mercoledì 17 settembre 2008

Penna stilografica e inkjet (2a parte)

Forse esagero, ma quando mi metto in testa di fare qualcosa, difficilmente desisto. Tempo fa ho pubblicato un post dove spiegavo come ricaricare o "refillare" per chi adora i neologismi, le cartucce di inchiostro per le penne stilografiche, utilizzando l'inchiostro per le stampanti a getto. Come già detto, la cosa funziona alla grande. Con l'ultima ricarica, ho riempito la cartuccia con una miscela di giallo e blu. nove decimi di giallo ed un decimo di blu per ottenere una stupenda tonalità verde brillante. Con l'andare della scrittura mi sono accorto però che, con questa ultima ricarica, il tratto non è più corposo e fluido come quando avevo sfruttato la rimanenza di inchiostro blu originale con il giallo. Allora ho preso un fazzolettino di carta e l'ho appoggiato sopra il forellino del pennino. L'inchiostro esce copioso, segno che il percorso cartuccia - pennino non è intasato. Provo allora a far defluire l'inchiostro dalla punta del pennino sulla carta assorbente e noto una certa difficoltà. Il tratto, nonostante il fazzolettino liscio che permette di far scorrere il pennino, non sembra uniforme. Penso.... forse l'inchiostro è troppo concentrato, in qualche modo troppo "denso" anche se i forellini delle cartucce di stampa sono ben più piccoli della fessura del pennino di una stilografica. Vero anche che nella cartuccia di stampa le gocce vengono "sparate" con un processo meccanico (per le testine piezo) o termico (per quelle a vaporizzazione). Allora, ho diluito con due gocce di acqua distillata il contenuto della cartuccia, e.... magia, la penna ha iniziato a scrivere scorrevolmente che è una meraviglia. Bene. Temevo di dover smentire i risultati positivi già decantati in precedenza. Pertanto occorre ricordarsi di riempire la cartuccia per un totale di otto decimi rispetto alla capacità totale (meglio lasciare un pò d'aria per mescolare i colori "shekerando" la cartuccia). La quantità va così dosata. I due colori, se si desidera la stessa tonalità vanno sempre mescolati con la proporzione 8/10 di giallo, 2/10 blu più due o tre gocce di acqua distillata. Perchè acqua distillata? Semplice. Vorrei evitare il più possibile la formazione di incrostazioni di calcare o altri minerali che si trovano disciolti normalmente nell'acqua da rubinetto o nelle acque appunto "minerali" in bottiglia. Per le proporzioni di altri colori ricordare che l'inchiostro più scuro va aggiunto in proporzione minore. Per il viola molto rosso e pochissimo blu, per il grigio molta acqua distillata e mezza goccia di nero, per il marrone?? rosso + verde... prova a far degli esperimenti e vedi cosa succede.... Ciao, alla prossima.

P.S. l'Arcobaleno non si posa a ovest. Ripeto: l'Arcobaleno non si posa a ovest.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

noto che al risparmio non c'è limite. Credo che sei il primo a pubblicare in rete una pensata del genere. Davvero innovativa, non ho mai trovato nulla di simile in giro. Si trovasse il modo di fare lo stesso anche con le penne a sfera sarebbe davvero grande. Basterebbe trovare la densità "giusta"...voglia di provare?
ciao.

(Plinio)

unamico ha detto...

forse con inchiostro per timbri metallici...è oleoso e denso...magari..non lo so...mi hai incuriosito. La prima penna a sfera che finisco ci provo. Ho già un ago molto lungo (di recupero ovviamente) e l'inchiostro nero... forse servirà l'aria compressa (no problem)... mi sa proprio che (forse) la cosa è fattibile. :-)
Ciao

Anonimo ha detto...

Ci ho provato anche io, non molto tempo fa, con risultati molto deludenti, l'inchiostro delle stampanti a getto e troppo liquido e gocciola imbrattando.. Stavo valutando di mescolare l'inchiostro con qualche liquido che ne aumenti la viscosità, ma al momento non ho nessuna idea.
Hai già affrontato un problema simile?
Hai una soluzione per aumentare la viscosità?

unamico ha detto...

Inchiostro troppo liquido? Quello per le HP è composto da glicerina o glicerolo + acqua e particelle colorate (dovrebbe esserci il brevetto in rete, mi sembra di ricordare di averlo letto). L'unica cosa che mi viene in mente è far evaporare l'acqua un pò scaldandolo senza farlo bollire, in modo da diminuire un pò la concentrazione di acqua (la glicerina rimanente è più viscosa). Oppure prova ad aggiungere glicerina vegetale o glicerolo (tipo antigelo), basta che sia di colore cristallino senza additivi. La glicerina vegetale la trovi in farmacia. Ma di che stampante a getto è l'inchiostro che usi? Quello per le HP è già ok e non dà problemi di gocciolio. Canon dovrebbe essere uguale a quello HP. Quello delle Epson non so, l'ho bannato 10 anni fa quel marchio. Prova, sperimenta, tenta e pubblica i risultati senza lesinare sui particolari... ma sicuro che il problema non sia nella stilografica che usi? boh.

Anonimo ha detto...

wow...ma allora non sono l'unico su questo pianeta. Mi fa piacere.

Alex ha detto...

Non sei l'unico... ci aono anch'io che,come l'autore del post,da ex programmatore sono tornato "alle origini" con la penna stilografica.
Aggiungo anvhe qualche altro "trucco" (sperimentato personalmente): l'inchiostro per le inkjet, come ben spiegato nel post, va benissimo ma -forse per la base alcolica- penetra troppo facilmente nella carta, quindi la diluizione con acqua, fatta con il giusto dosaggio, rende il tutto perfetto.
Altra prova interessantw consiste nell'acquistare colori per diluire vernici e/o tessuti (ne ho provati alcuni col marchio "la coloreria"... circa 2€). Il risultato è altrettanto eccellente, con la differenza che non essendo a base alcolica vanno diluiti con % maggiore di acqua, anche perchè, a differenza degli inchiostri per inkjet, questi asciugano in molto tempo se restano troppo concentrati.
Comunque consiglio l'acquisto di economiche stilografiche cinesi per le prove "pericolose"... posso garantire comunque che i risultati sono molto validi!

unamico ha detto...

pollicione su, alex.

Unknown ha detto...

Invero ci sono anch'io che amo bricolare...Domando, potrei provare l'opposto? ho klitri di inchiostro per stilo e una stampante (Canon Pixma) che ne beve altrettanti. Che faccio ? li inietto e vedo che succede? rovinare le cartucce non m'importa, ma distruggere la stampante mi dispiace un po'...ciao

unamico ha detto...

mmm... premesso che nei confronti di Canon ho emesso (moltissimi) anni fa una fatwa ed è bandita forever, la cosa mi incuriosisce non poco... magari su un muletto sacrificabile si potrebbe anche fare. Meglio se le cartucce hanno la testina incorporata (tipo le 56 della HP) così non si compromette la stampante.
Credo che il problema da risolvere stia tutto nella densità (altrimenti gocciola) e nella non infiammabilità (no alcool in diluizione). Un autentico "acher" lo farebbe senza porsi tante domande :-) inietta e vedi che succede :-D
in bocca al lupo e fammi sapere, anche per il bene dell'unanità.

Unknown ha detto...

mmm...mi sa che farò in casino ma ci voglio cmq provare. se funziona mi rifaccio viva. altrimenti, ciccia.

Boulomai ha detto...

Perdonatemi, io sto scrivendo con una stilografica e l' inchiostro per timbri diluito con un po'di quello per stilografica...ho trovato in casa una riserva infinita di bottigliette
di "stamp ink" e mi dispiaceva buttarle... Il risultato è abbastanza buono...si spande un po'troppo sul foglio ...ma davvero poca cosa... però amando un tratto ultrafine vorrei ,se possibile, un consiglio per migliorare il tutto...vi ringrazio moltissimo, grazie davvero. Ciao

unamico ha detto...

Ciao Boulomai, l'inchiostro per timbri che usi è a base oleosa? in genere si. Va quindi diluito (con le proporzioni da trovare sperimentalmente) con un solvente (prova su un tappo corona per esperimenti su piccole quantità). Se lo mescoli ink timbri (a base oleosa) con ink per stilo (a base acqua) i due inchiostri non dovrebbero mescolarsi, con risultati imprevedibili (a volte esce l'oleoso, a volte l'acquoso... da quanto leggo in giro l'ink oleoso è letale per le stilografiche e pertanto da usare sulle stilo "cinesi" da pochi euro sino a quando non trovi la combinazione perfetta.
Se invece il tuo ink è a base acqua allora la soluzione è tutta da sperimentare, eventualmente provando una diluizione con glicerolo vegetale / acqua distillata. Ah, a volte il risultato dipende anche dalla carta che usi... carta comune?.... il bello di queste cose comunque resta sempre la sperimentazione avendo cura di documentare tutte le prove che fai (liquidi e dosi) sino a raggiungere una soluzione che puoi replicare a piacere senza impazzire ogni volta.
Per il tratto ultrafino suggerisco di aumentare leggermente la densità con un diluente adatto a seconda che il tuo ink sia a base oleosa o acqua.
In bocca al lupo.

P.S. questo non è un forum di discussione ma un blog personale, pertanto principalmente ti risponderò solo io ;-)