sabato 15 marzo 2008

Stepper, dissipatori e filettature

Ho appena terminato di fissare il nuovo dissipatore all'alimentatore del motore stepper in fase di costruzione. Ho utilizzato un blocco di alluminio dissipatore che serviva un vecchio pentium di recupero. Tre fori da 3 millimetri e filettatura ed il gioco è fatto. Soddisfatto anche dell'aspetto estetico. Devo ancora cambiare l'optoisolatore che stranamente, rispetto agli altri, sembra non condurre al 100%.
In ogni caso la temperatura del dissipatore, anche dopo 15 minuti di funzionamento, sale molto lentamente e non supera i 40/45 gradi, segno che il calore prodotto viene adeguatamente smaltito dalla superficie generosa. Mooolto meglio di prima.
Nel frattempo posto qui alcune misure per chi avesse la necessità di filettare dei fori. Esistono in commercio delle punte da trapano di misura "intermedia". Ovviamente è meglio evitare i vari "brico center fai da te". Una ferramenta seria è ciò che serve. Meglio comperare solo le punte che servono al momento, senza prendere tutta la serie. In rapporto si spende di più ma un pò alla volta e l'operazione è meno dolorosa. Un buon "giramaschi" è una scelta d'obbligo, facendo attenzione che alcuni modelli sono adatti dai 4mm in su e se si deve fare una filettatura M3 occorre ingegnarsi non poco o procurarsi quello adatto.
Ad ogni modo, a futura memoria, ecco la tabellina che lega il foro con la misura del filetto.
M1,0 -> punta da 0,7mm
M1,2 -> punta da 0,9mm
M1,4 -> punta da 1,1mm
M1,7 -> punta da 1,25mm
M2 -> punta da 1,5mm
M2,3 -> punta da 1,75mm
M2,6 -> punta da 2,0mm
M3 -> punta da 2,5mm
M4 -> punta da 3,2mm
M5 -> punta da 4,2mm
M6 -> punta da 5mm
M8 -> punta da 6,5mm
M10 -> punta da 8,5mm
M12 -> punta da 10mm
Le filettature più comuni per i piccoli lavori di hobbistica o per gli appassionati di robotica sono 3mm, 4mm, 5mm, 6mm 10mm. Meglio averle sottomano, specie per M3, M6, M10 che richiedono punte facilmente reperibili anche in negozi non specializzati e non molto forniti. Punte per metallo, ovvio. I maschi meglio prenderli di qualità, forniti in set di tre pezzi per ogni misura. Ogni maschio dei tre ha la funzione di sgrossatura, intermedio e finitura. Risulta così più facile fare una filettatura di qualità. Lasciate perdere le scatole di filettatura in kit, sono delle autentiche ciofeche "cinesi". Se volete buttare i soldi in quelle schifezze sono affari vostri, altrimenti sfruttate l'esperienza degli altri (che non sono l'unico ad aver ceduto al miraggio di un kit economico). Nel avvitare il maschio, ricordare di fare mezzo giro indietro ogni giro in avanti (scarico del truciolo). Così il procedere sarà più facile. Per materiali metallici particolarmente "duri" ungere con olio minerale non è una cattiva idea (quasi obbligatorio)
Materiali preferibili alluminio ed ottone, facili da lavorare e non particolarmente critici da reperire, ma anche la plastica, plexiglass ed altri materiali affini non sono da trascurare. Nel mio caso, vista la scelta di utilizzare rigorosamente materiale da recupero, comprese le viti, devo avere il set completo. Devo infatti adattare i fori in funzione delle viti che ho a disposizione. Ho anche i maschi per le filettature americane, così posso recuperare anche le viti smontate da alcune stampanti d'oltreoceano. Ok. Passo alle ultime modifiche al circuito e poi posso concentrarmi nella meccanica. Alla prossima.

P.S. La rondine è tornata al nido. Ripeto: La rondine è tornata al nido.

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