mercoledì 8 ottobre 2008

Pompa peristaltica (2a parte)

Devo riparare le pompe recuperate dal macchinario di ricarica delle cartucce ink-jet. Possono sempre servire per alcuni progetti che ho in mente e buttare non se ne parla proprio. Come si può vedere dalle foto, la plastica è frantumata, forse a causa delle vibrazioni, forse dall'uso "eccessivo"... credo comunque che la soluzione costruttiva adottata dal produttore presenti delle carenze nella scelta dei materiali. Forse un contenitore più "morbido" o più resistente alle sollecitazioni meccaniche non sarebbe stato male. Dai particolari si nota la semplicità costruttiva di una pompa peristaltica.
Un perno (che non si vede in quanto fa parte del gruppo moto-riduttore), fa girare un supporto di plastica che fa ruotare due rulli di teflon. I due rulli schiacciano progressivamente il tubo in silicone elastico, in modo che il fluido contenuto è costretto a seguire il movimento rotatorio. Due spinotti, alloggiano i tubi di mandata ed aspirazione, tenuti fermi da due ghiere di plastica che li fissano ermeticamente al gruppo pompa. Come si vede, bisogna ricostruire il corpo di supporto del rotore, con la creazione di un alloggiamento superiore, la cui funzione è quello di "tenere dritto" (in sede) il perno rotante. Per la costruzione del corpo circolare, contro cui il tubo viene schiacciato, non dovrei avere particolari problemi. Dispongo di una sega a tazza delle dimensioni che "ad occhio", da una prima analisi superficiale, dovrebbero essere giuste.
Prendo un pezzo di legno (massiccio e duro, no multistrato) dello spessore pari all'altezza interna del corpo pompa (20 millimetri), ci pratico il foro (40 millimetri) e scavo l'area che ospita il lato mandata ed aspirazione. Poi occorre creare i coperchi superiore ed inferiore, come stessimo creando una specie di "panino". Pensavo al plexyglass, che risulta essere facilmente lavorabile, magari quello spesso 4 millimetri o meno. Li fisso con delle viti autofilettanti da 2 o 3mm o passanti fermate con dei dadi (deciderò al momento) ed il gioco è fatto. Prevedo una difficoltà nell'allineare i fori di alloggiamento del perno centrale (diametro 4mm), per cui penso di creare con un CAD delle maschere stampate su carta da usare come guide di riferimento dopo averle incollate alle parti in lavorazione (ottimo trucchetto). E' necessario (indispensabile) che il foro del coperchio inferiore sia perfettamente allineato con l'alloggiamento del coperchio superiore ed il centro del corpo della pompa.
Altra difficoltà sta nella precisione dimensionale della parte in cui il tubo di diamtero esterno da 7mm deve essere schiacciato. Un diametro troppo stretto impedirà al perno di girare agevolmente, con rischio di rotture. Un diametro troppo largo impedirà l'avanzamento "in pressione" del fluido. Questa sarà la parte più critica, in quanto l'alloggiamento è determinato dal diametro della sega a tazza, senza possibilità di aggiustamenti se non con interventi manuali a colpi di dremel. Vedremo come andrà a finire. ciao

P.S. Dosare il mangime al minimo. Ripeto: Dosare il mangime al minimo

martedì 7 ottobre 2008

Pompa peristaltica (1a parte)


Nello smontaggio del macchinario descritto nel post "disassemblaggio selvaggio parte 2" sono entrato in possesso di un PLC "mitsubisci" (AL2-24MR-D). Vedrò di metterlo in funzione se trovo software e cavo di programmazione. Ma fra gli aggeggi recuperati, attualmente in fase di lavaggio dall'inchiostro, mi ritrovo per le mani tre pompe peristaltiche... Eh?? Periche??? Mi occupo di elettronica ed informatica e l'argomento pompe mi è nuovo. Conoscevo quelle a membrana, quelle a palette, quelle centrifughe..., ma queste non mi erano mai capitare per le mani.
La pompa peristaltica è un apparecchio che applica il principio della peristalsi, in base al quale la prevalenza al fluido trattato, viene impressa da una strozzatura che scorre lungo un tubo. La pompa è costituita da un rotore a cui sono applicati due o più rulli che ruotando, "schiacciano" il tubo e provocano l'avanzamento del fluido. I rulli sono fatti girare da un moto-riduttore (motore da 24 volts). La pompa peristaltica è per sua natura una pompa "pulsante", in quanto la portata non è costante sul singolo giro (il che la presta per eventuali dosaggi). Ricordo però di essermi imbattuto in qualcosa di simile. Le stampanti Epson, per "succhiare" l'inchiostro dalle cartucce durante il ciclo di pulizia, usano questo principio. Due rulli ed un tubicino contenuto in un contenitore circolare... geniale! Credo di aver tenuto qualche rullo ed i tubicini da qualche parte, così metto in cantiere l'idea di costruirmene una.
Nel mio caso, la cosa triste è che l'involucro in plastica è andato in frantumi su due pompe (plastichetta inadeguata), mentre la terza presenta dei crepi. La tenuta del liquido è all'interno del tubo schiacciato, per cui non dovrebbe fuoriuscire (controllerò che non sia andato anche quello visto che all'interno del macchinario c'era molto inchiostro fuoriuscito non si capisce da dove). Sto cercano di capire se con un pò di plexyglass , un trapano ed una pistola a caldo, riesco a ricostruire l'involucro senza rovinarmi le serate e rinviare le 1000 cose che sto portando avanti. Per ora, mi sa che metto da parte il tutto in attesa nasca la necessità... che già ce l'ho in mente. Mi è venuta voglia di distillare l'acqua con il sole. Non è difficile. Mi serve per rigenerare l'acqua distillata della macchina ad ultrasuoni che uso per lavare le cartucce. Ad ogni utilizzo l'acqua si sporca, mentre la vorrei sempre pulita (per ovvie ragioni). Quale miglior soluzione di distillarla senza impiegare energia elettrica o combustibili vari??. La pompa mi servirebbe poi per automatizzare il processo di riempimento della vasca principale del distillatore solare e svuotare l'acqua distillata prodotta (con dei sensori minimo massimo ovviamente, completi di allarmi vari...he he he...), ed ecco che entra in gioco il PLC che devo riuscire a rimettere in sesto, costa quasi 380 euro più iva e spese di trasporto, a cui aggiungere 80 euro per il software e una ventina per il cavo...sic!. Tasche vuote, conto in banca a zero..come faccio?? Mi manca cavo e programma... please help...

P.S. Il topo è morto di fame. Ripeto: Il topo è morto di fame.

domenica 5 ottobre 2008

Generare energia elettrica

Durante il giretto in bicicletta, mi sono soffermato a guardare un progetto in via di realizzazione. Una ruota a pale, in acciaio, posta su un corso d'acqua fra due muretti di sostegno in cemento. Lo scopo è quello di sfruttare il movimento dell'acqua per produrre la rotazione di un asse. L'asse viene fissato a quello di un alternatore in grado di generare energia elettrica. Con l'aggiunta di un pò di diavolerie elettriche, ed ecco che è possibile produrre energia elettrica, alla base di questa civiltà in declino. Questo lavoro sta per essere realizzato da un consorzio di comuni che, con il contributo di tutti, si occupa di mantenere la rete idrica di canali per l'irrigazione. Attorno al 1600, sino alla fine del 1800, la rete idrica era considerata come risorsa energetica e viaria, oltre ad essere indispensabile per la vita dei campi. I corsi d'acqua sono stati sostituiti da strade. L'elettricità invece ha sostituito l'energia meccanica prodotta dai mulini. L'agricoltura sta scomparendo per lasciare posto al cemento che sta scorrendo a fiumi, grazie ai palazzinari che hanno fatto vincere le elezioni ai loro burattini. Quindi, che cosa ci sta a fare un consorzio a mantenere dei corsi d'acqua il cui utilizzo sembra essere superato da questo "progresso" inarrestabile? Questo governo sta pensando di ridurre la presenza di consiglieri all'interno dei consorzi (per risparmiare). La scusa del risparmio è ridicola se si tiene conto che i consiglieri percepiscono un gettone di meno di 100 euro a riunione ed il consiglio si riunisce 2 volte l'anno... molto meno dello stipendio che paghiamo ai nostri dipendenti al governo. Quindi, per restare a galla, l'unica strada sembra quella di sfruttare i canali per la produzione di elettricità.
Lodevole l'iniziativa di pensare alla produzione dell'elettricità che verrà poi venduta all'enel. Enel vende ai consumatori a 100 e compra dai produttori a 50. Niente male per una società privatizzata vero?. Ma, se io sono un produttore, a chi posso vendere l'elettricità se non ad enel?? Posso venderla al mio vicino di casa? Sembra che sia vietato. E' chiaro che così non c'è possibilità di trattare un prezzo migliore per chi vende. Ed è chiaro che chi può produrre elettricità non solo non è incentivato (non c'è guadagno), ma è motivato solo dal risparmio che può ottenere per se stesso, senza pensare agli altri. Se produco energia in più, questa andrà sprecata, persa, inutilizzata... o venduta sottocosto. Proporre società che possano fare concorrenza ad enel, non è pazzesco ma solamente una proposta.. cosa temono gli azionisti enel..la concorrenza? Chi sono poi gli azionisti enel?? Sono forse dei privati che stanno al governo? Ad ogni modo, se il consorzio vuole sopravvivere, deve giocoforza assumersi il ruolo di produttore terzista di energia sottopagata. Il consorzio, alla fine, rappresenta gli interessi dei comuni, dei cittadini...riflettiamoci la prossima volta che andiamo a votare e riprendiamo il controllo di cose che sono nostre.

P.S. Aldo spinge e Piero tira. Ripeto: Aldo spinge e Piero tira.

flash bike trip (2)



La temperatura esterna non è proprio delle più piacevoli... forse non sono molto in forma, ma un giretto me lo sono fatto, come promesso, per distrarmi e rilassarmi un pò. Ho visitato una centrale idroelettrica, per capire come produrre energia dalla natura, senza inquinamento, solo con il movimento dell'acqua. Un dislivello di soli 4 metri e si possono produrre 700KWh, quanto basta per 230 famiglie. Di corsi d'acqua ce ne sono in questo povero paese. Molti sono stati intubati, molti nascosti, altri inaccessibili (da quando l'acqua è diventata un servizio a pagamento ai privati). Ogni città, ogni paese è nato attorno ai fiumi ed ai corsi d'acqua. L'acqua era usata per far muovere i macchinari di molti opifici. L'acqua era anche una via di comunicazione e trasporto, silenziosa, ecologica, benefica per il clima. Quali ignoranti in nome del progresso la stanno rendendo inutilizzabile? Vorrei che tutti riflettessero su questo. L'acqua è vita. Chi si permette di venderci la nostra vita?

P.S. Liberare i cani. Ripeto: Liberare i cani.