martedì 22 giugno 2021

CAT V9041CR ventilatore (riparato)

Mi (ri)arriva per le mani un mega ventilatore a piantana, interamente in metallo scintillante... CAT ventilatore a colonna in metallo modello V 9041CR diametro pala 39 centimetri, 55 watt di potenza pura. Qualche giorno fa lo avevo riparato chiudendo le griglie con una soluzione fuori dal comune.

Purtroppo il proprietario non lo vuole buttare, altrimenti lo avrei fatto mio. A malincuore decido di riportarlo operativo. Cos'ha? un difetto di progettazione, a mio avviso un grave difetto. La base, internamente, è dotata di un peso per tenerlo stabile alla massima velocità, che quando lo si accende al massimo (velocità III) le tende di casa svolazzano come in balia ad un tifone tropicale. Il peso, altro non è che della sabbia con una percentuale minima di cemento, oppure è della volgarissima malta da muro... non ho capito bene che materiale sia, ma, fatto sta che... si sbriciola e si frantuma con estrema facilità. Il materiale è racchiuso da uno strato di plastica sottilissima, che si spezza facilissimamente con le mani, si frantuma. E così, basta appoggiare a terra il ventilatore una volta di troppo, che con il tempo il peso si frantuma in mille pezzi, pregiudicando la stabilità del ventilatore stesso, specie quando è configurato alla massima altezza. 

Francamente sono rimasto davvero stupito della soluzione adottata, non me lo sarei aspettato e ancor più francamente, è come indossare una scarpa ed una ciabatta. Un bel ventilatore, solido e potente con una ciambella di sabbia che si sgretola in questo modo... ben otto bulloni per fissare l'asta alla base di metallo, otto! Otto bulloni ancorati alla sabbia... ma chi c*zzo è il progettista? mammolo dei sette nani? Non ha previsto sto demente di ingegnère, laureato per corrispondenza
durante uno sciopero delle poste, che il ventilatore viene preso per l'asta e spostato in giro per le stanze? Potevi metterne anche ottanta di bulloni imbecille!, la sabbia non tiene lo sforzo meccanico.... magari il cemento puro si, ma la malta da muro NO! Cretino!

Vabbè, che si fa? Una base nuova ovviamente, tempo e soldi ce li mettiamo noi dopo averne spesi una parte per un ciòttolo mal progettato. Fortunatamente, qualche tempo fa, ho disassemblato un tapis roulant, di quelli meccanici senza motore, acquistato usato ma inutilizzabile per lo sforzo da fare per "camminare"... dal mucchio ho selezionato il volano dove era attaccato il magnete per l'odometro, il misuratore di distanza. Perfetto. Già lo avevo massacrato per togliere il cuscinetto (sto costruendo un carrettino da giardino con un vecchio portabagagli da camper ed una carriola con le parti di un e-scooter). Ora è tempo di riutilizzarlo.

Un pò di passate con il flessibile e disco grana 40 per togliere una flangia (ho il tornio troppo piccolo per questo), 8 fori con una punta affilata (e c'è posto per altri 4 fori), 4 bulloni nuovi (più lunghi) ed il peso è assicurato. Dato che i bulloni mordono sul metallo (e non su un blocco di malta), ne ho utilizzati solo 4 e non OTTO con relative rondelle!

Collaudo ok, alla massima velocità e massima altezza. Direi che sono soddisfattissimo per un oretta di lavoro. Ora il ventilatore è tornato a fare il suo lavoro, ovvero ventilare. Speriamo che non emergano altre sorprese. Ah, se avete in programma di acquistarlo, trattate sul prezzo.... vale la metà, ma anche meno. Alla prossima.

P.S. il lupo perde il pelo, la gallina canta. Ripeto: il lupo perde il pelo, la gallina canta.

Ventilatore O.ERRE type SPECIAL 300/12" (restaurato)

Un ventilatore vintage, tornato a nuova vita e sottratto al RAEE ed alle multiutility del male, è sempre una buona notizia. Stavolta è toccato ad un ventilatore O:ERRE da tavolo, da 12 pollici, tornato come nuovo, probabilmente dopo sicuramente più di 20 anni di utilizzo... dai tempi in cui l'azienda lo produceva, la stessa ha fatto notevoli progressi in campo tecnologico. Spero solo che ancora oggi producano cose fatte per durare... una visitina al sito non guasta.

Lo smontaggio non andrebbe nemmeno documentato, tanto è banale alla portata di un unano medio: 4 viti alla base, alcuni collegamenti da tagliare (quelli dell'interruttore selettore delle tre velocità), i morsetti del cavo di alimentazione, la vite che tiene la testa del motore... insomma, tutto si può ridurre ai minimi termini, per poter lavare le parti lavabili, lubrificare gli ingranaggi ed i meccanismi, togliere l'annerimento delle polveri sottili, ecc.ecc.

L'unico componente che necessiterebbe un ritocco è la griglia di protezione dell'elica, bianca, che presenta alcuni punti di ruggine (appena, appena, poco, poco). Basterebbe una bomboletta di acrilico bianco, magari tonalità panna o leggermente giallina per lasciare il tono vintage dell'elettrodomestico... uso il condizionale, non ho  nemmeno i soldi per mangiare ma ho un sacco di tempo per fare felice una donna che come me non naviga nell'oro... missione compiuta, così il vostro pianeta merdoso, sporco e puzzolente può contare almeno due persone felici  in più delle poche che ha.  Alla prossima. 

P.S. Eolo cerca Pisolo. Ripeto: Eolo cerca Pisolo.

Black & Decker FV7201-H1 (fatwa!! - parte 3)

Ecco, lo sapevo, le parti "custom" sono una scusa per respingere delle legittime richieste di dati tecnici delle apparecchiature sulle quali si rivendicano dei diritti di proprietà (e di riparazione). Ma andiamo con ordine. Nel post precedente ho paventato la possibilità di richiedere le specifiche tecniche del motorino dell'aspirabriciole Black & Decker FV7201-H1, che riporta nel corpo metallico la sigla 63403 Johnson 3D3911. Il produttore mi risponde avvisando che non riesce a trovare a catalogo il codice indicato, lasciandomi perplesso sul perchè abbia sentito la necessità di stampigliare il proprio logo e dei codici sull'oggetto.


Purtroppo non risco ad identificare il motore con il code indicato, ha una foto da mandarci ?

Potrebbe darmi qualche dettagli in più relativamente al progetto e all'applicazione a cui sta lavorando ?

Grazie

Anna, solerte e gentilissima impiegata, chiede lumi in merito, ai quali prontamente rispondo, pervaso da un senso di fiducia e riconoscenza per un azienda che trova il tempo di rispondere a me, povero utente medio. Un paio di foto, descrizione dell'oggetto e spiegazione del "progetto". La risposta è disarmante:


il motore in questione è un vecchio modello custom di cui non possiamo fornire documentazione.
Qualora stesse lavorando ad un nuovo progetto per lo stesso clienti finale, la prego di fornirmi maggiori dettagli ed i volumi stimati e le faremo sapere.
Grazie e buona serata 

Grazie al piffero!  Sono incappato in un segretissimo segreto industriale?? Un informazione strategica la cui divulgazione potrebbe mettere in crisi un colosso degli elettroutensili? Un dato di primaria importanza su cui poggia il successo della mega multinazionale? 

Deluso e francamente un pò "indisposto" dall'atteggiamento del fornitore, seppur in parte comprensibile, provo a formulare delle ipotesi frutto della mia mente bacata:

  1. La B&D ha ordinato (una tantum) migliaia di motorini alla JE, previa contrattazione al ribasso, ovviamente, su delle parti già a listino, chiedendo al fornitore una sorta di "esclusiva", dei "diritti" di non precisata natura, dei patti di "segretezza" sulle caratteristiche di un oggetto a listino.
  2. La B&D vende il motorino come parte di ricambio e pertanto non desidera che i riparatori fai da te possano risparmiare rosicchiando il loro fatturato .
  3. il motorino è OEM  acronimo di Original Equipment Manufacturer, cioè “produttore di apparecchiature originali” ovvero un'azienda che realizza prodotti, parti o componenti utilizzati poi da altre società definite “casa madre” che vi appongono il proprio logo sopra
  4. La B&D ha veramente richiesto un motorino "custom", personalizzato, fuori specifiche e pertanto desidera tenerle per sè in quanto frutto del proprio intelletto.
  5. Anna non aveva voglia di scartabellare negli archivi dei progetti ed ha preferito tagliare corto.
  6. Anna ha seguito specifiche e precise policy aziendali di non divulgazione.  

Qualunque sia la risposta, giusta o sbagliata che sia, ho preso una serie di decisioni:

  1. Mai più prodotti B&D a casa mia
  2. Mai più frequenterò ferramenta o Brico vari che espongono i prodotti B&D
  3. Mai più riparerò prodotti B&D , e se del caso, procederò con la sostituzione dei componenti interni con altri di marca diversa (anche se cinese)
  4. Mai più prodotti Johson electric nei miei progetti di retrofit (ed ovvia sostituzione delle parti JE con altre marche). 
  5. Divulgazione capillare e social, di queste discutibili policy di marketing, foriere dell'usa e getta, controproducenti per le nostre tasche e per l'ambiente
  6. Fatwa globale e perenne alle due aziende! 

Se siete così gelosi delle vostre cose... tenetevele!

Ecco, ben vi sta. siete finiti nel mucchio delle aziende "fatwate" che snobbano unamico ed i clienti tutti. Così facendo, l'unico risultato che avete ottenuto è quello di spingermi ad eseguire delle misurazioni tecniche per scoprirle da me ste benedette specifiche segretissime. ah... nulla mi vieta a sto punto di cercare un motorino "cinese" così l'apparecchio diventa mio "custom" al 100%

Che la maledizione si propaghi come le pulci su mille cammelli. Non esiterò a sconsigliare, con solide motivazioni, l'acquisto o utilizzo dei vostri prodotti, consapevole che non fallirete e non andrete in rovina... sino a quando i vostri concorrenti si accorgeranno di questa vostra debolezza e vi spazzeranno via. Auguri, buona vita. Alla prossima.

P.S. le pulci sono scappate dal circo. Ripeto: le pulci sono scappate dal circo.

venerdì 18 giugno 2021

Black & Decker FV7201-H1 (riparazione - parte 2)

Mentre aspetto mi arrivino dalla cina alcuni pezzi, cerco di appprofondire l'autopsia sull'aspira briciole Black & Decker attualmente dissezionato ai minimi termini sul tavolo del bunker lab (vedi prima parte Black & Decker FV7201-H1). Ne approfitto per lavare le parti plastiche, con acqua e sapone, dalla micro polvere che le annerisce all'interno, già che ci sono, nel miraggio di riportarlo a nuovo. La cosa figa è che tutte le parti sono separabili ai minimi termini, senza trucchi o trabocchetti meccanici che tanto complicano la vita a tecnici e riparatori.

Ho deciso di approfondire un dubbio che mi è venuto. Le batterie incluse sono completamente morte, zero volts. Nell'iniziare a pensare ai dati tecnici per progettare un carica batterie al litio, ho necessità di alcuni dati aggiuntivi e con l'occasione misuro la tensione di alimentazione dell'alimentatore a muro in dotazione.

L'alimentatore: I dati di targa stampigliati nel contenitore plastico del trasformatore  indicano 10Volts AC mentre la misurazione col tester mi dà 12 volts AC... poco male. All'interno della base di ricarica dell'aspirabriciole non c'è alcun regolatore, nulla... la tensione a 12 volts alternata viene applicata direttamente alla basetta switch, raddrizzata a semionda da un diodo 1N4001S (1A general purpose silicon rectifier) ed applicata direttamete ai capi delle batterie in serie... nient'altro... e poi viene da chiedersi come mai certi elettrodomesticfi a batteria durano poco... mi sarei aspettato qualcosa di più serio, magari minimale, ma almeno un limitatore di corrente di ricarica con un vetusto LM317 mi pare il minimo sindacale. Vabbè, meglio così. Ad una misurazione del diodo, scopro che è interrotto (guasto) e si spiega come mai le batterie sono morte del tutto, nonostante l'apparecchio sia rimasto attaccato in carica per lungo tempo... forse le batterie sono ancora buone...

Black & Decker switch FV7201

Il motore: La dicitura stampigliata riporta 63403 Johnson 3D3911 con diametro esterno di 35mm. Una rapida googlata mi restituisce una serie di motorini di varie sigle con caratteristiche diverse ma alla fine si trova il sito ufficiale del produttore (link al produttore Johnson Electric ). Ovviamente la sigla stampigliata sul motore non corrisponde a quelle riportate a catalogo ed occorre andare un pò ad intuito. L'unico che si avvicina come caratteristiche dovrebbe essere il seguente:

  • part number HC613G-011
  • diametro 35,8mm 
  • 7,2Volts 
  • Stall Torque nMn 198,0 
  • no load speed 27500 rpm
  • 143Watt

....ma non mi pare corretto... 143 watt a 7,2 volts P=VI I=P/V = 143/7,2= 19,86A non mi pare questo, 20 ampère? 27mila giri? Mi pare tantino, per cui scrivo direttamente al produttore per avere il Datasheet che mi servirà per tunizzare al meglio l'alimentatore, le batterie, e di conseguenza il circuito di ricarica... se non mi risponderà, proverò con misure dirette.  Nel frattempo mi sto divertendo con google translate, che a volte ne combina davvero di divertenti.

Ah...questo post è provvisorio, frutto di ragionamenti liberi e quasi certamente sbagliati.... retrofit in corso...stay tuned (parte 3). 

P.S. La gatta è morta. ripeto: la gatta è morta.