venerdì 7 marzo 2025

il Superenalotto è una truffa (almeno io credo sia così)

E' solo una mia opinione, da inutile sempliciotto ignorante, non suffragata da prove oggettive o evidenze tangibili.. Devo esordire così per non allarmare i "poteri forti" che così possono continuare indisturbati nel loro percorso di distruzione sociale a livello planetario. 

Da tempo immemore, saltuariamente o per periodi che non superano i due o tre mesi, gioco al superenalotto. Una schedina da un euro, max 1,5, mai di più, da quando con questa somma ti davano 2 combinazioni per poi passare ad una sola con lo stesso importo, di fatto raddoppiando il costo di una giocata (maledetti avidi). Ma io sono uno di quelli che se la benzina aumenta non me ne frega nulla, tanto faccio sempre 10 euro. 

Ho mai vinto? si certo. Qualche volta un due, qualche volta il quadrato magico, qualche volta altre combinazioni predisposte ad arte per indurti ad insistere col gioco dopo averti ricordato che può fare male e devi farlo "responsabilmente" (chissà cosa realmente significa)-

Negli anni, i periodi di gioco si sono alternati a periodi di "astinenza" assoluta. Il motivo? Hai presente i periodi di m*rda dove non hai nemmeno i soldi per mangiare un pasto decente? Ecco, quei periodi. Non sono certo uno di quelli che quando "l'acqua" (per non dire m*rda) arriva alla gola, si butta a giocare d'azzardo come se fosse l'unica soluzione, sperando di fare il botto e sistemare tutto. Quelli sono dei deficienti che non hanno voglia di rimboccarsi le maniche ed inventarsi un lavoro.... fancazzisti, quelli che la colpa (qualsiasi) è sempre degli "altri". 

Ho notato però una cosa strana. Quando riprendo dopo un periodo di inattività, le vincite nel primo periodo arrivano. Pochi spicci che però ti mettono di buonumore e ti convincono che la fortuna è dalla tua parte. Se continui, le vincite spariscono sino a quando non finisci le monetine e smetti, in un ciclo infinito.

Ho inoltre aperto un conto gioco. Come stimolo per farmi riprendere a giocare mi hanno omaggiato di ben 10 euro, una somma per me enorme e che obbligatoriamente non potevo riscattare. Tanto vale giocarla. E con quei 10 euro, sommati alle strane vincite seriali, ho giocato tre volte alla settimana per due mesi, sino a quando alla fine il credito si è esaurito e col caxo che lo ricarico con i miei!. Mi sono "divertito? boh, è un divertimento del menga sperimentare serialmente delle delusioni ad ogni mancata vincita. Delusione mai compensata dai miseri "guadagni" che non ti portano MAI in attivo in quanto la speranza di prendere il jackpot è più grande.

Successivamente a questo periodo di botta di chiulo, dopo quattro mesi di astinenza ho ripreso l'abitudine, una volta alla settimana, di andare fisicamente al bar ed al posto della brioche accompagnare il macchiatone con una schedina (ma senza mangiarla eh?). Quattro vincite di fila! con solo due schedine! Un due, due trottole winbox ed una seconda chanche, ben 9 euro con tre euro di investimento! Li ho reinvestiti?? ma che sono scemo? mi sono bevuto un select in buona compagnia, sette euri e ne ho pure avanzati per un paio di caffè. 

Sta storia delle vincite seriali dopo un lungo periodo di inattività che poi svaniscono se continui a giocare mi ha insospettito. E' successo troppe volte per parlare di casualità e calcolando le probabilità di vincita.... strano, decisamente strano, troppo strano, sospetto direi (ed a pensare male si farà anche peccato ma spesso....). 

Ma che credibilità posso avere io? bhè, da tempi non sospetti, da quando i telefoni avevano il disco combinatore ad impulsi, ho attestato la regolarità dei concorsi a premio, ovvero di tutte quelle iniziative dove puoi vincere qualcosa. E' una materia molto complessa che richiede un livello di paranoia notevole. Devi attestare la "non manomettibilità" del sistema di estrazione. E per fare questo devi pensare a tutti i possibili artifici messi in atto per aggirare il sistema. Molto tempo fa, l'estrazione del lotto è stata viziata scaldando delle palline (quelle "giuste") che venivano manualmente estratte da un bambino (innocente) bendato ed addestrato ad arte...geniale! Per pensarci prima devi davvero essere paranoico e ragionare fuori dagli schemi.

Oggi, quasi tutte le estrazioni avvengono con dei congegni digitali. Si sono costruiti dei macchinari in plexiglass trasparente (per dare l'impressione di trasparenza). Ma ancor peggio, oggi le estrazioni avvengono via web, da un database nel cloud, puff.... Ad estrarre i vincitori è un software. Ed occorre analizzarlo per vedere cosa fa questo software. E se il software è nei meandri di qualche "social" o di qualche piattaforma cloud proprietaria... puff Ma, ad essere paranoici, quasi nessuno controlla come vengono raccolti e memorizzati i partecipanti. Quasi nessuno controlla se il software utilizzato per l'estrazione è effettivamente quello periziato. 

Vi spiego meglio. Alle estrazioni deve partecipare un notaio o un delegato della CCIAA (a garanzia della pubblica fede). In pratica è come mettere un dinosauro a supervisionare il lancio di una navetta spaziale o un bonobo a verificare il corretto funzionamento di un impianto nucleare. E se all'estrazione fai partecipare anche un rappresentate dei consumatori, ben che vada si presenta un avvocato che a malapena sa come si accende o spegne il suo smartphone. 

Immaginate che in seduta di supervisione "a garanzia della fede pubblica" vengano effettuati dei controlli scrupolosi? si certo, come no. Tutti a pensare al loro gettone presenza e poi tutti a casa. E per la perizia che attesta la regolarità del concorso, pensate davvero che qualcuno la legga? Davvero?. Viene depositata per mera formalità legislativa, un atto dovuto. Ma se la perizia (cartacea!!!) supera le due pagine, il notaio si rifiuta di allegarla fisicamente al verbale...troppo voluminosa, troppo pesante, troppo...se poi è un PDF, panico in sala! Paradossalmente il perito potrebbe presentare un PDF di pagine bianche e nessuno batterebbe ciglio, nessuno controlla... MAI (sino ad oggi si spera).

Ma torniamo al superenalotto. la combinazione vincente è il primo numero di sei ruote del Lotto. Fare un due è solo (si spera) questione di "alea" (casualità, ignorante!). Ma al superenalotto sono abbinate altre tre possibilità di vincita (per lenire la delusione da perdita ed indurti a sperare). 

La prima è il quadrato magico, dove 90 volte su cento si verifica un "near miss" (vietato altrove ma non qui in itaglia), ovvero azzecchi quasi sempre tre numeri e ti manca il quarto. Chi mai avrà controllato quella miracolosa applicazione che riesce quasi sistematicamente a sbagliare un solo numero su quattro?

La seconda è la trottola (se hai l'app sul telefonino che lega il tuo nominativo alla giocata). Devi virtualmente farla girare e fermarla sperando di azzeccare il momento giusto. Come ho notato, vinci solo se riprendi a giocare dopo un periodo di inattività dell'APP... chi mai avrà verificato TUTTE le procedure di gestione utenze ed estrazioni?

La terza è la "terza chance"... non è molto chiaro come funziona ma se non hai fatto un sei +1 puoi venire estratto e vincere... una seconda estrazione? boh. Io ho vinto pochi spicci anche con questa combinazione ma solo dopo aver sospeso le giocate e ripreso dopo mesi.

A questo punto mi viene un sospetto... vuoi che ci sia un algoritmo da qualche parte, non soggetto a controlli (in quanto estraneo al sistema di estrazione, o camuffato da funzionalità aleatoria che nemmeno il più esperto dei periti è in grado di individuare), che conta i giorni di inattività dei giocatori dotati di app ed elargisce solo dopo una certa soglia un contentino iniziale per indurti a continuare ad alimentare un pozzo senza fondo?? E' solo un sospetto? Non ci sono prove? Si può chiedere una commissione di esperti super partes che verifichi questo? Ma poi chi controlla i controllori in un paese che è ben piazzata nella classifica dei paesi corrotti? 

Quindi? Niente. Al superenalotto ci gioco il meno possibile continuando a sperare in qualche serie fortunata alla ripresa. Vi tengo d'occhio. E nemmeno voglio provare l'infinita serie di altri giochi d'azzardo di stato... Non è un gioco continuare ad alternare speranza e delusione, tutte le settimane... è da stupidi e non è nemmeno divertente, nemmeno per probabilità aleatoria. Alla prossima.

P.S. il pinguino balla. Ripeto: il pinguino balla.

mercoledì 19 febbraio 2025

Una difficilissima Lotteria degli scontrini

 


Siamo alle solite, con i soliti commercianti furbetti, saccenti e prepotenti come protagonisti. Mi reco alla ferramenta accanto a casa per del materiale che mi serviva immediatamente e non c'è tempo di aspettare il giorno dopo per Amazon prime. Non trovo il prodotto specifico e mi viene proposto un palliativo...25 euri!!! contro i 3,25 su amazon...lo so, cretino io, sto pagando l'urgenza.

Il circo parte quando pretendo di pagare con la carta, e... sorpresa... esibisco il tesserino con il codice a barre per la lotteria degli scontrini... PANICO!

La cassa, usata per gli scontrini di cortesia (quelli che si emettono senza il prezzo quando si deve fare un regalo ma serve la prova d'acquisto) non ha il lettore di codici a barre e la tastiera è numerica.... come si fa??

La commessa, conscia che non si può rifiutare, cerca di ricordare non senza dirmi che nessuno chiede mai di partecipare alla lotteria degli scontrini... sto zitto e trattengo diplomaticamente i miei commenti. 

Parte una chiamata all'assistenza tecnica del registratore di cassa... dopo qualche minuto risponde un malcapitato con il tono di chi avrebbe preferito gettarsi dentro la caldera di un vulcano attivo....è in vivavoce. Il poveretto chiede alla commessa di attivare la fotocamera dello smartphone per poter vedere la tastiera della cassa ed ìndividuare come diavolo si fa a digitare delle lettere....già, non c'è lettore di barcode che è riservato "al gestionale" che sta accanto. Per battere lo scontrino, il commesso deve scannerizzare il codice nel gestionale, leggere il prezzo e poi batterlo nella cassa.... dei veri geni dell'informatica i loro fornitori di soluzioni avanzate per il commercio moderno. 

Il dialogo si fa concitato, fra tentativi vari e ricerca del backspace per cancellare le lettere sbagliate... ed io zitto a guardare con l'espressione ebete di chi è perfettamente conscio di non essere la causa della rottura di c*glioni in corso.... del resto, sono anzianotto e posso permettermi di fare il boomer ignorante e dinosauro, nonostante oltre 40 anni di esperienza nel settore IT. Alla fine il codice viene digitato, a mano, per intero e si procede con la battitura dei prezzi. Con l'occasione ho preso anche due tubetti di attack ad una cifra astronomica, forse per farmi perdonare inconsciamente per un senso di colpa latente. 50 euri totali per 20 minuti del mio preziosissimo ed unicamente irripetibile tempo (senza contare lo spostamento a piedi).

Come chicca finale mi sento ripetere che "nessuno mai ha chiesto la lotteria qui"... falso, un anno fa un altra commessa in 2 secondi netti aveva letto il codice e nessuno si era fatto male. Ma si vede che questa è dell'ultima generazione, quella laureata a pieni voti per stare dietro ad un bancone di un esercizio che sta in piedi da tre generazioni, e non si sa ancora per quanto se questo è il risultato. Con la prima generazione, lo ricordo che ero fanciullo, si entrava, si chiedeva UN CHIODO, il titolare lo pesava, faceva due calcoli a matita e lo si pagava per uscire felici. Oggi se non ne compri una confezione da kilo non ti considerano nemmeno di striscio, povera Italia, come siamo sprofondati in basso!. 

Continua la mia perplessità su questa diffusissima avversione verso la lotteria degli scontrini ma io comunque pago con la carta, per cui non è che si possa fare "nero" con i pagamenti tracciabili. Ma c'è anche chi legge il codice lotteria e nello scontrino si legge "pagamento in contanti" nonostante l'uso della carta di credito. Giusto qualche giorno fa, in un erboristeria, il titolare si è adoperato gentilissimamente per farmi partecipare alla lotteria, dedicandomi del tempo senza accampare scuse assurde e senza bisogno di scomodare l'assistenza tecnica... c'è commerciante e commerciante professionista... alla prossima

P.S. oro non vuole se carta canta. Ripeto: oro non vuole se carta canta

mercoledì 11 dicembre 2024

La vita è una bolla di sapone (e va bene così)

teic it isi end kiip calm Trad:  Prendila comoda e stai calmo


C’è chi corre dietro alle scadenze come se fosse in gara per le Olimpiadi della produttività, e chi si arrabbia perché il vicino ha parcheggiato due centimetri oltre la linea bianca. Ma fermati un attimo: davvero vuoi essere ricordato come “quello che litigava per un posto auto”?  

La vita è una bolla di sapone. Brilla al sole, fluttua leggera e... puff, sparisce. Non sappiamo quanto durerà, ma sappiamo una cosa: non vale la pena passarla con la faccia accartocciata come un foglio di Excel in crash.  

Non c’è nulla di male nel prendere un respiro profondo mentre il cliente urla che la stampante è di nuovo bloccata. Guarda fuori dalla finestra: il mondo è ancora lì, con le nuvole che vagano libere, senza deadline.  

E nei rapporti sociali? Se qualcuno ti ignora, non è la fine del mondo. Forse sta solo cercando di ricordarsi se ha spento il gas.  

Ricorda: la felicità non è un obiettivo da spuntare su una lista, ma un’arte da praticare. E se proprio vuoi impressionare il tuo capo o il tuo amore, fallo con un sorriso rilassato. Tanto, nessuno esce vivo da qui. 😉 Alla prossima...forse.

P.S. Il vento soffia, ma non tutti gli alberi si piegano. Ripeto: Il vento soffia, ma non tutti gli alberi si piegano.

lunedì 25 novembre 2024

L'enigma delle API quantistiche nel cloud distribuito


Nel panorama odierno della computazione distribuita, l'integrazione delle API quantistiche tramite protocolli MQTT over HTTP3 rappresenta un breakthrough nella risoluzione degli algoritmi NP-completi. Tuttavia, l'approccio di reverse-polynomial hashing nei microservizi containerizzati su kernel ibridi a base di nanoparticelle di silicio pone una sfida ontologica nella gestione dei big data semi-statici.  

In questo contesto, l'utilizzo di un framework AI basato su deep recursion nei database NoSQL a struttura circolare diventa cruciale per l'implementazione di architetture serverless con latenza superluminale. Questo è possibile grazie all'adattamento dinamico degli stack IPv7 nei cluster Kubernetes multi-dimensionati, che sfruttano la teoria delle stringhe per la compressione dati ad entropia negativa.

L'elemento chiave rimane la virtualizzazione dei file binari in memoria volatile trifasica, un concetto spesso trascurato ma essenziale per evitare il cosiddetto effetto Schrödinger nel load balancing asincrono. Sorprendentemente, le ricerche indicano che il runtime ottimale si ottiene applicando il metodo Monte Carlo a un codice sorgente scritto interamente in COBOL 2025 V.7.9, compilato tramite un mainframe a base di plasma freddo.  

In conclusione, la convergenza tra linguaggi funzionali e imperativi, mediata dal machine learning su blockchain quantistico, non solo rivoluziona il settore, ma dimostra come il bytecode olistico possa essere il futuro dell’IT. Alla prossima.

P.S.  "Il COBOL danza al chiaro di luna, ma il plasma freddo non scalda il caffè." Ripeto: "Il COBOL danza al chiaro di luna, ma il plasma freddo non scalda il caffè."