venerdì 21 giugno 2019

Sanità per modo di dire

Sulla carta il vostro paese è meraviglioso. Esco da un ciclo di visite a carico (parziale) del vostro SSNN. Un infinità di analisi per capire cosa mi sta succedendo. In primis si va dal medico di base, il primo contatto con le istituzioni per le questioni di "salute". Si espone a voce il problema, molto frettolosamente che i tempi sono contingentati, 15 minuti al massimo per persona, ed il medico compila una carta. Mal che vada un medicinale che non cura ma allevia i sintomi, più di così niente, al massimo qualche "integratore" per il quale non serve nemmeno la ricetta.
Se va peggio il medicinale è sbagliato... antibiotici per una sospetta orticaria non è proprio esatto, oppure prescrivere il Via*ra senza avere informazioni sullo stato del cuore non è il massimo, una psoriasi trattata con cortisone per anni (e poi il dermatologo specialista lo senti dire "dovevi venire prima")... prescrizioni allegre, prese con estrema leggerezza, superficialità, noncuranza.
Se la visita supera i 5 minuti, l'invito del medico è quello di andare su internet per gli approfondimenti e lo sanno anche i bambini che in rete si trova tutto ed il contrario di tutto.
Per evitare ore di attesa in ambulatorio, si chiede la prescrizione elettronica. Una nuova emissione di una ricetta già prescritta in precedenza si può fare con l'immancabile APP... che non funziona a dovere in quanto a volte la lista dei farmaci già ordinati scompare, a volte l'accesso è negato, a volte la farmacia non legge i codici a barre e deve fare tutto a mano, a volte i dati del medico scompaiono (cellulare ed e-mail)... assistenza tecnica? si certo, non si va oltre il disinstalla e reinstalla,spegni e riaccendi.
Se invece ci va bene, il medico di base ci prescrive ulteriori analisi, visite per approfondimenti, screening, ecc.ecc... se per caso uno ha uno gnocco sottopelle, non si sa se un tumore o lipoma, non importa... se lo gnocco è di dimensioni contenute ed in zone non visibili, tocca tenerselo che altrimenti sarebbe un intervento "estetico" e la mutua non lo passa. 
Se è un tumore, occorre aspettare che aumenti di dimensioni e che il medico lo prenda in considerazione, per poi sentirsi dire "dovevi venire prima". Se ti rompi un menisco ed hai la sfiga di trovare un ortopedico scorbutico, maleducato, poco empatico... ti tocca aspettare la disponibilità di un altro medico in un altro ospedale (che gli esterni li mettono in coda per "punizione") e stare per settimane con il menisco rotto, a deambulare sulle stampelle grattandoti il male. Se hai mal di schiena , ernie, cisti, protusioni sulla spina dorsale, aspettiamoci un'infinità di visite effettuate da medici che ti guardano con sospetto, manco fossi un simulatore seriale a caccia di assegni di invalidità. e magicamente tutto viene ridimensionato al grado di "trascurabile" nonostante TAC e risonanze varie dimostrino il contrario.
Che dire... dopo aver versato una infinità di tasse e contributi, costretti in caso di bisogno a pagare pure il ticket, ci si ritrova abbandonati, in mano a medici incompetenti nel caso peggiore, pigri e superficiali nella maggior parte dei casi, inaccessibili per i casi più gravi, con rarissime eccezioni.
Si va avanti allora con medicinali che alleviano i sintomi ma non curano, con integratori dalla dubbia efficacia, senza indicazioni su come poter risolvere (a meno di non andare dagli stessi medici nella loro clinica privata). 
 Ed allora? si cercano i rimedi naturali, con le piante che madre natura ci offre, preventivamente trattate però da vere e proprie industrie farmaceutiche sempre pronte a sparare dei prezzi accessibili solo se sei il sultano di qualche emirato.
Ma, in qualche sito "serio" ci sono delle avvertenze:Le pratiche sopra descritte non sono accettate dalla scienza medica, non sono state sottoposte a verifiche sperimentali condotte con metodo scientifico o non le hanno superate, tali pratiche, pertanto, potrebbero essere inefficaci o risultare, addirittura, pericolose per la salute.
Le informazioni riportate hanno solo un fine illustrativo.
... prima di assumere rimedi naturali di qualsivoglia natura, è necessario e indispensabile rivolgersi al proprio medico.

e siamo punto ed a capo, in mano alla lobby delle big-pharma e dei medici organizzati in Ordini professionali, alla fine "bisogna" andare da loro e PAGARE!. La sanità pubblica è solo uno specchietto per le allodole, una soluzione solo politica, della politica, per la politica, con la politica dei partiti che per risparmiare sanno solo tagliare servizi per favorire il settore privato.
Così il sistema va in loop, si accartoccia su se stesso e noi a soffrire con i soliti consigli... mangia sano, tante verdure, fai movimento ogni giorno, elimina lo stress... ma come caxo si fa a concludere ogni visita con dei consigli inapplicabili?
Mangia sano: eliminato il cibo in scatola resta il cibo "fresco" che è contaminato, il pesce ha il mercurio, le verdure hanno i metalli pesanti da inquinamento o nanoparticelle varie non proprio sane e poi le microplastiche finite persino nel sale, nella birra, nell'acqua. Recenti studi stimano che mangiamo a testa cira 250 grammi di plastica all'anno!!! Periodicamente le soglie di tollerabilità vengono aumentate... e magicamente il cibo contaminato diventa sano e commestibile senza pericolo!! Mangiare sano è impossibile. Consiglio inutile ed inapplicabile.
Fai movimento tutti i giorni: Palestra? costa un occhio. Running... dove? per strada con camion e furgoni che ti sfiorano lanciati a folle velocità anche dove vige il limite 30? Dove? in mezzo ai campi? fra cumuli di rifiuti e discariche abusive, inseguiti dai cani randagi? Meglio forse, finito il lavoro, prendere l'auto per andare a fare pochi minuti di corsa in mezzo alle pochissime oasi verdi (avercele)....  e poi rientrare a fare le milla mila cose senza le quali non si riesce ad andare avanti. Cyclette? pedalare (o correre) per 40 minuti stando fermi e senza una meta è la cosa più noiosa e deprimente del mondo. Consiglio inutile ed inapplicabile.
Elimina lo stress... certo, licenziatevi tutti, tappatevi in casa per non interagire con nessuno, spegnete la TV e lo smartphone. Ma al "sistema" lo stress piace e fa di tutto per amplificarlo. Al sistema piace la competitività. Al sistema piace chi fa debiti. Al sistema piace avere il controllo totale delle masse. Combattere lo stress significa mettersi contro il sistema, quindi contro tutto e contro tutti. Ma "combattere lo stress" non è già di per sè stressante? è una battaglia in fin dei conti e le battaglie non sono certo rilassanti. Consiglio inutile ed inapplicabile.

E si finisce sempre con lo stesso consiglio: dopo aver speso cifre ragguardevoli, ci si sente SEMPRE formulare la magica cura: mangia sano, fai movimento, elimina lo stress... così il medico lo so fare anche io, non serve abilitazione.

Bene, anche oggi una riflessione ansiogena, negativa, pessimista... mi sa che prendo la bici e mi fiondo in mezzo al nulla, a zizagare fra cumuli di rifiuti, lontano della strade, inseguito dai randagi, alla ricerca di un oasi che non c'è,  ma con la musica a palla nelle orecchie, con il naso tappato ed occhiali scurissimi.... non vedo, non sento, non parlo, non penso, non chiedo... un perfetto cittadino modello anch'io... andatevene tutti a fare in chiulo, branco di cialtroni! Alla prossima, ma anche no.

P.S. la mucca non dà latte. Ripeto: la mucca non dà latte.



martedì 30 aprile 2019

Esperienza, questa denigrata

“So bene che, per non essere io letterato, che alcuno prosuntuoso gli parrà ragionevolmente potermi biasimare coll'allegare io essere omo sanza lettere. 
Gente stolta!  Non sanno questi tali ch'io potrei rispondere, dicendo: "Quelli che dall'altrui fatiche se medesimi fanno ornati, le mie a me medesimo non vogliono concedere".  
Or non sanno questi che le mie cose son più da esser tratte dalla sperienza, che d'altrui parola, la quale fu maestra di chi bene scrisse, e così per maestra la piglio e quella in tutti i casi allegherò”



Tiè, sapientone!

P.S. E vissero tutti felici e saccenti.

giovedì 21 febbraio 2019

Stile di vita

Preferisco essere l'ultimo in un mondo di cose e persone eccelse, piuttosto che il primo in un mondo di cose e persone grette prive di talento e capacità.

P.S.  il merlo è nero. Ripeto: il merlo è nero.

mercoledì 6 febbraio 2019

Blaupunkt Marseille CR 86 (repaired)


Qualche tempo fa, la retro illuminazione del pannello LCD dell'autoradio ha smesso di funzionare. Buio totale. Lo si può notare quando in particolari condizioni di luce esterna si notano le scritte, la radio funziona ma non si vede nulla... un bel problema specialmente per me che uso un trasmettitore FM per ascoltare i miei brani MP3 e che deve essere sintonizzato con la frequenza di ricezione dell'autoradio. Immediatamente penso a qualche led bruciato e decido di aprire per verificare.
L'apertura è tutto sommato abbastanza facile ma occorre fare estrema attenzione in quanto le tolleranze di montaggio sono molto strette. Prima di tutto occorre togliere 4 viti a vista, sul retro. Attorno al pannello ci sono delle clip. Con un cacciavite sottile, molto sottile, si fa leva e si infilano dei foglietti di plastica semi-rigida per tenere sganciati gli arpioni plastici. Pian piano scorrendo tutto attorno si riesce a sganciarli tutti e la basetta elettronica viene via senza problemi. A prima vista non c'è traccia del led di retro illuminazione che deve essere incorporato nello schermo LCD
Fortunatamente in rete si trova lo schema elettrico ed il datasheet dell'LCD controller (Sanyo LC75822E). La retro illuminazione dell'LCD è garantita da una lampadina a filamento PL801 (da 8V 75Ma 3mm) posta in serie a 4 resistenze in parallelo (R816 R817 R818 R819). Convinto fosse bruciata, ho smontato l'LCD dissaldando i terminali con una trecciola di rame.  
Sotto l'LCD si trova la lampadina, coperta da un "preservativo" giallo di gomma (i led gialli costavano un occhio ed all'epoca.....). Dopo averla tolta... naaaaa.... funziona perfettamente.... oddio, dove sarà il guasto? Ad un analisi più attenta mi accorgo che le resistenze SMD in serie sono sollevate da un lato. Le osservo con il microscopio e noto che la saldatura non è proprio delle migliori, pietosa direi. Meglio darci una ripassata. A questo punto risaldo la lampadina, provo a collegare 8 volts ai terminali B+ e GND del connettore.... et voilà, riparazione effettuata, la lampadina si accende. Rimonto l'LCD e lo shield metallico, riaggancio il guscio (dimenticando ovviamente le viti) e provo a posizionare il pannello nella sua autoradio.... funziona. 
Riparazione effettuata. Sarà un vecchio modello di autoradio, di quelli ancora con lo slot per le musicassette a nastro, ma a me va benissimo, niente "blutut", niente navigatore, niente lettore sd-card, niente di tutti quei fronzoli inutili di oggi. L'auto ha 25 anni e funziona ancora come nuova (a parte qualche piccolo acciacco estetico). Se si ha cura delle cose, specie quelle di una volta, dureranno una vita. Se poi si sanno fare le riparazioni di ciò che per vetustità si rompe...meglio. Sono felice. Alla prossima. 

P.S. la pasta all'uovo è scotta. Ripeto: la pasta all'uovo è scotta.