Siamo alle solite, con i soliti commercianti furbetti, saccenti e prepotenti come protagonisti. Mi reco alla ferramenta accanto a casa per del materiale che mi serviva immediatamente e non c'è tempo di aspettare il giorno dopo per Amazon prime. Non trovo il prodotto specifico e mi viene proposto un palliativo...25 euri!!! contro i 3,25 su amazon...lo so, cretino io, sto pagando l'urgenza.
Il circo parte quando pretendo di pagare con la carta, e... sorpresa... esibisco il tesserino con il codice a barre per la lotteria degli scontrini... PANICO!
La cassa, usata per gli scontrini di cortesia (quelli che si emettono senza il prezzo quando si deve fare un regalo ma serve la prova d'acquisto) non ha il lettore di codici a barre e la tastiera è numerica.... come si fa??
La commessa, conscia che non si può rifiutare, cerca di ricordare non senza dirmi che nessuno chiede mai di partecipare alla lotteria degli scontrini... sto zitto e trattengo diplomaticamente i miei commenti.
Parte una chiamata all'assistenza tecnica del registratore di cassa... dopo qualche minuto risponde un malcapitato con il tono di chi avrebbe preferito gettarsi dentro la caldera di un vulcano attivo....è in vivavoce. Il poveretto chiede alla commessa di attivare la fotocamera dello smartphone per poter vedere la tastiera della cassa ed ìndividuare come diavolo si fa a digitare delle lettere....già, non c'è lettore di barcode che è riservato "al gestionale" che sta accanto. Per battere lo scontrino, il commesso deve scannerizzare il codice nel gestionale, leggere il prezzo e poi batterlo nella cassa.... dei veri geni dell'informatica i loro fornitori di soluzioni avanzate per il commercio moderno.
Il dialogo si fa concitato, fra tentativi vari e ricerca del backspace per cancellare le lettere sbagliate... ed io zitto a guardare con l'espressione ebete di chi è perfettamente conscio di non essere la causa della rottura di c*glioni in corso.... del resto, sono anzianotto e posso permettermi di fare il boomer ignorante e dinosauro, nonostante oltre 40 anni di esperienza nel settore IT. Alla fine il codice viene digitato, a mano, per intero e si procede con la battitura dei prezzi. Con l'occasione ho preso anche due tubetti di attack ad una cifra astronomica, forse per farmi perdonare inconsciamente per un senso di colpa latente. 50 euri totali per 20 minuti del mio preziosissimo ed unicamente irripetibile tempo (senza contare lo spostamento a piedi).
Come chicca finale mi sento ripetere che "nessuno mai ha chiesto la lotteria qui"... falso, un anno fa un altra commessa in 2 secondi netti aveva letto il codice e nessuno si era fatto male. Ma si vede che questa è dell'ultima generazione, quella laureata a pieni voti per stare dietro ad un bancone di un esercizio che sta in piedi da tre generazioni, e non si sa ancora per quanto se questo è il risultato. Con la prima generazione, lo ricordo che ero fanciullo, si entrava, si chiedeva UN CHIODO, il titolare lo pesava, faceva due calcoli a matita e lo si pagava per uscire felici. Oggi se non ne compri una confezione da kilo non ti considerano nemmeno di striscio, povera Italia, come siamo sprofondati in basso!.
Continua la mia perplessità su questa diffusissima avversione verso la lotteria degli scontrini ma io comunque pago con la carta, per cui non è che si possa fare "nero" con i pagamenti tracciabili. Ma c'è anche chi legge il codice lotteria e nello scontrino si legge "pagamento in contanti" nonostante l'uso della carta di credito. Giusto qualche giorno fa, in un erboristeria, il titolare si è adoperato gentilissimamente per farmi partecipare alla lotteria, dedicandomi del tempo senza accampare scuse assurde e senza bisogno di scomodare l'assistenza tecnica... c'è commerciante e commerciante professionista... alla prossima
P.S. oro non vuole se carta canta. Ripeto: oro non vuole se carta canta