martedì 30 aprile 2019

Esperienza, questa denigrata

“So bene che, per non essere io letterato, che alcuno prosuntuoso gli parrà ragionevolmente potermi biasimare coll'allegare io essere omo sanza lettere. 
Gente stolta!  Non sanno questi tali ch'io potrei rispondere, dicendo: "Quelli che dall'altrui fatiche se medesimi fanno ornati, le mie a me medesimo non vogliono concedere".  
Or non sanno questi che le mie cose son più da esser tratte dalla sperienza, che d'altrui parola, la quale fu maestra di chi bene scrisse, e così per maestra la piglio e quella in tutti i casi allegherò”



Tiè, sapientone!

P.S. E vissero tutti felici e saccenti.

giovedì 21 febbraio 2019

Stile di vita

Preferisco essere l'ultimo in un mondo di cose e persone eccelse, piuttosto che il primo in un mondo di cose e persone grette prive di talento e capacità.

P.S.  il merlo è nero. Ripeto: il merlo è nero.

mercoledì 6 febbraio 2019

Blaupunkt Marseille CR 86 (repaired)


Qualche tempo fa, la retro illuminazione del pannello LCD dell'autoradio ha smesso di funzionare. Buio totale. Lo si può notare quando in particolari condizioni di luce esterna si notano le scritte, la radio funziona ma non si vede nulla... un bel problema specialmente per me che uso un trasmettitore FM per ascoltare i miei brani MP3 e che deve essere sintonizzato con la frequenza di ricezione dell'autoradio. Immediatamente penso a qualche led bruciato e decido di aprire per verificare.
L'apertura è tutto sommato abbastanza facile ma occorre fare estrema attenzione in quanto le tolleranze di montaggio sono molto strette. Prima di tutto occorre togliere 4 viti a vista, sul retro. Attorno al pannello ci sono delle clip. Con un cacciavite sottile, molto sottile, si fa leva e si infilano dei foglietti di plastica semi-rigida per tenere sganciati gli arpioni plastici. Pian piano scorrendo tutto attorno si riesce a sganciarli tutti e la basetta elettronica viene via senza problemi. A prima vista non c'è traccia del led di retro illuminazione che deve essere incorporato nello schermo LCD
Fortunatamente in rete si trova lo schema elettrico ed il datasheet dell'LCD controller (Sanyo LC75822E). La retro illuminazione dell'LCD è garantita da una lampadina a filamento PL801 (da 8V 75Ma 3mm) posta in serie a 4 resistenze in parallelo (R816 R817 R818 R819). Convinto fosse bruciata, ho smontato l'LCD dissaldando i terminali con una trecciola di rame.  
Sotto l'LCD si trova la lampadina, coperta da un "preservativo" giallo di gomma (i led gialli costavano un occhio ed all'epoca.....). Dopo averla tolta... naaaaa.... funziona perfettamente.... oddio, dove sarà il guasto? Ad un analisi più attenta mi accorgo che le resistenze SMD in serie sono sollevate da un lato. Le osservo con il microscopio e noto che la saldatura non è proprio delle migliori, pietosa direi. Meglio darci una ripassata. A questo punto risaldo la lampadina, provo a collegare 8 volts ai terminali B+ e GND del connettore.... et voilà, riparazione effettuata, la lampadina si accende. Rimonto l'LCD e lo shield metallico, riaggancio il guscio (dimenticando ovviamente le viti) e provo a posizionare il pannello nella sua autoradio.... funziona. 
Riparazione effettuata. Sarà un vecchio modello di autoradio, di quelli ancora con lo slot per le musicassette a nastro, ma a me va benissimo, niente "blutut", niente navigatore, niente lettore sd-card, niente di tutti quei fronzoli inutili di oggi. L'auto ha 25 anni e funziona ancora come nuova (a parte qualche piccolo acciacco estetico). Se si ha cura delle cose, specie quelle di una volta, dureranno una vita. Se poi si sanno fare le riparazioni di ciò che per vetustità si rompe...meglio. Sono felice. Alla prossima. 

P.S. la pasta all'uovo è scotta. Ripeto: la pasta all'uovo è scotta.

mercoledì 30 gennaio 2019

Il capitale umano

Qualche giorno fa ho accompagnato un amico in banca, per discutere della possibilità di contenere l'aumento "unilaterale" che la banca applica ai correntisti, con la formula "o così o te ne vai da un altra parte". L'offerta che si prospetta al cliente è quella di stipulare una polizza infortuni dal costo di 150 euro annuali per evitare l'aumento del conto corrente di 90 euro annuali... un affarone davvero. Tradotto in termini comprensibili.... con soli 60 euro in più hai la copertura infortuni... con una franchigia del 74%, il che  significa che vieni pagato solo se hai un invalidità superiore al 74%altrimenti non ti danno nulla....  praticamente di devi sfracellare. 
All'aldilà di questi affaroni proposti dalla banca, durante il calcolo del premio assicurativo, al bancario di turno scappa una battuta pronunciata probabilmente perchè pensava a voce alta "allora... il tuo capitale umano ammonta a 174 mila euro..." .... eh?.... capitale umano???
Ecco, se mancava la prova che siamo, per certe realtà, dei cespiti, ora ce l'abbiamo. Siamo oggetti, non persone, dei cespiti in pratica, nulla di più. E se dalla pubblicità che quotidianamente assorbiamo nostro malgrado si cerca di dire che "il cliente è al centro", "tu conti più di ogni altra cosa" ed altri messaggi che ci fanno sentire importanti e considerati come persone con sentimenti e pensieri, ecco, in realtà siamo visti come oggetti che valgono un importo calcolato in base a chissà quali parametri, fra i quali quasi sicuramente: età, titolo di studio, lavoro e beni posseduti... 
Nulla mi toglie dalla testa che anche la considerazione a ciascuno riservata da chi ci comanda, nella vita quotidiana, negli affari, nelle interazioni sociali, praticamente tutto, sia basata sul capitale umano. Se non vali un caxo o vali poco (per loro), allora hai meno possibilità di chi invece trova sempre le porte aperte. 
A poco conta se sei intelligente, a nulla serve la tua cultura, le tue emozioni non producono reddito per certi squali in giacca e cravatta, le tue relazioni poi sono valutate in base alla somma dei capitali umani che frequenti. Ricordiamoci il marchese del grillo... "io sò io e voi non siete un cazzo!"
Ecco, per naturale reazione viene da mancare di rispetto nei confronti di chi il rispetto per noi poveracci non l'ha mai riservato. Ma dato che a pagare con la stessa moneta si diventa bastardi come loro, credo che sia più corretto praticare una vendetta più sottile, invisibile, sottotraccia, a lunga carenza, commisurata all'offesa di essere considerati un capitale e non come delle persone. Mio nonno mi diceva sempre "Non litigare MAI con chi ha accesso al tuo spazzolino da denti". Io suggerisco di non farlo nemmeno con chi ti prepara il cibo o te lo porta a casa, con chi ti parcheggia l'auto o te la lava, con chi ti pulisce i vestiti o la casa o ti sistema il giardino o la piscina, con chi ti confeziona la merce che compri, con chiunque lavora come un dannato per pochi spiccioli e si sente trattato tanto più male quanto poco è valutato come capitale umano. Cari capitalisti, che vi piaccia o no, siete circondati. Essere un pò meno stronzi vi aiuterebbe. Alla prossima.

P.S. più coccole e meno caccole. Ripeto: più coccole e meno caccole.