lunedì 24 luglio 2023

una rara rana arrugginita

friends are always welcome

Ho deciso di ridare vita ad una rara rana arrugginita, da anni appesa all'ingresso di una casa, che dimostra l'effetto delle intemperie e del tempo che consuma inesorabilmente le cose. La ranocchia fa capolino dietro un cartello di buon augurio, con un messaggio che dovrebbe far capire al volo lo spirito di accoglienza riservato solo a chi lo merita... Gli amici sono sempre benvenuti.. il che sottointende "nemici ed unani no!". 

Ciance a parte, per restaurare e dare un tocco di personalizzazione, con i materiali a disposizione, ho usato: 

  • spray sverniciante, 
  • fondo aggrappante per metallo, 
  • tinta acrilica in tubetto, 
  • acrilico spray, 
  • vernice satinata trasparente protettiva come ultima mano. 

La scritta è stata realizzata con un comunissimo incisore laser a led da 20watt. 

friends are always welcome

Il risultato finale rivela sin troppo i margini di miglioramento. Un occhio si è staccato e nel re-incollarlo non è andato perfettamente al suo posto. La vernice trasparente doveva essere spruzzata prima di incollare gli occhi, che si sono così un pò opacizzati. Errori di impostazioni di un m*rdosissimo software proprietario cinese, che non si capisce come lavora e fa un pò a modo suo, hanno prodotto un incisione troppo piccola rispetto all'area disponibile. La mancanza di Font adeguati fa poi il resto. 

Tutto sommato però il "lavoro" ha prodotto le solite soddisfazioni del fai da te e del recupero di un oggetto che sarebbe finito in discarica causa "fine vita". Il risultato non sarà uguale all'originale ma tant'è che così a me piace di più, l'ho fatto io e l'etichetta originale del negozio dove è stata in origine acquistata non l'ho recuperata. Vabbè, alla prossima. 


P.S. il cane nero morde e fugge. Ripeto: il cane nero morde e fugge.

mercoledì 10 maggio 2023

Componenti elettronici gratis (o per un paio di spritz)

Ho deciso di smantellare un pò di componenti elettronici. Alcuni sono nuovi mai usati, altri no. Nel rovistare fra i cassetti mi imbatto in uno scatolone di diodi in striscia, nuovi, rimasugli dei macchinari per il montaggio automatico sui PCB a foro passante (e per ora tralasciamo gli altri scatoloni pieni zeppi di altri componenti che ho lasciato dal benefattore che mi ospita). Per tenermeli, dovrei classificarli in una marea di cassettini, che ormai non ho più posto nemmeno per muovermi agevolmente. Per non buttarli, vorrei provare a vedere se riesco a cederli, giusto per raccogliere forse qualche spicciolo per fare la spesa e smettere, almeno per qualche giorno, il lungo periodo di dieta forzata vegetariana. 

Per capire il valore economico di questa marea di componenti elettronici, provo a fare alcune ricerche. So che c'è carenza di componenti e nel cercare mi imbatto in alcune stranezze che per me non hanno spiegazione. Fra i grandi distributori di componenti elettronici ci sono RS Components, Farnell, Digi-Key, Mouser, ma tanti altri fanno a gomitate per vendere.

Prendo a riferimento, come prima ricerca, un diodo zener da 8,2 volts (5%, 1300mW 2-Pin contenitore DO-41)  in sigla BZX-85C 8V2 (c'è una "M" stampigliata nel corpo cilindrico)... di questi ne ho una ventina circa.

Il prezzo di vendita di questo componente è estremamente vario, si parte mediamente da 44 centesimi ad un massimo di 28,30 euro (per 1000 pezzi, in stock). Un distributore (Arrow.com) li vende a 0,03 centesimi l'uno ( ordine minimo uno) con spedizione gratuita. 

Per il prezzo di spedizione si parte mediamente da 13 euro per superare di poco i 20 euro.

Embè? ed ora? che faccio? Per essere competitivo sui prezzi dovrei venderli a 0.029 centesimi l'uno (o ancora meno), ordine minimo uno, "imballarli" e spedirli a spese mie?? Per un singolo pezzo? Per guadagnare poi (per vivere) dovrei fare dei volumi pazzeschi oltre che dedicarmi al commercio a tempo pieno (social-marketing e SEO compreso) per non parlare delle problematiche con l'AdE. Ma come si fa a competere seriamente con offerte e "concorrenti" del genere? Contro i colossi dell'e-commerce c'è poco da fare. A noi poveracci non restano nemmeno le briciole. 

Potrei vendere tutto lo scatolone in blocco ad una cifra miserrima (almeno le spese dai), magari a peso per qualche DIYers, qualche appassionato o qualcuno che li voglia a sua volta regalare al dettaglio.  Ma per dare al lotto un pò di valore (ed appetibilità) dovrei catalogarli, impacchettarli separatamente, contarli uno ad uno, etichettarli... ad occhio ci metterei minimo 3 mesi...per cosa? 

Dentro il calderone, oltre ai classici 1N4007 ed 1N4148 (una valanga), ci sono molti diodi fast sco@ttcky! (come caxo si pronuncia?), tipo un bel pò di BYV27-200V, BA59*, BAT46, BAT49 della ST, una moltitudine variegata di zener a pioggia e tantissimi altri.... faccio un pò di foto così ci capiamo meglio di cosa sto parlando (vedi qui https://cosetecniche.blogspot.com/2023/05/componenti-ed-altro.html ).

Forse li butto nel RAEE dell'ecocentro di zona, così non perdo tempo in queste cazzabubbole.... ma mi piange il cuore pensare che magari a qualche bisognoso appassionato di elettronica e fai da te potrebbero servire... maledetto bisogno di soldi, sarà questo che ci ammazzerà tutti. 

Dai, facciamo che il primo che se li va a prendere se li porta a casa tutti in blocco. Ah, ho anche il capacimetro di Nuova Elettronica, usato veramente pochissimo e funzionante, il misuratore di induttanze sempre di nuova elettronica ed un pò di mosfet e regolatori a 3,3volts nuovi, un paio di driver per motori stepper, un sensore di temperatura della Dallas, transistor di bassa potenza dissaldati dai PCB, opto isolatori, integrati, Eprom, dissipatori di alluminio e altre cianfrusaglie da vedere al volo.  Alla prossima.

P.S. niente per ora dal fronte. Ripeto: niente per ora dal fronte. 

 

AGGIORNAMENTO - tutto il materiale elencato ha trovato un nuovo appassionato. In bocca al lupo.

mercoledì 19 aprile 2023

io sò io...

 ...e leggendo il titolo verrebbe da aggiunger: "...e voi non siete un caxo!" richiamando la famosa scena dal film "Il marchese del grillo" con Alberto Sordi. 

Ma questa breve riflessione non è per niente attinente con l'introduzione a questo sfogo. La molla che mi ha spinto a redarre queste due note deriva da una illuminazione post depressione (che peraltro si ripresenta ciclicamente come gli avvisi dell'ADE). 

Viviamo in un pianeta dove le vecchie dinamiche relazionali con il prossimo si sono amplificate causa iperdiffusione degli strumenti (a)social, dove critiche, insulti, giudizi improvvisati e commenti provenienti da autentiche nullità si sprecano. 

Qualsiasi cosa dici, qualsiasi idea provi a comunicare, qualsiasi interazione che emerga un centesimo di millimetro sopra il piattume delle opinioni comuni etero imposte, è inevitabilmente un bersaglio di critiche che a volte virano in autentica shit storm verso il malcapitato. 

Gli (A)social sono solo l'amplificatore del fenomeno che quotidianamente si manifesta più classicamente in tutte le occasioni di incontro "fisico" con gli unani, al lavoro, al supermercato, per strada e via elencando.

Tutti a criticare, giudicare ed insultare il prossimo, senza riserve, per riempire un vuoto cosmico di personalità ridotta al lumicino. La cosa, personalmente, non mi scalfisce minimamente in quanto, io, nei confronti delle cose della vita ho un atteggiamento simile a quello dei cani: 

se non ci puoi giocare o divertirti, se non è da mangiare, pisciaci sopra e tira dritto.

...più conosco gli unani e più amo le bestie. 

Persone più sensibili invece reagiscono male, molto male, al punto di sentirsi in dovere di replicare (a dei decerebrati), reagire (inutilmente), interagire (col muro), arrabbiarsi (per niente) , stare male e finire dritti dritti verso uno stato di depressione acuta. A certe persone un giudizio negativo fa uno strano effetto, forse per insicurezza cercano sempre l'approvazione altrui. Boh. 

E vabbè, allora in uno slancio di inutile altruismo che certo non risolverà i problemi del vostro stupido pianeta morente, vorrei regalare una pillola di saggezza. Ai commentatori compulsivi, ai bacchettoni pettegoli, ai giustizialisti fai da te, ai leoni da tastiera, agli ignoranti del web, agli unani che ancora non si vogliono estinguere, ripetete all'infinito:

non un grammo della mia autostima si basa sulla tua opinione su di me.

e poi tirate dritto, concentratevi sui vostri obiettivi, ricordate che avete una sola vita ed è da stupidi rovinarsela da soli (tafazzi docet).

In fin dei conti, ripetete anche: io sò io. Alla prossima. 


P.S. la pettegola è in cortile. Ripeto: la pettegola è in cortile.

mercoledì 8 marzo 2023

8 marzo - non una festa ma una ricorrenza

La festa della donna, che si celebra ogni anno l'8 marzo, è diventata un'occasione per ricordare i diritti delle donne e la loro lotta per l'uguaglianza. E' importante notare che questa celebrazione annuale non dovrebbe essere (ma per molti lo è) l'unica occasione in cui si riflette sulle disuguaglianze di genere.

Troppo spesso, le donne sono oggetto di discriminazioni e violenze nel corso dell'anno, eppure questo problema viene (troppo) spesso ignorato o minimizzato. Anche quando si parla dei diritti delle donne, si tende a farlo in modo superficiale e retorico, senza mai affrontare veramente il problema.

La realtà è che in molti continuano a mancare di rispetto alle donne, a volte usando la violenza non solo fisica, ma anche verbale e psicologica. Questo non significa che tutti gli uomini siano insensibili o violenti, ma ci sono ancora molti che non rispettano le donne e non riconoscono il loro valore.

Inoltre, ci sono ancora molte aree in cui le donne sono sottorappresentate o sottovalutate, come ad esempio nel mondo del lavoro o della politica. Le donne spesso guadagnano meno degli uomini per lo stesso lavoro, e spesso hanno meno opportunità di avanzamento di carriera.

Le donne sono piene di #diritti , di codici, di tutele, eppure... muoiono ammazzate, e poi le ri-ammazzano i giornalisti o qualche giudice con le parole sbagliate, non hanno parità di salario, non possono muoversi in sicurezza.... oggi non è una "festa" ma una ricorrenza che serve, invece, a ricordare, a fare il punto, ogni anno, ogni volta, ad ogni assassinio, sopruso o violenza.

E allora ci piacerebbe zittirle se pensiamo che starebbero zitte se potessero dire che non vogliono figli senza sentire il compatimento e il disappunto, se avessero la possibilità di vivere la maternità col supporto delle istituzioni, se potessero vivere in sicurezza e fuggire da una relazione violenta senza sentirsi dire "te la sei cercata".

Perché le ricorrenze servono a non far dimenticare, in questo caso, i problemi.

Non possiamo continuare a ignorare questi problemi (ma lo facciamo) e limitarci a celebrare la festa della donna ogni anno. Dobbiamo fare di più (ma non lo facciamo) per garantire l'uguaglianza di genere e il rispetto per tutte le donne, non solo in un giorno all'anno, ma tutti i giorni.

Dobbiamo anche lavorare per educare gli uomini sui diritti delle donne e sulla necessità di rispettare e valorizzare le donne. Solo allora potremo veramente realizzare l'uguaglianza di genere (maledetto gender dirà qualcuno) e costruire una società in cui tutte le persone, indipendentemente dal loro genere, hanno le stesse opportunità e lo stesso rispetto. Fine trasmissione.

P.S. la gallina ha fatto l'uomo. Ripeto: la gallina ha fatto l'uomo.