mercoledì 23 ottobre 2019

Pubblicità addio

E' venuto il momento di dire addio alla pubblicità nel mio diario. I miei inutili post, privati ma pubblicati, generano poco traffico dato che non parlo mai di argomenti che possano solleticare la stupida, inutile e superficiale curiosità degli unani. Non pubblico foto di gattini e nemmeno video virali. Non sono un blogger e me ne vanto (ho un lavoro, io). Dico quello che penso senza pensare al coinvolgimento dei visitatori. Non faccio click baiting. Non incuriosisco nessuno dato che sono empatico come un facocero morto.  Non tratto argomenti trendy o di moda. Non so nemmeno cosa sia il KPI, non mi serve comunque a priori ed a prescindere. Pertanto posso anche rinunciare a qualche spicciolo.

Inoltre il gestore della pubblicità sta diventando sin troppo invadente, proponendo di lasciare a lui decidere quali, come e dove inserire gli annunci... decide lui, a casa mia che gli ho aperto la porta, bel maleducato. E poi... pubblicità... di chi? di aziende che calpestano la dignità e sfruttano il tempo altrui in cambio di poche briciole? oppure è per soddisfare "l'esperienza utente"? Ma dai, smettiamola con questo delirio. In tempi di contrazione dei consumi, conseguenza all'assottigliamento dei compensi da parte di chi approfitta dei più "deboli" e "bisognosi"...  ho dichiarato, molti anni fa, lo sciopero della spesa e che promuovo in tutti i modi leciti l'auto produzione ed il risparmio esagerato ad oltranza. 

Per non parlare poi dell'arroganza del gestore che pretende di sindacare sugli argomenti trattati... un azienda privata che viene a "suggerirmi" di cosa o meno posso parlare. Da non credere? Tempo fa ho spiegato come rollarsi le sigarette... apriti cielo!! argomento tabù, non si può parlare, pubblicizzare o trattare argomenti con il tabacco!! Vengo tempestato da una miriade di avvisi minacciosi che se non rimuovo il post mi tolgono le inserzioni!!! Sporchi bigotti in malafede, si sa che su Blogger ci sono blog porno con tanto di banner pubblicitari!! Tette, caxi e chiuli sì, tabacco no!

E poi.... i pochissimi spiccioli che generosamente vengono conteggiati, sono in origine versati dagli inserzionisti che ovviamente ricaricano sul consumatore finale... è una micro frazione di quello che abbiamo già pagato.... su cui bisogna pure pagarci le tasse come se fosse un "guadagno".  

Il consumismo non fa per me e non voglio essere complice di certi farabutti col rolex. Per cui chiudo l'account di quel gestore che non voglio nominare e rinuncio ai pochissimi spiccioli accumulati sotto la soglia di pagamento... teneteveli, straccioni, non li voglio. Fanchiulo.

P.S. la pioggia acida bagna i lidi al tramonto. Ripeto: la pioggia acida bagna i lidi al tramonto.

lunedì 23 settembre 2019

Attivista ambientalista pragmatico

Non credo nei taglialegna, credo negli alberi. Non credo nei pescatori ma credo nei pesci. Non credo nei minatori ma nelle rocce sotto i miei piedi. Non credo nelle utopie ma negli arcobaleni, nei fiumi, nelle montagne e nei muschi. Io non credo negli ambientalisti perché credo nell’ambiente. Io sono un orgoglioso traditore della mia specie alleato con la mia Madre Terra in contrapposizione a tutti coloro che la vogliono distruggere, quei parassiti che credono che la Terra sia qui per il loro interesse.

Paul Watson

Quando smetteremo di seguire, venerare ed alimentare i pifferai magici, gli imbonitori, i quaraquaquà, i cialtroni della politica, i venditori di fumo, quando impareremo a riconoscerli  sapendoli riconoscere, il mondo migliorerà all'improvviso. Nel frattempo... io dò il buon esempio e voi andatevene a fare in chiulo.

unamico

P.S. la cimice è verde. Ripeto: la cimice è verde. 

domenica 22 settembre 2019

Stupido è chi lo stupido fa, Signore.

Stupido è chi lo stupido fa, Signore. Il vero guaio è la stupidità funzionale, quella che certi dirigenti magnaschèi tendono ad inculcare nella cultura aziendale pur di non avere obiezioni, intoppi e procedere speditamente. È un grosso guaio per ogni organizzazione e può portare a catastrofi inimmaginabili... alla prossima.

P.S. Domani è un altro giorno. Ripeto: Domani è un altro giorno.

giovedì 19 settembre 2019

Minuto mantenimento

Per minuto mantenimento si intendono tutte le operazioni di manutenzione ordinaria necessarie alla conservazione e al buon funzionamento dei beni in uso. Non passa giorno che non si rompa qualcosa o per lo meno che non ci sia bisogno di eseguire delle manutenzioni o sostituzione di parti. I motivi principali? 
  • Usura, 
  • scarsa qualità dei materiali, 
  • imperizia nell'uso, 
  • obsolescenza programmata.
La plastichetta, principale denominatore comune delle rotture elencate, è uno dei materiali maggiormente predisposto a rompersi, creparsi, fondersi ma "stranamente" sembra essere il materiale maggiormente utilizzato nel vostro pianeta, oramai anche nei prodotti griffati dai marchi più noti. 

Se mai qualcuno si inventerà un materiale versatile ed "economico" come la plastichetta, ma durevole, diventerà l'uomo più ricco del pianeta, forse, oppure verrà eliminato.

Nel frattempo, ci si deve arrangiare in due modi:
  • Buttare il bene
  • Riparare
La prima opzione è da preferire solo quando il costo della riparazione, e lo sforzo profuso superano il valore del bene.... quasi mai.
La seconda opzione invece elenca una serie di benefici indiscutibili, fra i quali un impoverimento di certi commercianti o produttori stronzi, sfruttatori di manodopera a basso costo ed evasori fiscali, oltre che inquinatori e distruttori di interi ecosistemi. 
In attesa che arrivi l'alimentatore della macchinetta fotografica digitale (che consuma quantità industriali di batterie AA), un piccolo elenco senza foto di minuteria riparata nell'ultimo mese: 
  • Una presa scuco (rectius SCHUKO), io la chiamo così,
  • un manico di un coltello cinese da cucina,
  • un repellente antizanzare ad ultrasuoni,
  • uno scopettone,
  • una paletta per spazzatura,
  • un paio di occhialini da lettura,
  • un coperchio di un cestino porta biancheria
  • una chiavetta USB (il case ovviamente)
  • ... elenco in aggiornamento

Fra i due metodi maggiormente usati per la riparazione, contiamo
  • super colla cianoacrilica tipo "attac"
  • colla epossidica bicomponente
alla peggio il nastro telato come ultimissima opzione provvisoria/stabile in mancanza d'altro e soprattutto per gli unani.
L'epox è preferibile per la sua capacità riempitiva e resistenza meccanica superiore alla cianoacrilica, a mio avviso, ma in mancanza ci si può arrangiare con l'attac, più liquido e per questo a volte inadatto allo scopo e solo per parti perfettamente combacianti.
Per concludere, un suggerimento all'impiegata presso una "prestigiosa e primaria azienda leader", ignorante, cretina, stupida, insulsa, arrogante, presuntuosa ... non si dice MANUTENTARE per indicare l'operazione di manutenzione (Accademia della Crusca per aprofondimenti). 
Alla prossima manutenzione.

P.S. Guido tiene colla mano. Ripeto: Guido tiene colla mano.