giovedì 19 settembre 2019

Minuto mantenimento

Per minuto mantenimento si intendono tutte le operazioni di manutenzione ordinaria necessarie alla conservazione e al buon funzionamento dei beni in uso. Non passa giorno che non si rompa qualcosa o per lo meno che non ci sia bisogno di eseguire delle manutenzioni o sostituzione di parti. I motivi principali? 
  • Usura, 
  • scarsa qualità dei materiali, 
  • imperizia nell'uso, 
  • obsolescenza programmata.
La plastichetta, principale denominatore comune delle rotture elencate, è uno dei materiali maggiormente predisposto a rompersi, creparsi, fondersi ma "stranamente" sembra essere il materiale maggiormente utilizzato nel vostro pianeta, oramai anche nei prodotti griffati dai marchi più noti. 

Se mai qualcuno si inventerà un materiale versatile ed "economico" come la plastichetta, ma durevole, diventerà l'uomo più ricco del pianeta, forse, oppure verrà eliminato.

Nel frattempo, ci si deve arrangiare in due modi:
  • Buttare il bene
  • Riparare
La prima opzione è da preferire solo quando il costo della riparazione, e lo sforzo profuso superano il valore del bene.... quasi mai.
La seconda opzione invece elenca una serie di benefici indiscutibili, fra i quali un impoverimento di certi commercianti o produttori stronzi, sfruttatori di manodopera a basso costo ed evasori fiscali, oltre che inquinatori e distruttori di interi ecosistemi. 
In attesa che arrivi l'alimentatore della macchinetta fotografica digitale (che consuma quantità industriali di batterie AA), un piccolo elenco senza foto di minuteria riparata nell'ultimo mese: 
  • Una presa scuco (rectius SCHUKO), io la chiamo così,
  • un manico di un coltello cinese da cucina,
  • un repellente antizanzare ad ultrasuoni,
  • uno scopettone,
  • una paletta per spazzatura,
  • un paio di occhialini da lettura,
  • un coperchio di un cestino porta biancheria
  • una chiavetta USB (il case ovviamente)
  • ... elenco in aggiornamento

Fra i due metodi maggiormente usati per la riparazione, contiamo
  • super colla cianoacrilica tipo "attac"
  • colla epossidica bicomponente
alla peggio il nastro telato come ultimissima opzione provvisoria/stabile in mancanza d'altro e soprattutto per gli unani.
L'epox è preferibile per la sua capacità riempitiva e resistenza meccanica superiore alla cianoacrilica, a mio avviso, ma in mancanza ci si può arrangiare con l'attac, più liquido e per questo a volte inadatto allo scopo e solo per parti perfettamente combacianti.
Per concludere, un suggerimento all'impiegata presso una "prestigiosa e primaria azienda leader", ignorante, cretina, stupida, insulsa, arrogante, presuntuosa ... non si dice MANUTENTARE per indicare l'operazione di manutenzione (Accademia della Crusca per aprofondimenti). 
Alla prossima manutenzione.

P.S. Guido tiene colla mano. Ripeto: Guido tiene colla mano.

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