martedì 4 agosto 2020

Mediacom M-SB130 cerniere ko

Dai, non dite che non vi avevo avvisati. Dopo una prima "riparazione" presso un centro assistenza, selezionato dopo averne girato almeno altri 4 (tutti bocciati, maledetti peracottari incapaci), dopo aver usato questo ciòttolo, da due anni ad oggi solo 4 o 5 volte, dopo essermi accorto che il microfono non funziona nonostante la sostituzione della mother board che non si riusciva a far funzionare a dovere (si accendeva ma per far apparire la schermata occorreva chiudere il coperchio, aprirlo, attendere lo standby, richiudere e riaprire), dopo queste "piccole magagne" ecco la sorpresa: le cerinere indurite. Aprendo il coperchio, la plastichetta di m*rda con cui sono costruiti, sottilissima, fragilissima...crack!!! si rompe inevitabilmente nei punti critici e gli inserti in ottone dove "mordono" le viti, saltano via come niente fosse.
Ecco, uno "smartbook" (smart per modo di dire) praticamente nuovo, usato davvero pochissimo (un paio di volte all'anno solo per aggiornarlo), si rompe. Vale la pena di portarlo in assistenza again? NO! stavolta no. Rischio di vedermi consegnare un preventivo per sostituire le cerniere, il coperchio, il guscio inferiore (ammesso siano tutte parti di ricambio per cui è prevista la sostituzione), ad una cifra assurda a cui aggiungere almeno 80  euri di "diritto di chiamata"...oppure di sentire il solito mantra "...conviene buttarlo..." conviene a te, deficicente!... andatevene affanchiulo!.
Allora? lo sbudello e vendo le parti sperando che qualche vittima decida di tenerselo e ripararlo? Probabilità stimata di trovare un soggetto disponibile: 0,001% Boh... forse, vedremo. Intanto prevale la mia innata e mai soddisfatta voglia di aggiustare l'aggiustabile, casi disperati compresi. Di buttarlo, no, direi di no, anche se mi verrebbe davvero voglia di un atto liberatorio, tipo il lancio dal terrazzo del decimo piano con tanto di filmato virale. Così decido di smontarlo con a corollario le giustificabilissime bestemmie in una lingua sconosciuta. Già perchè, oltre ai materiali, anche l'assemblaggio è una vera m*rda.
Per togliere le cerniere occorre togliere il bezel frontale tenuto da 4 viti microscopiche (che non si sa come facciano a tenere) nascoste da dei micro gommini adesivi da far saltare con una lametta (e scordatevi di rimetterli).
Poi occorre togliere la parte inferiore (la base) facendo attenzione che le viti non sono tutte uguali, le 4 davanti sono più corte. Poi occorre scollegare la batteria e poi il connettore dello schermo lcd. Poi le 4 viti che tengono le cerniere sulla base e solo così si riesce a togliere il bezel frontale (la cornicetta nera che copre i bordi dello schermo).
Così si nota che la cerniera sinistra è saltata, mangiucchiando le sedi degli inserti in ottone. La cerniera destra invece è "molle", segno che stava per saltare anche lei. Le cerniere sono durissime da muovere a mano... che faccio..., le lubrifico con lo svitol?? Ne cerco un paio di usate? A 9/10 euro l'una non ne vale la pena... svitol/WD40 e vediamo che succede. Ma come le fisso alla base dato che le sedi per le vitine sono praticamente andate??
Ci sono tre scuole di pensiero (principalmente)
  • Termocolla
  • Bicarbonato di sodio e colla istantanea cianoacrilica
  • Epossidica bicomponente (metallo liquido)
Un altra, molto steampunk, prevede l'installazione di cerniere esterne, quelle da portelline dei mobili... in casi estremi, estremi rimedi ma per ora non siamo così disperati.
Tutte le "soluzioni" indicate hanno dei pro e contro. In comune la difficoltà di mettere la colla solo dove si vorrebbe (e sperare tenga a lungo). La soluzione con il bicarbonato pare funzionare, ma è un tipo di incollaggio molto rigido (come l'epossidica). Al contrario la termocolla mantiene una certa flessibilità in grado di assorbire gli sforzi ed evitare che la plastichetta si rompa in altri punti meno rigidi della colla dura.
Io?? Termocolla, è una soluzione che mi pare sensata (al limite combinata con le altre ma si deve valutare caso per caso).
Con un getto di aria calda si cola la colla termica nelle sedi e si cerca di affogare la cerniera in modo che risulti ben salda nella sua sede, al suo posto, che la tolleranza di montaggio è davvero minima. Si può far colare la termocolla dove c'è spazio anche per allargare la base di fissaggio ed irrobustire l'assemblaggio. L'ho già fatto in altri portatili e sembra funzionare. E' sufficientemente rigida ed elastica allo stesso tempo, per supportare l'inevitabile sforzo dovuto alla naturale rigidità delle cerniere. Volendo la termocolla può sostituire le viti.  L'unico neo è che sotto la cerniera sinistra passa il cavo della webcam che non andrebbe affogato nella termocolla altrimenti un domani se lo si vuole recuperare... meglio ricoprirlo con del pongo o della plastilina morbida o con del nastro adesivo, giusto nella scanalatura altrimenti poi la termocolla non tiene abbastanza. Poi occorre stare attenti a non mettere troppa colla, altrimenti il coperchio non si chiuderà più o la cornice non resterà al suo posto. Al limite ammorbidire, avvicinare le parti sperando che la colla si modelli per bene... Con un soffiatore ad aria calda poi c'è il pericolo di colare il coperchio di plastica... occorre in ogni caso esperienza, manualità, ingegno, predisposizione al rischio di rompere qualcosa senza traumi post-intervento. Probabilità di successo stimata per un risultato professionale: 20 - 40% per i neofiti, 80%- 90% per i professionisti... mai al 100% ovviamente, qualche gancetto non si aggancerà, qualche vite resterà fuori inutilizzata o dimenticata, è inevitabile. 
Di sicuro il risultato sarà quello di un portatile dall'aspetto post atomico, uscito da un conflitto nucleare, non certo una riparazione professionale e nemmeno da esibire dai clienti... a meno di non fare la figura del barbone. Ma del resto se non lo riparassi, non mi divertirei, per cui... maledetto smartbook (??), ti concedo un altra possibilità con a corredo una FATWA forever!!... Alla prossima.  

Aggiornamento 2.11.2020 - c'era da aspettarselo! Quando si affogano le cerniere nella termocolla, assicurarsi di farlo da entrambe le parti. Se si riparano solo quelle lato schermo, è inevitabile che lo sforzo si accentui anche sul lato base che tenderà ovviamente a piegarsi sino al limite di rottura. Stavolta sono intervenuto in tempo evitando che il contenitore si rompesse del tutto. Solo che dato lo spazio esiguo, mi sa che ho bloccato anche la tastiera ed alcune schede. Se occorrerà ripararle mi sa che non si potrà, ma del resto... magari stavolta veramente faccio fare il volo dalla finestra se si rompe ancora. Mediacom... ri-FATWA forever!!

Aggiornamento 4.11.2020 No, non ci siamo. Anche bloccando le cerniere, sono talmente indurite che il contenitore del portatile si spacca, troppo sforzo, la termocolla resta un pò flessibile e si piega per assecondare delle cerniere troppo indurite!. Su ebai le si trovano oggi a 10 euri cadauna...tot 20 euro da spendere per un ciòttolo ignobile, manco morto. Testardo al limite del ridicolo, non mi arrendo, mai! nemmeno di fronte all'evidenza. Decido così di togliere tutta l'elettronica interna e rifarmi un contenitore di legno, sì di legno. Un paio di tavolette che recupero dal "tapìrulan" che ho smontato, le scavo e le sagomo con pazienza, ci rimetto dentro l'hardware e la finiamo una volta per tutte con un Mediacom M-SB130 fragile, troppo fragile per un normale uso quotidiano. Magari può andare bene per i dementi che usano faccialibro un paio di volte alla settimana, ma per un uso leggermente superiore, questo modello è proprio una vera ed autentica ciofeca, mal progettata al risparmio. Fortuna che è stata un intecettazione verso la discarica, per cui non ci ho speso nulla a parte la mother board (ciòttolosa pure quella, è vero).  Al lavoro allora, alla fine vinco io stavolta.


P.S. La mamma è al negozio e babbo non torna presto. Ripeto: La mamma è al negozio e babbo non torna presto.

lunedì 3 agosto 2020

DELL Vostro 320 - riparazione

Rientro dal "uikend" e trovo il bugigàttolo che uso per le mie cose informatiche completamente morto. Una rapida occhiata agli interruttori... il generale è saltato (l'interruttore intendo). Il colpevole, sicuramente, il maltempo con a corredo i fulmini della sera prima che hanno illuminato a giorno il nubifragio tropicale. Provo a tirar su l'interruttore ma proprio non ne vuole sapere di inserirsi BANG!!...c'è qualcosa in corto. Stacco tutto ed inserisco le spine di alimentazione degli apparati, una ad una, per vedere cos'è che mi fa saltare l'impianto. Inizio dalle cose essenziali... ups1 ok, ups2 ok, router/modem ok, antenna ADSL ok, switch ok, centralino telefonico ok, alimentatore PC portatile base ok, PC secondario con winzozz10 BANG!! eccolo! è lui il colpevole. Proviene da un recupero fortunato. Tre PC uguali, tutti con lo stesso difetto, riparati tempo fa, che uso come postazioni di test o per lavori lunghi e gravosi. L'alimentatore, già riparato nella parte finale a marzo 2018, ora ha un corto in ingresso....ciòttolo mal progettato. Decido di sacrificare il meno equipaggiato dei tre e recupero un alimentatore sano. Di acquistare proprio non se ne parla, non potrei nemmeno se volessi, conto a zero che non ho nemmeno i fondi per alimentarmi come vorrei (dieta forzata, mi farà bene dimagrire un pò).
Lo smontaggio non è poi agevole come nei PC tower. E' un compatto all-in-one ed occorre smontare un bel pò di cose per arrivare all'alimentatore. Agevolato dall'esperienza però riesco a fare il tutto un tre ore senza nemmeno avanzare una vitina. Riaccendo ed ovviamente funziona. Diamolo per riparato, sperando duri un pò più di quanto l'obsolescenza programmata vorrebbe.
Scarico gli aggiornamenti e durante il download sento avvicinarsi tuoni  e vedo nuvole minacciose che anticipano il tramonto annerendo il cielo... che faccio? rischio di fulminare anche questo? No, stacco tutto e mi prendo una pausa analogica, che di cose in sospeso ne ho un infinità. Non manco però di maledire i server di aggiornamento di winzozz... lenti più di un bradipo che dorme. Vabbè, di aggiornare posso farne anche a meno dato che quel sistema lo uso davvero pochissimo, non ci navigo in rete di certo e non ci scarico la posta elettronica. Spengo tutto. Alla prossima.

P.S. Il gufo è a caccia, la merla cova. Ripeto: Il gufo è a caccia, la merla cova.

ESP32-CAM - esperimenti 1

D'impulso ho acquistato delle telecamere wireless (con bluetooth) per piazzarle nei punti strategici della casa e monitorare cosa accade. Devo farlo perchè qui non è casa mia (che non ho) e qui è un porto di mare. Gente che, vantando diritti di proprietà condivisa dell'immobile, va e viene senza avvisare, gente che ha le chiavi di casa e arriva a qualsiasi ora, gente che sbuca all'improvviso senza far rumore procurandoti dei coccoloni da infarto, gente che non rispetta la privacy degli altri, gente che se ne frega se sei concentrato nel tuo lavoro, considerando le proprie cose prioritarie su tutto e soprattutto gente che non ha rispetto per le cose degli altri considerando bene comune oggetti che appartengono ad altri (a me per la precisione).
E così spariscono come neve al sole attrezzi di vario tipo, carriole, rastrelli, sacchi per il verde, vasi da fiori, prolunghe elettriche, magliette stese ad asciugare e mi fermo qui per non dilungarmi ben oltre il sopportabile.
Non potendo tirare fili o installare canaline esterne (non è casa mia) devo optare per una soluzione senza fili. Il modulo ESP32-CAM (CPU dual-core a 32 bit, fino a 240 MHz e fino a 600 DMIPS) è la soluzione che ho scelto. Consumo bassissimo (70mA), wireless (802.11b / g / n Wi-Fi + Bluetooth BT / BLE.), porte programmabili (interfacce UART / SPI / I2C / PWM / ADC / DAC), installazione ad impatto zero, costo abbordabile, dimensioni contenutissime (27 * 40,5 * 4,5 (± 0,2) mm in un DIP-16) che ne permettono al bisogno un buon occultamento.
E' dotata di alcune porte I/O, utili per comandare eventualmente un servomotore che ne permetta lo spostamento su due assi. Ha anche un led ad alta luminosità che per il momento non mi serve ma comunque troppo minuscolo per illuminare a sufficienza. Volendo è possibile collegarci un sensore PIR per attivarla quando rileva movimento ed ha anche la funzione di riconoscimento facciale... figata, oggetto di studio per alcune idee che ho in mente, tipo attivare l'irrigazione a pioggia quando arriva qualche rompic*glioni. Ad ogni modo la scheda è documentatissima, c'è solo l'imbarazzo della scelta.
Unico neo... il case, o contenitore. Cerco in rete ma non ho trovato molto, speravo di trovare uno scketch per la stampante 3d che non possiedo, ma così ho una scusa valida per salassare il conto corrente ridotto al lumicino.
Mi serve una scatolina di plastica, possibilmente a chiusura ermetica per le installazioni all'aperto... devo frugare tra il ciarpame per vedere se salta fuori qualcosa da adattare e forse adotterò il cartone del fondo delle cassette di frutta. Nel frattempo mi creo dei cavetti di alimentazione, recuperabili da alcuni adattatori 220/5Volts cinesi e vediamo se almeno provvisoriamente riesco a mettere in piedi un impianto che mi possa essere utile. Step successivo, una paginetta web che mi faccia vedere contemporaneamente tutte e 6 le riprese in tempo reale, magari anche da remoto via VPN. Ci sarà da divertirsi. Alla prossima.

giovedì 30 luglio 2020

Pubblicità non gradita

Sono stato vittima di un "offerta" strepitosa, reclamizzata con un poster grande come un lenzuolo matrimoniale, posizionata strategicamente proprio alll'ingresso dell'ipermercato dei poveri, enfatizzata dalla presenza di una quantità industriale di bancali pieni di bottiglie dal contenuto accattivante... sto parlando di una bevanda. Sembrava succo di frutta, o meglio un mix di succhi, tipo mirtillo, mora e mela o melograno e lampone, per non citare zenzero, curcuma, limone e via dicendo nelle varie combinazioni. Per provare ne ho prese una per tipo, incuriosito. Scopro poi che in realtà è solo acqua aromatizzata, un "succo di frutta" diluito in dosi omeopatiche, vabbè... già questo mi ha indotto a desistere per futuri approvvigionamenti
Scioccamente la fretta mi ha intorpidito il cervello impedendomi di leggere gli ingredienti. Allora a casa mi siedo con calma, la mattina presto, ora della colazione che mi suggeriscono deve essere abbondante e che occorre reintegrare i liquidi con generosità. Leggo l'etichetta... "Azzera la sete"... prima menzogna... l'unica cosa che azzera la sete è l'acqua senza additivi, zuccheri o aromi vari che in realtà ne fanno venire di più (e questo i maghi maledetti del marketing lo sanno eccome).
Nel retro un avvertimento "ATTENZIONE! Questo prodotto è altamente dissetante"... c'è da crederci dato il messsaggio così ben enfatizzato?
Seguo le scritte con lo stesso font e trovo  la raccomandazione "SOLO CON INGREDIENTI DI ORIGINE NATURALE" il che lascia forse ad intendere che la concorrenza non sia così scrupolosa ed aggiunga ingredienti "artificiali", "sintetici", dieri quasi inorganici.
Scendo con l'occhio verso le tabelline in font clausola assicurativa, zero grassi, zero proteine, 2,4 grammi di carboidrati che comprendono 1,4 grammi di zucchero (della frutta) che danno alla fine facendo la sottrazione 1 grammo di carboidrati su un litro. ancora più sotto la scritta VEGANOK azienda 0895... approfondiremo cosa significa).
Più a destra sullo stesso piano gli ingredienti in 4 lingue, italiano, tedesco francese ed inglese. acqua, 20% di frutta ovvero per la tipologia "mirtillo mora e mela", succo di mela da succo concentrato al 12%, purea di mirtilli neri concentrata al 4%, purea di more neri concentrata al 4%, concentrato di carota nera e ribes nero (non citati in etichetta frontale), aromi naturali (quali non si sa) e 0,004grammi di sale. Se fossi allergico alla carota o al ribes sarei morto in quanto la bevanda viene pubblicizzata come contenente mirtillo mora e mela e mi aspetto che contenga SOLO mirtillo, mora e mela, non altre schifezze nascoste nel retro dell'etichetta.
Ma poi l'occhio mi cade su un area che avevo ignorato, preso più dalla voglia legittima di sapere cosa stavo bevendo, giusto per la MIA salute, mica per altro.
Leggo:
"Sul serio? Stai leggendo una bevanda?

Cioè stai leggendo una bevanda quando potresti leggere qualunque altra cosa o parlare con persone vere  o vedere comè la vita là fuori? Dai vai a viverla e, se non ti dispiace,  ci piacerebbe venire con te.

E se proprio non vuoi uscire, seguici sui social. Noi per te lo faremmo."
Seguono gli immancabili hashtag, per dare un piglio di modernità e strizzare l'occhiolino ai ggiòvani.

Mi chiado: chi è sto @#!!!%%!!one che si è inventato un uscita del genere? Sto @#!!!%%!!ino che si stupisce se mi metto a leggere gli ingredienti... forse dimentica che quella roba la devo bere io e che ci tengo a sapere cosa ingerisco? Forse ignora che del mio tempo decido io, delle mie priorità decido io, di cosa vale o meno fare lo decido io e solo io, senza imposizioni o suggerimenti idioti. 
Personalmente trovo anche il tempo per le alternative suggerite, ma mi irrita non poco che qualcuno me le proponga come sostitutive alla lettura degli ingredienti. Ho capito che mi stai vendendo dell'acqua aromatizzata ad un prezzo esorbitante (sempre "in offerta" però e qualcuno l'ha definito pure "superdrink"), ma il goffo tentativo di distrarmi dall'appprofondire cosa mi stai proponendo lo trovo veramente denigrante ed offensivo. Spero non sia stato un team di esperti di marketing a partorire questa uscita infelice. Spero non sia stato un AD strafatto di radicchio ad imporre un tale messaggio davvero idiota. Magari la colpa è della solita ultima ruota del carro. Magari la bevanda è destinata ad un target di età nella quale si è "spensierati" ma questo non giustifica. Giovani o vecchi, la cultura dell'approfondimento, la lettura degli ingredienti, la ricerca di cosa fa bene e cosa fa male, l'attenzione alla propria salute dovrebbe essere a mio avviso agevolata e promossa dalle aziende serie. Quelle aziende che in modo trasparente enfatizzano la caratteristiche peculiari del prodotto che reclamizzano, senza bisogno di aggiungere "senza glutine", senza olio di palma, senza litio, senza questo o quell'altro per distrarre su ciò che realmente c'è dentro il cibo o le bevande.
Fatto sta che quel messaggio è sbagliato, stupido, manipolatorio e come singolo consumatore non solo non acquisterò mai più quel prodotto, ma mi guarderò bene dall'aquistare qualsiasi prodotto di quell'azienda...FATWA!! per il resto della mia breve vita. Non sono un "influencer" ma già qualcuno l'ho convinto a seguirmi semplicemente dando il buon esempio e so che la cosa è contagiosa, pensateci.
Concludendo, giusto per non passare per il solito brontolone, propongo io un alternativa, più sana, ecologica, economica. Se proprio vogliamo aromatizzare l'acqua, basta fare degli infusi a freddo mettendoci dentro magari delle foglioline di menta, delle gocce di limone premuto, quanche goccia a piacere di un centrifugato preferito... magari alle stesse percentuali dell'etichetta o a piacere, come piace ad ognuno di noi, più libero di scegliere e libero da questi peracottari magnaschèi. alla prossima.

P.S. Piero ha risparmiato assai. Il pozzo è profondo. Ripeto: Piero ha risparmiato assai. Il pozzo è profondo.