lunedì 23 settembre 2019

Attivista ambientalista pragmatico

Non credo nei taglialegna, credo negli alberi. Non credo nei pescatori ma credo nei pesci. Non credo nei minatori ma nelle rocce sotto i miei piedi. Non credo nelle utopie ma negli arcobaleni, nei fiumi, nelle montagne e nei muschi. Io non credo negli ambientalisti perché credo nell’ambiente. Io sono un orgoglioso traditore della mia specie alleato con la mia Madre Terra in contrapposizione a tutti coloro che la vogliono distruggere, quei parassiti che credono che la Terra sia qui per il loro interesse.

Paul Watson

Quando smetteremo di seguire, venerare ed alimentare i pifferai magici, gli imbonitori, i quaraquaquà, i cialtroni della politica, i venditori di fumo, quando impareremo a riconoscerli  sapendoli riconoscere, il mondo migliorerà all'improvviso. Nel frattempo... io dò il buon esempio e voi andatevene a fare in chiulo.

unamico

P.S. la cimice è verde. Ripeto: la cimice è verde. 

domenica 22 settembre 2019

Stupido è chi lo stupido fa, Signore.

Stupido è chi lo stupido fa, Signore. Il vero guaio è la stupidità funzionale, quella che certi dirigenti magnaschèi tendono ad inculcare nella cultura aziendale pur di non avere obiezioni, intoppi e procedere speditamente. È un grosso guaio per ogni organizzazione e può portare a catastrofi inimmaginabili... alla prossima.

P.S. Domani è un altro giorno. Ripeto: Domani è un altro giorno.

giovedì 19 settembre 2019

Minuto mantenimento

Per minuto mantenimento si intendono tutte le operazioni di manutenzione ordinaria necessarie alla conservazione e al buon funzionamento dei beni in uso. Non passa giorno che non si rompa qualcosa o per lo meno che non ci sia bisogno di eseguire delle manutenzioni o sostituzione di parti. I motivi principali? 
  • Usura, 
  • scarsa qualità dei materiali, 
  • imperizia nell'uso, 
  • obsolescenza programmata.
La plastichetta, principale denominatore comune delle rotture elencate, è uno dei materiali maggiormente predisposto a rompersi, creparsi, fondersi ma "stranamente" sembra essere il materiale maggiormente utilizzato nel vostro pianeta, oramai anche nei prodotti griffati dai marchi più noti. 

Se mai qualcuno si inventerà un materiale versatile ed "economico" come la plastichetta, ma durevole, diventerà l'uomo più ricco del pianeta, forse, oppure verrà eliminato.

Nel frattempo, ci si deve arrangiare in due modi:
  • Buttare il bene
  • Riparare
La prima opzione è da preferire solo quando il costo della riparazione, e lo sforzo profuso superano il valore del bene.... quasi mai.
La seconda opzione invece elenca una serie di benefici indiscutibili, fra i quali un impoverimento di certi commercianti o produttori stronzi, sfruttatori di manodopera a basso costo ed evasori fiscali, oltre che inquinatori e distruttori di interi ecosistemi. 
In attesa che arrivi l'alimentatore della macchinetta fotografica digitale (che consuma quantità industriali di batterie AA), un piccolo elenco senza foto di minuteria riparata nell'ultimo mese: 
  • Una presa scuco (rectius SCHUKO), io la chiamo così,
  • un manico di un coltello cinese da cucina,
  • un repellente antizanzare ad ultrasuoni,
  • uno scopettone,
  • una paletta per spazzatura,
  • un paio di occhialini da lettura,
  • un coperchio di un cestino porta biancheria
  • una chiavetta USB (il case ovviamente)
  • ... elenco in aggiornamento

Fra i due metodi maggiormente usati per la riparazione, contiamo
  • super colla cianoacrilica tipo "attac"
  • colla epossidica bicomponente
alla peggio il nastro telato come ultimissima opzione provvisoria/stabile in mancanza d'altro e soprattutto per gli unani.
L'epox è preferibile per la sua capacità riempitiva e resistenza meccanica superiore alla cianoacrilica, a mio avviso, ma in mancanza ci si può arrangiare con l'attac, più liquido e per questo a volte inadatto allo scopo e solo per parti perfettamente combacianti.
Per concludere, un suggerimento all'impiegata presso una "prestigiosa e primaria azienda leader", ignorante, cretina, stupida, insulsa, arrogante, presuntuosa ... non si dice MANUTENTARE per indicare l'operazione di manutenzione (Accademia della Crusca per aprofondimenti). 
Alla prossima manutenzione.

P.S. Guido tiene colla mano. Ripeto: Guido tiene colla mano.

giovedì 25 luglio 2019

Termoconvettore ARDES mod.465 (AGAIN!!!)

No, ormai è diventata una questione di orgoglio, o me o te maledetto ciòttolo mal progettato. E' la terza volta che ci metto le mani ma l'intuito mi dice che non sarà l'ultima. Ne ho parlato nel 2013 https://sfogobenefico.blogspot.com/2013/06/termoconvettore-ardes-mod-465.html, poi nel 2017 https://sfogobenefico.blogspot.com/2017/11/termoconvettore-ardes-mod465-another-one.html ed ora mi ritrovo con l'ennesima rottura. Le precedenti riparazioni "provvisorie" vista la fragilità dell'apparecchio sono comunque durate più di 4 anni... di termoconvettori ne ho due uguali ma stavolta il guasto si è presentato contemporaneamente su entrambi ... stesso problema, i supporti del motore... mi sa che questi apparecchi si parlano fra di loro. 
Stavolta deciso di affrontare il problema alla radice: sostituzione (o meglio rifacimento) dei supporti. Qualche scarto di legno, tanto lavoro di fresatura per eliminare la struttura plastica, fiumi di colla epossidica, qualche vite autofilettante a mezzo filetto (per "tirare" i pezzi") ed alla fine vinco io, per ora. 
Non sono poche le difficoltà da affrontare. Innanzitutto occorre calcolare le misure adatte per tenere in asse il motore con la ventola tangenziale altrimenti si creano delle deformazioni ai supporti in gomma che sospendono le pale cilindriche e col tempo, per "fatica", corrono il rischio di rompersi ( ed alcuni segni di cedimento erano già stati affrontati tempo fa). Poi, irrigidendo il supporto si causerà inevitabilmente che le vibrazioni si scaricheranno da qualche altra parte. Sotto i supporti in legno è stata incollata ed avvitata una piastrina di alluminio... vedremo se l'idea è buona o meno col tempo e con l'uso prevalentemente invernale. 
Finisco il secondo ciòttolo e stiamo a vedere. Come step successivo, dato che non ho intenzione di mollare, ci sarà da rifare totalmente il case, in lamiera di alluminio battuto (che so fare anche il carrozziere battilamiera fra le tantissime cose che so fare). Staremo a vedere pezzo di plastica. alla prossima. 

P.S. testa di cocco e cuore di burro. Ripeto: testa di cocco e cuore di burro.