giovedì 13 novembre 2008

Free Blogger & Clandestine Press

Help please! we are victims of parliamentarians mafia and corrupts.
It is in order to be emanated a law, dictates “LEVI”, with obligation of registration to the ROC (communication's operators registry) for all the bloggers. This law dictates also “kills blog” is devised in order to remove voice to the people and "shut up" the honest citizens and democratics. We are all victims of a fascist dictatorship. Help please!

They are forced to enter clandestinely in order to avoid two years of prison and million fine for crime of clandestine press! They are guilty to express opinions in a fascist dictatorship. Here in Italy, the opinion and word's freedom is being suffocated. To speak means to risk. Help!. Here it is happening of all: thefts, violences, overbearingnesses.

Police and soldiers in uniform, patrol the country and Italians cannot more express freely our ideas. We cannot more criticize this fascist government. Please, you invade us pacifically in order to fire corrupts that are to the parliament, than do not represent more Italy… are themselves elect by themselves with a law “ad personam”.

We are all victims of a fascist dictatorship. You help us please.

mercoledì 12 novembre 2008

Stampante seriale (etichette)

Il risultato, a meno di alcuni modesti aggiustamenti, è da ritenersi soddisfacente. La dimensione del riquadro è da aggiustare e le lettere accentate necessitano di un font diverso da quello utilizzato.

Programmare una stampante seriale che utilizza il linguaggio Monarch(R) è stata un esperienza nuova. Dopo aver realizzato il cavo "giusto" (vedi post precedenti) si passa alla codifica delle istruzioni che dovranno essere inviate alla stampante. Nel seguito un breve esempio. Il linguaggio usa dei campi formattati secondo una codifica pre-impostata e con una sequenza fissa di parametri. Un esempio che produce il risultato visibile in foto è questo:

{I,A,0,0,0,1,3 'slash zero cp850'|}
{I,D,7,0,2 'currency symbol italy 2 decimal'|}
{I,B,0,1,1,0,0 'supply type,ribbon_on,feed_mode,sup_pos,cut_pos'|}
{F,25,A,R,M,690,1000,"FMT-6X10" |
C,550,30,0,1,2,1,W,C,0,0," RAGIONE SOCIALE ",0 'mis in decimi di millimetro' |
C,490,30,0,1,1,1,O,L,0,0,"Slogan dell'azienda",0 |
C,450,30,0,1,1,1,O,L,0,0,"Via taldeitali, 99",0 |
C,420,30,0,1,1,1,O,L,0,0,"99999 località (PR) ITALY",0 |
C,360,30,0,1,1,1,O,L,0,0,"Item :Descrizione del contenuto ",0 |
C,310,30,0,1,1,1,O,L,0,0,"Colli: 01 - broken sample",0 |
C,200,30,0,1,1,1,O,L,0,0,"Cod:",0 |
C,200,115,0,1,3,2,O,L,0,0,"ABC-123-XYZ",0 |
L,V,400,10,0,940,10,"" |
L,S,400,650,680,650,10,"" |
Q,10,10,680,950,10,"" |
B,99,12,F,100,115,1,2,80,5,L,0 |}
{B,25,N,1 |
99,"234567891012" |}

Come si può capire, la comprensione non è propriamente di facile assimilazione, ma con il manuale sottomano anche se in inglese, il lavoro è agevolato. Ogni campo è preceduto da una lettera che ne identifica il significato, L per Line, C per Character, B per barcode, F per format ecc... Devo ancora trovare il modo di memorizzare le risposte della stampante, quali ad esempio i codici di errore. Con un minimo di impegno dovrei riuscire a comprendere meglio il funzionamento del processore interno, magari ricavare e de-compilare il firmware per alcune migliorie che ho in mente. E' un vero peccato che questo hardware sia closed source. Infatti, in mancanza di possibilità di apportare migliorie, l'hardware diventa rapidamente rifiuto speciale pericoloso ed è destinato ad ingrossare i canali di smaltimento clandestini. Già, corre voce che alcune associazioni spediscano l'hardware usato in africa con un apparente scopo umanitario. In realtà è un modo per aggirare la legge sui rifiuti speciali e far diventare l'Africa la discarica del mondo. Ma questo è un altro discorso che raramente viene trattato dalla stampa prezzolata per non infastidire i poteri forti.
In mancanza di uno specifico tool di sviluppo, ho proceduto con la scrittura del codice con un semplice editor di testo con successiva prova di stampa. Una volta assimilato il linguaggio, si procede con la pre-codifica dei formati necessari. Per stampare un etichetta alla volta, si fa molto prima ad aprire il sorgente e modificare direttamente il contenuto, a mano, per poi copiarlo sulla porta seriale utilizzata dal sistema (ttyUSB0 nel mio caso). I formati non sono poi molti. La etichette maggiormente utilizzate sono: spedizione materiale con imballo voluminoso, spedizione lettere e buste, mittente e destinatario. Per i più evoluti, etichetta trasparente per il protocollo della posta con codice a barre (che richiede però un ribbon speciale). Per lavori più intensi, che richiedono un elevato livello di personalizzazione e dinamicità ad adattarsi a diversi formati, si sente un pò la mancanza di un programma grafico per linux, che non deve essere poi molto difficile da produrre...Sarà oggetto di studio e ricerca per i momenti di tempo libero. Alla prossima.

P.S. Il punto per punto è solo presunto. Ripeto: Il punto per punto è solo presunto.

martedì 11 novembre 2008

Stampa libri (fai da te 3)

Solo un piccolo aggiornamento. Il sistema di rilegatura esposto nel post precedente, quello a colla sul dorso, non si è rivelato all'altezza di un utilizzo "spinto" del libro. Alcune pagine si staccano, quelle che, a causa di un taglio non perfetto delle pagine e di un pareggio sul lato sfogliabile, non sono raggiunte dalla colla. Alcuni fogli, probabilmente quelli che non raggiungono il bordo, non si incollano perfettamente. L'inconveniente può essere aggirato con una semplice tecnica. Si prende il pacco di fogli. Lo si incurva da un lato facendo pressione con le dita sul lato sfogliabile. Nel riportare i fogli diritti, si preme sull'altro lato (lo stesso metodo usato per "smazzare" le risme prima di inserirle nel cassetto delle fotocopiatrici). In questo modo si produce una scalettatura del bordo da incollare. Si cosparge di colla in modo che la stessa vada a depositarsi per mezzo millimetro sul bordo della carta. Successivamente si riporta il tutto in pari e si procede con i morsetti ed il fissaggio della garza. Per maggiore sicurezza, si può procedere con l'inserimento di punti metallici, per i fortunati possessori di una graffettatrice per alti spessori. Attenzione però. Le graffette metalliche assicurano l'unione dei fogli ma irrigidiscono l'apertura del libro. Il dorso infatti deve potersi incurvare un pò quando si apre il libro (ecco perchè è meglio usare colla vegetale e la garza).
Per il resto si procede come indicato ed il risultato è più che soddisfacente. Alla prossima.

P.S. Punti mancanti a tratti rotanti. Ripeto: Punti mancanti a tratti rotanti.

domenica 9 novembre 2008

Stampa libri (fai da te 2)

Ora che abbiamo stampato i fascicoli in formato A5 (2 a4 per ogni facciata di ogni foglio piegato in due), possiamo passare all'incollaggio dei fogli. Ho scelto il metodo a colla in quanto per rilegare a filo occorre più tempo, pazienza e materiali che per adesso non ho, in attesa che un mio amico provveda a procurarmeli. Avrei inoltre dovuto stamparli a quinterni (gruppi di cinque fogli). sarà per il prossimo manuale. Ok. Al pacco vanno aggiunti, prima e dopo, due fogli a4 da 120 gr/m2. La facciata di questi (risguardi) andrà incollata alla copertina come vedremo più avanti. Nella piegatura, passare un attrezzo di plastica dura per chiudere per bene le due metà, per evitare spessori indesiderati. Il risultato deve essere un bel parallelepipedo compatto e diritto.
Si prende il pacco stampato così composto, lo si stringe fra due listelli di legno tenuti assieme da due morsetti e si cosparge sul dorso un abbonante passata di colla vinilica diluita con acqua al 30%, per renderla liquida al punto giusto (deve penetrare un pò fra foglio e foglio se vogliamo ottenere un risultato duraturo). Il pacco ovviamente va preventivamente pareggiato dal lato che si sfoglia, in quanto il dorso verrà nascosto dalla copertina. Si appoggia sul dorso una striscia di garza, leggermente più larga del dorso stesso e la si incolla. Il lato che sporge va incollato ai risguardi. Lo scopo della garza è di rinforzo, anche per tenere unito il tutto se per caso si dovesse staccare qualche fascicolo. Lasciare asciugare almeno una giornata.
Procediamo con la realizzazione della copertina del libro (vedi post precedenti), in modo da darci un aspetto più che decente, per non dire prestigioso ed autorevole. Per procedere, mi sono aiutato con un buon libro, che spiega l'abc dell'arte della rilegatorìa. L'opera è stata scritta da Paola Rosati, insegnante e scrittrice, che opera da alcuni anni come rilegatrice nel laboratori fiorentino con l'artista Lea Bilanci, così almeno è riportato nel libro. Si intitola "Rilegatura - Tecnica, Idee e Progetti, Fabbri Editori ISBN 88-450-7910-4 per chi volesse acquistarselo e scoprire altri metodi. Voglio però lo stesso riportare qui la mia personale esperienza.Terminata la procedura di incollaggio dei fogli che ci siamo stampati, rinforzati nel dorso con una garza, si procede con reperire i materiali. Voglio realizzare una copertina rigida, con rinforzi in tela e carta da pacco. Frugo un pò fra le cianfrusaglie che mi ingombrano apparentemente inutilmente una casa enorme e mi procuro il seguente materiale:
  • Un cartoncino rigido spesso circa 2 millimetri, recuperato da un raccoglitore ad anelli rivestito in plastica..perfetto
  • Della carta da pacchi, quella marrone che si usa nelle spedizioni, ne conservo anche i pezzettini più piccoli, non si sa mai
  • Della tela di lino, uno scampolo microscopico recuperato da un paio di pantaloni troppo lunghi per mia mamma che ha provveduto ad accorciarseli
  • Della colla spray... non proprio adatta per il lavoro da fare ma adattabile allo scopo
L'attrezzatura? Forbici, taglierina a ghigliottina, una stecca in plexyglass sagomata a coltello per le rifiniture, penna biro (o matita) sponsorizzata (e che sono matto a comprarle quando le regalano?)
Iniziamo a ricavarci i pezzi necessari con delle misure.
Dimensioni del Libro Dl= Hl x Ll = 210x148 mm
Spessore del libro = Sl = 9mm
Dimensioni della copertina Dc= Hc x Lc = (Hl+7mm) x (Ll-1mm)
Dimensioni del dorso Dd= Hd x Ld = Hc x (Sl-1mm)
Dimensioni della tela Dt= Ht x Lt = (Hc+60mm) x (Ld + 40mm)
Dimensioni della carta Dcc= Hcc x Lcc = (Hc+40mm) x (Lc-10mm)
Dimensioni degli angoli Da = 30mm x 100mm
Si parte dal dorso di tela. Lo si cosparge di colla vegetale o colla spray (quella che ho usato io) e ci si incolla al centro il dorso di cartone, perfettamente al centro e perfettamente perpendicolare. Prima che la colla asciughi si posizionano a 6 mm dal dorso specularmente le copertine, avendo cura di posizionarle perfettamente in squadra col dorso. Si ripiegano le sbordature all'interno, aiutandosi con un righello per fare in modo che la stoffa aderisca perfettamente anche sullo spessore del cartoncino. Con una stecca di plastica si "incidono" gli spazi vuoti fra dorso e copertine (basta una pressione sufficiente) per fare in modo che la colla aderisca anche nella parte dove la stoffa è a contatto con se stessa. Capovolgendo il tutto si incide anche il bordo intero e si incolla la stoffa nel bordo del cartoncino.
Si cosparge di colla la carta e la si posiziona in modo che sporga sui lati e si sovrapponga alla stoffa di circa un centimetro. Si ripiegano le sbordature e si incolla accuratamente il tutto in modo che aderisca anche sullo spessore del cartoncino. Prima di ripiegare i bordi, si taglia il triangolo sugli spigoli ad una distanza dagli stessi pari allo spessore del cartoncino. Stesso procedimento per gli spigoli in tela, con ripiegatura all'interno e lavoro di stecca per coprire perfettamente sia lo spigolo che la giunzione. Si esercita una pressione per "arrotondare" gli spigoli ed incollare perfettamente la tela. La copertina è pronta. Si procede con il lavoro di "incassatura", ovvero di incollaggio dei risguardi alla copertina. Prima di procedere si fanno delle prove senza colla, per trovare la posizione giusta. La copertina si deve chiudere senza sforzi o difficoltà.
Per l'incassatura si posiziona il libro dentro la copertina, si inserisce un foglio protettivo fra i risguardi e si cosparge di colla la prima facciata. Sempre tenendo fermo il libro, si richiude la copertina e si preme per farla aderire bene. Si capovolge il tutto e si effettua la stessa operazione dall'altra parte. Nel richiudere, fare in modo che l'unghiatura (la parte della copertina sporge dal libro) sia uguale per entrambe le parti. La colla che ho utilizzato asciuga in soli 5-10 minuti, anche se per un risultato ottimale occorre aspettare 24 ore. Il risultato è quello che si vede in foto. Non male, Bravo. Veramente un ottimo lavoro. Ora, basta crearsi un etichetta in stile retrò, magari leggermente ingiallita con font che sembra scritto a mano con penna stilografica ed incollarla alla copertina. Il risultato non è davvero niente male. Mancano, per mancanza di materia prima, i capitelli ed una fettuccia segnalibro. I capitelli sono delle fettucce che vanno incollate al dorso per abbellirne la parte superiore ed inferiore. La fettuccia segnalibro è più adatta ad un agenda o ad un libro di preghiere, almeno questa è la mia impressione. Ora, giusto per esagerare, vorrei dipingere il bordo delle pagine con una tinta dorata, come i libri di prestigio "di una volta", che quando si facevano le cose a mano i risultati erano davvero stupefacenti e non si badava a spese in quanto i libri erano una cosa da ricchi, dottori allora rispettabili e gente di cultura (specie estinta ormai). Comunque, il lavoro è finito, sono soddisfattissimo. Alla prossima.

P.S. Sassi cadenti su piano giacente. Ripeto: Sassi cadenti su piano giacente.