venerdì 5 marzo 2021

Diffusore aromi elettronico

10 minuti per togliermi ua curiosità. Da anni sugli scaffali del tugurio, ove conduco la mia miserrima esistenza sotto la soglia di povertà, campeggia(va) impolverato ed intonso, un diffusore elettronico di aromi per "profumare" l'ambiente. L' ho acquistato più di 20 anni fa, quando ancora fumavo, nel vano tentativo di coprire la puzza del fumo, creando in realtà un miscuglio di puzze che il mio naso, ormai bruciato, non riusciva più a distinguere (allora).  

Il diffusore elettronico di aromi è un aggeggio che ad intervalli regolari (impostabili con un selettore) genera degli spike in "alta tensione" su un fornelletto metallico, ove va ad incastrarsi uno stoppino poroso che pesca dentro una boccettina di plastica piena di un liquido dalla composizione ignota, il quale, per capillarità, risale sino ad imbibere la zona dove viene vaporizzato.

Non è un modello particolarmente evoluto, nel senso che col tempo sono usciti i modelli "glàm", 2.0, quelli con sensore di movimento e ventolina progettata per muovere il vapore "profumato" nell'ambiente. Vabbè, preso, usato ed accantonato per vari motivi. Una volta acquistato, occorre mettere in conto l'acquisto periodico degli aromi e delle batterie. Per quest'ultime nessun problema, oramai le si trovano (quasi scariche) anche nelle bancarelle del mercato domenicale. Per le boccettine di aroma... dopo un pò spariscono dagli scaffali, mai riordinate dal supermercato, soppiantate dal modello 2.0 (ovviamente diverse) o contenenti profumi dai nomi improbabili... brezza marina (che è? puzza di pesce avariato?), freschezza di montagna e pino mugo (praticamente afrore di stallatico delle mucche da allevamento in alpeggio), tramonto torpicale... inclassificabile, mai stato ai tropici.

All'interno del contenitore (due conchiglie di plastica incastrate l'una sull'altra con 4 arpioni) c'è una basetta elettronica, il cui unico marchio identificativo è TH171 94V-0, nel lato dove c'è il chip affogato nell'epossidica (COB - chip on board), a proteggere un segreto industriale da non divulgare nemmeno sotto tortura e difendere a costo dela vita. 

Accanto al COB un smd della ON semiconductor marchiato RTE 3055L che dovrebbe essere un NDT3055 Power MOSFET, Canale N, 60 V, 4 A, 0.1 ohm, SOT-223 (utile per qualche progettino elettronico). Nell'altra faccia del PCB un paio di condensatori, un paio di induttanze ed un diodo, oltre al selettore meccanico a 4 posizioni. 

Maaa... componenti a parte.... come recuperare in qualche modo questo aggeggio? boh, al momento non mi viene in mente nulla se non delle applicazioni di fantasia. Un dispositivo che emette ad intervalli regolari degli impulti ad "alta" tensione... a cosa potrà mai servire? Forse a costruire un diffusore fai da te, che vada a vaporizzare la giusta miscela di glicerolo (quello delle e-cig) fatto in casa, aromatizzato al gusto preferito, così non si è costretti ad acquistare delle boccettine da meno di 10ml il cui costo al litro, fatti due conti, è molto superiore al più costoso vino pregiato da collezione. Magari ci implementiamo sensore di movimento, una ventolina con un arduino nano cinese clonato... boh... forse quando andrò in pensione ed avrò più tempo per divertirmi (se mai la pensione me la daranno). Alla prossima. 

P.S. la mucca ha evacuato. Ripeto: la mucca ha evacuato.

lunedì 1 marzo 2021

I furbetti del cashback e lotteria degli scontrini

Tornando all'ovile, il mio cocchiere decide di fermarsi ad abbeverare il cavallo d'acciaio. Alla pompa della benzina c'è attaccata una striscia di carta, la prendo e noto che uno dei tanti furbetti del Cashback di Stato ha fatto rifornimento per 2,55 euro... un taccagno? un vero povero? Sicuramente si tratta del solito furbetto che ha dimenticato di prelevare l'ultima ricevuta, forse disturbato da qualcuno, chissà. Chissà inoltre quanti frazionamenti ha fatto nella speranza di vincere il premio previsto dal Cashback di stato. 

Il Cashback di Stato, è una misura (semestrale) introdotta dal governo Conte bis, all’interno del più ampio piano Cashless, per disincentivare l’utilizzo del contante e combattere l’evasione fiscale, (così  almeno nelle intenzioni).

Si ottiene un rimborso di 150 euro previsto dal programma e si sale nella classifica del Super Cashback, che ogni sei mesi regala 1.500 euro ai 100 mila cittadini che hanno utilizzato di più le forme di pagamento digitale. 

C'è un altro modo per tentare la sorte. La Lotteria degli scontrini che permette di accedere a delle estrazioni a premi con un biglietto per ogni euro di spesa documentato nello scontrino (con esclusione di alcune spese). In questo caso è una fesseria frazionare la spesa (se spendi 10 euro hai 10 biglietti).

Ma con il cashback l'italico ingegno si è immediatamente messo in moto... più scontrini = più probabilità di vincere?? che problema c'è? ogni spesa fatta con la carta la fraziono ai minimi termini e così aumento le transazioni, ergo la probabilità di vincere. Semplice no? ...ma non si poteva semplicemente conteggiare dei punti per ogni euro speso così si evitava il "problema" del frazionamento della spesa? Chi ha ideato il cashback non ha parlato con quelli della Lotteria?

Ma vediamo un pò alcuni aspetti di queste iniziative, tanto osannate dai loro sostenitori. Voglio fare alcune personali e stupide considerazioni, senza desiderio di assolutezza, così, per mero populismo spicciolo e complottismo senza nemmeno crederci tanto. 

Funzionerà questo piano cashless per combattere l'evasione fiscale? NO. Chi faceva operazioni in nero prima, continuerà a farlo anche dopo. Le tangenti, il pizzo, le estorsioni, i riscatti&ricatti si pagano in contanti e basta. Ed ai privati, per certi servizi, la fattura non serve proprio, anzi, meglio risparmiare il 22%. Ergo, i piccoli esercenti continueranno ad evadere come prima... fra questi ci sono anche elettricisti, idraulici, muratori, medici, dentisti, avvocati, parrucchieri, estetisti, meccanici e via dicendo che ce n'è per tutti.

I furbetti del cashback stanno commettendo un reato a frazionare la spesa? NO, la misura non è chiara a tal proposito. 

Le pompe di benzina si rompono. Questa lamentela arrivata dai benzinai sembra proprio una fesseria bella e buona. Faccio una proposta: fate sciopero per due o tre giorni, così il paese si ferma e potrete chiedere una modifica del piano cashless. Matematico.

Restituire soldi e/o mettere in palio dei premi, incentiverà l'uso delle carte? Forse, non si sa ancora in quale misura. Certo è che se restituisci dei soldi a chi spende invece di abbassare la pressione fiscale a tutti, stai premiando chi ha soldi da spendere e non aiuti certo chi invece non spende per raggiunti limiti di povertà. Sembra una cazzata mirata ad aiutare i ricchi ed ignorare i poveri (come sempre del resto). Per usare le carte devi avere soldi nel conto corrente, imbecilli!

La lotteria degli scontrini conviene agli esercenti? Dipende. Piccoli bar e negozietti non  adegueranno il misuratore fiscale (costi da affrontare in periodo ad orario ridotto dovuto alla pandemia). Per i grandi supermercati cambia poco, lo scontrino lo emettevano sempre, per cui la misura offre loro maggiore probabilità di vincita per effetto dei grandi numeri (effetto zero sull'evasione fiscale).

E' credibile l'equazione cashless=lotta all'evasione fiscale? per niente. Sono altre le motivazioni che mirano a demonizzare il contante. Ed a chi se ne esce con la fake del contante che veicola i virus, rispondo con un invito a smetterla di fumarsi il radicchio e condurre uno stile di vita più sano (anche di mente).

Più introiti fiscali = miglioramento delle condizioni sociali? Davvero c'è ancora qualcuno che ci crede? La Sanità è al collasso per colpa dell'evasione fiscale? Davvero ci credi? Davero davero?

Certo è che in pochi sono consapevoli delle conseguenze che derivano da un sistema che traccia e registra ogni nostra mossa, ogni giorno di più.  Certo è che non è un bel vivere nel sentirsi continuamente spiati, osservati, monitorati, contati, controllati a tal punto che la parola LIBERTA' è diventata come una bestemmia in chiesa. Alla prossima.

P.S. La terra è piatta.  Ripeto: La terra è piatta.

mercoledì 24 febbraio 2021

Quando ero piccolo...

...quando ero piccolo, nell'età in cui si cominciano ad elaborare pensieri articolati e si mette tutto in discussione (autorità compresa) per creare le proprie e personalissime mappe mentali, in circostanze che non mi dilungo a raccontare in dettaglio, ho bevuto una pozione magica. Come risultato straordinario ho ottenuto un potere immenso...  

vedo cose che voi unani non potete vedere

Questo mi conferisce un grande potere che, per dirla come un film della marvel, comporta grandi responsabilità. Le responsabilità però deriva dal mettere il grande potere a disposizione degli altri... ma non è il mio caso.

Vedo cose che voi non potete vedere.... mi hanno chiesto di buttare un vecchio paio di jeans ormai ultra trentenni, pieni di buchi e strappi. Li uso per sistemare il giardino in cambio di un pasto caldo. Mi hanno detto che ormai sono brutti, inguardabili, stappati, sporchi e conferiscono un aspetto trasandato e sciatto. Oibhò, non sapevo che per potare e rinvasare servisse una tenuta fèscion e glàm. Chissenefrega dell'abbigliamento, conta il risultato finale, no?. 

Ma, quei jeans vissuti, vintage, agèe, se potessero parlare... nostalgia a parte, io vedo cose che voi unani non potete vedere. Vedo, in quel paio di pantaloni, della buona stoffa di cotone naturale, del tessuto robusto, delle cuciture strutturalmente integre, dei fori e degli strappi riparabili facilmente. E poi... dentro quei jeans, nonostante la pancetta del vecchietto, ci sto come un pisello nel suo baccello, comodissimo, mi fanno un pacco da super-dotato.... ed ho deciso di riparare e non buttare. 

Mi faccio prestare una macchina da cucire e mi improvviso sartina, che ci vorrà mai? smonto le parti, cuciture a zig-zag per irrobustire i punti un pò lisi e consumati, pezze di stoffa ove manca la trama, irrobustisco i punti di maggiore usura e modifico alcune parti per renderle più congeniali all'uso che devo fare dei pantaloni, Tasche rinforzate per tenerci le forbici, altre tasche per infilarci accessori ed attrezzi da portare con sè quando si sale in alto sulle scale, bottoni e passanti... verrà una meraviglia. Spesa?? solo un rocchetto di filo robusto, un pò di corrente elettrica che arriva dai pannelli solari.... ed alla fine un sonoro vaffanchiulo a certi negozi che per un paio di jeans (anche strappati) ti chiedono anche più di cento euro... vaffanchiulo strozzini di melma, non imparerete mai. Alla prossima. 

 

P.S. il blu è dipinto di blu. Ripeto:  il blu è dipinto di blu.


lunedì 22 febbraio 2021

E tu, niente mascherina? (no mask people)

C'è poco da fare, l'unano è fatto com'è fatto e non c'è modo di fargi fare nulla di diverso da quello che fa e servirebbe agli altri. E' da quando è iniziata la pandemia nel 2020, l'anno scorso, che nonostante mugugni, brontolii e lamentele porto la fastidiosissima mascherina, come se il mondo si fosse trasformato in un ambulatorio chirurgico a cielo aperto. Lo faccio per ignoranza, che serva a qualcosa o no, non sapendo nulla sulla reale efficacia della misura, ma mi adeguo alle indicazioni (lo farei più volentieri se fossero tali e non un obbligo che mal digerisco). Lo faccio anche per gli altri, così siamo tutti più sereni, contenti e tranquilli (magari).

Da un anno, indipendentemente dai DPCM, dai colori e dalle tante fesserie che si sentono, me ne resto chiuso in casa, evitando il più possibile i contatti con gli altri. Sono da sempre un "telematico", dai tempi del fax (fax che ancora resiste come quel giapponese isolato ancora in guerra dopo anni che era finita). Inizialmente ho dovuto lottare non poco negli anni 80-90 per trasformare il paese in un mondo digitale (anche con i mezzi dell'epoca). Oggi mi ritrovo persone digital-improvvisate che vengono ad insegnare a me come si fa, specialmente certi dipendenti pubblici, fancazzisti per titolo e professione. Vabbè, tocca mandare giù anche questa. 

Ad ogni modo, per quanto ci si ingegni a mantenere le distanze e minimizzare le occasioni di incontro, è inevitabile che esistano ancora persone che per comunicarti qualcosa (che sarebbe bastata una semplice telefonata senza scomodare i mezzi telematici), vengono di persona a suonarti il campanello di casa. Se non rispondi, si aprono da soli il cancello e vengono a bussare alla porta... tocca uscire e ti ritrovi davanti l'unano... ovviamente senza mascherina (nemmeno sotto il mento, proprio senza!). 

Se provi a far notare l'assenza della protezione, 99% delle volte di dicono "ma dai, dal cancello a qui cosa vuoi che sia, e poi siamo distanti..."... Ecco, alle 9 di mattina già mi girano le balle per il comportamento di certi deficienti che statisticamente appartengono ad una classe sociale paticolarmente poco scolarizzata e simpatizzante di un certo partito famoso per la sua politica facilona e pressapochista (che tanto pare piace alla ggènte). 

L'isolamento al 100% non è ovviamente possibile, c'è sempre bisogno di qualcuno che esegue la manutenzione (caldaia, lavatrice, impianto elettrico ecc.ecc...) o che ti consegna il cibo, o esegue servizi alla persona (la badante) o comunque generi "fisici" (tridimensionali) che non passano per il digitale. E si nota che quando vengono a casa tua, anche se si presentano con la mascherina d'ordinanza, dopo pochi minuti questa scende a scoprire il naso, per poi scivolare sotto il mento ed alla fine sparire del tutto, tanto a casa tua non ci sono i vigili a controllare. E se provi a segnalare l'obbligo, la mascherina risale a coprire naso e bocca per poi scivolare giù e sparire nuovamente, come per magia o per processo naturale inevitabile. C'è poco da fare, se non minacciare di rivolgersi altrove  con la speranza di trovare qualcuno disposto a rispettare le regole (certo, come no). 

Casa "mia" diventa una specie di porto franco dove le regole nazionali perdono efficacia, spariscono per fare posto a quelle private e personali, alla libera e creativa interpretazione dei singoli, tutti virologhi senza titolo ma di chiara fama, sempre pronti con la sacra ed indiscutibile giustificazione posta al vertice della più alta fonte del diritto: "mi dà fastidio", "mi manca il fiato", "non serve a nulla", "ho fatto il tampone", "sono sano", " da qui a lì non c'è pericolo" ecc.ecc...

Un silente ma foltissimo gruppo di nomask people... unani, che quotidianamente "per lavoro" entrano in contatto con una moltitudine di unani senza protezioni. 

Ci hanno ammaestrato a pensare che nulla sarà come prima, ci hanno condizionato a convivere col virus, ci hanno convinto a tollerare la limitazione di certe libertà, ed il risultato è una generale sottovalutazione del "problema", un rilassamento comportamentale, un "faccio quello che IO credo giusto". 

Ecco, inutile organizzare manifestazioni (vietate!!) di dissenso contro l'uso delle mascherine od organizzare movimenti nomask, ormai ci siamo abituati a fare un pò come 'azzo ci pare, tanto non succede nulla a disubbidire.

Infastidisce non poco rispettare le regole, obtorto collo, e constatare che una parte della popolazione se ne frega impunemente, infastidisce non poco e la tolleranza va ogni giorno di più scemando... Chiedetemi ancora di essere solidale con "gli altri", dai, chiedetemelo. Ditemi a Capodanno che siamo una nazione coesa ed unita, dai ditemelo. Alla prossima. 

P.S. la cornacchia non è commestibile, il cavolo è verde. Ripeto: la cornacchia non è commestibile, il cavolo è verde.