mercoledì 12 settembre 2018

Aiutami (tanto è agratis e quindi pretendo)

"Ciao ho bisogno di aiuto! Avevo un campanello vecchissimo elvox a tasto, ho comprato questo  per sostituirlo ma come faccio ad attaccarlo ai tre fili che lo collegano alla corrente? Che cosa mi serve in più?"

ECCO





A volte mi girano proprio, si sa, sono mentalmente instabile, e mi incazzo come non dovrei, me ne rendo conto, ma con certi unani non c'è pietà. Capisco il fai da te ma, che caxo... hai dato soldi ad un commerciante e vieni a chiedere a me? con più di due fili vai in crisi? non hai visto lo schema che ho pubblicato? sai leggere? sai fare 1+1? in caso di risposta negativa lascia perdere dai che se mi metto a spiegare bisogna poi redarre un trattato che spieghi ogni singola parola della spegazione e poi così all'infinito.
E poi... quando compri compulsivamente non ti viene mai in mente che ci sono delle conseguenze? Cosa ti serve in più? Direi che devi partire dalle basi, tipo un cervello nuovo e funzionante. Conosco un luogo che ne è pieno, mai usati, nuovi di zecca, sicuramente funzionanti ma mai utilizzati: Palazzo Montecitorio Roma. Prova a chiedere lì. In bocca al lupo.

P.S. Il treno è fermo. Ripeto: il treno è fermo. 

Regole elastiche

jesolo (venezia) Bambina di 5 anni investita da monopattino elettrico. Multata: camminava sulla ciclabile (link  rimosso dopo approvazione dello schifo di Direttiva Copyright, usa un qualsiasi motore di ricerca del caxo per risalire alla fonte) Per la piccola ferite al volto e sanzione da 20 euro.
I genitori: "Ricorreremo". Sequestrato il mezzo 

Ecco...è "sfuggita" al "controllo" dei genitori ...

Stamane mi sono svegliato benissimo, di buon umore, ma a leggere certe cose la cattiveria mi sale a mille. Vien da dire povera piccina vittima, poi vien da dire poverini i genitori vittime, poi il monopattino elettrico sulla ciclabile NO!... e tutti a prendere posizione su una piccola parte del problema, che all'itagliano piace tanto chiacchierare a caxo ma di rispettare gli altri mai. 

Quando mi sono recato in bici a Jesolo, la ciclabile era praticamente occupata da pedoni ed il marciapiede praticamente libero, tanto che ho dovuto pedalare su quest'ultimo, riflettendo sull'inciviltà di voi itagliani unani ed attento a non incrociare qualche vigile che sicuramente avrebbe ritenuto multare me piuttosto che le centinaia di trasgressori ... più facile dai.

Ed a forza di "chiudere un occhio" succedono queste cose (ed anche di peggiori). Quando la si fa franca va tutto bene, quando si viene pizzicati allora giù a polemizzare su tutto. Di rispettare SEMPRE le regole basilari di civiltà mai eh? Di fare attenzione agli altri mai eh?

Fossi io a dover intervenire opterei per le seguenti soluzioni:
1) togliere la patria potestà ai genitori della piccina con l'accusa di abbandono di minore (più multa da mutuo ventennale) o "perlomeno" "omessa custodia"
2) rieducare la piccina presso una struttura protetta, all'estero, magari in qualche paese nordico
3) al proprietario del monopattino revoca a vita della patente di guida e lavori forzati a vita in siberia a scavare ghiaccio
4) al Sindaco di jesolo condanna a sistemare di tasca sua, i marciapiedi sporchissimi pieni di radici affioranti e creare delle VERE piste ciclabili con gli standards europei 
5) ai vigili la radiazione immediata dal corpo per tutte le volte che si sono girati dall'altra parte vedendo le peggiori violazioni quotidiane di turisti,ambulanti abusivi, spacciatori e residenti senza intervenire
6) già che ci siamo...abbondiamo, controlli fiscali a tappeto (scontrini e ricevute per iniziare)

ah...dimenticavo.... "regole certe non ci sono"...dice lo "scrittore" del pezzo... ma sei scemo? dove vivi? su marte? ti sei fumato il radicchio? Mavafffanchiulo!

P.S. De-mente non mente. Ripeto: De-mente non mente.

lunedì 3 settembre 2018

Certificato medico online?

Siamo tutti digitali... ma in itaglia solo sulla carta. Già. Con difficoltà a deambulare e senza assistenza fisica di qualcuno che ti possa dare una mano, è naturale pensare ai "servizi on-line". Dal PC ci si collega, ci si autentica con la smartcard et voilà, il servizio è servito, senza bisogno di trasferte, parcheggi, appuntamenti, spese inutili, tempo perso... una pacchia. Nel paese più digitalizzato d'europa funziona così, votazioni comprese, denunce, sanità... tutto digitale, niente carta e tanto tempo libero per le proprie cose. 
Da voi no. Chiamo il medico di base in ambulatorio. Mi servono delle ricette per il cortisone e degli antidolorifici oppiacei, altrimenti sono urla di dolore. 
Le ricette (stampate con un computer) devo andare a prendermele di persona. Le può inviare direttamente alla farmacia? NO!, me le può mandare via mail? NO! nemmeno via PEC? NO! devi mandare qualcuno a prenderle... chi? sono straniero, non conosco nessuno a cui chiedere un favore, cosa devo fare? chiamare i carabinieri? 
Ecco, la prossima volta che sentite qualcuno parlare di digitale, di dematerializzazione, di piano digitale per l'italia, di agenzie digitali varie che alla fine sono solo dei poltronifici, di mega professoroni che ciurlano, di ultraconsulenti digitali dallo stipendio di giada che scorrazzano felici su praterie di banconote, ecco, quando li vedrete o sentitete a qualche intervista o comizio o conferenza o seminario... magari invitandovi a comperare una CNS, uno SPID, una PEC o PECPA... ecco,  non sputategli addosso che è reato, non picchiateli che è incivile ma almeno indirizzate loro una grassa risata con l'atteggiamento di compassione a sentire lo scemo del villaggio raccontare ubriaco una barzelletta sconcia al bar del paese. Pagliacci! Andatevene affanchiulo per sempre! Alla prossima. 

P.S. Il fiume si ingrossa e gli argini cedono. Ripeto: Il fiume si ingrossa e gli argini cedono.

martedì 28 agosto 2018

Inciviltà e menefreghismo

Sono un pò di giorni che non riesco piu' quasi a camminare e per una risonanza magnetica ho dovuto recarmi presso un vostro ambulatorio privato in convenzione con il vostro SSNN. Lasciamo perdere i commenti sulla struutra, sul personale e sulle apparecchiature, non voglio parlare di questo, almeno per ora, sarebbe davvero molto lungo farlo. Mi voglio però ricordare un episodio accaduto all'esterno. Terminata la visita, in attesa di una persona che mi doveva accompagnare in auto, mi siedo all'esterno sugli scalini dell'ingresso, ad attendere, complice una stupenda giornata di sole ed un arietta fresca e frizzantina, da godere tutta sino all'ultimo respiro, che tanto rinfresca i pensieri e lo stato d'animo, con le endorfine a mille per una temporanea pausa ristoratrice dal dolore continuo che provo (dolore fisico).
Improvvisamente entra nel parchggio antistante la mia postazione, una Volvo guidata da un signore di mezza età, quasi anziano (un autentico unano). L'autista, dopo un pò di manovre incomprensibili, quasi intenzionato a collidere le auto già in sosta, si avvicina agli scalini in retromarcia e fa scende una signora con difficoltà di deambulazione, la quale, con calma, scende, apre la portiera posteriore, con molta calma, prende la borsa e sempre molto lentamente si aggrappa al corrimano per salire i 10 scalini di accesso alla struttura. La rampa per i disabili è a mezzo miglio e lunga 100 metri... meglio non affontare la scarpinata se si riesce ancora a salire le scale. 
L'autista nel frattempo, fermo dove ha deciso, attende in auto... col motore acceso, col tubo di scarico puntato proprio dove ero seduto, ad un metro di distanza. Purtroppo il rumore del motore deve aver sovrastato le mie poco urbane rimostranze all'incivile noncurante che mi costringe, mio malgrado, a respirare i miasmi puzzolenti dei suoi gas di scarico. La distanza fra il mio bastone di appoggio e l'auto è appena superiore alla gittata, per cui di rompergli un fanalino manco a provarci, a meno di non dover spostarmi rischiando dolori atroci alla schiena. 
Provo comunque a fare appello a tutta la mia buona educazione e decido di spostarmi (io), non senza difficoltà, verso la distanza piu' breve verso un corrimano che mi possa permettere di rialzarmi al termine dell'attesa. Il tutto condendo il tragitto con improperi irrietibili, brontolati a voce bassa contro quella grandissima testa di cazzo che sta tentando di avvelenarmi.
Riesco a malapena a muovermi quel tanto sottovento da diminuire drasticamente la non richiesta ventata di fumi, metalli pesanti ed idrocarburi incombusti che escono da quella scatoletta piena di carne marcia. 
10 minuti buoni di attesa col motore acceso e rovinare l'ambiente di tutti ed inquinare inutilmente l'aria che dovrebbe essere un bene condiviso ma, visto che non riescono ancora per ora a privatizzarla o tassarla, la si può pure sporcare senza ritegno. 
Alla fine dell'interminabile attesa, col rumore del motore nelle orecchie, esce la signora che evidentemente ha esaurito temporaneamente i propri comodi. Comincia a guardarmi con aria di rimprovero in quanto mi sono seduto vicino al corrimano che le serviva per scendere le scale "in sicurezza". Io la guardo e le faccio presente che ho dovuto farlo per evitare di respirare i gas del suo toy-boy accompagnatore. Nessuna richiesta di scuse ovviamente ma ottengo in cambio una smorfia di disapprovazione. Ecco, vuoi vedere che nell'apoteosi di egoismo che sta pervadendo la società, il rompigolioni sono sempre io alla fine?. Vabbè, no problem. Targa annotata e tremenda vendetta silente in tempi non sospetti. Quando sentite di qualcuno che si lamenta per "inspiegabili" ed "ingiustificabili" atti di vandalismo, sappiate che con buona probabilità la causa è il carma che torna indietro, dopo tutte le egoistiche cattiverie quotidiane dispensate senza parsimonia. Alla prossima.

P.S. La pasta è scotta. Ripeto: la pasta è scotta.

Aggiornamento: lo posto qui che l'argomento è lo stesso anche se accaduto oggi 6 settembre 2018. Sto un pò meglio e riesco per brevi periodi a camminare senza bastone, Decido dopo un mese di clausura di uscire per una commissione a 100 metri da dove sono ospite. Il paese è piccolo, quasi di campagna. I marciapiedi di sterrato attendono da più di trent'anni di essere realizzati nonostante le promesse elettorali dei buzzurri ignoranti che si canddano a sindaco, a turno, uno peggio dell'altro. Camminare a bordo strada con stampelle o bastone, sullo sterrato o ghiaia piena di buche non è facile e tentare di camminare sull'asfalto equivale a morte certa, visto che i limiti di 30 all'ora non li rispetta nessuno ed i pedoni sono considerati birilli da bowling. Lasciamo perdere quello che si nota per terra camminando... cartacce, bottiglie, plastica, mozziconi, nesuno pulisce e certi rifiuti mi sa che sono a terra da molti anni, intonsi, mai toccati, ormai facenti parte del terreno..... mai nessuno che butta i soldi però. Al rientro la solita auto in divieto parcheggiata ovviamente col motore acceso sullo sterrato pedonabile. L'unano è intento a spolliciare su uno smartphone, uatstapp. Cosa mai ci sarà di così importante da non poter parcheggiare non si sa, visto che il parcheggio c'è, è libero ed a pochi metri. No, bisogna fermarsi dove passano i pedoni. Mi avvicino zoppicando, fissando il deficente che mi guarda per un secondo ed abbassa lo sguardo, spolliciando su e giù come a cercare il messaggio urgentissimo che lo costringe a fermarsi improvvisamente dove 'azzo gli pare, col motore rigorosamente acceso, si sa mai non dovesse ripartire. Mi tocca andare a piedi zoppicante sulla strada che improvvisamente arriva la solita auto a palla che mi pela di non poco, un near miss di pochi centimetri... deve essere un cardio chirurgo con un intervento urgentissimo per un caso di vita o di morte (in realtà poi si è fermato al bar tabacchi... crisi di astinenza da fumo). Ecco... menefrego degli altri, ci sono solo io, i miei problemi sono al centro e gli altri non esistono, menefrego fascista. Maledetti. Verrà il giorno del "my turn" ed allora ci sarà da divertirsi a ricambiare il favore, no giusto per adeguarsi alla massa e sentirsi meno emarginati in una minoranza di persone educate. Società di scimmioni ignoranti come il cartongesso.

P.P.S. il passero ha cantato. Ripeto: il passero ha cantato.