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martedì 8 marzo 2022

8 marzo

Io sono un uomo nuovo
Talmente nuovo che è da tempo
Che non sono neanche più fascista
Sono sensibile e altruista orientalista
Ed in passato sono stato un po' sessantottista
Da un po' di tempo ambientalista
Qualche anno fa nell'euforia mi son sentito
Come un po' tutti socialista
Io sono un uomo nuovo
Per carità lo dico in senso letterale
Sono progressista
Al tempo stesso liberista antirazzista
E sono molto buono sono animalista
Non sono più assistenzialista
Ultimamente sono un po' controcorrente
Son federalista
Il conformista
È uno che di solito sta sempre dalla parte giusta
Il conformista
Ha tutte le risposte belle chiare dentro la sua testa
È un concentrato di opinioni
Che tiene sotto il braccio due o tre quotidiani
E quando ha voglia di pensare pensa per sentito dire
Forse da buon opportunista
Si adegua senza farci caso
E vive nel suo paradiso
Il conformista
È un uomo a tutto tondo che si muove
Senza consistenza il conformista
S'allena a scivolare dentro il mare della maggioranza
È un animale assai comune
Che vive di parole da conversazione
Di notte sogna e vengon fuori i sogni di altri sognatori
Il giorno esplode la sua festa
Che è stare in pace con il mondo
E farsi largo galleggiando il conformista
Il conformista
Io sono un uomo nuovo
E con le donne c'ho un rapporto straordinario
Sono femminista
Son disponibile e ottimista europeista
Non alzo mai la voce sono pacifista
Ero marxista-leninista
E dopo un po' non so perché mi son trovato
Cattocomunista
Il conformista
Non ha capito bene che rimbalza meglio di un pallone il conformista
Areostato evoluto che è gonfiato dall'informazione
È il risultato di una specie
Che vola sempre a bassa quota in superficie
Poi sfiora il mondo con un dito e si sente realizzato
Vive e questo già gli basta
E devo dire che oramai
Somiglia molto a tutti noi il conformista
Il conformista
Io sono un uomo nuovo
Talmente nuovo che si vede a prima vista
Sono il nuovo conformista
 
 
oggi è la festa della donna, dove tutti si ricordano che le donne hanno dei diritti e pari dignità...oggi, solo oggi... Andatevene a fanchiulo unani di m*rda!!
 
P.S. chi pecora si fa il lupo se la  mangia.   Ripeto: chi pecora si fa il lupo se la  mangia.

 

giovedì 24 febbraio 2022

Phishing orientale

利用いただき、ありがとうございます。
このたび、ご本人様のご利用かどうかを確認させていただきたいお取引がありましたので、誠に勝手ながら、カードのご利用を一部制限させていただき、ご連絡させていただきました。

つきましては、以下へアクセスの上、カードのご利用確認にご協力をお願い致します。
 お客様にはご迷惑、ご心配をお掛けし、誠に申し訳ございません。
何卒ご理解いただきたくお願い申しあげます。
ご回答をいただけない場合、カードのご利用制限が継続されることもございますので、予めご了承下さい。

ご不便とご心配をおかけしまして誠に申し訳ございませんが、
何とぞご理解賜りたくお願い申しあげます。

━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━
■発行者
三井住友カード株式会社
〒135-0061
東京都江東区豊洲2丁目2番31号
SMBC豊洲ビル

Per me sono tutti cinesi questi messaggi che arrivano con gli ideogrammi ed anche se il mittente ha estensione "jp" (giappone)... non ho tempo e voglia di capire se invece appartengono ad un altra nazione. Lo so, non ci faccio una gran bella figura ma, per me, ragionare in questo modo buzzurro ed ignorante, è una scorciatoia che mi permette di semplificare la complessità della vita. Fra le centinaia di messaggi mail che contribuiscono ad aumentare lo spreco di energia a livello planetario e giustificare i sostenitori dell'energia nucleare, ricevo questa comunicazione, diretta ad un indirizzo che non uso da quasi vent'anni (finito ormai in chissà quante liste che vengono rivendute ai soliti polli). Grazie a gùgol traduttore riesco anche a capire cosa vogliono:

Grazie per averlo usato.
Abbiamo ricevuto una transazione che vorremmo confermare se stai utilizzando o meno la carta, quindi ti abbiamo contattato con alcune restrizioni sull'uso della carta.

Pertanto, si prega di accedere a quanto segue e collaborare per confermare l'uso della carta.
 Ci scusiamo sinceramente per eventuali disagi e preoccupazioni ai nostri clienti.
Grazie per la vostra comprensione.
Tieni presente che se non rispondi, le restrizioni sull'utilizzo della carta potrebbero continuare.

Ci scusiamo per qualsiasi inconveniente e preoccupazione, ma ci scusiamo per l'inconveniente.
Grazie per la vostra comprensione.

━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━
■ Emittente
Sumitomo Mitsui Card Co., Ltd.
〒135-0061
2-2-31 Toyosu, Koto-ku, Tokyo
Edificio SMBC Toyosu

Ecco, il classico invito a cliccare su un link malevolo che vorrebbe i dati della mia carta di credito... classico phishing e pure fatto male, non certo per l'italiano stentato (frutto dell'AI di Gùgol che tira ad indovinare). 

L'intento è chiarissimo e cadere nel tranello in questo caso abbastanza improbabile, a meno che... già, pare strano ad alcuni ma c'è sempre qualche unano che ci casca e non sto parlando dell'impiegata distratta ma anche di qualche "dirigente" ignorante (che se non fosse ignorante non avrebbe nemmeno fatto carriera). Statisticamente c'è sempre una buona dose di unani che cliccano a caxo senza capire cosa e perchè. Dentro di loro scatta una sorta di paura, sempre frutto di un ragionamento minimale tipico dell'unano. Se la mail di phishing contiene una minaccia o una promessa di guadagno o promette di soddisfare una qualsiasi curiosità, la probabilità che l'abbocco vada a buon fine è altissima, più di quanto si pensi. Se poi il phishing è targhettizzato (non come in questo caso) e si focalizza su destinatari noti o almeno appartenenti ad una tipologia omogenea, la percentuale di successo sale alle stelle.

Proviamo a fare un esempio banale. Ipotizziamo che vogliamo pescare un ricco magnaschèi. Assicuriamoci che le mail le legga lui in persona e che non deleghi la risposta a collaboratori vari. Indaghiamo per bene qual'è il suo atteggiamento nei confronti delle cose a cui tiene particolarmente. Prendiamo la mira ed inviamogli una comunicazione costruita ad arte, che faccia leva su paura o curiosità o ancora avidità (ne basta anche una sola). Se invece il magnaschèi delega la gestione della corrispondenza a collaboratori, è ancora più facile, specie se si sa come il magnaschèi si esprime e come è abituato a trattare i suoi schiavi.

Se il target è una donna ad esempio, meglio se ricopre un ruolo delicato nella società (un magistrato? un dirigente di PS?), basterebbe mandare una comunicazione di questo tipo: "Guarda cosa combina tua figlia invece di andare a scuola, è una vergogna ed uno scandalo! Per decenza dovresti dimetterti!! come minimo." Si può anche rincarare la dose dicendo "...sei un fallimento come donna e come madre!"...quanti secondi passano prima che il pollo clicchi su un link o su un allegato?  

Sia chiaro, per inciso, cadere nei tranelli del phishing è probabile anche per gli addetti ai lavori che si occupano di cybersecurity. Anche io in primis ci sono andato vicinissimo, non fosse per la paranoia di controllare 10 volte e verificare il mittente, soprattutto per quelle comunicazioni "delicate" che richiedono dati sensibili o azioni che possono incidere in qualche modo negativamente sulle somme principesche che nascondo all'estero (Credito cooperativo di Marte e Plutone). Scherzi a parte, alla fine della fiera, l'unico impatto prodotto dalla comunicazione in incipit è stato quello di avermi fatto perdere un pò del MIO preziosissimo tempo, maledetto cinese! Alla prossima. 

P.S. gratta il grana e vinci. Ripeto: gratta il grana e vinci.

lunedì 14 febbraio 2022

Quando sarò capace di amare (Giorgio Gaber)

Quando sarò capace di amare
Probabilmente non avrò bisogno
Di assassinare in segreto mio padre
Né di far l'amore con mia madre in sogno
 
Quando sarò capace di amare
Con la mia donna non avrò nemmeno
La prepotenza e la fragilità
Di un uomo bambino
 
Quando sarò capace di amare
Vorrò una donna che ci sia davvero
Che non affolli la mia esistenza
Ma non mi stia lontana neanche col pensiero
 
Vorrò una donna che se io accarezzo
Una poltrona, un libro o una rosa
Lei avrebbe voglia di essere solo
Quella cosa
 
Quando sarò capace di amare
Vorrò una donna che non cambi mai
Ma dalle grandi alle piccole cose
Tutto avrà un senso perché esiste lei
 
Potrò guardare dentro al suo cuore
E avvicinarmi al suo mistero
Non come quando io ragiono
Ma come quando respiro
 
Quando sarò capace di amare
Farò l'amore come mi viene
Senza la smania di dimostrare
Senza chiedere mai se siamo stati bene
 
E nel silenzio delle notti
Con gli occhi stanchi e l'animo gioioso
Percepire che anche il sonno è vita
E non riposo
 
Quando sarò capace di amare
Mi piacerebbe un amore
Che non avesse alcun appuntamento
Col dovere
 
Un amore senza sensi di colpa
Senza alcun rimorso
Egoista, naturale come un fiume
Che fa il suo corso
 
Senza cattive o buone azioni
Senza altre strane deviazioni
Che se anche il fiume le potesse avere
Andrebbe sempre al mare
 
Così vorrei amare

Buon San Valentino, unani di m#rda!

P.S.  il merlo è nero. Ripeto: il merlo è nero.

giovedì 10 febbraio 2022

La macchina segreta

In pochi sanno chi era, ma ci ha lasciato portando con sè le cose che sapeva. Rolando Pelizza era l'allievo di Ettore Majorana. Anche quest'ultimo in pochi sanno chi era e quale contributo abbia dato al suo paese. Insieme hanno costruito una macchina in grado, da quel che dicono, di fare cose che nemmeno a vederle ci si crederebbe. Per capirci, sarebbe come chiedere una valutazione, a degli scimpanzè, di uno smartphone.

Apprendo che un ragazzo, Oscar Valente, abbia ricostruito, con l'aiuto di Rolando Pelizzza, quel macchinario e che, a quanto dice, il macchinario gli sia stato sequestrato , non ho capito bene da chi, prima che potesse metterlo in funzione. 

Lasciamo perdere se ciò che dice sia vero o falso ma concentriamoci su una cosa. Se mai vi venisse in mente di realizzare qualcosa, qualsiasi cosa, in grado di "risolvere i problemi dell'umanità", dal clima, all'inquinamento, o in grado di produrre energia gratuita per tutti ed infinita... bhè, in primis: realizzatela e, se siete furbi, tenetevela per voi. Poi trovate due persone fidate che realizzino quello che avete realizzato, incaricandole in cambio di trovare ciascuno altre due persone fidate che realizzino la stessa cosa, con l'impegno di trovare ciascuno due persone fidate... e via dicendo. 

Nel giro di pochi mesi la vostra idea rivoluzionaria, se veramente rivoluzionaria lo è, diventerà talmente virale che nessuno riuscirà a fermarla. Ecco, non fate lo stesso errore di Valente, Pelizza, Maiorana, Tesla, Ighina (l'allievo di Marconi) proponendo ingenuamente l'idea proprio a quelle persone od istituzioni che sono la causa dei problemi che volete risolvere o peggio proporre la vostra soluzione a chi ci guadagna con i problemi che la vostra scoperta riesce ad eliminare. 

In questi tempi, con la rete, non è difficile trovare i fondi necessari, ma non andate a chiederli proprio a coloro che vedono nella vostra invenzione straordinaria la causa di un possibile crollo dei loro monopoli o del loro potere.  Non siate ingenui. E non sognatevi di chiamare la vostra invenzione ad esempio "la macchina di dio" o "il raggio della morte", perchè è un nome che spaventa gli scimpanzè e si sa gli scimpanzè hanno paura per istinto più che per ragione. Meglio chiamarla "orgnazipos" o "astrmnlfs" che sarà anche difficile da pronunciare ma almeno non desta sospetti od interessi ed eviterete di venire "attenzionati" dalle scimmiette dei potenti. Restate sotto traccia, tenete un profilo basso e passate parola agratis, sempre. Non posso essere più esplicito di così. Sono addolorato per la scomparsa di Rolando. Alla prossima

P.S. La scimmia vuole solo le banane. Ripeto: la scimmia vuole solo le banane.

giovedì 25 novembre 2021

Vaccinato e discriminato, come tutti del resto

Ebbene si. Sono vaccinato a 3 dosi per ora...(più l'anti influenzale, tiè, si sa mai) alla prossima non sarà più cura o prevenzione ma tossicodipendenza! Sia chiaro, non sono nè favorevole nè contrario ai vaccini. Ho solo delle enormi perplessità e delle domande alle quali nessuno vuole rispondere.

Ora, con questo "super Green Pass", dovrei sentirmi più libero di altri? No! Io capisco i No Vax, capisco i no Greenpass, rispetto le loro opinioni (io) ma sentendomi a disagio se mi chiamano "nazivax". Mi sento anche a disagio quando mi sento dire "devi stare zitto se non sei medico!" anche se in realtà io formulo solo delle domande che scatenano solo reazioni violente da parte di quei "dottori" che non hanno risposte credibili o condivisibili sul piano tecnico-scientifico. E se anche ci fosse una stupida regola ad autorizzare a parlare di vaccini solo i dottori, allora si potrebbe tranquillamente parlare di "dittatura sanitaria".

Ma allora perchè ho deciso di vaccinarmi pur non essendo convinto della cosa? Perchè ho accettato di esonerare da responsabilità civile e penale uno Stato straccione ed una casa farmaceutica multimiliardaria, firmando quello che viene chiamato ridicolmente "consenso informato"? Perchè ho accettato di rinunciare ad una parte dei miei diritti sacrosanti in cambio di una solo apparente diversificazione sociale? 

Ho accettato il ricatto di Stato se voglio continuare a lavorare senza sentirmi violentato da una bacchetta infilata sino al cervello da un operatore sanitario incattivito e vendicativo. Non sono convinto che il vaccino funzioni come dovrebbe, se non altro è poco efficace se dura così poco rispetto ad altri ben più collaudati e sicuramente nessuno sa quali saranno gli effetti dannosi nel lungo periodo.  

La realtà è che, dopo molti anni di battaglie contro i muri, sono stanco ed ho esaurito le forze. Sono stanco di battermi per una massa di unani che purtroppo o per fortuna meritano libertà e diritti. Ho esaurito le forze, deposto le armi, ho perso e, prono, mi accingo a subire senza protestare, questo almeno è quello che voglio far credere, per non avere più certi problemi e continuare così il mio progetto di vita.

Certo è che inasprirò ancora di più il boicottaggio e lo sciopero della spesa già proclamato molti anni fa (in tempi non sospetti) e mai revocato. Sciopero della spesa! e non chiamatela decrescita felice per favore, essere poveri fa davvero schifo. 

Provo una sadica soddisfazione di sentire gli strali dei commercianti e degli industrialotti a starnazzare sulla contrazione dei consumi o sulla carenza di personale (leggi carenza di schiavi), bèh, è la soddisfazione meschina dei mediocri, ma del resto essendo stato relegato mio malgrado ai piani bassi, credo che mi posso permettere anche questa "vendetta" dei poveri.

Soddisfazione pari a quella che provo quando vedo gli operai licenziati davanti ai cancelli a protestare (dopo) senza prima mai aver ascoltato che li avvisava del pericolo, convinti che a leccare il culo ai padroni concedesse un qualche privilegio eterno. Certo è che chi ha il potere di decidere per noi, è riuscito perfettamente nell'intento di disgregarci e metterci l'uno contro l'altro, godendo dall'alto.

Come andrà a finire? Posso prevederlo leggendo la storia passata, ma di sicuro le cose non miglioreranno sino a quando non avremo toccato tutti il fondo... e si ricomincerà da capo esattamente come prima, in un loop infinito. 

Non cambierà mai nulla, per voi.

Ecco, io almeno ho la consapevolezza di aver perso tutto, libertà e diritti compresi, e lasciatemi almeno godere se assisto dalla sponda del fiume al passaggio di molti cadaveri. C'è un altra strada che seguirò e che ha funzionato in passato per delle popolazioni oppresse, invase e private di libertà e diritti... quale? e che lo vengo a dire a te? Alla prossima, ma anche no. 

P.S. Il lupo ulula, la pecora bela. Ripeto:  Il lupo ulula, la pecora bela.

P.P.S. voglio vedere l'AI di gùgol quanto ci metterà a bannare questo post. 

venerdì 19 novembre 2021

Tandil impermeabilizzante (istruzioni d'uso)

Ci sono dei momenti che, se avessi sottomano certi produttori o certi markettari che "progettano" l'etichettatura dei prodotti, mi sentirei in diritto di prenderli a schiaffi (per non dire altro) senza pietà, sicuro di fare del bene all'umanità intera. 

Qualche settimana fa, ho acquistato al supermercato ALDI (che attualmente ha preso il posto della Lidl nelle mie preferenze) una bottiglia di impermeabilizzante per tessuti, in forma liquida. Era in offerta dato che sembra non se lo comprava nessuno. Tandil EINWASCHIMPAGINERER (eh?) 250ml prodotto per ALDI S.r.l. Verona codice a barre (credo) 4099200120799 che è il numero che è riportato nelle vicinanze del codice a barre, per cui presumo sia quello. Non fosse stato per l'etichetta del prezzo esposta nello scaffale, con breve descrizione, non ci sarei arrivato a capire cos'era.

Ho l'abitudine e la necessità, di impermeabilizzare le borse da bicicletta. Mi serve proprio un prodotto che le renda impermeabili, dato che uso la bici come mezzo di trasporto esclusivo e le borse da viaggio mi servono per portare a casa la spesa. No, non sono un fricchettone ecologista modaliolo e nemmeno uno di quelli che una certa mentalità ignorante definisce "radical chic". Semplicemente credo di avere il dovere di lasciare l'ambiente alle future generazioni meglio di come l'ho trovato... io dò l'esempio senza pretese di essere copiato.  L'auto, una lussuosissima Mercedes d'epoca, euro zero, modello "falling apart", è in garage, ferma da pre-pandemia, e sto valutando di venderla (almeno per 100 euro spero)...auto ferma, in parte per coscienza ecologica, in parte perchè non ho soldi per mantenerla (il lockdown mi ha assassinato la batteria), ma soprattutto ferma perchè non mi va di farmi rimproverare e bacchettare da una mocciosa autistica (che in fin dei conti ha pure ragione) con al seguito una moltitudine di bimbi minkia figli di papà, io sono meglio di lei, tra l'altro da molto, molto, molto più tempo di lei, per cui non accetto lezioni, casomai il contrario. 

La bottiglietta acquistata, è finita su uno scaffale di casa, in attesa di utilizzo. In questo periodo iniziano i primi freddi e le prime piogge, i primi nebbioni e le pioggerelline che non si capisce se è acqua fina, umidità grossa o in certe ore piccolissimi fiocchi di neve,o cristalli di ghiaccio in sospensione nell'aria. 

Fatto sta che non è certo carino tornare a casa e trovarsi le confezioni in cartone tutto umidiccio e molloso per la condensa. Urge che le borse siano stagne per bene, anche perchè le promesse dei produttori di borse non sempre sono mantenute, dato che l'acqua entra dalle cuciture quasi mai termo saldate o sigillate.  

L'impermeabilizzante idrorepellente mi serve proprio, davero davero. Tempo fa ho acquistato un impermeabilizzante in bomboletta spray, presa in un negozio di articoli per il campeggio. Con quello che ho speso, credo che il rivenditore se ne sia andato immediatamente in ferie ai caraibi o immediatamente in pensione anticipata a vivere di rendita. Lo spray inoltre non mi piace molto in quanto gran parte del prodotto viene disperso nell'aria, uno spreco enorme ed un ulteriore inutile inquinamento aggiuntivo. 

Il liquido è meglio. C'è un problema però (e ti pareva).... la confezione riporta tutte le scritte in austriaco e svizzero ed io che mastico a malapena l'inglese ho qualche difficoltà. Vado in rete a cercare qualcosa ma.... nulla, niente di niente, nessun demente che abbia pensato di pubblicare qualcosa, manco il rivenditore. Mi sono fatto una cultura su come stendere la guaina impermeabilizzante in terrazzo, dato che l'AI di gùgol è scema e restituisce risultati a caxo!, ma di istruzioni per usare il liquido impermeabilizzante liquido della bottiglietta  Tandil niente di niente. 

Decido allora di scrivere all'Aldi, vado nel loro sito, cerco la sezione "Contatti", inizio a fornire, non senza preoccupazione, una quantità industriale di dati personali, pensando che la raccolta degli stessi ai sensi del GDPR non dovrebbe essere sproporzionata rispetto alle finalità della raccolta stessa.... vabbè, non ho l'obbligo di dare dei dati "accurati", a parte la mail per le risposte che può essere anche "disposable". Mi chiedono la data di acquisto (e chi se la ricorda?) ed il codice a barre... lo cerco non senza difficoltà, dato che le barrette stampigliate sull'etichetta non hanno sotto il corrispondente codice numerico e mentre scruto con attenzione l'indecifrabile etichetta scritta in klingon, mi accorgo di un logo sospetto.

In un angolino dell'etichetta, in basso, sotto il numero che deduco possa essere il codice a barre, sotto il simbolo di un cassonetto per la raccolta dei rifiuti, sotto un triangolino ed una freccina ricurva che ricorda intuitivamente un qualcosa da sollevare,  c'è una serie di ovali che racchiudono le sigle CH IT HU SI. Bingo! IT lo riconosco! è l'abbreviazione della mia lingua! Deduco che ci sia un qualcosa da sollevare. Provo con l'unghia a tentare di staccare l'etichetta et voilà, l'etichetta si stacca, rivelandone un altra sottostante, ben incollata al contenitore. L'etichetta che si stacca la puoi rimuovere, per comodità di lettura, ma poi devi ri-appiccicarla, altrimenti quella sotto rimane appiccicaticcia e poco gradevole da maneggiare, praticamente una calamita per sporco e polvere. 

Ecco!!?? ma... siete deficienti? Ci fate o ci siete? Una sotto etichetta nascosta? ma chi è quel deficiente cretino al quale è venuta in mente una cosa simile? Non è per caso che a qualcuno in produzione è venuta l'idea di etichettare una sola volta per tutte, comprendendo tutte le lingue  e risparmiando sui costi di produzione vero? L'etichetta multistrato, a pagina di libro, l'invenzione del secolo!! Sti micragnosi, taccagni, tirchi ed avidi di margini di profitto, con azionisti cornuti al seguito e corredati di moglie troiona fancazzista con tanto di SUV da parcheggiare di traverso, occhialoni da sole, pelliccia e cagnolino rabbioso.

Ecco, trovo le istruzioni in italiano:

IMPIEGO: Attenzione!! Non utilizzare contemporaneamente detersivo ed impermeabilizzante! 

Dosi consigliate: 100ml per un Kg di biancheria asciutta. 

praticamente 2,5kg di biancheria in totale per una bottiglietta da 3 euro. Vado avanti a leggere, ma, ma... immediatamente mi preoccupo... 

Istruzioni per lavaggio in lavatrice! lavare i vestiti come da suggerimento del produttore. Lasciare i vestiti nella lavatrice e rimuovere  con uno straccio i residui di detersivo dall'apposita vaschetta. Successivamente versare l'impermeabilizzante liquido Tandil nella vaschetta pulita e lavare a 30° con il programma per capi delicati.

Ecco...non posso infilare nel cestello le mie borse da bicicletta che sono irrigidite, nel retro che "vede" i raggi della ruota, da un pannello in plastica. 

Istruzioni per il lavaggio a mano! Diluire l'impermeabilizzante Tandil in 5litri di acqua ed immergere i vestiti. Lasciare agire 20 minuti ca. Infine strizzare leggermente i vestiti e lasciarli asciugare come da abitudine.

...manco a scherzare, non ho una bacinella così grande per l'ammollo, di strizzare le borse manco a pensarci...e poi... 250ml? tutto per 5 litri di acqua? boh. Proseguo con la consultazione dell'etichetta con le istruzioni in italiano e...finalmente un indicazione utile! 

Impiego puro: in caso di tessuti non lavabili come scarpe, tende, etc, impregnare con l'impermeabilizzante una spugna o un panno senza peli ed applicare in modo regolare sul tessuto. Rimuovere le tracce di prodotto con un panno umido. Non è necessario ripetere il trattamento. 

OK, anche se... restano più dubbi che certezze.  Dovrei rimuovere le tracce di prodotto dopo l'applicazione? Forse si intende quello in eccesso che non impregna il tessuto. Scarpe e tende sono lavabili... forse intendono non lavabili con i metodi precedenti (per i motivi che ho esposto). Vabbè, meglio che niente.

C'è anche un problema, almeno con me... perchè mi vieti di usare l'impermeabilizzante con il detersivo, senza spiegarmi il perchè? lo sai che ora hai scatenato la mia curiosità e proverò a farlo per verificare se c'è una reazione chimica esplosiva o perlomeno esotermica? il SODIUM PYRITHIONE ed il LAURYLAMINE DIRPROPYLENEDIAMINE CON COSA REAGISCONO? Io non lo so ma se lo scopro preferirò tenermelo per me e costruire un ord*gn* chimico  per sterminarvi tutti, unani imbecilli. Alla prossima, se sopravviverete. 


P.S. la mela è velenosa. Ripeto: la mela è velenosa.


giovedì 11 novembre 2021

un medico terra terra

E' opinione diffusa che i "medici di base" siano "quelli che non ce l'hanno fatta" ad affermarsi come professionisti stimati da colleghi e pazienti. La percezione è simile a quella che si ha con le "prestazioni della mutua", nonostante quest'ultime vengano incensate come "eccellenti" dai soliti politici di turno. L'ambulatorio comunale diventa pertanto il posto statale, sicuro, dove è lo stato che ti assicura sino ad un massimo di 1500 clienti pazienti, un comodo ripiego ove rifugiarsi, la retrovia della mediocrità ben nascosti dietro la pochezza professionale. Qualcuno poi divide l'attività ambulatoriale con l'esercizio privato. Di certo l'impegno profuso nell'esercitare la professione come "statale" non è quello che si riserva se si opera nel settore privato ed i risultati di questa sciatteria professionale si vedono e, per noi troppo pazienti, si toccano pure. 

Scambiare una psoriasi per una malattia fungina è un attimo, specie quando la terapia ordinata non è preceduta da una visita... il paziente riferisce prurito... non guardo nemmeno... sarà sicuramente un fungo... 30 secondi netti e la ricetta è pronta, arrivederci, grazie, avanti il prossimo. Stesse conclusioni con l'orticaria.... fungo sicuramente. E così si va avanti per mesi e mesi ad assumere inutili farmaci che non risolvono il problema. Riferisce mal di schiena? Antidolorifici! Febbre? Antipiretico! Dolori muscolari? Antiinfiammatori! Mal di testa, stanchezza e nausea? Antidolorifici, integratori e gastroprotettori. semplice no? Così il medico lo so fare pure io. Non si spiega perchè serva un'abilitazione.

Il covid poi ha complicato (per noi) le cose. Per gli operatori della sanità è un occasione straordinaria per poter lavorare ancora meno di prima. Si riceve solo per appuntamento, ma per prendere un appuntamento occorre prima telefonare (via mail manco a parlarne)... e se all'ambulatorio non risponde nessuno?? si va lo stesso di persona per poi prendere una valanga di improperi per non aver telefonato.

Gli orari... l'ambulatorio apre (dovrebbe aprire) alle 07:00 ed è quello l'orario scelto da molti, privi di appuntamento, per evitare le file, magari anche perchè qualcuno alle 8 deve andare a lavorare. Il medico di base arriva alle 7:45 e prima di aprire la porta si sofferma a insultare i presenti, rei di essersi presentati senza appuntamento... e del suo ritardo non ne parliamo? 

Se telefoni per prenotare il medico di base ti dice...venga domani. Tu vai, alle 7 di mattina per evitare le file e ricevi in cambio una serie di insulti perchè lui aveva detto dopo le otto... non me lo aveva detto (altrimenti non mi sarei svegliato alle 5), ...si te lo avevo detto... e si va avanti così sino allo scontro verbale.

Certo è che se l'orario di lavoro è alle 7:00, gli appuntamenti iniziano alle 7:00, non alle 8:00 perchè prima di cominciare le visite devi prepararti il thè giapponese rastrellando il tuo giardinetto zen, suonare il basso elettrico o il clarinetto o cazzeggiare in affanno con gli adempimenti mal organizzati. 

E poi... tutti gli appuntamenti sono fissati allo stesso orario, alle 8, che lui arriva non alle 7 (orario di apertura) ma alle 7:45. Così ci si trova in 15 o 20 tutti assieme, assembrati fuori dell'ambulatorio ad aspettare all'aperto, e se piove o fa freddo...

Di visite manco a parlarne... si entra e ci si siede ad un tavolino davanti ad una barriera di plexiglas improvvisata, ove prima c'era una porta e lui dall'altra parte di una scrivania che a sentire quello che dice occorre avvicinarsi e spesso non si capisce cosa ha da dire. La barriera inoltre non agevola fisicamente lo scambio degli immortali documenti cartacei... occorre infilarli fra lo stipite della porta e la lastra di plastica. Se la stampante non stampa allora i documenti te li manda via e-mail da un mittente no-reply ovviamente. Poi a casa scarichi le ricette e quando prenoti al CUP ti dicono che se non hai il consenso informato non si può prenotare, per cui devi ri-telefonare al medico smemorato, sperare che risponda, chiedere appuntamento, fare la fila con gli altri convocati allo stesso orario... ma è questo il modo di trattare le persone? 

E noi?? costretti per anni ed anni ad ingoiare antiinfiammatori, antidolorifici, pastiglie varie, ci preoccupiamo del nostro fegato costretto ad un super lavoro. Timidamente proviamo a chiedere un alternativa naturale... terapia a base di cannabis? Ah, no! (sorrisetto ebete) lei guarda troppa televisione... lasci perdere... per caso lei è un hippy?? CAXO!! siamo arrivati a questo livello di ignoranza bigotta!??

Di certo, questi personaggi abilitati sono in prima linea per prescrivere farmaci, alleviare i sintomi e stop. Visite in ambulatorio? No, basta la parola, il paziente riferisce, stop. Di visite a domicilio manco a chiedere, non si muovono nemmeno se il paziente non si può muovere. Se ti sei beccato una brutta influenza, hai la febbre, dolori muscolari, costipazione e brividi... devi eroicamente andare in ambulatorio a contagiare tutti i presenti. Un assaggio lo abbiamo già avuto... se riesci a telefonare... tachipirina e vigile attesa. Se peggiori, ti manca il fiato, fatichi a respirare... chiama il sacro numero verde che forse qualcuno risponderà. Imperativo stare male e peggiorare solo in orario di ufficio, un orario ristretto dai ritardi cronici o dai seminari scientifici alla macchinetta del caffè, e sperare che qualcuno risponda, se gli và. Hai più possibilità di avere un aiuto se chiami il Gabibbo o capitan ventosa.

No dai, comunque c'è la guardia medica e poi il pronto soccorso... si certo, sulla carta tutto funziona a meraviglia.... poi... in pratica.... quando non si trovano soluzioni, l'ingegno italico dà il meglio di sè... tutorial su youtube, medicine alternative, terapie sciamaniche, fai da te, darkweb o deepweb per i medicinali oppure dai cinesi che si trova di tutto, basta chiedere. Scienziati di sta cippa...vaffanchiulo! Alla prossima.  

P.S. tachipirina e vigile attesa. Ripeto: tachipirina e vigile attesa.



lunedì 11 ottobre 2021

L'eccellenza sanitaria delle ULSS

Venerdì 8 ottobre ricevo nella cassetta delle lettere una busta proveniente dall'ULSS di zona. Apro... contiene una prenotazione (che non ho mai richiesto) per il giorno martedì 5 ottobre... la cosa ancora più strana è che la data della prestazione è del 5 ottobre alle ore 10:11 ed il primo appuntamento del ciclo di interventi è fissato a partire dallo stesso giorno alle ore 10:15 ...questa sì che è un eccellenza sanitaria! Prestazione erogabile solo dopo 4 minuti dalla richiesta!!

Mi sa che l'operatore ha combinato il solito pasticcio, ingarbugliando ancora di più la già precaria situazione delle prenotazioni in piena pandemia ove i tempi di attesa per le prestazioni "urgenti" possono superare anche l'anno di attesa. 

Decido di chiamare per avere chiarimenti, al numero verde che sembra l'unico disponibile e l'unico suggerito cone "competente" dall'operatore del centralino dell'ospedale. Compongo il numero ed inizia la lotteria degli instradamenti, con opzioni che non servono e dove è sempre assente quella che serve, tipo "premere x per parlare con un operatore". 

Alla fine della sequenza di instradamenti, l'immancabile voce registrata di attesa, dato che sembra gli operatori sono tutti occupati.... a fare che cosa non si sa (ma lo sappiamo da quando potevamo osservarli allo sportello pre-pandemia).

Buongiorno, lei ha scelto di prenotare una prestazione in regime sanitario nazionale.

la preghiamo di attendere per non perdere la priorità acquisita

la informiamo che  in base alla normativa vigente è possibile presentare disdetta con almeno 2 giorni lavorativi prima delll'appuntamento. In caso contrario, verrà addebitato il pagamento dell'intera prestazione anche se esente.

resti in attesa verrà messo in attesa con il primo operatore libero oppure le verrà offerta la possibilità di lasciare il numero per essere richiamato

passano 20 minuti e la cantilena cambia in:

ci scusiamo ma i nostri operatori sono tutti occupati. digitare il numero dove essere richiamato seguito dal tasto cancelletto.

Perfetto, so già che (forse) verrò richiamato, fra qualche giorno o nelle loro pause che mai coincidono con le mie... pretendendo ovviamente la mia disponibilità... la mia ovviamente.

Mi sorge un dubbio però... se volessi disdettare la prenotazione, sarei costratto a pagare l'intera tariffa? Disdire con 2gg di anticipo una prenotazione fissata in un arco temporale di 4 minuti e comunicata con tre giorni di ritardo... proprio non saprei come fare a meno di non tornare indietro nel tempo. Ma mi sa che anche stavolta la burocrazia farà il suo corso, con questo nuovissimo metodo per raccattare un pò di spicci da noi poveracci e riportare in attivo le casse già spolpate a dovere dai soliti ignoti. 

Già sappiamo come fanno per diminuire i tempi di attesa e dimostrare l'eccellenza della sanità, calcolando i tempi dalla prenotazione all'erogazione del servizio. Tu chiami, ti dicono che ti richiamano perchè non hanno date disponibili ed a distanza di molti mesi lo fanno, per fissarti l'appuntamento a poche settimane. In questo modo i tempi di attesa per le loro statistiche tornano magicamente nei limiti della tolleranza (sulla carta). Ma con questa prestazione fissta dopo solo 4 minuti dalla prenotazione battiamo qualsiasi record. Mi sa che è un altro trucchetto per la media matematica, con a corollario il pagamento dell'intera prestazione impossibile da disdire.... dei veri geni. Complimentoni.

P.S.  il paziente, dice il primario, è un asino. Ripeto: il paziente dice: il primario è un asino.

lunedì 8 marzo 2021

Sono un infame carognone?

Ho il dubbio amletico dell'italiano medio. Da un lato ho fatto il mio dovere da bravo cittadino. Dall'altro ho fatto la spia. Il dubbio nasce perchè ancora non ho capito bene da che parte sto o da che parte stare. Dalla parte dei poveracci come me o dalla parte delle istituzioni? Ma per dio! cosa avrò mai fatto? Sono andato dal ferramenta ad acquistare una zanzariera... 21 euro! cazzo!! 21 euro per una retina di plastica da un metro per 150 cm, un prezzo esorbitante. Maaa... perchè non sei andato da un altra parte? Zona rossa... la vedo dura giustificare l'uscita come "necessità" e poi non ho l'auto ed un altra ferramenta si trova a 10 km di distanza in zona non servita dai mezzi pubblici. 

Al momento dell'acquisto, dato che in contanti avevo solo 15 euri (speravo pure di avanzarne) ho dovuto pagare col bancomat. Visto che c'ero, ho esibito il bar-code della Lotteria degli scontrini... con 21 biglietti virtuali "gratis", tanto vale sfidare la fortuna, si sa mai. L'esercente mi guarda con lo sguardo da gufo e mi dice di non essere attrezzato... ecco, per i suoi motivi non si è attrezzato. Da dire che la ferramenta non ha avuto grossi problemi con le chiusure forzate, ha sempre lavorato bene e magari, se di calo di fatturato si può parlare, certo è modesto rispetto ad altre categorie di esercenti (tipo il bar accanto). Preferisco non approfondire, pago e me ne vado... 

Il vantaggio di muoversi a piedi è quello di avere un sacco di tempo per riflettere. Riflettendo circa l'opportunità di non mettere mai più piede in quell'esercizio commerciale, ho confezionato al volo una fatwa! Ci andrò solo in caso di forza maggiore. Poi, riflettendo ancora di più, penso alle estrazioni da 100miloa euri ed alle probabilità di essere uno dei fortunati destinatari. Non so quale sia, numericamente, la probailità di vincere, che dipende dal numero di scontrini e dagli importi spesi. Ma so che è sicuramente più alta di ZERO! Per cui quell'esercente, pur avendo emesso lo scontrino, mi ha escluso di fatto dalla probabilità di vincere (e la cosa mi fa parecchio incazzare). 

Posso anche tentare di comprendere le sue ragioni, ovvero la resistenza ad affrontare la spesa media aggiuntiva di circa 300 euro per adeguare i suoi sistemi al "gioco". Ma, dato che in ogni caso vengono premiati anche gli esercenti in caso di estrazione di uno scontrino emesso da loro, non posso approvare il loro atteggiamento. I commercianti al dettaglio sono nella grande maggioranza, persone false, avide ed egoiste. Sono anche bersaglio dell'Agenzia delle Entrate, ma nè più nè meno di chiunque abbia una partita iva. Trovo sia una scusa, un pretesto egoistico, quella di non voler spendere 300 euro per adeguarsi. Di certo, qualche scontrino non lo emettono, magari poca roba, ma è pur sempre evasione fiscale. I commercianti sono delle vitime di un sistema esoso, avido ed ingiusto? In generale, non meno di chiunque sia soggetto al versamento delle tasse, all'obbligo di acquistare il POS, alle spese per la PEC, allo stillicidio di esborsi del conto corrente bancario, al costo ricorrente della firma digitale e via dicendo... occorre mettere in conto anche i costi di adeguamento dei sistemi di pagamento... perchè tu no e gli altri si? Ah, quasi dimenticavo... non hai l'obbligo di accettare la lotteria degli scontrini ma hai l'OBBLIGO di adeguare i tracciati del registratore di cassa... per cui i 300 euri li DEVI spendere!

E poi... ma che furbata è "risparmiare" 300 euro senza considerare le mancate vendite a chi come me preferisce sfidare la fortuna ed acquistare presso esercizi che si sono adeguati? Mediamente, dal ferramenta, spendo all'anno ben più di 300 euro, in viti e tasselli, punte da trapano, zanzariere, tinte e vernici, fascette, guarnizioni, rondelle, dadi e bulloni, lampadine, interruttori, fili elettrici, rubinetti, casalinghi, attrezzi vari... sei proprio un genio di commerciante a risparmiare sui costi senza considerare le mancate vendite. Stesso discorso per il bar sotto casa... il lusso del caffè al bar me lo concedo due volte alla settimana (sino a poco tempo fa tre volte al giorno) più qualche aperitivo, difficile fare due conti per capire quanto costa non adeguarsi alla lotteria degli scontrini? E poi giù a piangere per il calo di fatturato.... IDIOTI DISONESTI!

Ecco, per questi ragionamenti... ho utilizzato la funzione prevista nel portale della lotteria degli scontrini di segnalazione dell'esercente...partita iva, data acquisto, click!  anche se, ne sono quasi certo, non servirà a molto. 

Ho fatto la spia, il delatore, l'infamone o il mio dovere? Da che parte sto? Dalla mia ovviamente. Sono un infame solo per i disonesti, per gli evasori e per i commercianti ignoranti.  In ogni caso ho meno probabilità di vincere e questa non riesco a mandarla giù. Alla prossima (segnalazione)

P.S. la stalla è chiusa, il pollo galleggia. Ripeto: la stalla è chiusa, il pollo galleggia.

Aggiornamento dicembre 2022: alla fine la ferramenta si è adeguata ed ora accetta la lotteria degli scontrini, non senza difficoltà, dato che deve digitare a mano il codice e non sa come usare il suo codice a barre per la lettura. Quindi il dubbio amletico si dissolve. Ho contribuito (forse) a mettere le cose a posto... ma la fatwa rimane ovviamente, io non perdono.

lunedì 22 febbraio 2021

E tu, niente mascherina? (no mask people)

C'è poco da fare, l'unano è fatto com'è fatto e non c'è modo di fargi fare nulla di diverso da quello che fa e servirebbe agli altri. E' da quando è iniziata la pandemia nel 2020, l'anno scorso, che nonostante mugugni, brontolii e lamentele porto la fastidiosissima mascherina, come se il mondo si fosse trasformato in un ambulatorio chirurgico a cielo aperto. Lo faccio per ignoranza, che serva a qualcosa o no, non sapendo nulla sulla reale efficacia della misura, ma mi adeguo alle indicazioni (lo farei più volentieri se fossero tali e non un obbligo che mal digerisco). Lo faccio anche per gli altri, così siamo tutti più sereni, contenti e tranquilli (magari).

Da un anno, indipendentemente dai DPCM, dai colori e dalle tante fesserie che si sentono, me ne resto chiuso in casa, evitando il più possibile i contatti con gli altri. Sono da sempre un "telematico", dai tempi del fax (fax che ancora resiste come quel giapponese isolato ancora in guerra dopo anni che era finita). Inizialmente ho dovuto lottare non poco negli anni 80-90 per trasformare il paese in un mondo digitale (anche con i mezzi dell'epoca). Oggi mi ritrovo persone digital-improvvisate che vengono ad insegnare a me come si fa, specialmente certi dipendenti pubblici, fancazzisti per titolo e professione. Vabbè, tocca mandare giù anche questa. 

Ad ogni modo, per quanto ci si ingegni a mantenere le distanze e minimizzare le occasioni di incontro, è inevitabile che esistano ancora persone che per comunicarti qualcosa (che sarebbe bastata una semplice telefonata senza scomodare i mezzi telematici), vengono di persona a suonarti il campanello di casa. Se non rispondi, si aprono da soli il cancello e vengono a bussare alla porta... tocca uscire e ti ritrovi davanti l'unano... ovviamente senza mascherina (nemmeno sotto il mento, proprio senza!). 

Se provi a far notare l'assenza della protezione, 99% delle volte di dicono "ma dai, dal cancello a qui cosa vuoi che sia, e poi siamo distanti..."... Ecco, alle 9 di mattina già mi girano le balle per il comportamento di certi deficienti che statisticamente appartengono ad una classe sociale paticolarmente poco scolarizzata e simpatizzante di un certo partito famoso per la sua politica facilona e pressapochista (che tanto pare piace alla ggènte). 

L'isolamento al 100% non è ovviamente possibile, c'è sempre bisogno di qualcuno che esegue la manutenzione (caldaia, lavatrice, impianto elettrico ecc.ecc...) o che ti consegna il cibo, o esegue servizi alla persona (la badante) o comunque generi "fisici" (tridimensionali) che non passano per il digitale. E si nota che quando vengono a casa tua, anche se si presentano con la mascherina d'ordinanza, dopo pochi minuti questa scende a scoprire il naso, per poi scivolare sotto il mento ed alla fine sparire del tutto, tanto a casa tua non ci sono i vigili a controllare. E se provi a segnalare l'obbligo, la mascherina risale a coprire naso e bocca per poi scivolare giù e sparire nuovamente, come per magia o per processo naturale inevitabile. C'è poco da fare, se non minacciare di rivolgersi altrove  con la speranza di trovare qualcuno disposto a rispettare le regole (certo, come no). 

Casa "mia" diventa una specie di porto franco dove le regole nazionali perdono efficacia, spariscono per fare posto a quelle private e personali, alla libera e creativa interpretazione dei singoli, tutti virologhi senza titolo ma di chiara fama, sempre pronti con la sacra ed indiscutibile giustificazione posta al vertice della più alta fonte del diritto: "mi dà fastidio", "mi manca il fiato", "non serve a nulla", "ho fatto il tampone", "sono sano", " da qui a lì non c'è pericolo" ecc.ecc...

Un silente ma foltissimo gruppo di nomask people... unani, che quotidianamente "per lavoro" entrano in contatto con una moltitudine di unani senza protezioni. 

Ci hanno ammaestrato a pensare che nulla sarà come prima, ci hanno condizionato a convivere col virus, ci hanno convinto a tollerare la limitazione di certe libertà, ed il risultato è una generale sottovalutazione del "problema", un rilassamento comportamentale, un "faccio quello che IO credo giusto". 

Ecco, inutile organizzare manifestazioni (vietate!!) di dissenso contro l'uso delle mascherine od organizzare movimenti nomask, ormai ci siamo abituati a fare un pò come 'azzo ci pare, tanto non succede nulla a disubbidire.

Infastidisce non poco rispettare le regole, obtorto collo, e constatare che una parte della popolazione se ne frega impunemente, infastidisce non poco e la tolleranza va ogni giorno di più scemando... Chiedetemi ancora di essere solidale con "gli altri", dai, chiedetemelo. Ditemi a Capodanno che siamo una nazione coesa ed unita, dai ditemelo. Alla prossima. 

P.S. la cornacchia non è commestibile, il cavolo è verde. Ripeto: la cornacchia non è commestibile, il cavolo è verde.

martedì 9 febbraio 2021

il bibitaro ed il signore del Male

Sta girando in questi giorni questo post:

"Abbiamo uno con Master al Massachusetts Institute of Technology, ex Governatore della Banca d'Italia, Consulente delle piu' importanti societa' del mondo, Presidente del Financial Stability Board, Professore ordinario in politica monetaria, membro del Board of Trustees di Princeton, Presidente per 8 anni della Banca Centrale Europea...che deve fare le consultazioni con il bibitaro, la Signora Pina, chiddo ca' terza media, l'ex velina, la lavandaia, l'ex tronista, u dj, il diplomato alle scuole serali, u stugghiolaro...

E' come se Michelangelo si mettesse a fare le consultazioni di pittura con quello che fa le strisce pedonali...."

...e la cosa che fa ancora più ridere sono i commenti di coloro che vedono nel governo i propri "rappresentanti", di qualsiasi colore essi siano. La cosa che mi infastidisce è che la maggioranza tende ad inchinanrsi di fronte a chi ha avuto la fortuna di nascere ricco e studiare dove i bibitari vari non avrebbero nemmeno sognato di poter andare. E' la sindrome dell'unano addomesticato ad aggrapparsi all'imperatore per sopravvivere, o sindrome di stoccolma dove la vittima prende le difese del proprio aguzzino.

Se si "studia" nemmeno tanto per bene la "situazione economico-finanziaria" in cui ci troviamo, non serve certo una laurea, un master o una carica "prestigiosa" alla banca del Male per capire che siamo nella m*rda, noi, e loro vivono nella bambagia, trattandoci con la puzzetta sotto il naso e disprezzandoci per non aver "studiato" come loro. Ed è questo che è accaduto, accade ed accadrà. 

Il debito pubblico non lo ha generato chiddu ca' terza media, lo spread non lo genera il diplomato alle scuole serali, le speculazioni finanziarie non sono cose da d.j., la corruzione non parte dalla Signora Pina, i tassi bancari al limite dell'usura non li calcola il bibitaro, questo sistema basato sul debito perenne non l'ha inventato la lavandaia, la giustizia ingiusta non è colpa dell'ex velina, la sanità fatta a pezzi non è così a causa de chiddo ca' terza media, i ponti che crollano non sono stati progettati dal diplomato alle scuole serali, la distruzione della democrazia e la contrazione dei diritti non è opera de 'o strugghiolaro. 

In ogni caso io giudico le persone sulla base di ciò che FANNO, non certo per i titoli di studio o per le cariche ricoperte in passato. E se il bibitaro avesse il coraggio di ricordare, al dottorone signore del Male, che è stato eletto dal popolo (il bibitaro non il signore del Male) per dare una sistemata al paese, forse, in parte, il suo dovere lo avrebbe fatto per bene, almeno in piccola parte. 

il vero problema è che il bibitaro, la Signora Pina, chiddo ca' terza media, l'ex velina, la lavandaia, l'ex tronista, u dj, il diplomato alle scuole serali, u stugghiolaro... a tutti questi manca una cosa... le palle!

Aggiornamento: ... e con la decisione di andare a braccetto con il signore del male assieme a pregiudicati, ladri ed ignoranti funzionali, le palle le hanno fatte cadere a chi ce le aveva. Complimentoni.

P.S. la sardina è in scatola. Ripeto: la sardina è in scatola.

domenica 29 novembre 2020

Centro commerciale no grazie

Tempo di "pandemia" occorre prudenza, igiene personale, buon senso ma soprattutto, il rispetto di regole, molte delle quali senza senso. Ma andiamo con ordine: il fatto (o meglio i fatti). Sabato pomeriggio, devo per forza andare a fare la spesa periodica per generi di prima necessità (cibo, spesa grossa). Vado al centro commerciale, tutto chiuso a parte il supermercato (Interspar). Non è uno dei miei supermercati preferiti ma... sono di strada e mi fermo. All'ingresso trovo una mia amica che non vedevo da tempo. Ciao, come stai, sono felice di vederti, raccontami cosa fai ecc ecc... parlando di queste cose ci incamminiamo all'ingresso e, passando in mezzo a due file di Alpini pronti a chiederti il pizzo sulla spesa (per solidarietà, dicono, non si capisce bene a chi), ci imbattiamo in un improbabile addetto, con tanto di divisa aziendale, che ci ferma apostrofandoci: "Uno solo può entrare, l'altro aspetta fuori ed entra solo quando esce l'altro". Lasciamo perdere i toni da inquisitore incazzato ma chiedo candidamente "perchè?"... "le regole!" mi risponde. Mi giro per invitare ad entrare la signora che era dietro di me (per galanteria di una volta) la quale mi lascia andare per mettersi a discutere con il diversamente intelligente. Appena entrato, cerco immediatamente l'uscita senza acquisti, per dare man forte alla signora. Del resto ero troppo incazzato per comperare qualcosa, piuttosto muoio di fame che farmi apostrofare in tal guisa. Mi avvicino alla signora, invitandola ad uscire e lasciare il gorilla alle sue bislacche interpretazioni che, avvicinandomi, mi è parso di sentire, visti i toni arroganti ed accesi del diversamente dotto. Scopro che, accortosi di aver sbagliato a fermarci, si era avventurato in una farneticante girandola di pretesti ed interpretazioni da principe del foro, volte a giustificare l'errore (per scaricare le sue colpe) e comunque impedire l'ingresso alla signora sino a quando io non fossi uscito IO, il tutto decantando le sue conoscenze delle leggi. Quale errore? Io e la signora non siamo conviventi (lo dimostrano i documenti di identità) e potevamo tranquillamente, in diritto e senza violzione alcuna, entrare a fare la spesa. Fose chiacchierare con i conoscenti è una violazione delle regole quando si va a fare la spesa??  Risultato? in due non solo non abbiamo acquistato nulla, ma in futuro non ci recheremo mai più in quell'esercizio commerciale e nemmeno in tutti gli altri Interspar del pianeta...FATWA!! poco ci costa, non mancano certo i concorrenti cui rivolgersi. Certo è che 
 
esistono persone che riescono a svolgere male anche semplici compiti che non richiedono intelligenza o abilità particolari.

Ora mi chiedo... chi ha mai conferito a quel cane da guardia il diritto di esercitare funzioni che limitano la mia libertà? Il DCPM in vigore certo che no, spetta eventualmente alle forze di polizia farlo, non certo a lui limitare i miei diritti costituzionali. Chi lo autorizza ad intimarmi eventualmente di esibire un documento di identità? nessuno! non c'è DCPM che tenga. Chi lo autorizza o gli conferisce diritto di trattenermi fisicamente? niente e nessuno, per cui in altre occasioni io entrerò e che provi qualcuno a mettermi le mani addosso o strattonarmi o trattenermi... io rispondo solo agli agenti in divisa ai quali ho diritto di richiedere la compilazione di un verbale e chiedere che l'altro venga identificato per sporgere eventuale denuncia querela nei suoi confronti. NE HO LE PALLE STRAPIENE di certi idioti ignoranti che in quattro e quattro otto interpretano le leggi, giudicano ed emettono sentenza di condanna senza averne titolo alcuno. BASTA! Ne ho le palle piene anche di "responsabili" del personale e più generalmente di aziende che assumono certi dipendenti a svolgere mansioni per le quali non hanno competenza (e formazione) alcuna...

il pesce puzza sempre dalla testa, ricordiamocelo! 

Ne ho le palle piene anche di commercianti che si lamentano della contrazione degli incassi con percentuali a due cifre e poi trattano i clienti come fossero delle merdine....BASTA!!

Per tali motivi, invito chiunque a boicottare tutti gli esercizi commerciali, lasciando sugli scaffali ciò che non ci serve veramente per vivere decorosamente e limitare i consumi più di quanto questa crisi indotta ci obblighi a fare. Nel farlo, considerate che state spendendo soldi ad un branco di commercianti piagnucolosi, il più povero dei quali ha la seconda e terza casa al mare o e/o in montagna, il più diversamente onesto dei quali omette gli scontrini, il più diversamente altruista dei quali che ha aumentato i prezzi a dismisura senza giustificazione alcuna che possa essere ritenuta valida e via dicendo... hanno dato TUTTI un pessimo esempio di esercizio asociale della libertà commerciale e vanno puniti, non ristorati. Ma soprattutto un caloroso sincero e immensamente grande VAFFANCHIULO a tutti coloro che li sostengono in qualsiasi modo, azionisti compresi (e per primi). Alla prossima.

Ah, quasi dimenticavo... visto che ho parlato di regole bislacche che, anche singolarmente, ci autorizzarebbero a disubbidire senza tanti pensieri... che senso ha il coprifuoco  alle 22 ai fini della limitazione del contagio? Che senso ha limitare gli articoli vendibili nei supermercati, alla domenica, che tanto poi ci si assembra di sabato per acqusitarli? Ed ora che si parla di anticipare la messa di mezzanotte del natale... si anticipa un assembramento alle 22 (che non è pericoloso) per evitare che l'assembramento avvenga di mezzanotte (che è pericoloso)... secondo me ci stanno rifilando queste corbellerie di fila una dietro l'altra, per verificare il punto di rottura oltre il quale è pericoloso (per chi governa) andare. Vabbè, fanchiulo di nuovo.

P.S.La capra sale sul colle e la gallina canta. Ripeto: La capra sale sul colle e la gallina canta.

lunedì 21 settembre 2020

Regionali e referendum 2020, i soliti idioti


Si, alla fine non ce l'ho fatta a disertare il seggio, nonostante i conati. Ad ogni tornata mi sento come se entrassi in una latrina puzzolente, a mettere una crocetta su una scheda pre-compilata, con i nomi già scelti da altri, senza possibilità di scegliere chi reputo più degno e per di più con una rosa di possibilità che non mi rappresentano per niente. Ma non è questo l'argomento. Da attento e silente osservatore e mai censore dei comportamenti altrui, mi sono accorto del lassismo tipico degli unani, sempre disubbidienti alle regole di buon senso ed altrettanto pronti ad ignorare gli altri. 

Per qualche minuto mi sono intrattenuto all'esterno della sede preposta al voto per chiacchierare a distanza d'ordinanza con un conoscente. Pur restando attento alla conversazione, l'occhio non ha potuto fare a meno di osservare le bottigliette del disinfettante poste all'esterno del seggio. Entrando, tre su quattro hanno totalmente ignorato l'invito scritto di disinfettarsi le mani, nonostante la presenza dei soliti carabinieri intenti forse più a vigilare l'esterno per prevenire un "probabile" attacco terroristico con qualche aereo dirottato o l'attacco di qualche jadista con cintura esplosiva d'ordinanza al grido di "morrte all'amerricaaaa"...kaboom.

La regola vorrebbe una disinfezione prima di entrare, un altra dentro al seggio prima di prendere la scheda e matita, una terza prima di uscire. Io ho visto le bottigliette solo all'ingresso e poi basta e per di più ignorate da molti "elettori". 

Ma parliamo delle entrate/uscite differenziate... inutile mettere cartelli con le frecce di direzione, inutile scrivere ENTRATA - USCITA, inutile incollare a terra nastri colorati , inutile installare il nastro delimitatore dei percorsi... se poi si accede ed esce tutti dallo stesso scalone comune. Inutile anche perchè c'è sempre qualche unano imbecille che esce da dove è entrato, c'è sempre il solito idiota col naso scoperto e la mascherina a proteggere il mento, c'è sempre il solito idiota che si intrattiene nelle strettoie a chiacchierare a stretto contatto con i suoi simili incurante degli altri che vorrebbero magari rispettare la distanza. Statisticamente gli unani idioti ci saranno sempre ma col passare del tempo stanno aumentando di numero e regredendo mentalmente allo stato di organismo mono neurale. 

Ecco, per precauzione mi sono tenuto a larghissima distanza, ben oltre al metro d'ordinanza, tre disinfezioni, preteso pure la disinfezione accurata della matita, mascherina coprente mezzo volto che per fortuna non mi hanno fatto togliere in quanto il presidente del seggio ben sa chi sono (manco mi serviva il documento da infettare) e guanti in lattice anche se non obbligatori (che ne so chi ha maneggiato le schede). 

So che forse sono esagerato, ma di rischiare per i soliti idioti no e poi no, tantomeno rischiare nell'esercizio di un diritto dovere. Certo è che constatare il progressivo degradare di una società progressivaamente verso l'imbarbarimento mi duole non poco, mi dispiace vivere anche a distanza da unani meno acculturati delle scimmie. L'uomo è un animale sociale (dicono) ma da questa "società" di individualisti menefreghisti ignoranti è meglio stare alla larga, sono anche pericolosi. Alla prossima, ma anche no.

P.S. il pippistrello svolazza al buio. Ripeto: il pippistrello svolazza al buio.


giovedì 2 luglio 2020

Mi sono rotto

No, è vero, mi sono davvero rotto, la schiena stavolta, con delle ripercussioni che spero non diventino permanenti. E così ho sperimentato cosa significa muoversi con la carrozzina. Ora capisco davvero le sofferenze dei disabili costretti a starci per sempre, un vero calvario. Muoversi è quasi impossibile. Per strada nemmeno a parlarne, fra buche, crepe, scalini inutili ma onnipresenti, pali e paletti, ostacoli vari, strettoie, salite e discese assurde. Dei mezzi pubblici nemmeno a parlarne. Per salire sul treno, nella carrozza dove troneggia il logo del disabile, occorre superare la voragine fra banchina e carrozza. Negli edifici poi è difficilissimo... gradini, scalini, arredo esagerato condensato in spazi troppo stretti. Negli uffici pubblici un pò meglio... ma arrivarci è una scommessa. Anche a casa tua ti accorgi di non aver mai pensato agli ostacoli per cui muoversi è davvero difficile, per non parlare di quando devi andare in bagno, coricarti, mangiare, lavarti... è tutto diverso il mondo se lo si vive da seduti su ruote. Ecco, dopo aver bestemmiato per le ciclabili e per la nulla considerazione verso chi si muove in bici, ora devo aggiungere anche delle nuove bestemmie verso chi non pensa agli altri diversamente agili.
E rinnovo l'invito a sindaci, assessori, politici, responsabili vari, presidenti, progettisti, architetti , geometri, luminari, capoccioni vari e dotti sapientoni: venite con me un paio di settimane a fare un giro in bicicletta, e poi un altro paio in giro in carrozzina, senza barare, a svolgere le quotidiane mansioni di un cittadino che cerca di sopravvivere ed arrangiarsi senza aiuti da nessuno. Magari veniteci senza soldi in tasca così facciamo un lavoro completo. Forse così è l'unico modo affinchè vi possiate rendere conto delle puttanate che dite quando dichiarate di essere dalla parte dei cittadini o di progettare opere a misura d'uomo. Dai, l'invito è sempre aperto, vediamo chi si fa avanti (se mai qualcuno si farà avanti). alla prossima.

P.S. Previsto maltempo in pianura. Ripeto: Previsto maltempo in pianura.

lunedì 4 maggio 2020

Lockdown - Piccole carogne crescono

Fase due dell'emergenza ed il mondo torna a mettere capolino come le lumache dopo la pioggia. Esacerbati da due mesi di clausura, gli animi non sembrano essere tanto ben disposti verso il prossimo, ognuno per i propri motivi ed in base ad una soggettiva soglia di tolleranza. Capisco ma non giustifico. L'esasperazione, spesso ingiustificata ma spesso amplificata dalla scarsa capacità di comprendonio, fa uscire il peggio del peggio di ognuno di noi. Ma partiamo dall'inizio. 
Oggi, decido di portare all'ecocentro dei sacchi di erba da conferire nel vascone del verde. In realtà potevo farlo anche nell'ultimo periodo della fase 1 ma per evitare il magone di dover dare spiegazioni a qualche solerte impiegato dello stato in vena di interpretazioni, soggettive quanto bizzarre, delle normative e dei vari DCPM ai quali aggiungere quelli dei "governatori" locali, decido di approfittare della splendida giornata di sole (il primo giorno della fase due), ed attaccare alla bici il carrettino su cui caricare i sacchi. 
Il percorso scelto, quello più corto, prevede il passaggio attraverso dei campi ed un ultimo tratto di ciclabile immersa nel verde per un paio di kilometri....mi è sembrato di rinascere, endorfine a mille. 
A 500 metri dalla destinazione.... una lunghissima fila di auto in attesa, qualcuno da prima dell'orario di apertura. Immaginatevi lo stato d'animo dei guidatori. 
So per esperienza che il conferimento a mano dei rifiuti, a piedi, è permesso senza particolari formalità, per una semplice ragione: non è un accesso che limita i posti auto disponibili. Quindi entrare a piedi o in bici si può. Già, perchè all'ingresso c'è una sbarra automatica. Se l'ecocentro è pieno, DI AUTO, la sbarra non si alza sino a quando non esce qualcuno, ovvio no? Ci arriva anche un bambino ed incazzarsi non serve a niente, proprio a niente. Ciò non vale per chi entra a piedi o in bici non avendo bisogno di un parcheggio per scaricare (elementare, vero?). 
Ad ogni modo, buona educazione ed il mio senso civico mi suggeriscono comunque di chiedere almeno alle prime dieci auto in prossimità dello sbarramento se mi permettono di passare, nonostante potrei farlo tranquillamente. 99 volte su dieci la risposta è affermativa, accompagnata da un sorriso. Raramente storcono il naso, quasi sempre ci si ferma anche a fare due chiacchiere in cordialità, nonostante non ci si conosca affatto, magari assieme brontolando per l'attesa sotto il sole (specie a luglio od agosto) o per la bizzarra organizzazione degli operatori addetti. Oggi no. Una signora mi fa notare che dovrei lasciare fuori la bici ed entrare a piedi... oibhò e perchè mai? Vabbè, alla mia offerta di accodarmi dietro di lei mi lascia comunque andare "per gentile concessione", grazie tante.  Più avanti un furgone con un signore "anziano" sulla 55na/60na circa. Lui Niente. Per lui non posso passare. Categorico! Lo ascolto con pazienza ed attenzione, per capire quale sia il SUO problema. "sono qui da più di un ora che aspetto, sei passato anche prima con la tua biciclettina, chi sei tu più bello degli altri?, aspetta anche tu come tutti noi, così hai fretta? devi morire? io posso venire solo il giovedì e lunedì, ..." e via dicendo con altre stupide motivazioni alle quali non ho voluto rispondere (comunque si, sono sicuramente più bello di lui e credetemi ci vuole davvero pochissimo).  La mia regola è da sempre: Non discutere mai con un idiota. Chi ti quarda potrebbe non notare la differenza.
Faccio notare, nel vano tentativo di spiegare, sperando comprendesse, che la bici non occupa posti auto, suscitando però ulteriori resitenze e dinieghi, come fosse lui il gestore del centro. Chiedo cortesemente se, nonostante il suo rifiuto, posso esprimere un parere ottenendo in risposta, "...certo, ma non pensare di impietosirmi." Rispondo: "ci mancherebbe, ad ogni modo, passare avanti non ritarderebbe il suo ingresso ed in che modo attendere dietro a lei potrebbe anticipare il suo ingresso?" (in sintesi che passi o meno per lui non cambia assolutamente nulla). Questa semplice domanda deve averlo spiazzato, visto l'aumentare della sue evidente irritazione conseguente alla consapevolezza dell'inutilità del suo atteggiamento negativo. Non la prende bene nemmeno  quando diplomaticamente concludo affermando: "ad ogni modo ha ragione, aspetto dietro di lei signore". Provo a dargliela vinta dai, vediamo che succede tanto lo so già, vittoria di Pirro.
Attendo appena un minuto e tocca accedere a lui, ma solo per mettersi nuovamente in coda, in nuova attesa per la registrazione dell'operatore, il quale mentre si sta avvicinando a questo imprenditore (che poverino può scaricare i rifiuti solo lunedì e giovedì, giorni dedicati alle aziende oltre che ai privati), mi fa cenno con la mano di venire avanti, facendomi passare davanti al coglione che tanto si era prodigato a bloccarmi vantando i suoi fantomatici diritti conditi da un personalissimo senso di "giustizia sociale". Non vi dico la sua faccia quando gli sono passato a fianco, e non voglio decrivere la mia espressione da ebete, con un sorrisetto dal piglio volutamente canzonatorio purtroppo celato dalla mascherina (lui, il sommo giusto, ne era invece sprovvisto nonostante gli obblighi). 
Passando tutto impettito, seguendolo con la coda dell'occhio per godermi la sua espressione rabbiosa, penso dentro di me: "Tiè carognone infame, vedi che comunque ti sono passato avanti saltando pure la fila? Pirla di un pirla!".
Ho voluto finirla lì, avrei potuto segnalare la sua mancanza delle protezioni e farlo tornare indietro o sollecitare l'arrivo dei carabinieri per una multazza da 400 euro, meritatissimi in questo caso. Ma non sono così carognone ed infame come lui. 
Quindi? bilancio finale? ho ritardato l'ingresso a qualcuno? no. Lui ha perso qualcosa? no. Ho causato danno a chicchessia? no.  Ho leso qualche diritto? no. Ho dimostrato maleducazione? no. Chi fra i due ha più senso civico e senso di comunità? io. Cosa ho perso io? 60 secondi netti, che vuoi che sia, #chissene. Chi alla fine ci ha guadagnato? io sicuramente, in salute di certo, grazie anche all'attività fisica.
Di suggerire al carognone di fare altrettanto, come me che cerco di dare il buon esempio a vantaggio di tutti... nemmeno a pensarci, c'è il rischio di sentire una sequela di motivi stupidi ed insulsi, tipici dell'imprenditore neo liberista sempre pervaso da un personalissimo ed egoista senso di "giustizia"... del resto uno stupido può solo esprimersi con stupidaggini, tocca convivere anche con questi carognoni parassiti. 
Certo è che per questi carognoni vale il principio: se soffro io devi soffrire anche tu, per par condicio. Poco conta se le condizioni di base sono diverse: io non sono venuto in auto, io, e so che la cosa ti rode non poco ma è una mia scelta. Se vuoi entrare senza fare la fila non venire con un furgone, tra l'altro praticamente semivuoto, che occupa due posti auto ed inquina come una petroliera, coglione parassita!
Sto carognone deve essere sicuramente anche uno di quegli infamoni che denunciano gli altri a spasso con il cane solo perchè lui non può. O che gode a vedere le FFOO inseguire con droni od elicotteri i runner, visto che lui non "rùnnera". La dimostrazione del suo senso civico totalmente assente è l'arroganza e menefreghismo per gli altri, dimostrata dalla sua mancanza di mascherina (ancora obbligatoria). Gli obblighi valgono solo per gli altri ovviamente, compresi quelli inventati di sana pianta specie quando è LUI ad imporli, tipo mettersi in fila solo perchè lui non può passare avanti.
Povero italiota, ovvero itagliano idiota, unano! tocca convivere e sopportare anche sti imbecilli con la mamma sempre incinta.  Alla prossima.

P.S. L'abito non fa il monaco. Ripeto: L'abito non fa il monaco.

mercoledì 26 febbraio 2020

Disinfettante mani fai da te

E dopo il coronavirus (o COVID-19 che dirlo fa più glàm), dopo il panico isterico per un influenza brutta, dopo aver assistito alle comparsate mediatiche degli "esperti" che si prodigano a divulgare tutto ed il contrario di tutto, ma soprattutto con la comparsa dei soliti commercianti approfittatori disonesti e speculatori che hanno proposto confezioni di gel disinfettante mani e mascherine a prezzi stellari, ecco che stanno comparendo in rete le ricette fai da te per sopperire alla mancanza del disinfettante mani, per gli unani l'amuchina gel mani, che è un nome commerciale, anche se molti unani sono convinti che il termine Amuchina sia il nome del composto chimico base. 
Fra i suggerimenti proposti per la produzione fai da te del disinfettante mani ci sono un infinità di intrugli vegan-ayurvedici, paccottiglie e poltiglie improbabili oltre a liquidi di dubbia efficacia... se volete crederci fate vobis. In veneto.... un bel bagnetto nella grappa ed il virus scompare. 
Preoccupati per le Fake News, la stampa mainstream inizia ad allarmare i lettori unani per avvisarli della comparsa di numerosi guaritori dalla ricetta miracolosa. E nel farlo, ovviamente, non sanno fare altro, copiano ed incollano la versione "ufficiale" (che non si sa mai da dove arriva) senza controllare quello che scrivono. Come risultato, la confusione sale alle stelle e ci provo io a fare un pò di ordine. 

Lavarsi le mani per sessanta (60) secondi con il sapone. ripeto: Lavarsi le mani per sessanta (60) secondi con il sapone.

Finito, lo dice l'articolo di repubblica.  Ed io aggiungo: fatelo sempre più volte al giorno, SEMPRE, coronavirus o no, lavatevi sporchi unani, zozzi ed infetti. Farsi il sapone in casa è un giochetto da ragazzi, pochi ingredienti, un pò di tempo e pazienza.
Ma per la voglia di hackerare qualcosa, di fare qualcosa in più, visto che acqua e sapone non sembrano sufficienti (è il neuro marketing che ci frega), cerchiamo di capire cosa contiene l'amuchina, che lo si ripete è un nome commerciale a cui corrispondono formulazioni e concentrazioni diverse. Sostanzialmente è un gel che contiene cloro o più frequentemente ipoclorito di sodio. OK, già vedo frotte di unani correre in farmacia a comperare litri di ipoclorito di sodio... brutti idioti, sapete almeno come lo si può produrre in casa? Che fai se in farmacia non lo trovi? usi la candeggina per la lavatrice?. Unano! E poi.... lo usi puro? è liquido come l'acqua, occorre diluirlo e aggiungere qualcosa che lo faccia diventare un gel, altrimenti ti gocciola via e lo sprechi per niente. OK, come addensante cosa usi? la maizena? l'amido di riso? il cremor tartaro? ti serve qualcosa di trasparente ma denso... glicerina o glicerolo... è un liquido denso ed appiccicoso che cresce naturalmente in bottiglia sugli scaffali delle farmacie. Nemmeno questo ti sai produrre? vabbè allora.... vai e compra. 
La ricetta non è finita. Serve l'alcool.... puoi scegliere fra la grappa bianca (i veneti sono avvantaggiati), alcool etilico o isopropilico. Conosci la differenza fra etilico, denaturato e isopropilico?  Sei in grado di distillartelo in casa? No? nemmeno questo? e vabbè allora... compra,consuma e lamentati se lo fanno tutti e non trovi i prodotti e se li trovi costano un occhio, un motivo ci sarà. 

Ad ogni modo, è il caso di seguire la ricetta elaborata da tempo dall'OMS e pensata per i paesi poveri in via di sviluppo (si l'itaglia è un paese povero sottosviluppato, per cui è per voi). Eccola: 
  • 833 ml di alcol etilico al 96%
  • 42 ml di acqua ossigenata al 3%
  • 15 ml di glicerina (glicerolo) al 98%
  • Acqua distillata oppure bollita e raffreddata quanto basta per arrivare a 1 litro
Ah...la glicerina serve solo come emolliente per la pelle, non come gelificante.
Come esercizio, dato che sicuramente la moltitudine non ha in casa dei contenitori adeguati con le misure in millilitri, bisogna convertire gli "ml" in "grammi" che sono la millesima parte dei Kilogrammi, così con un bilancino da cucina ci si dovrebbe arrangiare meglio. Vi dò una dritta agratis, per la conversione serve il "peso specifico" dei liquidi. 

Anche i farmacisti si sono attrezzati con una ricetta a base di etanolo al 96%. Vediamo la ricetta, stavolta con le quantità in "Volumi":
  • 63% etanolo 96% (alcool etilico è la stessa cosa)
  • 37% acqua distillata
  • Gelificante (tipo SEPIGEL 305 nome INCI : aqua, polyacrylamide, C13-14 isoparaffin, laureth-7numero CAS : 38193-60-1 / 64742-47-8 / 3055-97-8
    incompatibilità : recipienti di alluminio, alcool oltre il 70%, elettroliti)....okkio che ad oggi sembra esaurito anche questo, te pareva.
praticamente etanolo gelificato "...per migliorare la texture..."... pur di vendere qualcosa... si, ok ma cosa sono i "Volumi"?... eh? manco qui ci arrivi da solo? Lascia perdere dai.

Ad ogni modo, sono ingredienti facilmente reperibili ma, come si nota nelle ricette OMS, manca l'ipoclorito di sodio, forse perchè in Africa, dova ogni mattina una gazzella muore, non è così immediato produrlo. Ci pensiamo noi. L'ipoclorito di sodio si ottiene con acqua e sale da cucina. Con l'elettrolisi per pochi minuti si ottiene l'ipoclorito di sodio (okkio all'idrogeno che si sviluppa, è altamente esplosivo). L'ipoclorito di sodio si può ottenere anche dall'acqua ossigenata e sale da cucina (H2O2 + NaCl -> NaClO + H2O. Semplice vero? Il sale non serve che sia bio - integrale- dell'himalaya o veganchic... SALE!
Ora manca la concentrazione di ipoclorito di sodio nella ricetta OMS, per essere sicuri. Possiamo però fare in due modi, alternativi o tutti e due. 
  1. Aggiungiamo del sale da cucina che reagirà con l'acqua ossigenata già presente nella ricetta OMS.  
  2. Aggiungiamo una quantità "ad penis" di ipoclorito di sodio alla ricetta 
Dovrebbe andare bene, oppure esplode tutto, non lo so non ho ancora provato per cui se saltate per aria nel tentativo, fatemelo sapere nei commenti ;-) oppure laureatevi in chimica e fra 5 anni avrete la risposta. 
Per concludere, ho qui una boccetta di disinfettante mani, presa mooolto tempo fa, in tempi non sospetti. Non è amuchina, è un altra marca già all'epoca mooolto più economica dell'amuchina. Contiene (senza indicazioni sulle percentuali ovviamente): 
  • aqua (sì è scritto così)
  • alcohol denat.
  • glyceryn
  • parfum
  • carbomer
  • aminolmethyl propanol
  • benzophenone-4
  • limonene
...tanta roba, vediamo di fare un pò di ordine.
Benzophenone-4 è un filtro UV, ingrediente di prodotti petrolchimici sintetici unecologici dato il loro processo di produzione inquinante e / o bassa biodegradabilità. Gli ingredienti di questo tipo possono avere un effetto indiretto sulla salute umana. 
Aminolmethyl propanol viene utilizzato per regolare il pH dei prodotti cosmetici: sostanza alcalina, che consente di aumentare il pH visto che il precedente è acido. 
Carbomer utilizzato per addensare i preparati come gelificante o emulsionante, ma anche come solvente per aiutare le formule a rimanere ben miscelate ed è classificato come "ingrediente non terribile".
Limonene è uno dei 26 allergeni regolamentati in Europa. Prende il nome dal limone in cui è presente in grandi quantità. In cosmetica, è usato per la sua fragranza.

Gli altri ingredienti sono facili da capire cosa sono, per formare  alla fin fine... nientepopòdimenoche.... dell'alcool gelificato!, una bella fregatura se ci si pensa, in rapporto al prezzo a banco. L'omessa indicazione della percentuale di alcool non permette di valutare l'efficacia disinfettante... meglio lasciarlo sugli scaffali e tenersi i propri risparmi per altre cose. Ora, se non siete degli unani consumatori compulsivi, provate a fare lo stesso esercizio con la classica Amuchina gel disinfettante mani e vedrete cosa state pagando... alcool e cloro gelificati, un affarone davero davero, ma se serve ad affievolire la vostra irrazionale e stupida paura dell'ignorante, accomodatevi e fate pure come 'zzo vi pare.
In buona sostanza, credo che procederò con replicare la ricetta OMS ma modificata con l'ipoclorito di sodio ed ovviamente imbottigliata nel contenitore del disinfettante "skifeza" appena lo finirò, visto che comunque ha il tappo a scatto che non serve svitarlo per far uscire il liquido. Se poi risulterà troppo liquido o troppo "puzzolente" di cloro, allora presto si fa ad aggiungere profumi o meglio aromi fatti in casa... ah, quest'ultimi, almeno questi, li sapete fare in casa vero?? neanche questi? no dai, allora ve le andate a cercare. Alla prossima, ma anche no.

P.S. la grappa è finita. Ripeto: la grappa è finita.


lunedì 24 febbraio 2020

ma tu celai lo striming?

Corona virus... lo so, per me è un argomento OT ma ve l'avevo detto in tempi non sospetti ed ora grattatevi. il Corona virus non si sa bene cos'è, non si sa di preciso da dove arrivi e come si sia diffuso, non si sa come sia improvvisamente comparso, in certe zone non si sa nemmeno dov'è il "paziente zero" (se lo sono  perso), ma tutti gli unani improvvisamente si trasformano in virologhi di specchiata fama, in luminari della medicina, tutti con il cuggino primario che se lo dice lui allora è vero. E' tutta una gara a chi è più "autorevole". Certo è che stiamo dando uno spettacolo vergognoso ed indecente. A noi interessano le soluzioni, non le chiacchiere.
Maaaa...Cosa si sa di preciso? 
  • non c'è ancora un vaccino (con buona pace per i no vax), 
  • in alcuni casi è mortale, 
  • si diffonde per contatto o per via aerobica
... bastano queste tre cose per scatenare il panico ed i comportamenti più o meno assurdi, dettati soprattutto dalla consapevolezza (o per lo meno sospetto) che chi ci "governa" (manco fossimo delle bestie da governare) non ci capisce una cippa, sono più ignoranti di noi, sono degli emeriti incapaci.
Francamente poco mi importa del Corona Virus, io sono da anni quello che viene definito un hikikomori, per cui il problema per me è già risolto retroattivamente e preventivamente... non sono per niente a rischio contagio. Forte di questa posizione privilegiata, mi siedo ad osservare, a ragionare e traggo delle conclusioni logiche, dettate dal normale e comune buon senso. 
Di fatto, io (ma solo io): 
  • non lo so se è una variante della normale influenza, 
  • non lo so se a Wuhan le esercitazioni militari che simulavano una guerra batteriologica pochi giorni prima del contagio abbiano diffuso il virus, 
  • non lo so se è mortale al 100%, 
  • non lo so se la colpa è del pangolino come veicolo zero della diffusione, 
  • non lo so se è stato diffuso appositamente per affossare l'economia cinese, 
  • non lo so se è un complotto massonico liberal fascistoide per decimare la popolazione mondiale, 
  • non no nulla perchè non lo posso/devo sapere, ci dicono tutto ed il contrario di tutto
... tanto a leggere i giornali o seguire i tiggì mainstream, si sentono le stesse cose come se provenissero da un unica fonte, l'importante è alimentare la paura che così si governa meglio. Di certo se per strada vedo un cinese non faccio come certi razzisti di bassa lega.
Gli "esperti" che si alternano mediaticamente... tanto esperti non sembrano, preoccupati più a rassicurare che informare. Gli amministratori vari, tanto sicuri non sembrano, tanto sono prodighi di consigli inutili e diffusori di tardive "soluzioni" improbabili, inefficaci ed improvvisate. Qualche esempio? Il carnevale di Venezia "chiude" dalla mezzanotte, così come i locali pubblici devono chiudere dopo una certa. Del resto si sa che il virus vien di notte come l'omo nero con il quale ci impaurivano da piccoli. 
Le strade principali vengono transennate nei comuni focolaio, tanto si sa che la gente si sposta solo in macchina e quindi chiuse le provinciali di accesso dopo una certa ora il paese è blindato ed al sicuro. 
Chiudere i voli diretti "da e per" la cina, o peggio chiudere i porti come suggerisce qualche nullafacente incapace è inefficace tanto quanto pulirsi il sedere con i coriandoli (o col giornale radio, fai tu). 

in una società globalizzzata una qualsiasi epidemia è inarrestabile

E poi... la cosa ridicola... tra i consigli sulla profilassi c'è quello di lavarsi spesso le mani. C'è proprio bisogno di dirlo? Virus o meno, lavatevi sempre!!!!
E poi... eseguire i test su tutti... è inattuabile ma... sarà mica la solita scusa per aumentare le tasse sanitarie? io non lo so ma la butto lì.
E poi... le file ai supermercati svuotati da clienti con la mascherina, che escono con il carrello pieno di confezioni da litro di coca cola!!! quella sì che ti fa bene! testa di caxo! quello che non ti fa il corona virus ci pensa lo zucchero raffinato! (Pensa che bello se gli scaffali vuoti fossero quelli delle librerie, ed il virus si chiamasse Cultura.)
E poi,... di reazioni ridicole ne abbiamo viste sin troppe, compreso l'auspicio di far scendere in campo l'esercito.... prove generali di dittatura fascista, vedi ad esempio la gazzetta ufficiale Decreto legge 23 febbraio 2020 n.6  che prevede la "...sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico..." praticamente manco gli amici a cena posso invitare.  Scommettiamo che passata l'emergenza il DL resta?
Comunque, una soluzione ridicola, come panacea a tutti i mali è quella che arriva dagli "ingegnèri"... facciamo tutto in streaming, compreso il telelavoro (o smart working che fa più figo dirlo anche se è un altra cosa) in streaming... ci si parla via Piccì ed il contagio da corona virus è escluso, almeno quello analogico, per i virus digitali... altro discorso ma troppo complicato per i deboli di mente... ridicoli pagliacci. E così, i fedeli del Cattolicissimo Veneto bigotto si sono organizzati per pregare via You-Tube in diretta streaming, anche se non so ancora come faranno a bruciare telematicamente streghe ed eretici, mentre le messe vengono trasmesse via facebook... per le offerte si organizzeranno con un pulsante Pay-Pal?.
E la classe imprenditoriale del vostro ridicolo paese medioevale?  non è ancora pronta (meglio dire "non vogliono") al telelavoro. Per certi imprenditori è necessario che il lavoratore venga in sede, così è più controllabile. Se poi "lavora a casa" c'è sempre il sospetto che batta la fiacca, troppo comodo lavorare in pantofole, o che faccia il furbo. Il LAVORO, quello "vero", per essere tale deve essere sofferenza! e così alcuni "imprenditori" chiedono al lavoratore che lavora da casa, di tenere sempre accesa la webcam, per controllare che sia sempre al suo posto (configurando così in realtà un reato)...ridicoli pagliacci incapaci.
Quel famoso "imprenditore" che affermò tempo fa "...se al lavoro ti stai divertendo, allora non stai lavorando..." la dice lunga sul modo di pensare di certi imprenditori... ridicoli pagliacci, sfuttatori, imbecilli, approfittatori, ladri di tempo altrui malretribuito.
Personalmente il telelavoro lo proponevo dai tempi dei modem a 56K, in forma diversa da come si potrebbe fare adesso ovviamente. Ma oggi a distanza di anni ancora è un argomento tabù. Alcuni imbecilli pensano che per digitalizzare l'azienda sia "più che evoluto" far girare i PDF via e-mail, salvo poi stamparli in 3 copie, firmarli a penna e ridigitalizzarli per farli girare (e credetemi, succede più spesso di quanto si possa immaginare, nel 2020)... ridicoli ignoranti col rolex . 
Per non parlare poi delle riunioni in azienda... ore ed ore a parlare del nulla, tutti assieme a voci sovrapposte, per decidere di decidere alla prossima riunione... Ecco, forse lo "strimin con uebcam" li salverà dal contagio... certo... poi se hai dei sintomi, vai dal tuo medico di base (o di famiglia, l'untore autorizzato) e ti ritrovi in strettissimo contatto, per lunghissimo tempo, in una sala d'attesa piena zeppa di persone potenzialmente ammalate e contagiate da una varietà infinita di virus e batteri peggio del corona virus... e nella sala d'attesa dell'ambulatorio nemmeno un distributore di disinfettante per le mani o di mascherine... ridicoli pagliacci con la laurea in tasca. 
E poi... almeno se fra i consigli ufficiali c'è quello di lavarsi le mani (il classico pannicello caldo che cura tutto), perchè non si rende immediatamente obbligatorio in TUTTI i luoghi pubblici il distributore di disinfettante per le mani, senza alcuna deroga? Perchè? eh? eh? Ripeto, indistintamente in TUTTI I LUOGHI PUBBLICI. 
E poi... a tappeto, senza partire come al solito dai camioncini di cibo etnico ma a partire dagli ospedali, un controllo sanitario APPROFONDITO senza deroghe e scuse per schivare o aggirare le sanzioni. Vi assicuro che il 90% di quei "reponsabili" che tanto vorrebbero andare in TV a dispensare le loro pillole di saggezza, finirebbero nei guai.
E poi... arresto immediato senza appello per i responsabili, con carcere duro 41 bis e buttate pure la chiave, altro che riunioni in streaming! Inutili Pagliacci fuffaroli magnaschèi!
E poi... non si nota la paura di certi ricconi per le ripercussioni sull'economia? Negozi e ristoranti vuoti...oddio noooo, i commercianti nooooo! poveriniiiiii.... i container vuoti...noooooo!!! i tasportatori nooooooo!! i prodotti tecnologici non arrivano più... nooooooooo! lo smartphone nuovo.... noooooooooo!!! la borsa affondaaaaaa, lo spreaaaaaadddd, nooooooooooo!!!! e via dicendo a reagire come delle pazze isteriche e proporre inutili soluzioni solo per scopi elettorali.
Sappiate comunque che il processo di sciopero della spesa è ancora in atto da tempo, applicato da una moltitudine sempre più folta, giorno dopo giorno, lentamente. Non solo i negozi ed i ristoranti si stanno progressivamente svuotando...non è il corona virus.... si stanno contraendo i consumi. La cosa devastante è invece la nostra dipendenza, non siamo in grado di garantirci autonomamente acqua e cibo, e questo i potenti lo sanno... l'importante è che continuiate a vivere nelle paure... probabilmente un giorno ce lo diranno, via streaming, perchè i veri infetti sacrificabili siamo sempre noi inermi poveracci a loro invisibili. Nel frattempo chiedete al vostro padrone lo striming, il telelavoro, lo smartuorching... Ciao imbecilli.  

P.S. la gazza è ladra e lo squalo ha fame. Ripeto: la gazza è ladra e lo squalo ha fame.