giovedì 11 novembre 2021

un medico terra terra

E' opinione diffusa che i "medici di base" siano "quelli che non ce l'hanno fatta" ad affermarsi come professionisti stimati da colleghi e pazienti. La percezione è simile a quella che si ha con le "prestazioni della mutua", nonostante quest'ultime vengano incensate come "eccellenti" dai soliti politici di turno. L'ambulatorio comunale diventa pertanto il posto statale, sicuro, dove è lo stato che ti assicura sino ad un massimo di 1500 clienti pazienti, un comodo ripiego ove rifugiarsi, la retrovia della mediocrità ben nascosti dietro la pochezza professionale. Qualcuno poi divide l'attività ambulatoriale con l'esercizio privato. Di certo l'impegno profuso nell'esercitare la professione come "statale" non è quello che si riserva se si opera nel settore privato ed i risultati di questa sciatteria professionale si vedono e, per noi troppo pazienti, si toccano pure. 

Scambiare una psoriasi per una malattia fungina è un attimo, specie quando la terapia ordinata non è preceduta da una visita... il paziente riferisce prurito... non guardo nemmeno... sarà sicuramente un fungo... 30 secondi netti e la ricetta è pronta, arrivederci, grazie, avanti il prossimo. Stesse conclusioni con l'orticaria.... fungo sicuramente. E così si va avanti per mesi e mesi ad assumere inutili farmaci che non risolvono il problema. Riferisce mal di schiena? Antidolorifici! Febbre? Antipiretico! Dolori muscolari? Antiinfiammatori! Mal di testa, stanchezza e nausea? Antidolorifici, integratori e gastroprotettori. semplice no? Così il medico lo so fare pure io. Non si spiega perchè serva un'abilitazione.

Il covid poi ha complicato (per noi) le cose. Per gli operatori della sanità è un occasione straordinaria per poter lavorare ancora meno di prima. Si riceve solo per appuntamento, ma per prendere un appuntamento occorre prima telefonare (via mail manco a parlarne)... e se all'ambulatorio non risponde nessuno?? si va lo stesso di persona per poi prendere una valanga di improperi per non aver telefonato.

Gli orari... l'ambulatorio apre (dovrebbe aprire) alle 07:00 ed è quello l'orario scelto da molti, privi di appuntamento, per evitare le file, magari anche perchè qualcuno alle 8 deve andare a lavorare. Il medico di base arriva alle 7:45 e prima di aprire la porta si sofferma a insultare i presenti, rei di essersi presentati senza appuntamento... e del suo ritardo non ne parliamo? 

Se telefoni per prenotare il medico di base ti dice...venga domani. Tu vai, alle 7 di mattina per evitare le file e ricevi in cambio una serie di insulti perchè lui aveva detto dopo le otto... non me lo aveva detto (altrimenti non mi sarei svegliato alle 5), ...si te lo avevo detto... e si va avanti così sino allo scontro verbale.

Certo è che se l'orario di lavoro è alle 7:00, gli appuntamenti iniziano alle 7:00, non alle 8:00 perchè prima di cominciare le visite devi prepararti il thè giapponese rastrellando il tuo giardinetto zen, suonare il basso elettrico o il clarinetto o cazzeggiare in affanno con gli adempimenti mal organizzati. 

E poi... tutti gli appuntamenti sono fissati allo stesso orario, alle 8, che lui arriva non alle 7 (orario di apertura) ma alle 7:45. Così ci si trova in 15 o 20 tutti assieme, assembrati fuori dell'ambulatorio ad aspettare all'aperto, e se piove o fa freddo...

Di visite manco a parlarne... si entra e ci si siede ad un tavolino davanti ad una barriera di plexiglas improvvisata, ove prima c'era una porta e lui dall'altra parte di una scrivania che a sentire quello che dice occorre avvicinarsi e spesso non si capisce cosa ha da dire. La barriera inoltre non agevola fisicamente lo scambio degli immortali documenti cartacei... occorre infilarli fra lo stipite della porta e la lastra di plastica. Se la stampante non stampa allora i documenti te li manda via e-mail da un mittente no-reply ovviamente. Poi a casa scarichi le ricette e quando prenoti al CUP ti dicono che se non hai il consenso informato non si può prenotare, per cui devi ri-telefonare al medico smemorato, sperare che risponda, chiedere appuntamento, fare la fila con gli altri convocati allo stesso orario... ma è questo il modo di trattare le persone? 

E noi?? costretti per anni ed anni ad ingoiare antiinfiammatori, antidolorifici, pastiglie varie, ci preoccupiamo del nostro fegato costretto ad un super lavoro. Timidamente proviamo a chiedere un alternativa naturale... terapia a base di cannabis? Ah, no! (sorrisetto ebete) lei guarda troppa televisione... lasci perdere... per caso lei è un hippy?? CAXO!! siamo arrivati a questo livello di ignoranza bigotta!??

Di certo, questi personaggi abilitati sono in prima linea per prescrivere farmaci, alleviare i sintomi e stop. Visite in ambulatorio? No, basta la parola, il paziente riferisce, stop. Di visite a domicilio manco a chiedere, non si muovono nemmeno se il paziente non si può muovere. Se ti sei beccato una brutta influenza, hai la febbre, dolori muscolari, costipazione e brividi... devi eroicamente andare in ambulatorio a contagiare tutti i presenti. Un assaggio lo abbiamo già avuto... se riesci a telefonare... tachipirina e vigile attesa. Se peggiori, ti manca il fiato, fatichi a respirare... chiama il sacro numero verde che forse qualcuno risponderà. Imperativo stare male e peggiorare solo in orario di ufficio, un orario ristretto dai ritardi cronici o dai seminari scientifici alla macchinetta del caffè, e sperare che qualcuno risponda, se gli và. Hai più possibilità di avere un aiuto se chiami il Gabibbo o capitan ventosa.

No dai, comunque c'è la guardia medica e poi il pronto soccorso... si certo, sulla carta tutto funziona a meraviglia.... poi... in pratica.... quando non si trovano soluzioni, l'ingegno italico dà il meglio di sè... tutorial su youtube, medicine alternative, terapie sciamaniche, fai da te, darkweb o deepweb per i medicinali oppure dai cinesi che si trova di tutto, basta chiedere. Scienziati di sta cippa...vaffanchiulo! Alla prossima.  

P.S. tachipirina e vigile attesa. Ripeto: tachipirina e vigile attesa.



venerdì 5 novembre 2021

remember, remember the fifth of november

 remember, remember the fifth of november.

https://anonitaly.blackblogs.org/2020/11/05/5-novembre-2020/ 

P.S. il gallo canta, il pulcino non ha piume. Ripeto: il gallo canta, il pulcino non ha piume. 

martedì 19 ottobre 2021

Termoconvettore ARDES mod.465 (ri-AGAIN!!!)

E siamo a quattro.... quattro riparazioni per lo stesso modello di termo convettore, maledetto, stramaledetto ed ancora maledetto!!!! 2013, 2017, 2019, 2021... Guarda che io non mollo, puoi andare anche in mille pezzi, andare a fuoco, frantumarti, suicidarti... ma io tengo duro e ti rimetto insieme tutte le volte, costringendoti a lavorare per tutta la vita, anche nell'aldilà, maledetto di uno stramaledetto.

Stavolta cosa è successo?  stavolta ci hai provato a fregarmi. Un doppio problema: condensatore (1 microfarad 450 volts nominali ma misurato a 0,35  microfarad) ed avvolgimento di spunto del motore asincrono (filo giallo) interrotto. Tutto qui?

C'eri quasi riuscito, maledetto di uno stramaledetto ciòttolo maledetto. Credevi di lasciarmi al freddo vero? Invece io ti ho convertito e degradato a semplice ventilatore per far circolare l'aria della stufa a legna, maledetto ed inutile ciòttolo, figlio di un progettista demente e divoratore bulimico di energia elettrica. Ti ho amputato la resistenza di riscaldamento, diversamente utile, e la trapianterò in qualche altro corpo più degno di te. Ti ho già sostituito le gambe con due protesi in legno.  Ti ho sostituito il motore ma anche quello verrà riciclato senza bisogno che tu ti senta utile, è solamente grazie a me, non a te, stramaledetto ciòttolo guastatore della serenità altrui. Pensi di frantumare la plastica? Imbecille!, ho adottato un generatore di organi 3D, da creare e trapiantare all'infinito. Pensi di guastare l'elettronica? Con chi caxo credi di avere a che fare?

Ecco, così impari. Nemmeno le viti di chiusura ti meriti, solo un giro di nastro adesivo, così posso aprirti ed operarti quando mi pare, dove mi pare e senza anestesia. Ti attacco al muro e ti condanno a funzionare ancora ed ancora, all'infinito, senza speranza di andare in pensione a trovare i tuoi amici fancazzisti, che si riuniscono nel ritrovo del dopolavoro RAEE. Schifoso maledetto, io non acquisto rifiuti e tu non sei destinato a diventarlo (anche se è da lì che provieni). Lavora, schiavo maledetto!. 

P.S. tuo fratello che ti ha donato il motore e che ha pensato bene di guastare anche lui il condensatore... non pensare che se ne stia fermo lì all'infinito... stessa sorte anche a lui.  Alla prossima, nel 2023, maledetto!

P. P.S. la mela è acerba, l'uva uvetta. Ripeto: la mela è acerba, l'uva uvetta.

lunedì 11 ottobre 2021

L'eccellenza sanitaria delle ULSS

Venerdì 8 ottobre ricevo nella cassetta delle lettere una busta proveniente dall'ULSS di zona. Apro... contiene una prenotazione (che non ho mai richiesto) per il giorno martedì 5 ottobre... la cosa ancora più strana è che la data della prestazione è del 5 ottobre alle ore 10:11 ed il primo appuntamento del ciclo di interventi è fissato a partire dallo stesso giorno alle ore 10:15 ...questa sì che è un eccellenza sanitaria! Prestazione erogabile solo dopo 4 minuti dalla richiesta!!

Mi sa che l'operatore ha combinato il solito pasticcio, ingarbugliando ancora di più la già precaria situazione delle prenotazioni in piena pandemia ove i tempi di attesa per le prestazioni "urgenti" possono superare anche l'anno di attesa. 

Decido di chiamare per avere chiarimenti, al numero verde che sembra l'unico disponibile e l'unico suggerito cone "competente" dall'operatore del centralino dell'ospedale. Compongo il numero ed inizia la lotteria degli instradamenti, con opzioni che non servono e dove è sempre assente quella che serve, tipo "premere x per parlare con un operatore". 

Alla fine della sequenza di instradamenti, l'immancabile voce registrata di attesa, dato che sembra gli operatori sono tutti occupati.... a fare che cosa non si sa (ma lo sappiamo da quando potevamo osservarli allo sportello pre-pandemia).

Buongiorno, lei ha scelto di prenotare una prestazione in regime sanitario nazionale.

la preghiamo di attendere per non perdere la priorità acquisita

la informiamo che  in base alla normativa vigente è possibile presentare disdetta con almeno 2 giorni lavorativi prima delll'appuntamento. In caso contrario, verrà addebitato il pagamento dell'intera prestazione anche se esente.

resti in attesa verrà messo in attesa con il primo operatore libero oppure le verrà offerta la possibilità di lasciare il numero per essere richiamato

passano 20 minuti e la cantilena cambia in:

ci scusiamo ma i nostri operatori sono tutti occupati. digitare il numero dove essere richiamato seguito dal tasto cancelletto.

Perfetto, so già che (forse) verrò richiamato, fra qualche giorno o nelle loro pause che mai coincidono con le mie... pretendendo ovviamente la mia disponibilità... la mia ovviamente.

Mi sorge un dubbio però... se volessi disdettare la prenotazione, sarei costratto a pagare l'intera tariffa? Disdire con 2gg di anticipo una prenotazione fissata in un arco temporale di 4 minuti e comunicata con tre giorni di ritardo... proprio non saprei come fare a meno di non tornare indietro nel tempo. Ma mi sa che anche stavolta la burocrazia farà il suo corso, con questo nuovissimo metodo per raccattare un pò di spicci da noi poveracci e riportare in attivo le casse già spolpate a dovere dai soliti ignoti. 

Già sappiamo come fanno per diminuire i tempi di attesa e dimostrare l'eccellenza della sanità, calcolando i tempi dalla prenotazione all'erogazione del servizio. Tu chiami, ti dicono che ti richiamano perchè non hanno date disponibili ed a distanza di molti mesi lo fanno, per fissarti l'appuntamento a poche settimane. In questo modo i tempi di attesa per le loro statistiche tornano magicamente nei limiti della tolleranza (sulla carta). Ma con questa prestazione fissta dopo solo 4 minuti dalla prenotazione battiamo qualsiasi record. Mi sa che è un altro trucchetto per la media matematica, con a corollario il pagamento dell'intera prestazione impossibile da disdire.... dei veri geni. Complimentoni.

P.S.  il paziente, dice il primario, è un asino. Ripeto: il paziente dice: il primario è un asino.