mercoledì 19 novembre 2008

Alimangiatore

L'alimentatore si è mangiato i miei led bianchi!. Li ha ridotti ad un grumo di plastica fusa. Vorrei avere per le mani l'ingegnere cinese che ha progettato l'alimentatore a corredo dell'aladino, il tristemente famoso telefono cordless della Te*ecom. Tristemente famoso perchè è un vero barattolo di tecnologia avanzata, nel senso che devono aver raccattato tutti i componenti avanzati, che nessuno voleva, per assemblarlo. Una fonia da grammofono anni venti, suonerie orribili, una fragilità degna della pasta frolla e una sensibilità ai fulmini veramente poderosa. Di aladini di recupero se ne trovano a iosa in discarica, troppi per definirlo un prodotto di qualità. Ho recuperato l'alimentatore dalla base. Tensione nominale 9 volts continui. Ideali per sostituire la batteria da 9 volts dell'oculare illuminato che ho realizzato e descritto in un post tempo fa. Dopo un sommario collaudo al volo, passo a saldare i fili e fissarli con un pò di nastro isolante. L'illuminazione mi serve per osservare le sigle dei chip nelle schede elettroniche, alla ricerca di qualche componente da recuperare per i miei progetti di ricerca. Tre led bianchi in serie da 3 volts ciascuno = 9 volts senza necessità di resistenze di caduta. Dopo una trentina di secondi di utilizzo, noto che la luce bianchissima vira rapidamente verso il verde per poi sparire del tutto. Il tipico odore di bruciato ed intuisco che qualcosa non va. Due dei tre led sono andati, bruciati, distrutti. Cos'è successo? Prendo il tester e misuro la tensione erogata dell'alimentatore...13,5 volts!! ma vaffanculo! Cosa ci scrivono 9 volts a fare? Ed il circuito di regolazione cos'è, un opinione? Mi rendo conto così del significato della scritta "Made in cina". Non sembra un luogo comune ma troppo spesso significa scarsa qualità, prodotti economici, funzionamenti incerti e poco conformi alle dichiarazioni. Dovevo aspettarmelo. Dovevo sospettarlo anche perchè il prodotto è adottato dalla Te*ecom, azienda nota per rendere soddisfatti gli azionisti con la massimizzazione dei profitti che derivano solo dal taglio indiscriminato dei costi. Maledetti. 25 anni fa, quando ci lavoravo, non era così. L'avvento di certi manager rampanti, dalla B*llisario al Tronchetto dell'infelicità, è stato un susseguirsi di decisioni che hanno fatto scendere la qualità di quell'azienda sottozero, assieme alla credibilità (nulla) che si è guadagnata con decisioni scellerate. E cosa dire di "quell'ingegniere" cinese? Sicuri poi che sia un ingegnere? Vorrei comunque averlo per le mani, maledetto incompetente. Vaffanculo.

P.S. Il cinese dice 23. Ripeto: Il cinese dice 23.

Nessun commento: