giovedì 3 gennaio 2013

Conviene riparare ?

Prima di iniziare il lavoro al mattino, dopo la colazione, è mia abitudine dare un occhiata ai giornali on-line, giusto per svegliarmi con la consueta incazzatura che mi tiene attivo per tutto il giorno, specie a causa delle notizione sulla "politica". Stamattina però mi sono imbattuto in questo articolo http://canali.kataweb.it/kataweb-consumi/2013/01/02/smartphone-rotto-lo-riparo-o-lo-cambio/ che disquisisce circa la convenienza fra riparare o acquistare il nuovo. In questo diario, più volte, ho dimostrato che con un pò di buona volontà, conoscenze tecniche e manualità è possibile riparare senza buttare, continuando ad utilizzare il proprio elettrodomestico per anni senza alimentare le discariche ormai piene di spazzatura riciclabile e mai riciclata. L'articolo pubblicato fa riferimento a telefonini o smatphone e segnala il problema legato ai pezzi di ricambio. "Spesso gli smartphone sono costruiti in modo tale da dover sostituire più pezzi insieme, ma ripararli può essere comunque conveniente. " Vero, dipende dai costi di manodopera e da dove si rifornisce il riparatore. Alcuni fornitori vendono i componenti che vanno poi assemblati. Un riparatore onesto acquista solo il componente guasto e non tutto l'elemento. Certo che se il "riparatore" ufficiale si rivolge alla casa produttrice per i ricambi... otterrà solo due risultati (costo esorbitante ed elemento pre-assemblato), entrambi poco convenienti per il cliente. Messo di fronte al preventivo esoso, il cliente deciderà di acquistare il nuovo, spesso dal riparatore medesimo che in entrambi i casi ci lucra.
"Attenzione al fai da te"... perchè?? forse arrangiarsi danneggia le cricche dei riparatori ufficiali? o meglio una delle "principali società di riparazione on-line"?? Robe da non credere.... da quando le riparazioni si fanno on-line? Le riparazioni si fanno in laboratorio!
Vabbè, lasciamo perdere che è meglio per tutti. Quello che dovrebbe essere un aiuto ai consumatori si rivela in realtà un modo per manipolarne le abitudini. Personalmente continuerò a riparare cercando i ricambi a prezzi umani, magari disassemblandoli da quello che viene buttato che è a costo zero. Lo so che questo atteggiamento farà incazzare le lobby della riparazione "professionale" (che di professionale ha davvero poco), dei peracottari del "non conviene" (a chi?). Probabilmente verrà istituito il "patentino" dei riparatori autorizzati come già accade per le caldaie del gas, cedendo al giogo dell'autorizzazione per lavorare (sic!) ed automaticamente chi lo fa per passione, con onestà, diventerà ABUSIVO!! Questo è il paese dove chi lavora onestamente viene sottoposto ad una serie di limitazioni atte a garantire "il mercato" a chi invece lucra con profitto e spesso non paga nemmeno le tasse (ad un privato interessa la fattura di riparazione del tablet?). Quello che conta è "il mercato" ed il giro di interessi sottostanti... chissenefrega dell'utente? alla prossima. 

P.S. belo ano a tuti. Ripeto: belo ano a tuti. 

giovedì 20 dicembre 2012

Rainbow candle

Con la scusa di un giretto al supermarket per prendere l'idraulico liquido, mi imbatto quasi per caso su un nuovo prodotto ed immediatamente mi viene in mente un utilizzo alternativo. Poco tempo fa mi è stato regalato un alberello di natale usb di plastica trasparente, che si illumina con i led multicolori (o rainbow led). Un regalo per sopperire alla distruzione della mitica ed insostituibile glitter lamp usb, andata dopo un uso intenso da parte di chi l'ha presa in prestito restituendola guasta (anatema!!). L'alberello natalizio necessita di un nuovo led multicolore e la necessità ha messo in allarme la ricerca di qualcosa da cui recuperarlo. Quale migliore occasione di un oggetto destinato alla discarica dopo il suo unico utilizzo?? Ho trovato una candela in bicchiere che all'accensione della fiamma, automaticamente, attiva un led multicolore al suo interno. Ho trovato anche un video, eccolo.... 

Immediatamente non ci volevo credere ma è così. Non ho ancora capito come si accenda e spegna da sola semplicemente accendendo e spegnendo lo stoppino, forse una fotocellula tarata sulla luminosità della fiamma, anche perchè non mi sembra ci siano sensori di temperatura solitamente "lenti". Ora devo solo aspettare che si consumi (25 ore dichiarate) e disobbedire alle raccomandazioni del produttore, un disgraziato che dice ai propri clienti di buttare dopo l'uso, ma solo quando la cera arriva a 2,5 centimetri dalla fine...ma se la fine non si sa dov'è (non c'è alcun segno), come si fa a capire quando buttare il tutto?? e poi... non si può in qualche modo recuperare il bicchiere in vetro satinato?? perchè no? bisogna per forza buttare tutto?? e come la mettiamo con la batteria che potrebbe avere ancora un pò di energia?? ed il led, buttiamo anche quello vero?? Certo certo... si legge nelle istruzioni di smaltimento "obbligatorio"..."Capovolgere la candela consumata e dare un colpetto energico alla superficie rivestita da materiale morbido. Rimuovere la cera e la parte elettronica. Separare le batterie e smaltirle secondo la normativa vigente. Smaltire la parte elettronica secondo la normativa vigente. ATTENZIONE: il presente dispositivo deve essere smaltito con raccolta differenziata e non come normale rifiuto, oppure può essere riconsegnato al distributore all'atto dell'acquisto di un nuovo apparechio equivalente. Il mancato rispetto delle direttive è soggetto a sanzione amministrativa in accordo alla normativa vigente".
Ora, facciamo un pò di riflessioni che ci possono convincere a violare la legge... il "colpetto energico" è un vero ossimoro e la superficie morbida ?...boh, vedremo. Smaltire la cera.... nel secco non ricilabile? la cera è riciclabilissima ma non esistono contenitori appositi...come facciamo?? la buttiamo nel secco non riciclabile anche se è riciclabile? Occorre smaltire cera, vetro, batterie ed elettronica con la differenziata, ma se il mio comune è amministrato da un *#@@!** di m*rda che non fa la differenziata cosa devo fare? depositiare il rifiuto davanti a casa sua? boh. E tutto sto lavoro di separare e differenziare...perchè non è compensato con una diminuzione della TARSU che aumenta ogni anno?? eh?? a chi sto pagando lo stipendio, eh? ad un manager di m*rda che paga sottobanco anche l'amministrat*re di m*rda per prolungare la "convenzione" di raccolta rifiuti senza nulla riciclare?. E poi, ammesso che volessi comprarne uno nuovo restituendo l'usato (il dispositivo)... la restituzione va fatta al distributore...chi è? eh?? il commerciante al dettaglio, il grossista o l'importatore?? tutti e tre distribuiscono...quale dei tre?? stai a vedere che è il corriere che fa le consegne. Ah...che sciocco...all'atto dell'acquisto...è sicuramente il supermercato... vorrei proprio provare a consegnarlo ad una di quelle commesse sceme e svampite, che hanno terminato la scuola dell'obbligo a calci in c*lo....ci sarà da ridere.  E poi..."la normativa vigente"...quale?? cerco con google "normativa vigente"?? E la normativa vigente prevede il ri-utilizzo delle cose?? sono soggetto a sanzioni se riutilizzo le cose senza smaltirle?? e se non smaltisco nulla, idealmente producendo zero rifiuti... devo pagare lo stesso lo smaltimento dei rifiuti?? Si, purtroppo si, la normativa vigente è stata scritta da dei dementi malati e vigenti...deficienti con tanto di diploma preso per miracolo.  

Nel frattempo mi devo sorbire una nauseante fragranza di vaniglia e caramello che ha saturato l'ambiente e mi fa venire mal di testa. Appena finisce la cera, non vedo l'ora, inizio a smontare il tutto per capire cosa c'è dentro e recuperare il led, così il natale posso arredare l'ufficio con l'albero geek tecnologico che fa tanto atmosfera... alla prossima. 

P.S. se domani è la fine del mondo sappiate che vi odio tutti, se non ci sarà... scherzavo.  Ripeto: se domani è la fine del mondo sappiate che vi odio tutti, se non ci sarà... scherzavo.

martedì 18 dicembre 2012

Ovovogio 2

Un altro "ovovogio fine 900" che ci lascia e smette di funzionare. Questo proviene dalla cucina, sottoposto a vapore e sbalzi di temperatura notevoli. Ha fatto il suo dovere per anni ed anni, senza sbagliare un secondo e mi sembrava brutto gettarlo fra i rifiuti, assieme al fratello della stanza accanto che per primo se ne è andato in silenzio. Per qualche giorno l'ho tenuto in ufficio, sino a quando, spinto dalla necessità, mi è venuta l'idea di come riutilizzarlo. Ho tolto la meccanica ed è diventato un praticissimo ed utile vassoio per portare il thè delle 5 accanto al PC che uso per lavoro. Un ottima idea. La base è solida con un buon bordo anti scivolamento che evita alle tazze di uscire quando lo si porta in giro. Bene, non avrò salvato il pianeta ma almeno ho tolto qualcosa ai nemici dell'ambiente che inceneriscono tutto quello che gli capita a tiro, avvelenando anche me. Ecco comunque cosa intendo per "riutilizzo delle cose".  Alla prossima.

P.S. il bruco esce dalla mela. ripeto: il bruco esce dalla mela.

martedì 11 dicembre 2012

La stampante che non funziona

Un cliente ha scoperto che la sua stampante a getto di inchiostro, per funzionare, ha bisogno delle cartucce e che queste, se sono installate, addirittura che devono necessariamente essere cariche di inchiostro, altrimenti la stampante non funziona.  Diceva che era rotta e che bisognava cambiarla con una nuova. 
UNANO di m*erda, ti meriti la visita di una schiera di commerciali pronti a venderti l'impossibile sino a prosciugarti il conto bancario già ridotto all'osso.... in giro di soldi ce ne sono pochi, in misura inversamente proporzionale agli sprechi di certi dementi ed alla loro ignoranza tecnologica. 

P.S. gomma liquida e ceralacca. Ripeto: gomma liquida e ceralacca.