martedì 9 ottobre 2007

insoluto inesigibile

Due anni fa il giudice del Tribunale presso il quale presto i miei servizi professionali, ha emesso un decreto di liquidazione di una parcella per una consulenza tecnica d'ufficio. Ad oggi, fra ingiunzioni, raccomandate, solleciti e indagini varie non sono riuscito a riscuotere le mie spettanze. L'imputato (uscito vittorioso dalla causa), dopo aver cambiato per tre volte residenza, sembrava un nullatenente. Dopo approfondite indagini scopro che lavora ma non riesco a scoprire dove (la privacy è spesso una scusa utilizzata per scaricare responsabilità). Riesco a scoprire la sua residenza e finalmente due mesi fa parte la richiesta all'ufficiale giudiziario. Sino a ieri il pubblico ufficiale (oberato di lavoro sembra) non ha ancora provveduto a compiere il suo dovere. Oggi, sorpresa, leggo nei giornali della sua "cattura" in seguito ad alcuni atti vandalici perpetrati la notte precedente. Scopro che il soggetto è accusato anche di abuso della professione e sostituzione di persona (false generalità). Le speranze di riscuotere si fanno sempre più flebili, per non dire nulle. Ora sicuramente perderà casa, lavoro, auto e... i miei cinquemila euro se ne vanno in fumo. Chi lo va a raccontare al fisco con i suoi studi di settore che ho perso tre mesi di lavoro senza guadagnare nulla? che faccio? mi adeguo o ci provo a contestare il pagamento di tasse su incassi mai avvenuti??. Lavorare per lo Stato e trovarselo contro non è una piacevole situazione. E lo scoperto di conto con cosa lo pago?
Vabbè, domani è un altro giorno....

Aggiornamento notizia Maggio 2008. Il debitore lo hanno trovato privo di vita in casa sua. Mi dispiace per lui. Il peso dei problemi era troppo grande da sopportare, per cui ha deciso di farla finita con un iniezione mortale. Provo pena ma non mi sento in colpa. Pago l'avvocato e pazienza. I soldi non sono tutto nella vita ma essere ricompensati per un lavoro svolto resta un diritto.

P.S. il merlo è nel nido. Ripeto: il merlo è nel nido.

domenica 30 settembre 2007

Driver stepper unipolare

Terminata la fase di progettazione di una scheda di comando per le fasi di un motore stepper unipolare (5 fili), meglio conosciuto come motore passo-passo. La cosa interessante è che tutta l'elettronica utilizzata proviene da materiale di recupero, dissaldato pazientemente da alimentatori, schede elettroniche, stampanti, lettori floppy, ovvero da tutto ciò che l'odierna cultura ci suggerisce di buttare.
Perchè? Ho la necessità di pilotare questi motori per far avanzare i rulli fusori di una stampante Laser ad una velocità regolabile, avanti ed indietro, con una buona coppia e senza complicarmi la vita con ponti ad H e PWM. I rulli fusori della stampante laser mi servono per produrre il trasferimento del toner dalla carta sulle basette ramate che devono essere incise (Produzione di circuiti stampati). In un secondo tempo voglio pilotare il carrello di una stampante a getto di inchiostro per stampare sui CD o sulle magliette....
Il circuito che ho progettato è in grado di pilotare motori passo passo sino a 12 volt di alimentazione con 5 Ampere di assorbimento. I quattro ingressi sono TTL compatibili, cioè pilotabili direttamente dall'uscita di un microprocessore tipo PIC16Fx, Atmel o simili, anche se per il pilotaggio userò la favolosa Fox Board della Acmesystems (azienda totalmente italiana www.acmesystems.it) equipaggiata da processore Etrax 100LX e dotata di sistema operativo Linux embedded (Kernel Full Linux ver 2.4.31 (default) o 2.6.15, completa di Server HTTP WEB, FTP, SSH, TELNET, Driver USB Pen driver, FTDI and PROLIFIC USB to Serial Converter,Open source SDK for Linux Systems, programmabile con C, C++, PHP, PYTHON), il tutto racchiuso in una schedina da 100X100mm. Una vera bomba.

La scelta mi permetterà di sperimentare infinite applicazioni pratiche, dall'apertura motorizzata delle tapparelle (comandabili anche via cellulare o in funzione di svariati parametri misurabili quali temperatura, luminosità ecc) al comando di una macchina CNC (CAM) a 4 / 6 assi. A scopo pratico propenderei per quest'ultima idea, anche se sono impaziente di realizzare a titolo sperimentale e didattico un braccio robotico.
Il circuito, originariamente l'avevo progettato con 4 Mosfet recuperati da alcuni alimentatori per PC. 2 IRF840 da 500V 8A e 2 11N60S5 da 600V 11A. Sfortunatamente 2 di questi (11N60S5) si sono rivelati guasti (uno in corto l'altro interrotto...morto).
In mancanza di altri Fet di pari potenza ho dovuto ripiegare su dei più comuni Transistor recuperati da una scheda di controllo di un vecchissimo sistema di pilotaggio a 2 assi di un macchinario preso in carico da una tipografia. 4 Tip33 da 100 volt 10 ampere a cui ho dovuto collegare alla base una resistenza da 1Kohm (che non c'era con i fet in quanto pilotati in tensione).

Per testare la presenza dei segnali in ingresso (cosa che si è rivelata utile) ho inserito un led rosso per ogni ingresso, protetto da una resistenza di limitazione da 1K.

Nessun condensatore, ma 4 diodi di ricircolo MR822 (Fast da 1 nano secondo) per ogni fase del motore.
Sono propenso a collegarci in parallelo un condensatore ceramico...magari quando proverò il circuito alla massima potenza.

Per ora ho proceduto solo con l'input manuale dei segnali (5Volt) e l'alimentazione a batteria (12Volt da una batteria recuperata da un UPS guasto) per verificare che tutto funzionasse. Mancano i dissipatori...devo frugare nella scatola ove li conservo gelosamente, sicuramente ne ho uno di adatto.

Il motore stepper utilizzato per i test:
1) Un vecchissimo motorino passo passo di un lettore floppy da 5 1/4 (all'epoca funzionavano a 12Volt), un Sankyo Japan MSHC200A62 da 1.8° per step e resistenza di avvolgimento da 72 ohm.

2) Un Mitsumi, QH4-4389 - M42SP-7P (angolo di step sconosciuto) e resistenza di avvolgimento da 21 ohm, proveniente da un modello di stampante abbastanza "recente" (Canon S600 credo). L'ho provato a 5Volt e si muove "a fatica", credo possa funzionare tranquillamente a 12V. Questo modello si presta con opportune modifiche a diventare uno stepper bipolare.
La sequenza dei fili da pilotare è importante per una corretta rotazione.
Motore 1) Sankyo: Giallo - Filo comune ai 4 avvolgimenti, poi in sequenza Bianco, Viola, Grigio, Marron. Per la rotazione inversa alimentare i 4 fili con la sequenza inversa

Motore 2)Mitsumi: Rosso - Filo comune ai 4 avvolgimenti, poi in sequenza arancio, marron, giallo, nero (alimentando con questa sequenza l'asse gira in senso orario)

Per il dimensionamento degli assorbimenti delle porte di ingresso, dato che la Fox eroga al massimo 40 mA per ogni GPIO (General Purpose I/O) mi sono tenuto ampiamente al di sotto (5mA) per evitare di distruggere il gioiello. Una prossima implementazione di progetto riguarderà la protezione opto isolata degli ingressi, non è difficile, ho già sperimentato la cosa e si può fare.
Per ora basta. Nei prossimi post gli sviluppi del progetto.

P.S. domani manca la corrente. Ripeto: domani manca la corrente

sabato 22 settembre 2007

Poste italiane

Da tempo le nostre Poste sono diventate "Banca". Da tempo ho con loro un conto Bancoposta, inizialmente aperto per sfruttare la possibilità di ottenere i bollettini prestampati di versamento. Dopo l'unilaterale decisione delle PPTT di negarmi la possibilità di intestare i bollettini premarcati con la mia ragione sociale (sono una ditta individuale), ho deciso comunque di tenere aperto il conto (non si sa mai) anche per evitare lungaggini burocratiche e code interminabili per la chiusura. In questi giorni ho ricevuto un avviso da Roma con oggetto "Saldo negativo del suo conto Bancoposta". Preoccupato di essere vittima di qualche truffa (il conto bancoposta è un conto che facilmente si presta ad operazioni off-topic) mi collego ad internet per verificare l'entità di tale scoperto, visto anche che nella comunicazione non si fa cenno all'importo. L'addebito automatico di tasse, balzelli, costi (di che se non ho movimenti?) ha prodotto automaticamente una voragine finanziaria di 0,49€, zerovirgolaquarantanove euri!!!
Consapevole che il conto Bancoposta "...non può presentare saldi negativi ossia non può andare in rosso" come specificato nella comunicazione, mi presento allo sportello per spedire un paccocelere e successivamente effettuare un versamento di due euro, che in rapporto allo scoperto rappresentano una cifra esagerata (e poi in tasca non avevo spicci).
Appena mi presento l'impiegata mi apostrofa con "...ti stavo per telefonare, ho ricevuto la segnalazione che hai il conto in rosso..." naturalmente ad alta voce in modo che tutti potessero sentire. Con tono altrettanto alto rispondo "...sono sotto di quarantanove centesimi, molto meno del costo della vostra lettera di avviso che mi è arrivata ieri!!!". Consegno il pacco in spedizione ed alla fine metto sul banco i due euro pianificati per il deposito. Noto in risposta un espressione stupita. L'impiegata inizia con dire ...
"...non puoi versare due euro..."
io: "...perchè?"
impiegata "ma daiii, dammi almeno 5 euro..."
io: "...contrattualmente ho l'obbligo di versare un importo minimo di 5 euro?..."
impiegata:"no... ma...2 euro è poco...se mi richiamano poi me la prendo con te..."
io: "se ti richiamano per questo dimmelo pure che scrivo alla direzione centrale delle poste.."
impiegata: "se vuoi possiamo concederti lo scoperto di conto..."
io:"...no grazie, sicuramente costerà uno sproposito e poi non è mia abitudine fare debiti con nessuno..."
impiegata: "..ma non puoi darmi i 5 euro che ti ho dato prima di resto??"
io: "voglio depositare 2 euro perchè non ho 49 centesimi sottomano... se vuoi torno più tardi dopo aver cambiato i due euro..."
impiegata: "...vabbè te li verso, ma poi se mi richiamano dirò che ti ho ampiamente avvisato di versare di più e che non puoi versare poco...."
io:"...se vuoi te lo metto per iscritto che hai insistito per farmi versare 5 euro..."
impiegata: " ...non ti faccio nemmeno la ricevuta, vai via...."
io: "grazie, questa si che è una banca seria e rispettabile....Buon lavoro"

Che dire? la conversazione si commenta da sola. Da tempo affermo che se Posteitaliane s.p.a. si concentrasse seriamente a recapitare le lettere a loro affidate (che non arrivano, se arrivano sono in ritardo mostruoso ed in condizioni pietose....) lasciando perdere il resto, probabilmente il servizio ne risentirebbe in modo positivo. Invece, grazie a dei manager dallo stipendio di giada, gli uffici postali si stanno trasformando in negozi di cancelleria ed articoli per ufficio (troppo cari), se ti serve una penna allo sportello ti invitano ad acquistarne una, se chiedi dei moduli per le raccomandate da preparare con calma in ufficio te li danno con il contagocce, ad ogni spedizione di un pacco ti viene proposto l'acquisto del Carnet di spedizioni (vantaggiosissimo??), e non per ultimo iniziano ad arrivare via mail le proposte commerciali.... Ma se mi avessero spedito l'avviso di scoperto via e-mail al posto di lettera e busta.... non era meglio anche per loro???
Manager di Posteitaliane s.p.a, andate a zappare la terra....
v

P.S. il sasso si è mosso. Ripeto: il sasso si è mosso