lunedì 19 marzo 2018

Decalcificare la macchina del caffè (ecologicamente)

In attesa che arrivi la pompa dell'acqua per la Eco 310.v De Longhi in riparazione, cerco un pò di informarmi su un metodo efficace per la decalcificazione della caldaia. Efficace e soprattutto a basso impatto ambientale, dato che su questo pianeta ci vivo anche io e vorrei lasciarlo come l'ho trovato (almeno, fare la mia parte).
Ho approfondito l'argomento visitando la moltitudine di siti che riportano l'argomento, molti dei quali vittime del vizio copia & incolla del blogger pigro ed ignorante a caccia di click. Un buon punto di partenza potrebbe essere questo : https://www.altroconsumo.it/alimentazione/caffe/news/decalcificanti

Se scartiamo i prodotti specifici, quei liquidi "raccomandati" dalle case produttrici di macchinette per il caffè, nei quali difficilmente si trovano gli ingredienti (non essendo obbligati a scriverli), resta solo un metodo che sembra più efficace di altri.
Per le dosi ed i metodi, siamo un pò allo sbaraglio, nel senso che ognuno ha la propria ricetta, altri riportano dei consigli che è meglio evitare, altri sono imprecisi e pressapochisti. 
Innanzitutto occorre seguire (se ci si fida) delle raccomandazioni del produttore, e qui iniziamo a diventare sospettosi. Se la raccomandazione è quella di non usare aceto o acido citrico, c'è da credere che la macchinetta contenga parti in alluminio, che si danneggia al contatto. In questo caso si smonta la macchinetta e si verifica se la caldaia (se c'è) è di ottone, acciaio o alluminio.  Se invece la raccomandazione è quella di usare un particolare prodotto megari venduto in esclusiva dal produttore... meglio cambiare marca. 
Partiamo ad analizzare un prodotto specifico: DECALCIFICANTE ecologico espresso (1041) di elettrocasa, in bustine da 30 grammi. Le istruzioni specificano:
  • Sciogliere il contenuto della bustina in un litro di acqua circa e versare nel serbatoio della macchina del caffè
  • Accendere la macchina, premere il tasto di erogazione fino a riempire una tazza grande circa 200 grammi. in caso di ostruzione ripetere l'operazione facendo fuoriuscire l'acqua dal beccuccio. 
  • Ripetere questa operazione ogni 15 minuti sino all'esaurimento della soluzione
  • finita la decalcificazione lavare internamente la macchina facendo passare acqua pulita sia dal gruppo caffè che dal beccuccio
  • si consiglia l'uso del decalcificante ogni 30/60gg circa.
DECALCIFICANTE è un acido estratto dagli agrumi ed è conforme alle specifiche della farmacopea ufficiale...
Quindi stiamo parlando innanzitutto di ACIDO CITRICO, reperibile facilmente ad esempio in farmacia, erboristeria e molti altri negozi (sicuramente ad un prezzo più conveniente).
Si maaaa... se ci si procura l'acido citrico, va diluito con la stessa proporzione della bustina? In rete ci sono ricette molto diverse. Se elettrocasa consiglia in sostanza 30gr/litro (3%), in rete si trovano quantità da 150 grammi/litro (15%), 180 grammi/litro (18%) sino a 200 grammi / litro (20%). Quindi qual'è la percentuale giusta? Dipende dal grado di incrostazione della caldaia, grado che però non è misurabile con metodo scientifico. Diciamo che quando la caldaia si ottura del tutto, 20% di acido citrico è una percentuale da valutare. 0,3% è invece una percentuale valida per le pulizie frequenti e periodiche. Se in questo prodotto si consiglia una frequenza di 30/60gg (e se bevo un caffè alla settimana?), altri consigliano più giustamente una pulizia ogni 150/200 caffè (a 2 caffè al giorno fa una pulizia ogni 60giorni circa, poco più)...ognuno si regola poi come crede in funzione dell'uso. La frequenza di pulizia dipende anche dalla "durezza dell'acqua". Ad essere maniaci, con 2 utilizzi giornalieri, una pulizia ogni 30giorni con 30 grammi di acido citrico diluiti in un litro pare un buon compromesso. Io ad esempio vado "ad orecchio". Quando la resistenza è su on e sento "friggere" l'acqua con degli scoppiettii dentro la caldaia, significa che è ora di decalcificare immediatamente senza aspettare oltre.
Sì maaaa... l'acido citrico va diluito con l'acqua del rubinetto?  Allora, tutto si può fare, tenendo a mente due cose.... se decalcifico, perchè usare acqua calcarea per diluire l'acido citrico? Forse è meglio l'acqua distillata, non credi?
Si maaaa... fredda o calda? Un sale si scioglie più rapidamente ed in maggiori quantità (oltre il punto di saturazione) in un liquido "caldo" (un chimico saprà spiegare meglio come e perchè). Quindi calda o fredda dipende solo da ciò che si desidera, ovvero acqua calda per fare le cose rapidamente o a concentrazione molto alta. Da considerare che la pompa della macchinetta del caffè non sopporta bene l'acqua calda, è progettata per l'acqua a temperatura ambiente, per cui... meglio acqua distillata a temperatura ambiente (si scalderà poi nella caldaia). 
Riempito il serbatoio, si riempie la caldaia (preventivamente svuotata se possibile) facendone uscire un pò dal beccuccio del vapore. 
Si maaaa... come faccio a sapere quando la caldaia è "piena" della soluzione? Vai a occhio e cerca nelle specifiche del produttore  la capienza della tua caldaia, per confrontarla poi con una tazza da colazione. In mancanza d'altro, una scodella da caffèlatte di "dimensioni medie" dovrebbe andare bene. Oppure usa il metodo a tempo: 15/20 secondi di erogazione e non pensarci più.
Si maaaa... quanto deve agire la soluzione citrica? Lascia agire per 15 ma anche 20/30 minuti, per poi svuotare  e riempire nuovamente (meglio dire ricambiare l'acqua dentro la caldaia) sino a quando non si svuota tutto il litro dal serbatoio. 
In caso di incrostazioni importanti (ed esempio l'uso intenso per anni senza mai una decalcificazione), ripetere dall'inizio per un altra volta.
Per la pulizia finale si fa passare per l'erogatore ed il beccuccio del vapore un intero serbatoio di acqua pulita (e distillata). 
Sì maaaa.... se non si sciacqua per bene la caldaia? L'acido citrico si trova anche in alcuni additivi alimentari (E330), per cui se restano delle tracce non si muore avvelenati.  L'acido citrico inoltre è insapore, non c'è pericolo che il caffè sappia di limone... oddio... a concentrazioni alte se si assaggia l'acqua sembra un pò salata... meglio sciacquare due volte và. Mi fiderei molto meno as "assaggiare" quelle bottigliette a liquido ove non è riportata la composizione del contenuto... ma indipendentemente dalla mancanza dell'obbligo di indicare la composizione del liquido disincrostante e decalcificante, perchè certi produttori non lo indicano comunque? Un buon segno di attenzione verso i consumatori mai vero? Bastardi! Alla prossima.

P.S. il limone è maturo. Ripeto: il limone è maturo.


8 commenti:

Anonimo ha detto...

Direi abbastanza esaustivo. Comunque, 200gr di acido citrico si sciolgono bene in un litro di acqua a temperatura ambiente. Di più non so. Grazie per le dritte e... vita eterna alla macchinetta del caffè ;-)
Ciao e grazie ancora. Fabrizio.

Anonimo ha detto...

Grande, come sempre. Ti leggo sempre volentieri.
Roberto G.

Anonimo ha detto...

quindi.... prendere l'acido citrico in barattolo da 1kg conviene rispetto a prendere quello in bustine che spacciano per "specifico" per le caldaie del caffè... è lo stesso ma in proporzione costa meno di un quarto.... ed in più è perfetto per fare il detersivo per lavatrice o l'ammorbidente.

unamico ha detto...

yep, io preferisco prenderlo in barattolo da mezzo kilo.

Aρτεμις ha detto...

E se invece dell'acido citrico usassi l'acido tartarico? In un litro d'acqua 25 grammi, che dite potrebbe andare bene lo stesso?

unamico ha detto...

Se hai la caldaia in ottone l'acido tartarico è sconsigliato. con l'alluminio puoi usare sia l'acido citrico che l'acido tartarico. dipende da quello che costa meno o è di migliore reperibilità. Per le dosi non saprei consigliarti in quanto non ho mai usato il tartarico.
Ciao

Anonimo ha detto...

Ciao. Grazie per le informazioni.
Cmq 30g/litro risulta una soluzione al 3% (no al 0,3%).

unamico ha detto...

Grazie a te per la segnalazione.... lapsus calami :-D o typo error... grazie, corretto.