamo perdere anche gli spruzzini che nebulizzano, giusto per evitare di spargere inutilmente l'acido neutralizzante su parti che potrebbero corrodersi.
Prima di iniziare occorre asportare meccanicamente (con uno spazzolino o qualsiasi attrezzo idoneo) tutte le sostanze corrosive sparse e pulire per bene. Versare poi qualche goccia di succo di limone sul contatto e spazzolare tutto intorno (meglio se il contatto metallico è estraibile così lo si può immergere). Visto che la sostanza fuoriuscita è una soluzione basica, l'acidità del succo di limone o dell'aceto contribuirà a neutralizzarla: si noterà che l'ossido inizia a "friggere" sciogliendosi. 
 
L'aceto o il limone non deve essere usato per neutralizzare le batterie al carbone-zinco o al piombo, poiché queste batterie hanno elettroliti acidi che sono meglio neutralizzati con il bicarbonato di sodio. 
 
Se i contatti sono molto arrugginiti o danneggiati, potrebbe essere il caso di utilizzare un abrasivo (come la carta vetrata da 200-320grit in su) per pulire sino alla base metallica. Se la placcatura in nichel tipica dei contatti delle batterie è corrosa, i contatti potrebbero arrugginirsi nuovamente in futuro. Si può scegliere di proteggerli con grasso dielettrico (siliconico) o sostituirli..... si certo come no, scrivo ai cinesi per i contatti della mia pila chiedendo il pezzo di ricambio. Meglio ricostruire in qualche modo o prendere una soluzione per nichelare e rifare la placcatura. Il più delle volte l'aceto fa sparire le croste e con l'aiuto di uno stecchino di legno o plastica per non graffiare il metallo si riesce a far tornare come nuovi i contatti.

Ecco.... ora il ciòttolo a batteria riprende a funzionare per tornare nel cassetto ed essere usato una volta all'anno.... quasi quasi lo butto e non ci penso più. Cosa me lo tengo a fare se non lo uso?  Alla prossima.

P.S. la pecora veste lungo. Ripeto: la pecora veste lungo.

venerdì 15 luglio 2022

Io sono uno zombie (ma anche no)


E' antropologicamente interessante assistere allo spettacolo mediatico e social di questi giorni, a gente che si straccia le vesti al grido di "Sant'uomo, non ti meritiamo". E ancora una volta assistere a false dicotomie tipo "o Draghi o fine dell'Italia", nonostante tutte quelle proposte, da "vaccino o morte" fino a "pace o condizionatori" si siano poi schiantate contro il muro della realtà. 

Il potere e i media in Italia sono consapevoli di poter dire ciò che vogliono, anche le cose più ridicole tipo le affermazioni sopra riportate, perché nessuno si ribellerà: l’Italiano medio (l'unano) negozia la propria libertà per compiacere il padrone di turno, con la speranza (non detta) di riuscire poi a ingannarlo.  

È la morale del servo: fingere di obbedire e invece disobbedire di nascosto

alla faccia del plurievocato bene comune. Evidentemente la storia non ha niente da insegnare a chi non ha gli strumenti e il desiderio per leggerla.

La logica conclusione che uno spettatore dovrebbe trarre da questo spettacolo è che questo Paese è già morto, se l'unica speranza di salvezza si aggrappa a un singolo individuo dai poteri taumaturgici, e fuori di lui deserto o morte...sembra una trama brutta e scontata di un film della Marvel ma in pochi riescono a vedere il ridicolo di questa fattuale lettura. Che ci pensi il Supereroe, noi semplicemente assistiamo.

Inoltre è ancora confermato che in questo Paese ormai non si può discutere di nulla, perchè ci si infrange contro tautologie prive di significato tipo "ce lo chiede l'Europa", "è la legge di Mercato", "è per il Bene Comune", "lo dice la Scienza", "lo dicono i Numeri". Affermazioni che sono smontabili ognuna con 2 domande, ma che nemmeno è possibile porre, perché o sei per l'Europa, per i Numeri (interpretati a piacimento), per il Mercato, per l'Agnello d'Oro di turno, o sei semplicemente un nemico, un subumano, non degno nemmeno di una conversazione, a cui al massimo puoi partecipare solo per essere sbranato e chiedere venia. 

Parole nobili come "Scienza" "Europa", "Bene Comune" non hanno più significato ma si sono trasformate in meri appelli al principio di autorità, buone per negare alla radice la necessità stessa di un ragionamento, per sopprimere e impedire qualsiasi dubbio o perplessità.

Intanto, mentre scrivo, sappiamo tutti come andrà a finire questa pantomima: mercoledì tornerà tutto come prima, anzi, di più.

Mi sovviene una frase del regista George Romero dopo il successo de "la notte dei morti viventi":"Ho sempre simpatizzato per gli zombie, hanno un che di rivoluzionario. Rappresentano il popolo solitamente senza idee autonome che a un certo punto, stanco dei soprusi, si ribella. Eravamo noi nel '68. E ora siamo morti, no? I nostri ideali sono morti, io sono uno zombie."

Non resta che sperare nell'alba dei morti viventi. Alla prossima.

P.S. peti e tacchini alle porte di casa. Ripeto: peti e tacchini alle porte di casa.

martedì 5 luglio 2022

Innesto rapido per tubo irrigazione (autopsy)

Siccità record (ma va?), vietato annaffiare il giardino ed obbligo di limitare gli sprechi (perchè prima si poteva sprecare vero?).  Ok, ma basta fare un giretto in bici nei paesotti di campagna e ci si accorge che nessuno rispetta l'ordinanza di quei sindaci che durante l'anno ben si guardano di agire per prevenire le perdite degli acquedotti o cercare di sensibilizzare i cittadini sui cambiamenti climatici... fanfaroni ignoranti! L'unica misura presa è stata quella di intubare i corsi d'acqua e chiudere le fontanelle pubbliche (bastardi).  Ma poi, come potremmo rispettare gli ordini di chi in agosto fa innaffiare il prato davanti al municipio con i getti a pioggia (durante il divieto) o le raccomandazioni della municipalizzata che "gestisce il territorio" innaffiando le aiuole con gli impianti automatici anche quando piove?? Inutile dare ordini se non si è disposti per primi a dare il buon esempio. Per cui... fanchiulo. Il prato è completamente giallo, secco come il deserto del sahara, le piante ornamentali andate (solo le mie ovviamente, non quelle dei vicini) ma non sono disposto a far morire di sete gli alberi da frutto, la vigna (una pianta è già morta), le erbe aromatiche, l'orto ed i pomodori... con quelle cose io mi cibo e basta. 

Comunque, incazzature a parte, mi accorgo che l'innesto del tubo di irrigazione perde ed a volte, quando c'è un pò di pressione, salta via (lavandomi completamente, ma tanto c'è caldo per cui va bene). Preso dalla curiosità e dal segreto desiderio di aggiustare, dò un occhiata all'innesto e noto qualcosa di "strano"... mancano i dentini bianchi che dovrebbero agganciare l'innaffiatore. Ecco, lo sapevo, l'ennesima cosa che si rompe e che fa pensare al ragionamento "spendo qualcosa in più ma almeno mi dura di più". 

Decido di smontare l'innesto pensando alla mente malata del progettista (sicuramente un ingegnere) che progetta le cose in funzione delle esigenze di risparmio dell'azienda padrona che lo schiavizza tutti i giorni. Occorre togliere la ghiera mobile "a molla" che permette l'attacca stacca. E' tenuta in sede con degli arpioni distribuiti su due semi circonferenze. E' sufficiente infilare delle striscioline di plastica per sfilare il tutto. Dentro, la sorpresa. Ci sono (meglio dire c'erano) due dentini di un materiale bianco, non credo sia teflon, forse nylon, plastichetta, flessibili, terminali ad un supporto di forma "strana" che dovrebbe garantire l'elasticità. La ghiera, con la sua conformazione interna, assicura un movimento sufficiente per permettere l'innesto e successivo bloccaggio. In alcuni modelli di innesto, i dentini sono tre e starò  un pò più attento la prossima volta. 

Aggiustabile? boh, per ora non mi viene in mente nulla per costruire qualcosa che possa garantire il bloccaggio, ci penserò. Di certo con la colla no, anche perchè i dentini saranno nel prato, introvabili. Di sicuro il ricambio manco a cercarlo. Questi stramaledetti produttori di profitti per sè a scapito di noi poveracci non ci pensano proprio a garantirci il diritto di aggiustare. Schifosi!. Che dio vi strafulmini. Per un pezzettino di plastica devo buttare tutto, pagare per smaltire il rifiuto, pagare il nuovo, contribuire mio malgrado a produrre rifiuti non riciclabili e peggiorare i cambiamenti climatici, con questo consumismo obbligato da questi capitalisti teste di ca**o.... e ci rimettiamo tutti. 

Sono orientato, per la prossima volta, quando sarà (per ora rinuncio per vendetta e boicottaggio), di prendere gli innesti in ottone ma prima vorrei capire come sono fatti... forse anche quelli, che sembrano più durevoli, hanno un punto debole fatto di plastichetta che salta e ti costringe a comprare, consumare e comprare all'infinito... ocio che mi stanno girando e prima o poi vi verremo a prendere. Alla prossima, ma anche no. 

P.S. Il posso è nero. Ripeto: Il pozzo è nero.

lunedì 27 giugno 2022

Fly Swatter mod (new lithium battery - ricaricabile USB)

Estate, caldo torrido, finestre aperte, luce accesa all'imbrunire e... un invasione di insetti volanti, pappataci, zanzare, mosche, cimici, cavallette, calabroni, vespe, farfalle, falene e via dicendo. Quindi? si riempie la casa di aglio, zampironi profumati, candele alla citronella, lanterne ad alta tensione, piastrine e insetticida in quantità tale da avvelenare un quartiere.... si, odio gli insetti, è un odio viscerale ed atavico che si avvicina molto alla fobia, specialmente per le zanzare che a me mi fiutano a kilometri di distanza e che se mi pungono mi tocca fare il bagno nel dopo puntura, oppure grattarmi a sangue per mesi. 

Ecco, tempo fa ho acquistato una di quelle racchette che fulminano gli insetti....sempre se riesci ad anticiparli quando volano, che ad usarle sembri un campione di tennis che non ne prende una. Racchettone fulmina insetti, bug zapper, fly swatter, matamoscas electrico, raquette anti-moustique, mosquito bats, chiamiamole come ci pare, costano una sciocchezza (intorno ai 5 euro che per me è una cifra) ma il problema che hanno quei dispositivi sono le batterie. Ultimamente si trovano quelle che funzionano con un paio di AA. Qualche modello più datato (ed evoluto nonostante sia nato per primo) contiene una mini batteria al piombo, ricaricabile ovviamente. Fra le due soluzioni, ognuna con i suoi pro e contro, preferisco quella con le batterie ricaricabili, si attacca il cavo, si aspetta un pò e non ci si deve riempire la casa di batterie usa e getta. 

Il vero problema però è che dopo un pò, le batterie al piombo perdono la carica in poco tempo ed occorrerebbe comunque sostituirle, anche se la loro sostituzione non  è prevista. Sono delle batterie nere, senza scritte, credo da 4 volts con capacità attorno ai 300/500mAh. In teoria si possono anche rigenerare, aggiungendo un pò di acqua distillata, ma non ne vale la pena. A cercare un pò in rete si trovano dei ricambi, ad un paio di euri ciascuna, spedite dall'india (dove le zanzare, lì, sono in realtà dei mini elicotteri da combattimento). Un paio di vitine e la sostituzione è alla portata di chiunque.

Ma perchè movimentare una nave dall'altra parte del pianeta per un oggettino del genere? E perchè invece non provare a moddare la racchetta con quello che si ha in casa o meglio over clockarla?? eh? eh?  Tre sono le soluzioni che mi sono venute in mente, al volo, compatibilmente con lo spazio a disposizione nel manico.

1) tre batterie AAA. Si quelle piccole perchè ho il supporto per le pile che mi permette di tenerle assieme e sostituirle senza tante difficoltà. 4,5 volts in totale e ci siamo.

2) una batteria da 9 volts... più del doppio di quello previsto... non dovrebbe esplodere nulla ma sicuramente una mega tensione in uscita da fulminare una mucca.

3) LITIO!! 3,7 volts nominali (4 volts e rotti a piena carica) sono sufficienti per innescare l'oscillatore e generare dai 2000 ai 3000 volts. 

Allora? la soluzione 3 richiede un BMS e delle modifiche per l'attacco dello spinotto di ricarica... è caldo e non ho voglia (per ora) di mettermi a perdere tempo, tanto meno accendere lo stagnatore. La soluzione 2 è particolarmente intrigante e mi riservo di fare delle prove per vedere quanto dura il circuito elevatore di tensione senza saltare. La soluzione 1 mi piace ma tre pilette AAA non ho idea di quanto possano durare. Al limite elimino il led bianco, che secondo me non serve a nulla, per risparmiare un pò di energia. 

OK, procedo.... ed immediatamente trovo la trappola di quei maledettissimi cinesi... il cavetto con il connettore è assemblato con i colori invertiti secondo i nostri standards (e si vede dalle foto). Solitamente il rosso è il positivo ed il nero la massa....per i cinesi no!. Il rosso è collegato alla massa ed il positivo al filo nero.... bastardi. Almeno la serigrafia sul PCB è di aiuto....mai fidarsi e non è la prima volta che mi capita... provare a smontare qualche lampadina a led made in cina e vedrete.

Per questo mod non ho voglia di creare uno sportello per la sostituzione rapida delle nuove pile. Al limite, al bisogno, svito il manico e sostituisco. Vabbè, ora ho due racchette praticamente nuove,da posizionare nei punti strategici, pronte a fare il loro dovere. Se trovo un portapile AA simile a quello che ho usato, e lo spazio me lo consente, posso provare ad usare tre pile con capacità ed autonomia  maggiore. Bene, ora a caccia di zanzare, ma.... capita solo a me che quando hai la racchetta killer in mano, gli insetti volanti spariscono come per magia? Alla prossima. 

P.S. La rana è rosa. Ripeto: La rana è rosa. 

Aggiornamento del giorno dopo: Ed anche la conversione al litio ha funzionato alla grande. Un micro BMS 1S da 3A (quello avevo nel cassetto), un porta batteria 18650, 4 fili da saldare et voilà. La carica prevista per la batteria precedente era a 5 volts, perfetti per il BMS. 4 volts della batteria al litio (18650 Li Ion) recuperata da un pacco di un vecchio computer portatile fa perfettamente il suo dovere, con una buona scarica fulmina insetti ed il led che si illumina alla grande. Non ho moddato il manico per la sostituzione rapida della batteria ma credo che durerà sicuramente più a lungo di quella che c'era prima. Se dovrò sostituirla, dato che è usata e non perfettamente performante, aprirò il manico ed in due secondi, grazie al porta batteria, la sostituirò in quattro e quattr'otto. Ora ho la mia racchetta fulmina insetti ricaricabile via USB ed almeno per ora sono l'unico in tutto il pianeta ad avercela.  Grande, sono felice. Alla ri prossima. 

P.P.S. la rana è bollita. Ripeto: la rana è bollita.

lunedì 13 giugno 2022

Utonti stipendiati a tempo indeterminato

E' "da sempre" che gioco alla lotteria, quando posso, un euro al mese ma anche meno. Ci provo, spero e regolarmente resto deluso. Oggi che il "giacpot" è di  "miglioni di euri", ci voglio provare anche io come tanti.... un euro e si fottano anche i poveracci. 

Per comodità, dato che al bar che li vende mi devo comperare anche un caffè, visto che non ci sono ricevitorie dedicate nel raggio di kilometri e che se al bar non consumi ti guardano male, mi sono registrato sul sito sperando si possa "giocare" comodamente da casa.... che poi è un gioco del c**zo, dato che non ci si diverte per niente a perdere continuamente

Con la registrazione devo aprire anche il conto gioco, una sorta di area con importo prepagato (e per fortuna limitato negli importi, causa idioti ludopatici senza autocontrollo e disciplina). La registrazione richiede l'invio di un documento di identità, fronte retro, in corso di validità visto che abbiamo una scadenza oltre alla quale non siamo più noi, ovvero diventiamo nessuno per la burocrazia. 

Da buon informatico, prendo lo scanner, appoggio il documento, lancio gscan2pdf (per linux) e produco un bellissimo PDF di due pagine: PAGINA1 fronte e PAGINA2 retro, 200ppi, leggibilissimo. Semplicissimo, no?. Nella form del mio profilo carico il file e lo invio, sperando di ricevere un bonus di benvenuto da spendere ovviamente in schedine agratis. 

Tempo un giorno ed il mio documento viene respinto. oibho! nessuna motivazione. Provo a ricaricarlo pensando ad un errore di trasmissione ma viene respinto nuovamente. Acciderbolina! che succede? scrivo all'assistenza che mi risponde a strettissimo giro di mail. Scrivo che il PDF è di due pagine, il fronte del documento sulla prima ed il retro sulla seconda. Mi rispondono che non importa se il fronte retro è su due pagine o su due files distinti, basta che non superi i 5 mega... nella form però il limite dichiarato è di trenta mega (si mettessero d'accordo fra di loro saremmo tutti più tranquilli). OK, controllo il file, sono DUE pagine da 363090 bytes, ben al di sotto dei 5 mega. 

PDFINFO:

Creator:         Simple Scan 3.28.0
Custom Metadata: no
Metadata Stream: yes
Tagged:          yes
UserProperties:  no
Suspects:        no
Form:            none
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Page rot:        0
File size:       363090 bytes
Optimized:       no
PDF version:     1.3

Invio nuovamente pregando l'assistenza, in caso di rifiuto, di specificare i motivi e specificando chiaramente che le pagine sono DUE e il retro del documento si trova a pagina 2 (due). Per completezza allego anche l'hash MD5 del file, magari stanno guardando il file di qualcun'altro. 

Mi sa che l'operatore però non deve essere molto sveglio, oppure ha un lettore di PDF che non va molto bene perchè mi risponde che loro vedono solo il fronte del documento e manca il tetro, rimproverandomi di non aver seguito le indicazioni fornite... 

"Dalle verifiche fatte, in tutte le mail inviate ci risulta inviato solo un lato del documento. Per convalidare il documento di identità è necessario inviare sia il fronte sia il retro."

Ah, bhè, allora mi incazzo un pò. Rispondo che il PDF è di due pagine chiedendo se nel loro visualizzatore vedono pagina 1/1 o 1/2 (che lo sa anche un bambino cosa significa, pagina uno di uno o uno di due), ma nel rispondere commetto un errore madornale.... rispondo da un altro indirizzo di posta che è sempre mionome.miocognome@....com cambia solo il gestore di posta... e la risposta non si fa attendere

"Ci dispiace comunicarti che la tua richiesta di assistenza non proviene dall’indirizzo mail associato al tuo conto gioco. Teniamo molto alla sicurezza dei dati che ci hai affidato. Ti chiediamo quindi di inoltrarci una richiesta dalla mail che hai indicato al momento della registrazione su così da permetterci di darti supporto. "

Ma come... su due risposte precedenti,  la mail diversa non l'hanno contestata, ora si!! e poi.... cosa c'entra la sicurezza dei dati che vi ho affidato con il mittente di una mail che allega un mio documento di identità???

e allora? sto litigando con un robot o con un unano in carne ed ossa ma privo del lobo frontale?? Ok è lunedì, forse l'operatore ha fatto bisboccia nel weekend assumendo sostanze psicotrope proibite e non, in quantità tale da aver fuso i pochi neuroni sopravvissuti che madre natura non sembra avere elargito con generosità. 

e allora? mi viene voglia di chiudere il conto gioco ma per farlo dovrei inviare un PDF con il mio documento di identità...ma... mi state pigliando per il culo?? 

E' lunedì anche per me e non ho tempo di interagire con un unano diversamente sveglio, per cui con l'utilità "pdfseparate" separo le due pagine e le allego come due files distinti, manco avessi a che fare con un bambino analfabeta. E vediamo che scusa troveranno stavolta. Poi aspetto il questionario di valutazione dell'assistenza ma mi sa che non risponderò a delle domande che non prevedono risposte negative o da un mittente diverso da quello che piace a me e che inevitabilmente finirà nella black list dei mittenti da dirottare nella casella spam.... Questi guadagnano in un mese cifre che manco in 10 vite riuscirei a guadagnare e non si possono permettere nemmeno un servizio di assistenza decente. Se trovo un loro azionista per strada... alla prossima. 

P.S. il coniglio è cotto. ripeto: il coniglio è cotto.

giovedì 5 maggio 2022

il materiale unano

Ci sono persone che riescono a concentrare in una frase delle verità incontrovertibili, con una capacità di sintesi che invidio. 

"I padroni del vapore italiani hanno, nella loro generalità, storicamente scritto nel codice genetico la regola di massimizzare i profitti tirando il collo il più possibile al materiale umano a disposizione ed innovare quando proprio non ce la si fa più, arrivando per questo sempre in ritardo. "

Ecco, in due parole, chi sono i "padroni" o "i(m)prenditori" e come vedono i lavoratori. Noi poveracci, per loro, siamo solo "materiale umano", nulla di più. E come materiale veniamo usati, maltrattati, umiliati, consumati, buttati e quasi mai riciclati. Alla peggio, quando il materiale umano è troppo consumato o giudicato inadatto allo scopo, viene buttato e/o confinato in qualche ospizio a fare da materiale per operatori aguzzini, violenti ed inconsapevoli di essere a loro volta materiale umano. Altri padroni (ne ho già parlato) ci vedono come "capitale umano", valutandoci solo come materiale in grado di produrre reddito, altrui ovviamente.

I padroni del vapore, questa elite di migliori di noi con più diritti di noi, sono ormai senza più freni e senza pudore arrivano pure a vantarsi di tenere questo atteggiamento. Quelli che invece non lo fanno, sono ancor più pericolosi. Ed alle esternazioni di quela moltitudine di defi*enti che si lamentano che i giovani non sono disponibili a lavorare gratis per "imparare", come vogliamo rispondere?

A creare questa casta di intoccabili siamo stati ognuno di noi, ognuno in microscopica parte. Succede per piccoli passi, ogni volta che sopportiamo la cessione di una microscopica parte della nostra dignità in cambio di un "vantaggio" apparentemente tale nell'immediato ma devastante nel lungo periodo. 

Che fare? poco o niente, hanno ormai vinto loro e noi abbiamo perso. Inutile illudersi, abbiamo proprio perso. Ma allora? Rivoluzione? naaaaa... mi fermo qui, perchè non noglio suggerire soluzioni od aizzare gli unani verso una ribellione che non ci sarà mai, forse per almeno un paio di generazioni, poi si vedrà. Alla prossima.

P.S. la caccola è in sala alta. Ripeto: la caccola è in sala alta.

mercoledì 13 aprile 2022

Che incazzatura

Come definiresti colui che usa i tuoi attrezzi e macchinari da giardino senza chiederteli? O li usa in modo improprio (tipo una lama affilata per tagliare delle radici fra i sassi) e te li restituisce sporchi di terra oppure inesorabilmente rotti? Oppure ti chiede in prestito il tuo bio trituratore e lo usa per frullare le radici piene di terra?? O ancora usa il tuo telo copri moto come straccio per raccogliere il terriccio? O ancora ti chiede "a cosa serve questo" (che gli attrezzi non sa manco cosa sono) e poi lo usa per tutt'altri scopi? Se poi ti restituisce (quando non se li tiene per sè) gli attrezzi tutti ammucchiati alla rinfusa dopo averli ovviamente prelevati da una ordinatissima parete attrezzata? Eh? come definiresti un personaggio del genere? E se a fare osservazioni "a colui" reagisse male con insulti arroganti?? Eh? Eh? Un paio di definizioni ce le avrei pure ma credo che per risolvere questo problema mi vedrò costretto a traslocare l'invidiabile attrezzatura (tutta di recupero ma messa a nuovo) in un luogo non accessibile, a prova di ladro. 

E che dire se decidi di recuperare un oggetto di alluminio, dimenticato in cantina per quarant'anni, sporco, arrugginito, rotto, dopo che il proprietario ti dice che vuole buttarlo, tu invece lo rimetti in sesto dopo averlo lucidato per giorni, a mano, con la pomice, e riparato l'impossibile e per caso lo lasci ad asciugare dove lo smemorato proprietario lo vede quasi rimesso a nuovo e d'improvviso, miracolosamente, si ricorda che gli serve proprio, non può farne a meno e nega di aver dichiarato di volersene disfare e ti ordina di non buttarlo dimenticando di ringraziare (e pagare) per il lavoro di recupero e restauro? Che faresti? Lo rimetteresti in cantina a rovinarsi sino a quando il proprietario muore di vecchiaia per poi rivendicarne la proprietà? Io si, ma dato che ho da poco acquistato un brunitore per l'alluminio, nell'attesa mi sa che una bella spennellata ce la darò.

In ogni caso sono particolarmente incazzato (ed esaurito) perchè questa situazione dura da troppo tempo e, come ospite, privato totalmente della privacy, nemmeno in bagno, non posso nemmeno rivendicare nulla in quanto nullatenente e disoccupato per raggiunti limiti di età non pensionabile. E' dura vivere in una società di persone che a parole è cattolica, buona, altruista, solidale e civile ma nei fatti e nei comportamenti si dimostra di tutt'altra pasta. L'unica cosa in risposta che non possono impedirmi di elargire sono i vaffanchiuli, ho la produzione a costo/kilometro zero e sono pure agratis. Alla prossima, se mi passerà. 

P.S. la torta è pronta, il limoncello è finito. Ripeto: la torta è pronta, il limoncello è finito.

martedì 12 aprile 2022

Che delusione

Oggi sono particolarmente deluso ed amareggiato nel constatare che le persone, gli esseri unani in generale, si muovono esclusivamente per il proprio esclusivo e personalissimo tornaconto, completamente estraniati dai concetti di "società", "solidarietà", "doveri civili". io, io, io...Vivono per sè e gli altri si fottano. La cosa bubba è che per vivere in questo modo devono in qualche modo vampirizzare le energie altrui risparmiando le proprie.... bella scoperta!

Dalla Costituzione leggo che "Il cittadino italiano deve contribuire, con il proprio lavoro, allo sviluppo materiale o spirituale della propria società". Per l'unano questo passaggio suona come una bestemmia in chiesa, scivolandogli addosso come una goccia d'acqua su una superficie idrofobica. 

Ormai senza più ritegno o freni inibitori, gli unani formulano i propri salassi energetici con domande dirette del tipo "che vantaggi ho PER ME nel fare x o y?". 

L'arma segreta per liberarsi di loro è usare un pò di psicologia inversa, costringendoli al ragionamento, cosa che li manda in tilt e li destabilizza non poco... basta chiedere: "che vantaggi hai a non farlo?" In questo modo si innesca un processo soggettivamente autovalutativo che porta ad un loop infinito indotto dal doppio auto referenzialismo. Nella migliore delle ipotesi l'unano non ha nemmeno sufficienti capacità di ragionamento e la cosa si spegne da sola. In alcuni rari casi l'unano reagisce male, insistendo violentemente sul primo quesito escludendo l'elaborazione del secondo. Se l'obiettivo è liberarsi definitivamente di questi egoisti certificati, basta suggerire un soggetto terzo come bersaglio e defilarsi senza nemmeno aspettare i ringraziamenti che sicuramente non arriveranno mai.

In ogni caso non ho tempo per certe cazzabubbole. Resto deluso comunque e perennemente alla ricerca passiva di soggetti "neuro normo dotati". Se ne incontro uno vi avviso, ok? alla prossima.  

P.S. io se fossi dio... Ripeto: io se fossi dio.

martedì 5 aprile 2022

SHRINKFLATION: STA SUCCEDENDO DAVVERO

SHRINKFLATION, o inflazione mascherata, un neologismo da imparare ma già sperimentato da tempo, per i più inconsapevolmente, nelle nostre tasche. 

E' la truffa grazie alla quale le confezioni dei prodotti in vendita restano uguali, allo stesso prezzo (a volte), ma con minor contenuto. 

Guardate come siamo bravi e buoni! i costi aumentano ma il prezzo dei nostri prodotti resta lo stesso....miracolo!! (e lasciamo perdere per decenza i ragionamenti sul VALORE). La rete è piena di esempi che documentano il risultato di certe menti malate, quelli del marketing col naso fra le chiappe di imprenditori avidi e disonesti (con stuolo di azionisti bastardi al seguito). 

Disposti ad  essere presi per il chiulo in questo modo credo siano in pochi, ma altrettanto pochi sono quelli che valutano il prezzo al chilo piuttosto che il prezzo dell'etichetta. Quando si fa la spesa, entra in funzione una sola e specifica parte del cervello (per chi ce l'ha). Le tecniche di packaging, disposizione ed esposizione al pubblico (più altri aspetti non meno subdoli), puntano sul (mal)funzionamento del nostro cervello, dell'inconscio, delle emozioni, dei ricordi ecc.ecc. 

Se pensiamo al progressivo e costante degrado mentale dell'umanità (evidente, inutile negarlo) e rimonta indotta dell'ignoranza e degli atteggiamenti prepotenti ed aggressivi (manco gli animali), è chiaro che ormai non c'è più freno all'uso di tecniche sempre più invasive per indurci a consumare sempre di più senza pensare al resto (tipo i rifiuti, tanto per fare un banale esempio).

Il subdolo funzionamento di questa deplorevole tecnica, dimostra come la stragrande maggioranza dei consumatori è composta da UNANI, carenti nelle capacità di ragionamento e col cervello perennemente in modalità aereo

Da quando sia iniziato questo fenomeno non si sa con precisione. Io sostengo che è adottato da quando l'uomo ha iniziato a commerciare prodotti e servizi. Certo è che ultimamente ce ne accorgiamo con maggiore evidenza, almeno per i più attenti. Già da inizio pandemia avevamo assistito al comportamento speculativo dei commercianti. Prezzi alle stelle dall'oggi al domani sui prodotti diventati improvvisamente necessari per decreto. Grazie, bell'esempio che rivela la schifezza che siete. Terminata la scusa della pandemia ora c'è la guerra, la millantata "carenza" di materie prime, i costi per l'energia, le cavalletteeee... e per evitare di indispettire i consumatori, l'ideona scaturita da certe menti malatissime è quella di prenderli in giro sperando che non se ne accorgano... ci considerano dei cretini e noi zitti. La prossima scusa, il prossimo colpevole, mi sa, sarà un invasione aliena, gli ufo che si nascondono nella base nazi che esiste sulla faccia nascosta della luna... o qualsiasi altra cosa che non si può prendere fisicamente a calci in chiulo.

Non so gli altri ma, personalmente, è da tempi non sospetti che boicotto certi marchi, boicotto certi prodotti, boicotto a modo mio, consumo meno, riciclo e produco quello che posso, aggiusto e riparo l'irreparabile e sopratutto... continuo con il mio autoproclamato SCIOPERO DELLA SPESA! Sono curioso di vedere cosa si inventeranno ancora. Alla prossima.

P.S. Zorro zuzzurella. ripeto: Zorro zuzzurella.

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tiè! ne ho ancora se vuoi.

P.S. la mucca non dà latte. Ripeto: la mucca non dà latte.

lunedì 4 aprile 2022

Forbice per potatura (broken handle)

E' tempo di potature, quando il verde si risveglia dopo la pausa invernale. Un paio di piogge dopo due mesi di siccità totale e le piantine esplodono di germogli, gemme, fiori e nuove foglioline, uno spettacolo che si ripete ad ogni primavera. Sabato decido di dare una potatura alla salvia, operazione necessaria per tenere la piantina sotto controllo e produrre foglie giganti, commestibili (fritte in pastella), una leccornia. 

Il taglio va effettuato lasciando per ogni rametto un paio di germogli nuovi, la natura farà il resto. Mentre mi accingo a tagliare un rametto un pò più spesso degli altri, delle dimensioni di un dito per capirci...CRACK!! il manico della cesoia si spezza!. eh?? Mai successo in vita mia una cosa del genere!! 

La cesoia incriminata è stata scelta fra una moltitudine perchè in metallo, non certo di plastichetta cinese da un euro. Pensavo che mi durasse una vita, non può rompersi dai! Eppure il manico si è spezzato e ripararlo mi pare impossibile. In prossimità della frattura si nota la grana della lega utilizzata ma non sono in grado di identificarla. Forse alluminio e magnesio, forse Zama, forse... boh, in rete non ho trovato nulla di utile. Il materiale è amagnetico, per cui niente "puntino di saldatura" in quanto il materiale utilizzato non è saldabile con una saldatrice a filo o ad elettrodo (il cannello a gas non ce l'ho proprio). Per saldare la Zama servirebbero inoltre delle bacchette speciali ma occorre comperare una confezione a più di 70 euri... moolto più del costo della forbice. La Bostik promette risultati con la colla bi-componente tipo "Acciaio liquido" ma stiamo parlando di un manico di una forbice.... dubito che possa tenere a lungo.

Quindi? Al momento sono propenso a recuperare il recuperabile. Con la lama di acciaio mi faccio un coltello da giardino, per le incisioni. Il meccanismo di chiusura lo smonto e lo installo in un altro paio di cesoie a cui manca. La molla...nuovissima, appena comperata, la installo su un paio di cesoie d'epoca, di quelle di una volta degli anni '50 credo, quelle sì indistruttibili in acciaio, dove il manico è dello stesso materiale della lama, come si facevano una volta quando le cose erano fatte per durare, altri tempi. Oggi gli oggetti sono prodotti in economia, risparmiando su tutto, dai materiali alla manodopera  per massimizzare i profitti e si fottano i "consumatori", maledetti imprenditori del menga! Fottetevi voi. Alla prossima. 

P.S. la seppia sputa inchiostro. Ripeto: la seppia sputa inchiostro.

venerdì 1 aprile 2022

Lavorwash WP 7.101.2427 - pompa a pistoni (parte 1 manutenzione - riparazione)

Dopo un periodo di stoccaggio (in garage) del solito attrezzo recuperato ed accantonato dopo il rientro da una giornata passata a rovistare nel ciarpame altrui, decido finalmente di cimentarmi in una nuova avventura, sicuro dell'inizio ed altrettanto incerto sulla fine. Fra la miniera di oggetti usati, riposti malamente in un garage grande quanto l'appartamento di un noto cardinale romano, fra polvere e ragnatele, noto anche degli oggetti che il proprietario nemmeno si immagina quanto possono valere. Quello lo butti? Si, ok me lo prendo io... a casa...sì, è argento. Per decenza non voglio dire cos'era ma fra tutti gli oggetti che mi hanno incuriosito c'è un idropulitrice Lavorwash WP. cod. 7.101.2427. Quella la butti? Si, OK me la prendo io... cos'ha? Funziona... ma dopo qualche secondo si spegne da sola (penso: ma che caxo esordisci dicendo che funziona allora??). 

Le pompe a pistoni delle idropulitrici hanno un funzionamento abbastanza semplice. Un motore ad alta velocità fa girare un disco inclinato (affogato nell'olio lubrificante) su cui strisciano le teste di tre pistoncini a molla, facendoli muovere avanti ed indietro dentro un foro praticato su una piastra che separa l'olio lubrificante dall'acqua. Ciascun pistone, apre e chiude contemporaneamente due valvole ad una via, spingendo l'acqua dalla valvola di ingresso verso quella di uscita. Un ugello sottile aumenta la pressione di uscita ottenendo un getto la cui potenza dipende dai parametri costruttivi della pompa stessa.

Il problema più diffuso delle idropulitrici ad acqua fredda è il calcare. Fra i difetti e sintomi che ne derivano si notano:

  • calo di pressione
  • l'idropulitrice si accende e spegne ciclicamente
  • l'idropulitrice si accende e quando va in pressione si spegne per sempre.

A me è capitato il terzo problema. Il pressostato è incrostato e non attacca e stacca come dovrebbe, si blocca. E' sempre buona norma, al termine dell'utilizzo, svuotare il più possibile l'idropulitrice... ma di solito, a fine utilizzo, i più ripongono l'attrezzo senza pensarci tanto, senza nemmeno riavvolgere il tubo della lancia e senza nemmeno asciugarla. Tempo una decina di utilizzi e l'idropulitrice va in malora, complice la ruggine, specie se è un modello economico che pertanto non merita nè garbo nè attenzione all'utilizzo, manco fosse un attrezzo usa e getta. Un altra saggia scelta è quella di acquistare un filtro in ingresso per l'acqua, che "stranamente" non viene fornito in dotazione.

Decido di provare a recuperare anche questo ciòttolo, anche se ne ho già uno perfettamente funzionante, magari per utilizzarlo anch'io senza tanti riguardi così da sentirmi un riccone che se ne frega di quanto consuma, spende e spande. Non ho mai smontato un idropulitrice e le sorprese non sono state poche. Dopo alcune imprecazioni contro la ruggine e con delle viti bastarde (inox per modo di dire), dopo essermi dovuto auto costruire un porta inserti lungo per raggiungere delle viti con la testa bastarda in un alloggiamento stretto e profondo (bastardo pure lui), nello smontare la testa della pompa, per accedere ai pistoni interni, realizzo che questa fa anche da "tappo" all'olio nel quale gira il rotante inclinato (e non c'è nemmeno un tappo di rabbocco)... risultato? mezzo litro di olio jn giro per il bancone da lavoro... vabbè. Ho imparato che la pompa va aperta tenendo il motore in verticale (#sapevatelo).

Apro in due la testa della pompa e lascio a bagno il tutto dentro una soluzione col viakal per qualche ora. Ad occhio sembra che il calcare non ne voglia sapere di sciogliersi...forse dovrei lasciare agire per una notte ma temo sempre che il viakal corroda i metalli e non so con quale lega è costruito il corpo della pompa. Per precauzione non tolgo le guarnizioni e gli o-ring che sembrano a posto (anche perchè non ho i ricambi). Non apro nemmeno i bulloni delle valvole e lascio il pressostato al suo posto per non creare troppi danni. Non conoscendo il modello esatto dell'idropulitrice, non mi fido ad acquistare a caso dei ricambi.

No provo nemmeno ad usare l'acido citrico perchè temo di corrodere il metallo. Rimonto il  tutto (avanzando le solite tre viti che non ricordo dove andassero) e noto una perdita d'olio... risolta serrando i bulloni con una coppia esagerata al limite della rottura... non ho una chiave dinamometrica e non so nemmeno a quale coppia bisognerebbe chiudere i bulloni... ad occhio come sempre, like a pro! 

Purtroppo, in questo modo, non ho riparato il guasto e dovrò smontare nuovamente il tutto, adottando un metodo più incisivo. Sicuramente il problema è il pressostato bloccato dalle incrostazioni, che stacca il motore senza lasciarlo ripartire. L'acqua dal tubo di mandata sembra passare senza difficoltà, per cui il circuito non è totalmente otturato, idraulicamente ragionando. Di acquistare un pressostato nuovo nemmeno a parlarne. Non costa un rene ma preferisco risparmiare e spendere zero. Se riesco a sistemare il pressostato, cercherò di far circolare l'acqua a circuito chiuso, con l'acido citrico e successivo risciacquo abbondante. Vedremo. Alla prossima.

P.S. Tullio dice, zitti e mosca. Ripeto: Tullio dice, zitti e mosca.