Con i temporali tropicali di questi giorni, delle vere "bombe" d'acqua, che stanno flagellando il territorio, è ormai "normale" che venga a mancare la corrente e che, per ripristinare il differenziale, sia necessario optare per due alternative:
A) brancolare nel buio rischiando la vita nello slalom fra invisibili ostacoli vari
B) prendere una pila e dirigersi in sicurezza verso l'interruttore generale.
La soluzione A è quasi d'obbligo, quando la pila o è scarica o proprio non ne vuole sapere di funzionare. In casa, i più previdenti sono usi a disseminare alcune pile di scorta, da tenere sempre sottomano in casi di emergenza. Il problema è che ci si dimentica di caricarle periodicamente (causa naturale effetto di auto scarica delle batterie) o di collaudarle per verificare l'efficienza dopo un certo periodo di inutilizzo.
In particolare, l'ultimo black-out ha evidenziato la morte di questa torcia portatile (Power +), presa non ricordo dove e pagata una miseria (sicuramente "in offerta" scontata, altrimenti non l'avrei presa causa il mio cronico periodo di povertà assoluta combinata con l'orami perenne sciopero della spesa).
il Problema: anche dopo molte ore di ricarica, la pila non si accende. Sino a qualche mese fa emetteva un lampo iniziale e poi si spegneva. Prima ancora, l'autonomia è andata progressivamente scemando, sino ad arrivare a pochi minuti. Una progressione di sintomi che mi avrebbe dovuto allarmare, contrastata da un pò di pigrizia ed inerzia nell'agire. Quando era nuova emetteva un bel fascio molto luminoso, sopra la media della stragrande maggioranza delle pilette cinesi in commercio.
L'alimentatore di ricarica: è un normalissimo alimentatore switching marca SPPS model S050-050-EU input 100-240V~50/60Hz 0,2A, output 5,0V cc 0,5A made in china.
L'apertura: Per accedere alle parti interne occorre svitare la ghiera frontale che tiene il "vetro" di protezione del led (spot led, composto da un unico led a punto singolo ad alta efficienza).
L'interno: Si nota subito una basetta di plastica gialla, tenuta in sede con due viti con testa a croce ed una basettina elettronica (che comanda la dopppia luminosità) fissata anch'essa con una vitina più piccola sul supporto giallo. La batteria si trova in fondo, incastrata con un foglietto di spugna attaccato ad essa con un biadesivo. Una leggera trazione e la batteria esce senza difficoltà.
Al momento devo decidere cosa fare e mi metto subito all'opera per raccogliere un pò di informazioni:
- Rigenerazione delle batterie sealed lead acid. Ho visto un pò di tempo fa che qualcuno immette dell'acqua salata (con sale apposito, Epsom salt) per ripristinare la funzionalità di questo tipo di batterie. Prove già effettuate in passato non mi hanno entusiasmato, ma ho usato all'epoca acqua distillata. Di certo non voglio acquistare litri di elettrolita per usarne poche gocce (2 euro al litro!), alla peggio provo con lo sgorga lavandini (acido solforico al 98%). Aggiungendo acqua distillata in questa batteria, alla ricarica si nota assorbimento di corrente pari a zero, forse è proprio morta del tutto.
- Acquisto batteria di ricambio: In alternativa la si trova in rete su amazon india (la traduzione dei prezzi in dollari o euro sembra non funzionare bene) o anche su alibaba per meno di un euro.... più trenta euro di spedizione! Aliexpress la vende a circa 8 euro la coppia più iva.
- Conversione al litio. Basterebbe una singola 18650 Li-Ion ed un BMS 1S (magari 2P) 5€ circa per la batteria, qualche centesimo per il BMS che dovrà accettare i 5volts del trasformatore di ricarica fornito con la pila.
Che faccio? Vorrei divertirmi un pò, acquistando un paio di BMs che al momento non ho sottomano, che alla fine mi sa che risparmio di più con la conversione al litio e mi posso assicurare più autonomia e ricariche meno frequenti. Alla prossima.
P.S. la strega passeggia, il mago osserva. Ripeto: la strega passeggia, il mago osserva.
Nessun commento:
Posta un commento