domenica 23 novembre 2008

Banca sanguisuga

Mi è arrivata una raccomandata dalla mia banca. O restituisco in unica soluzione lo scoperto di conto o passano la pratica agli avvocati. "Come a Lei ben noto, non ci è assolutamente consentito mantenere in essere una esposizione siffatta". Duemilaseicentoquarantasei euro e spiccioli. Mi spiace ma non ce li ho. L'ultimo che si è rifiutato di pagarmi la parcella (3500) ha chiuso l'attività e ben si guarda di saldare il debito (e lo vedi pure in giro a divertirsi). Quello che me ne doveva 4500 è morto suicida, travolto dai debiti e dalle sue vicende giudiziarie. Ed io così devo lasciar entrare a casa, dove risiedo, un ufficiale giudiziario a prendersi le mie poche cose, visto che la banca ne ha bisogno. Io non ho la forza di chiamare a mia volta un avvocato per tentare di recuperare il mio credito. Quando ci ho provato, mi ha consigliato di lasciare perdere ed ho dovuto pure pagarlo per questo consiglio del cazzo. Così a prenderla in quel posto ci sono io, che pago le tasse e saldo sempre i miei debiti quando posso, magari in ritardo ma ho sempre pagato in qualche modo. Per la banca mi serve ovviamente tempo che sembra non mi venga più concesso. Non ho incarichi, non ho incassi in vista, sono in rosso... potrei scaricare i debiti allo Stato e tenermi la good company con una cordata di imprenditori inquisiti e corrotti. Non so come farò, ma mi inventerò qualcosa, tipo appostarmi alle poste il giorno che pagano le pensioni e dare una botta in testa alla prima vecchietta che esce con il gruzzolo. Sembra che il motto preferito in voga in questi tempi sia "mors tua vita mea". Pensa unamico, pensa a come risolvere questa "esposizione siffatta", "priva della necessaria autorizzazione". Credo che a fronte della minaccia di "ogni azione che riterremo adeguata", visto che dimenticano di specificare "lecita", reagirò con altrettanta determinazione, adottando ogni azione che riterrò adeguata per la tutela della mia persona, della mia vita, della mia serenità. Direttore, sto arrivando.

Aggiornamento: Azz. mi hanno cambiato direttore. Questo è giOvane e determinato a fare carriera, ovvero a compiacere la sete del vampiro padrone. Me lo lavoro ai fianchi.

P.S. Gola profonda dice si. Ripeto: Gola profonda dice si.

mercoledì 19 novembre 2008

fax simile

Periodicamente vado a consultare le parole chiave di ricerca elencate nei siti internet che gestisco in conto terzi. E' un esercizio che fornisce, a grandi linee, la fotografia del livello culturale dei navigatori, i desideri e le necessità di centinaia di persone che periodicamente affidano a google la soluzione alle loro curiosità o necessità. Ed ecco che accanto a coloro che cercano "fac simile fattura consulente lavoro" compaiono quelli che cercano i "fax simile fattura ....", che spero non sia una copia similare inviata via fax, altrimenti si tratta di una mia lacuna culturale, per la quale mi sento di chiedere umilmente scusa.

Prendiamo alcuni esempi e tentiamo di dare delle risposte (se si può):
come diventare arbitro di controversie giuridiche - Come minimo devi essere abilitato alla professione e se fai questa domanda si capisce che non lo sei.
come diventare informatico - lascia perdere, informatici non si diventa, si nasce.
benchmark tariffe consulenti informatici - eh??
colore tesserino carabinieri - non lo so ma appena ne vedo uno te lo faccio sapere.
da chi sono tenuti gli albi professionali - dai tenutari, figura professionale ed antica congregazione in vigore ufficialmente dal 1465.
domanda con penna blu - mai farsi sorprendere senza una penna blu, mi raccomando.
gazzetta ufficiale codice di deontologia e buona condotta - nella gazzetta ufficiale? mai sentito parlare di educazione e buon senso?
omissione professione sui documenti - quali?
test informatica 30 domande in 10 minuti html - certo, e chi sei speedy gonzales?
cosa posso rompere per trovare cuscinetti a sfera - prova con qualcosa che abbia le ruote tanto per cominciare, anche se li puoi trovare senza necessariamente rompere.
cosa devo calcolare per progettare penna stilografica - azz...questo deve essere un ingegnere e di quelli bravi.
craccare toner - wow il cracker del toner!!...e da quando il toner si cracca?
esiste la figura di rappresentante legale ditta individuale - certo come no! coincide con il titolare, l'usciere, la segretaria, la donna delle pulizie, il fattorino, l'impiegato, il tutto fare, il tecnico,....
foto formichiere nano - devi fare la caricatura a brunetta o a berlusconi?
manca un colore ma la cartuccia è piena - o è piena o manca un colore, deciditi!
sega a batteria 12 volt - pervertito, e pure pigro!
stilografica non scrive aria - eh no. scrive inchiostro.
voglia ciuco - hai dimenticato di aggiungere "di essere" fra le parole...
cosa significa insoluto - significa che non puoi comperarti quell'aggeggio che ti serve per lavorare ma non te lo puoi permettere per colpa di un cretino che non ti paga.

Di esempi del genere ce ne sono a migliaia, a volte anche molto più divertenti o strani, segno che la rete è piena di gente che ricerca la conoscenza per cultura personale. Alla prossima.

P.S. Mettere la macchina in garage. Ripeto: Mettere la macchina in garage

Alimangiatore

L'alimentatore si è mangiato i miei led bianchi!. Li ha ridotti ad un grumo di plastica fusa. Vorrei avere per le mani l'ingegnere cinese che ha progettato l'alimentatore a corredo dell'aladino, il tristemente famoso telefono cordless della Te*ecom. Tristemente famoso perchè è un vero barattolo di tecnologia avanzata, nel senso che devono aver raccattato tutti i componenti avanzati, che nessuno voleva, per assemblarlo. Una fonia da grammofono anni venti, suonerie orribili, una fragilità degna della pasta frolla e una sensibilità ai fulmini veramente poderosa. Di aladini di recupero se ne trovano a iosa in discarica, troppi per definirlo un prodotto di qualità. Ho recuperato l'alimentatore dalla base. Tensione nominale 9 volts continui. Ideali per sostituire la batteria da 9 volts dell'oculare illuminato che ho realizzato e descritto in un post tempo fa. Dopo un sommario collaudo al volo, passo a saldare i fili e fissarli con un pò di nastro isolante. L'illuminazione mi serve per osservare le sigle dei chip nelle schede elettroniche, alla ricerca di qualche componente da recuperare per i miei progetti di ricerca. Tre led bianchi in serie da 3 volts ciascuno = 9 volts senza necessità di resistenze di caduta. Dopo una trentina di secondi di utilizzo, noto che la luce bianchissima vira rapidamente verso il verde per poi sparire del tutto. Il tipico odore di bruciato ed intuisco che qualcosa non va. Due dei tre led sono andati, bruciati, distrutti. Cos'è successo? Prendo il tester e misuro la tensione erogata dell'alimentatore...13,5 volts!! ma vaffanculo! Cosa ci scrivono 9 volts a fare? Ed il circuito di regolazione cos'è, un opinione? Mi rendo conto così del significato della scritta "Made in cina". Non sembra un luogo comune ma troppo spesso significa scarsa qualità, prodotti economici, funzionamenti incerti e poco conformi alle dichiarazioni. Dovevo aspettarmelo. Dovevo sospettarlo anche perchè il prodotto è adottato dalla Te*ecom, azienda nota per rendere soddisfatti gli azionisti con la massimizzazione dei profitti che derivano solo dal taglio indiscriminato dei costi. Maledetti. 25 anni fa, quando ci lavoravo, non era così. L'avvento di certi manager rampanti, dalla B*llisario al Tronchetto dell'infelicità, è stato un susseguirsi di decisioni che hanno fatto scendere la qualità di quell'azienda sottozero, assieme alla credibilità (nulla) che si è guadagnata con decisioni scellerate. E cosa dire di "quell'ingegniere" cinese? Sicuri poi che sia un ingegnere? Vorrei comunque averlo per le mani, maledetto incompetente. Vaffanculo.

P.S. Il cinese dice 23. Ripeto: Il cinese dice 23.

martedì 18 novembre 2008

Server, sistemisti e smanettoni IT

Ultimamente sono stato contattato da un informatico d'assalto, un self made man, che mi sta fracassando i marroni con delle richieste che mettono in chiara evidenza la sua incompetenza retribuita. E' un sedicente "sistemista" attualmente in carico come dipendente presso una grande industria. Sedicente in quanto "dice di sè" che è un sistemista. Nell'ambiente scientifico degli informatici, un ristretto gruppo di esperti che guardano con un pò di disprezzo i principianti che strombazzano le loro abilità, il termine "sistemista", espresso così genericamente, è inteso come colui che interviene nei "sistemi" informatici (tutti) e risolve, configura, installa, fa funzionare ecc... Per sistema si intende l'insieme di hardware e software che compone un sistema informativo. Un sistema informativo che necessita di un sistemista è composto come minimo da una rete in configurazione client/server, da un insieme di funzionalità quali database, intranet, internet, mail server, web server, ecc...
La definizione di "sistemista" non è concentrata in un particolare sistema hardware o prodotto software, altrimenti sarebbe più corretto parlare di "specialista". Pertanto un sistemista, se così si definisce genericamente, deve saper configurare un firewall, indipendentemente dal sistema operativo o dall'interfaccia grafica usata per gestirlo. Deve saper amministrare un database, indipendentemente dal tipo. deve saper agire sui parametri di rete per farla funzionare, deve saper configurare un mail o web server. Infatti, in tutti i casi esposti, dato che ormai le funzionalità sono "standard" per via di protocolli univoci, ovvero si somigliano tutte e cambia solo il nome delle cose, un "sistemista" è in grado di agire, configurare, risolvere ecc... tenere in piedi il sistema informativo e sapere cosa fare in caso di guasto... già, servono pure delle approfondite conoscenze dell'hardware, dato che sono capaci tutti di chiamare il tecnico esterno in caso di guasto.
Data la situazione "traballante" di questa economia ed al fatto che i soliti ne stanno approfittando per licenziare, il nostro sistemista decide di mettersi in proprio e di approfittare delle proprie conoscenze per vendere soluzioni a destra e sinistra. Il problema è che non è in grado di risolvere autonomamente, dato che le sue conoscenze tecniche sono basate su un sistema informativo gestito per anni, conosciuto a memoria ma apparentemente diverso da quello che si trova in giro. Basta cambiare prodotto o imbattersi in un sistema linux e crolla tutta l'aurea di conoscenza sino a poco tempo prima usata a sostegno del proprio entusiasmo. L'uso massiccio e prolungato di windows ha inoltre impigrito, nel tempo, il nostro sistemista, paragonabile più ad un pigiabottoni che ad in tecnico informatico che si rispetti.
L'attività in proprio non è facile nella fase di start-up e risulta naturale, oltre che appetibile, offrire soluzioni chiavi in mano per le problematiche più disparate. Da una server appliance ad un centralino voip, da un sistema di trasmissioni wireless ad un sistema di videosorveglianza, tutto fa bilancio e occorre rassicurare i propri contatti di essere in grado di fornire...il bilancio è sacro. Questa è la situazione. Mancano i sistemisti quelli veri, quelli che le cose le sanno fare davvero. Ed allora il nostro wannabe sistemista trova la soluzione più scontata, che ormai ci sono passati tutti quelli che si trovano o trovavano nella stessa situazione. Creare una rete di informatici in grado di intervenire alla bisogna, da pagare il minimo per massimizzare i guadagni e da non assumere data l'occasionalità degli incarichi. Ci hanno provato in centinaia, è un pò il sogno di molti raccattare incarichi, sbolognarli al primo pirla disponibile e lucrare un buon margine, salvo poi scaricargli addosso le colpe quando qualcosa non va. Si nota però da subito il tipo di richiesta che viene conferita ai collaboratori usa e getta selezionati col criterio del primo che capita. Voglio un server con le funzionalità A,B,C, ma (udite, udite) che sia facile da usare e configurare, in quanto voglio proporre e rivendere la soluzione ad altri sistemisti o smanettoni... cooosa? Qui casca il palco. Il pigiabottoni si rivela per quello che è, un pigro commerciante approfittatore, un promotore di nuovi smanettoni, non certo un sistemista e tanto meno un informatico. L'attività di "informatico" per come la intendo io, è fatta di sacrifici, (tantissimo) tempo dedicato all'aggiornamento ed alla formazione continua, alle prove, alla ricerca ed agli esperimenti in casa. Non che la gestione debba risultare difficile, per carità, anche io amo le comodità, le scorciatoie e le soluzioni "semplici", ma non disdegno di capire a fondo cosa sto facendo, in modo da essere pronto ad affrontare e risolvere gli imprevisti, per problemi che escono dalla normalità, in due parole devo essere preparato e competente. Credere che un server sia una scatola con quattro bottoni da pigiare, che funziona tutto e si può dimenticarla nel sottoscala, significa credere ai soliti rivenditori commercianti di informatica che fanno tutto sempre facile, rapido e soprattutto che "funziona" sempre. I tribunali sono pieni di questi creduloni ignoranti che hanno ceduto al miraggio di facili guadagni. Temo che dovrò suggerire l'uso di windows a questo sistemista, e di cercare fra i numerosissimi informatici dell'ultima ora qualcuno disposto a svendersi per pochi spiccioli. Vuoi una soluzione facile da gestire per sistemisti e smanettoni? Linux non fa al caso tuo...linux è per i clienti seri che vogliono soluzioni serie ed io non installo server windows. Ma il sistemista insiste, concentrato com'è più sul proprio profitto che sulle necessità dei propri clienti. Linux "è gratis" (così crede, essendo caduto nell'inganno della traduzione italiana del termine "free") e permette margini più ampi. Windows è a pagamento, così come ogni componente aggiuntivo necessario a una seria configurazione client-server. Linux è un ambiente più "robusto" e sicuramente più adatto per ciò che devi proporre, ma per i principianti è un sistema "difficile". Le cose sembrano difficili quando non le si conoscono. Una volta imparato, diventa facile. Ma allora impara anche tu visto che "non costa nulla" e di documentazione in rete ce n'è a iosa... No. Fammelo tu che ti pago ed ho un sacco di clienti che lo vorrebbero. Eh?? Guarda che lavoravo per i "padroni" mooolto tempo fa e mi sono messo in proprio per evitare questi atteggiamenti arroganti. E poi... non lavoro per i commercianti smanettoni, sono capaci solo di piantare grane e scaricare sempre la colpa sul tecnico. Lasciamoperderedai, non insistere per favore che ho altro da fare. Ciao.


P.S. Aldo riempie il bicchiere. Ripeto: Aldo riempie il bicchiere.