lunedì 2 marzo 2015

De Longhi Espresso ECO310.V (riparazione)

vedi aggiornamento 2018 con maggiori dettagli e consigli
vedi come decalcificare ecologicamente ed efficacemente
 
Il solito "ospite" a cui si deve offrire il caffè espresso e la macchinetta inizia a spandere acqua a fontanella, dall'interno. Perde acqua non dalla guarnizione sottocoppa ma da dentro... oi oi... son dolori. Non si tratta di un banale "guasto" da usura della guarnizione sottocoppa che sigilla l'erogatore, spero solo si sia sfilato qualche tubicino. Urge riparazione immediata, senza caffè espresso in casa...giammai! il caffè è un diritto fondamentale dell'uomo e guai a toccarlo!
La macchinetta viene immediatamente portata in laboratorio e si parte con la riparazione fai da te (e fanchiulo ai riparatori professionisti da 60 euro solo per diritto di ispezione).
Vediamo l'hardware:
De Longhi Macchina da caffè espresso Cat. MN Type ECO310.V (non molto documentata in rete). Di un manuale tecnico nemmeno l'ombra, che spieghi come aprire ed ispezionare l'interno, niente part list con codici originali da ordinare. Occorre ingegnarsi e provare, sperando di non rompere nulla. Allora, si inizia con le viti a vista. L'obiettivo è estrarre tutta la meccanica interna, anche per fare in modo che sia agevolmente possibile un lavaggio a fondo delle parti in plastica, che inevitabilmente si incrostano con la polvere del caffè (a casa mia le cialde sono vietate per legge! uno spreco inaccettabile e rifiuti in più da smaltire... not eco friendly).
Somtaggio
  • Svitare le 4 viti con testa a croce in prossimità dell'alloggiamento del cavo 230V nella parte inferiore. 
  • Svitare le 4 viti di sicurezza incassate, sempre nella parte inferiore, con testa T20 Torx (serve la punta T20 forata al centro)
  • Togliere la vite con rondella che tiene fissati i due tubi di plastica trasparente ove si incastra il serbatoio dell'acqua
  • Togliere la manopola del vapore (cappuccino) ad incastro (no brugole o viti di fissaggio, è solo incastrata a pressione)
  • Togliere le due vitine nella parte posteriore in prossimità del coperchio "cromato" porta tazze.
  • Togliere 2 viti con testa a croce nella parte posteriore in prossimità dell'alloggiamento del serbatoio dell'acqua. 
  • Togliere 5 viti nella parte inferiore del lato che alloggia l'erogatore. Occorre un cacciavite con taglio a croce ed il manico corto. Se si usano le punte ad innesto occorre trovare un porta inserti che entri nei fori che incassano le viti (vedi soluzione). 

A questo punto si riesce ad aprire il tutto ed ispezionare l'interno. Mancano ancora pochi passaggi per estrarre il corpo caldaia con tutto l'impianto di fili e tubicini. Appena aperta, il problema è immediatamente evidente. La valvola antigoccia della pompa di mandata si è rotta (il pezzo a destra dovrebbe andare avvitato nel rimanente pezzo in alto a sinistra). Incollare? no, meglio sostituire. Maledetta plastichetta. Ti vendono la macchinetta decantando la qualità della caldaia, ma si dimenticano di dire che alcune parti sono di plastica, guarda caso proprio le valvole che sono soggette a pressione e vibrazioni inevitabili, nonostante i gommini antivibrazione che tengono la pompa "sospesa" e libera di oscillare. Un pezzettino da 5 euro e la macchina che attualmente è venduta a più di 120 euro... si ferma, inutilizzabile.  Fortuna vuole che il ricambio è reperibile in rete, sia su ebai che nei negozi di ricambi, dai 5 ai 7 euro circa. Qualche click, 10 euro per corriere e contrassegno (carta di credito scarica...sic.) ed aspettiamo.
Nell'attesa, per estrarre tutto l'interno e permettere il lavaggio a fondo delle parti in plastica, occorre togliere le due viti con testa a croce che tengono ferma la pulsantiera e le viti che tengono in sede la base metallica su cui è fissata caldaia e pompa dell'acqua. Una volta tolte le ultime viti, l'interno si sfila dalla parte superiore (volendo, si possono togliere i fast-on del cavo di alimentazione per agevolare l'estrazione). 
La valvola della pompa è avvitata. Si toglie un tubicino e si ruota (attenti alle guarnizioni in gomma ed a quelle metalliche). I tubicini di plastica sono innestati a pressione o tramite una clip metallica da stringere delicatamente con una pinzetta e sfilare delicatamente. Viti, clips, guarnizioni... sono saggiamente da mettere dentro dei contenitori per non perderli. Per evitare di dimenticare l'ordine delle viti tolte e da ri-assemblare al termine della sostituzione, è consigliabile fare delle foto (l'attesa del ricambio di qualche giorno e l'età... ci si dimentica qualche particolare). Livello di difficoltà? Easy.  
Ok. 16 euro di spesa(1)....non è poco se si considera la spedizione ed il pagamento in contrassegno. Magari si poteva risparmiare qualcosa. Se teniamo conto del lavoro, del tavolo da laboratorio che resta ingombro, una mezz'ora per smontare e rimontare.... chiedere 30 euro è troppo? No, pare un prezzo onesto a cui aggiungere, iva, tasse, balzelli vari che vanno al socio occulto avido e spendaccione. Ciao.

P.S. Alì Babà è senza i 40 ladroni. Ripeto: Alì Babà è senza i 40 ladroni.
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(1) in realtà avrei speso 15,89 ma il corriere, presi i 16 euro gira i tacchi e se ne va senza dire nulla. Mi aspettavo un tentativo di erogare il resto al quale avrei risposto "tenga pure" ovviamente. No. Così non va, fosse anche un centesimo... ma sono i miei, me li sudo con il lavoro e devo essere solo io a deciderne la destinazione e nessun'altro....next time...my turn. 

martedì 24 febbraio 2015

Un sistema (poco)operativo

Periodicamente,  per fortuna saltuariamente, devo avviare nel PC su cui lavoro ogni giorno la partizione di quel sistema che non voglio nominare, perchè solo a farlo porta una sfiga nera, ma nera di quelle potenti. Devo avviarlo in quanto alcuni produttori promettono cose che poi puntualmente non mantengono, tipo "funziona sotto linux" senza mai specificare il tipo di distribuzione o le dipendenze necessarie. Anche nel caso in cui le dipendenze sono soddisfatte... c'è sempre qualcosa che non funziona a dovere, nonostante le promesse. Oggi, devo aggiornare il firmware di un aggeggio seguendo le istruzioni su iutùb che mi suggeriscono, per evitare intoppi, di usare quel sistema. Ok, ci può stare ed acconsento. Avvio la macchina... sono le 14:00... il disco inizia a sbatacchiare come un forsennato e lo schermo resta completamente nero per parecchi minuti, per poi fermarsi ed alla fine far intravedere a tratti il logo maledetto della Corporation che lampeggia non poche volte (scompare e riappare). Il disco continua a sbatacchiare ed alla fine mi viene proposto il desktop. a questo punto partono i soliti programmi che non ho mai installato, fra cui Messenger (mai usato, mai installato...da dove salti fuori non si sa), oltre ad altri antivirus tipo Defender mai aggiornati che non mi interessano (non ricevo posta e non navigo nei siti porno con quel sistema), fanchiulo gli aggiornamenti inutili.
A questo punto parte la saga degli aggiornamenti ulteriori che silentemente il sistema inizia a scaricare senza alcun avvertimento, non senza avvisarmi di aver configurato quelli installati dopo l'ultimo spegnimento. Lasciamolo fare poverino, anche senza avergli dato il permesso esplicito. Avvio Firefox... vado su iutùb ed inizia ad avvisarmi che firefox è vecchio e non supportato, flash player è vecchio e sono a rischio, adobe reader è vecchio a sono a rischio...caxo! cosa rischio? boh...non lo dicono ma la minaccia sembra seria data la sintesi. Aggiorniamo dai, altrimenti non riesco a procedere. Nel frattempo l'8 core inizia a scaldarsi e la ventola inizia a soffiare come un gatto incazzato (con linx non lo fa quasi mai) anche se sembra che apparentemente il PC non stia facendo nulla di nulla, almeno non mi avvisa di cosa sta facendo. Firefox download, flash download... pigio i bottoni proposti, clicco sugli eseguibili scaricati e l'installazione inizia... ad un certo punto flash mi dice di chiudere firefox... l'ho chiuso ma flash "lo sente" ancora aperto... è chiuso ma aperto, che figata di sistema... devo riavviare ma.... il sistema invece di ubbidire inizia ad installare gli aggiornamenti silentemente scaricati... e va avanti parecchio....aspetto, 6 aggiornamenti.... la cosa buffa è che ordino di spegnersi ed il sistema fa un pò il caxo che gli pare... installa, lui, invece di spegnersi. 
Provo a riavviare, alla fine, ma compare una scritta Registry qualcosa ed il sistema si rispegne quasi immediatamente, wow. Riavvio ed il sistema parte ad installare e configurare gli aggiornamenti, poi con calma, moolta calma, si riavvia iniziando la solita tiritera.... avvio programmi non richiesti, lancio di avvisi di aggiornamento di Defender, ecc,ecc... ed io aspetto pazientemente di poter iniziare a fare le mie cose. Termina l'avvio, ovvero termina finalmente di mostrarmi il desktop e... parte l'aggiornamento di Java Auto Updater. Mavaffanchiulo! Scarica l'installer, poi scarica l'aggiornamento, poi installa l'aggiornamento, ed io aspetto che il sistema "operativo" mi metta in condizioni di inziare a fare le mie cose che anch'io vorrei essere operativo. Nel frattempo provo ad avviare Firefox ed andare su iutùb ma il video non si vede... an error has occouured. Please Try again later... anche iutùb mi invita ad aspettare, è una congiura. Chiudo firefox ma java mi chiede se voglio installare Ask Search app (proponendomi le caselle già spuntate che se non si sta attenti ci si ritrova con le solite schifezze impossibili da rimuovere). Tolgo la spunta e termino l'installazione di Java. Ovviamente rivvio il tutto, again!, aspetto l'installazione degli aggiornamenti, aspetto la configurazione degli aggiornamenti al riavvio, aspetto che partano i programmi da chiudere, li chiudo... alla fine riesco a partire con le mie cose....15:10.... un ora abbondante del mio tempo per quella schifezza di sistema che fa un pò quello che gli pare, lavora per conto suo senza istruzioni da me impartite, totalmente fuori controllo, un virus insomma. In tre minuti netti riesco ad aggiornare il firmware, spegnere e riavviare linux. Che fantastica user experience!
Ora...è tempo di alcune considerazioni. Alcuni utonti, sembra la maggioranza, considera "normale" un comportamento come quello descritto. Non avendo riferimenti a paragone, lo considera un ottimo strumento per lavorare..."lavorare".... un ora abbondante per tre minuti di attività. e questo sarebbe un ottimo strumento? Ma come possono giudicare se non hanno mai visto altro in vita loro? Forse si basano sul sentito dire di altri? boh. Il mistero del vuoto mentale mi ha sempra affascinato. Utonti imbecilli e catatonici ne conosco sin troppi. Mi immagino un intervento di assistenza presso il loro sistema... un ora retribuita ad aspettare che termini i suoi comodi... magari un pensierino lo faccio se poi devo lavorare effettivamente solo 5 minuti, in caso di lamentela è sempre colpa di quel sistema. E poi... che possibilità ci sono con quella skifezza?? accendi, spegni, accendi, installa, disinstalla, riavvia, aspetta... wow che professionalità. Ma vaffanchiulo!

P.S. Abelardo passeggia al tramonto. Ripeto:  Abelardo passeggia al tramonto.

giovedì 19 febbraio 2015

Telefunken TE19880-N15 (repair in progress)

E questa volta è toccato al televisore ad entrare in sciopero. Non il mio ovviamente, da moltissimi anni non ho la TV, ma quello della compagna e che viene usato unicamente per spegnere il cervello dopo le dure giornate di lavoro, quando si ha poca voglia di conversare e tanta voglia di dimenticare ciò che ci succede per colpa degli unani maledetti che infestano questo pianeta. 
Il modello in questione  è un Telefunken modello TE19880-N15, un 19 pollici acquistato al supermercato un pò di anni fa (era in offerta ma io non c'ero, altrimenti avrei convinto l'acquirente a desistere e reinvestire la somma in cose ben più utili). Il sintomo? Lo si accende col telecomando, la spia rossa frontale si accende e spegne on off ad intervalli regolari e si nota un breve lampeggio dello schermo. Le lampade di retroilluminazione non si accendono ed il TV non si accende (no immagine, no suono). Evidentemente è un problema di alimentazione. L'alimentazione è fornita da una scheda Vestel in sigla 17IPS16-14 020210 V1 con codice 20522876. Quest'ultimo codice è importante in quanto con la sigla 17IPS16-4 ce ne sono una quasi infinità di varianti, ognuno per ogni modello su cui è equipaggiata (e non sono intercambiabili fra loro). Serve quindi proprio il suo modello, altrimenti si rischia di fare danni. Lo schema sembra disponibile in rete... ovvero ce ne sono un paio di versioni, con delle differenze e non si riesce a capire bene quale sia lo schema giusto. Ad ogni modo, anche con uno schema non proprio esatto si riesce a comprendere cosa e dove cercare.... Da una ricerca in rete, l'alimentatore in questione è out of stock... occorre ordinarlo... e qui inizia l'odissea... ne ho trovato uno da ordinare in slovacchia a 18 euro più spedizione, ma il sito è solo in slovacco e google traduttore non traduce le pagine che dovrebbero perfezionare la transazione. Altre schede si trovano in inghilterra ad un prezzo che, spedito fa lievitare la somma a 45 euro. Un solo sito in italia spara 59 euro più la spedizione... troppo... e poi si lamentano che c'è la crisi, si, si, certo, certo, come no. Per non parlare di quei link, troppi, che gugòl propone nelle prime posizioni e che non conducono a nulla di utile se non a delle pagine che parlano di tutt'altro. 
Su ebai ho trovato un privato che vende il TV completo...senza garanzia e senza imballo, acceso solo una volta... come no, ci credo... 59 euro più 20 di postacelere... maledette poste... 80 euro è un pò oltre il mio budget, anche se un 19 pollici LCD (anche di altre marche) non si riesce a trovarlo a meno di 130 euro.... Se lo trovo al max 49,95 euro spedito lo prendo altrimenti... NO....ma... allora??
Allora si prova a riparare... occorre fare attenzione se si procede con misurare le tensioni... sulla scheda dovrebbero esserci i 400V che alimentano le lampade CCFL... moooolta attenzione (altrimenti...fulminatevi dai, che siamo in troppi su questo pianeta). Per la diagnosi si parte dall'ingresso ed uno ad uno si testano i vari componenti... serve un dissaldatore, un capacimetro che misuri anche l'ESR, un prova diodi, un tester, tanta pazienza, specialmente quando durante le prove si rompe il display della stazione saldante (povca tvoia!) e poi si rompe anche il capacimetro (povca puttana!!!!), e ci si accorge di essersi dimenticati di acquistare le punte di ricambio dello stagnatore, del succhiastagno a pompetta (uno dei quali si è definitivamente rotto!! povca maiala!!!!!) e del succhiastagno quello più professionale. Vabbè, si va avanti lo stesso con le prove ed i test con i potenti mezzi a disposizione...ci si arrangia un pò come meglio si può. 
Per ora ho trovato un condensatore di filtro con capacità diversa da quella stampigliata. Successive indagini mi hanno quasi convinto che è guasto il trasformatore SMP T800 (sempre se la piedinatura dello schema è quella giusta). Ora ho il problema che non riesco a trovare il ricambio e sono punto a capo, col tavolo del laboratorio ingombro da hardware costoso messo ko da un componente che vale pochi centesimi e non sembra reperibile. Le sigle del piccolo trasformatore SMP sono VDE (presumo il produttore)  30068437 SMP-C2331. Gugòl non mi aiuta molto e l'unico link che restituisce è quello di un riparatore con lo stesso problema.... buttare tutto per un alimentatore guasto al quale non si riesce a trovare il ricambio (ammesso che poi sia quello, non ne sono certo, potrebbe essersi guastato)...nono prima devo tentare tutto il possibile. Provando ad alimentare il televisore senza collegare le lampade, la spia stand-by resta accesa, il che rafforza l'ipotesi che ci sia qualcosa di circoscritto sui 400 volts, o forse no, che caxo ne so? boh. 
A questo punto non so proprio cosa fare.... continuare a rompere i c*glioni a mezzo mondo per il pezzo o buttare tutto e convincere la compagna che un televisore in realtà è un ciòttolo inutile? boh. E' un pò frustrante trovare il guasto e non poterlo riparare. Pensavo di generare i 400 volt con un circuito a parte.... ci devo pensare... alla prossima.

P.S. papi ciulo è in cantiere. Ripeto: papi ciulo è in cantiere.

Aggiornamento: riparato

giovedì 5 febbraio 2015

Spamassassin Tool V.pre-Alpha

Ho ripreso con lo sviluppo di software, giusto per rilassarmi. Sì perchè se si programma senza un capo bastardo che ti soffia sul collo per metterti fretta ed ansia, senza l'utonto che crede di sapere tutto lui e che ti chiede di sviluppare cose stupide ed inutili... senza rompicogli*ni... programmare è rilassante e ci si diverte pure. 
Ho terminato "orora" un programmino di utilità in free pascal (Lazarus IDE) che prende i messaggi di posta elettronica indesiderata, lo spam che manualmente deposito in una cartella apposita (/home/utente/Maildir/.Junk) in quanto non sempre i filtri bayesani fanno il loro dovere (poverini, li capisco), esegue un parsing testuale per capire chi è il mittente, filtra la lista ottenuta per eliminare i doppioni, ordina per dominio o per indirizzo per verificare se i soliti spam-bot creano indirizzi in sequenza preordinata, memorizza il tutto nella blacklist di spamassassin con il formato richiesto (/etc/spamassassin/local.cf). Manca solo l'inserimento automatico delle wildcards per bannare interi domini se necessario, tipo i .ru  .tw .cn per capirci, tanto i caratteri cirillici o gli ideogrammi cinesi non li conosco e non mi interessano proprio.  Tutto automatico, basta lanciarlo con i privilegi di superutente tramite un cron e non ci penso più e fanchiulo agli spammer. 
Ci ho messo solo un paio d'ore. Fosse stato un prodotto per qualche cliente, come minimo sarebbe servita una settimana. Già, perchè avrei dovuto implementare i controlli anti utonto, l'help, gli hint per ogni componente a video, e chissà quale altra funzione inutile ma percepita come scontata e sempre compresa nel prezzo. Da dire che con Webmin la funzione per bannare le e-mail è già implementata, ma dall'ultimo aggiornamento, l'1.730, non funziona più, o meglio non riesco a vedere le cartelle che contengono i messaggi sa spammare.... non ho risolto.... non ho voglia di perderci ulteriore tempo per capire cosa non va... pertanto mi sviluppo un programma che lo fa a modo mio, implementando certe figate di funzionalità iper personalizzate, a me riservate, introvabili, esclusive ed utilissime... he he he... tiè, così faccio prima ed ho ciò che mi serve.
Non programmo più per soggetti terzi, non se lo meritano, o meglio si meritano certi programmatori disposti a chinare sempre il capo ad ogni richiesta isterica (e puntualmente trasformare il progetto in una cosa da buttare e rifare), e si meritano pure quei commerciali che riescono a vendere a peso d'oro anche le banalità più assurde, ben vi sta. Del resto ve la siete cercata ed a furia di cercare, alla fine, si trova sempre una "soluzione". Programmare mi rilassa, specie quando inizio a vedere i risultati, a constatare che le cose funzionano e verificare che riprendere la mano dopo tanti anni di fermo... bèh.... è come andare in bicicletta e la ruggine dopo qualche minuto si scioglie... alla prossima. 

P.S. Matteo ha il colera e Roberto è brutto. Ripeto: Matteo ha il colera e Roberto è brutto.