lunedì 8 settembre 2008

Batterie (fase 2)

Come promesso, riporto qui i risultati dei tentativi di ricarica delle batterie alcaline che, da come ci dicono, non possono essere ricaricate. Dalle raccomandazioni riportate nell'involucro si legge "NON RICARICARE". Tentazione ghiotta quella di disubbidire e tentare nuove sperimentazioni che sono poi alla base di ogni scoperta. Incoraggiato da alcuni articoli d'oltreoceano, dove sembra che invece la cosa sia fattibile, ho riesumato un vecchissimo caricabatterie acquistato quasi 20 anni fa con la raccomandazione del bassotto di turno che, lo ricordo ancora, mi disse "...guarda che non le ricarica ma ne allunga un pò la durata...". Prendo quindi delle pile scariche dal contenitore che utilizzo per accumularle e che periodicamente svuoto negli appositi bidoncini per un corretto smaltimento.
Facendo fede al mio principio che "nulla va buttato", l'aggeggio torna utile per l'esperimento che segue.
METODO:
  • Misuro la tensione delle alcaline prima della ricarica.
  • Inserisco le batterie scariche nel caricabattterie
  • Le lascio inserite nell'apparecchio per un tempo variabile dalle 3 alle 12 ore circa.
  • Provo con marche diverse per verificare se qualche produttore è più "affidabile" .
  • Al termine misuro immediatamente la tensione ai capi di ciascuna batteria.
Per una prova ancora più esaustiva, utilizzo anche un moderno caricabatteria (Varta) a carica "lenta", normalmente utilizzato per le batterie Ni-mh (nikel-metalidrato?).
Dalle osservazioni effettuate, annoto quanto segue:
  • Due delle 4 batterie AAA inserite nel caricabatteria moderno, hanno presentato una fuoriuscita di un liquido nero, mentre per le altre due e tutte quelle provate con il caricabatteria vintage nessun problema di perdite strane.
  • Solo alcune batterie di tipo AA al termine della carica hanno evidenziato un leggerissimo aumento della temperatura (non misurata), mentre le altre sono rimaste fredde.
  • La tensione di carica misurata a vuoto nel caricabatteria vintage si attesta sui 5,2 volts.
  • La tensione di carica misurata si attesta su 1,49 volts, misurata con batterie inserite altrimenti l'apparecchio non si accende automaticamente.
  • Il tempo di ricarica automatico deciso dal caricabatterie moderno si è attestato sulle 12 ore esatte.
La domanda che mi sono posto durante l'attesa è: il metodo è attendibile? Ho tentato di ricaricare 12 batterie alcaline. Poche come base statistica??. E' sufficiente una misurazione della tensione al termine della ricarica? Decido quindi di effettuare una misurazione aggiuntiva il giorno dopo la ricarica, per verificare se la pila "tiene" o se l'effetto è solo temporaneo.
Risultati immediati:
  • tipo AA Kodak, T.ric 3h54min Vin 1,2V Vfinale 1,32V
  • tipo AA Duracell T.ric.3h54min V.in 0,8V Vfinale 1,32V
  • tipo AA Panasonic T.ric.5h45min V.in 0,41V Vfinale 1,48V
  • tipo AA Panasonic T.ric.5h45min V.in 0,81V Vfinale 1,44V
  • tipo AA Energizer T.ric.14h00min V.in 0,92V Vfinale 1,3V
  • tipo AADuracell T.ric.14h00min V.in 0,82V Vfinale 1,36V
  • tipo AA Coop T.ric.11h30min V.in 0,8V Vfinale 1,50V
  • tipo AA Coop T.ric.11h30min V.in 1,0V Vfinale 1,55V
  • *tipo AAA Duracell T.ric 12h00min V.in 1,14 V.finale 1,45V
  • tipo AAA Maxell T.ric 12h00min V.in 0,9 V.finale 1,6V
  • tipo AAA Selex T.ric 12h00min V.in 1,2 V.finale 1,48
  • *tipo AAA Selex T.ric 12h00min V.in 1,2 V.finale 1,53V

Sembra, dalle misurazioni effettuate che effettivamente una ricarica sia possibile. ancora dubbioso lascio riposare le pile per un giorno ed effettuo nuovamente le misurazioni con un tester 2 volt fondoscala.
Tensione dopo 24 ore circa
  • tipo AA Kodak Vin 1,2V Vfinale 1,258V
  • tipo AA Duracell V.in 0,8V Vfinale 1,19V
  • tipo AA Panasonic V.in 0,41V Vfinale 0,841V
  • tipo AA Panasonic V.in 0,81V Vfinale 0,848V
  • tipo AA Energizer V.in 0,92V Vfinale 1,332V
  • tipo AADuracell V.in 0,82V Vfinale 1,36V
  • tipo AA Coop V.in 0,8V Vfinale 1,362V
  • tipo AA Coop V.in 1,0V Vfinale 1,394V
  • *tipo AAA Duracell V.in 1,14 V.finale 1,445V
  • tipo AAA Maxell V.in 0,9 V.finale 1,187V
  • tipo AAA Selex V.in 1,2 V.finale 1,437
  • *tipo AAA Selex V.in 1,2 V.finale 1,226V

* pila con leggera perdita di liquido a fine ricarica

OSSERVAZIONI:
  • La tensione di carica al termine del ciclo di ricarica appare superiore alla tensione iniziale prima del ciclo di ricarica
  • La tensione misurata "a caldo" è superiore alla tensione rilevata dopo 24 ore in stanby
  • La tensione misurata dopo il periodo di stadby è comunque superiore alla tensione iniziale misurata prima del ciclo di ricarica.
  • Le duracell sembrano essere maggiormente soggette a mantenere la tensione raggiunta alla fine del ciclo di ricarica
  • I valori raggiunti non sembrano significativi per poter affermare che è possibile una ricarica efficace.
  • I valori misurati possono confermare "l'allungamento della durata" citata dal venditore del caricabatteria vintage
Quindi si può dire che le batterie alcaline possono essere ricaricate?? NI. Manca la prova effettiva "sul campo". Una pila alcalina così "ricaricata" può essere utilizzata sotto carico ed in un certo senso "garantire" una durata decente? Lo proverò nel lettore mp3 per verificare se si riesce a spremere ancora un pò di energia da queste pile usa e getta. Certo è che se si tenta di ricaricare una pila alcalina senza utilizzare un caricabatteria con limitazione e regolazione della corrente di carica, si rischia davvero di fare danni. Se mi avanza tempo, proverò a sperimentare cosa accade sottoponendole a tensioni inverse e correnti più elevate, ovviamente con tutte le precauzioni del caso. Don't try this at home. Ciao

P.S. Svuotare e pulire le celle. Ripeto: Svuotare e pulire le celle.

Aggiornamento: il lettore mp3 che si vede nell'ultima foto, smette di funzionare quando la tensione della batteria AAA scende al valore di 1,2 volts. Sono in corso prove con un altro lettore, meno esoso di energia.

sabato 6 settembre 2008

Oculare illuminato per PCB (parte 1)

Da un giro in discarica, all'ecocentro, dove un'azienda ci costringe a consegnare a nostre spese i rifiuti che si rifiuta di ritirare anche se paghiamo una salatissima bolletta, ho intercettato una signora con in mano un proiettore di diapositive. "Scusi signora... ma lo butta?"... domanda idiota, mica era lì per fargli prendere un pò d'aria... Senza esitare me lo porge sorridendo "Tenga.". Appena rientrato in laboratorio, inizio subito a smontarlo. Chissenefrega se funziona. Devo aprirlo che un proiettore a pezzi mi manca proprio. Ho recuperato trasformatore, lampadine, ventola e... lenti. Una in particolare. Quella mobile che sta all'esterno e serve per la messa a fuoco. E' ottima per ispezionare i PCB, i circuiti stampati, per ingrandire le sigle degli integrati e dei microcomponenti SMD. Ha un solo difetto. Il fuoco si trova proprio in prossimità del bordo esterno (distanza focale 85mm, pari all'altezza del monocolo), per cui occorre appoggiare la lente sul piano da ispezionare per vedere nitido. Solo che il corpo del monocolo oscura la parte da ispezionare. Fino ad oggi ho usato le lenti recuperate dagli scanner ma sono troppo piccole ed occorre trovare la distanza giusta per mettere a fuoco. Mi risulta che ce ne siano di adatte dentro i foto copiatori, ma quello che sto tenendo d'occhio giace ancora presso il laboratorio di un cretino che spera ancora di ripararlo (e quando ci riuscirà useremo tutti il teletrasporto). Ho recuperato in passato anche una lente di fresnel, ma non è adatta in quanto distorce le immagini sui bordi.
Ho deciso allora, visto che è un attrezzo che uso spessissimo, di illuminare l'interno dell'oculare e sono in fase di "progettazione". Tre led bianchi in serie con una pila da 9 volts e non ho bisogno di nessuna resistenza di caduta. Sto pensando di praticare tre fori inclinati verso il centro della lente. Devo pensare invece ad alloggiare la batteria e trovare un tubo di diametro sufficiente per coprire i collegamenti (potrei usare nastro isolante peggiorando però l'aspetto del pezzo. Vorrei dare al tutto un aspetto "professionale", che non sembri assemblato alla bell'è meglio. Troverò una soluzione. Dimenticavo, mi servirà anche un microswitch a pulsante, ne ho un infinità, devo solo scegliere quello che meglio si adatta. Se la soluzione a pila da nove volts risulterà troppo ingombrante, posso optare per una pila a bottone scarica ed al circuito per elevare la tensione (vedi schema già pubblicato nei post precedenti "Led blu a 0,3 volts"). Così il tutto sarà più leggero e meno ingombrante. OK. si inizia col recuperare i componenti, si passa a sperimentare e... vedremo come verrà. Ciao

P.S. Luci blu tra saturno ed giove. Ripeto: Luci blu tra saturno ed giove.

Ultim'ora

Notiziona che non interessa a nessuno, ma il blog è mio e ci scrivo quello che mi pare. Stasera, come d'abitudine sono uscito per il consueto caffè serale al solito bar... tempo fa, alla categoria maleducazione, avevo parlato di una cicciona rompiscatole incontrata alle poste... beh... adesso fa la cameriera al bar che frequento e... sarò un bastardo ma mi sa che non durerà a lungo. La vendetta è un piatto che va gustato freddo ed a me il caffè piace "shekerato". Intanto la cicciona è brutta come il peccato, non è colpa sua ma se a questo aggiungiamo che non sorride neanche a sorridergli allora non è adatta a stare dietro ad un banco. Poi è lenta, lenta, lenta troppo lenta e questo non va bene. Ed inoltre è scorbutica, non ci sa fare con la gente, risponde male ed è antipatica. Mi sa che non dura e per farla durare meno penserò a seminare zizzania fra gli avventori. Và che merda che sono, ma la maleducazione non la perdono, l'arroganza tantomeno e i prepotenti menefreghisti devono skiattare. Sta cicciona deve sparire dal mio bar. ci vado per rilassarmi, non per vedere una con la faccia da cane, un pitbull davvero che alla sua età ancora non ha trovato un topo che se la trombi. Stavolta tocca a me fare la faccia di merda, testina. Preparati a mettere annunci sui giornali, che se ti trovo a lavorare da qualche altra parte ti sistemo io, brutta maledetta cicciona ignorante... vaffanchiulo

P.S. Domani si vendemmia il podere sud. Ripeto: Domani si vendemmia il podere sud.

maleducati

...e pure menefreghisti. Stamane, consueto giro in bici per prendere una boccata d'aria. al rientro, una scena da non credere. In centro al paese, su un rettilineo che sbocca su una rotonda costruita per soddisfare le esigenze di una banca, un auto in mezzo alla strada. In mezzo alla corsia una donna sta parlando con la conducente. dietro una fila di 4 macchine e due furgoni. Penso ad un incidente,a qualcosa di grave da giustificare il blocco del traffico. supero la fila sulla destra e mi avvicino con circospezione. non volevo crederci ma le due "signore" stavano chiacchierando allegramente del più e del meno. Si stavano spensieratamente occupando dei loro chiacchiericci incuranti degli altri, di chi magari usa l'auto per lavoro o di chi magari è pagato un tot a consegna... Mi era venuto l'impulso di scendere, chiedere in prestito il crik dell'auto e menarle di brutto, ma ho preferito lasciar perdere appena dalla fila qualcuno si è spazientito ed ha iniziato a dare dei colpetti al clacson, subito imitato dagli altri e dalle auto che nel frattempo si erano accodate. Allo strombazzare, come avranno reagito le "signore"?? avranno compreso che stavano rompendo i c*glioni?? Macchè. Quella in auto sento che dice.."...cos'hanno da rompere sti qua??..". Capito?? sono sempre gli altri a rompere le balle. Nel giornale di ieri era riportata la notizia di un signore che ha bloccato con l'auto una via del centro di un paese poco distante da qui. Motivo? era sceso per fare shopping in un negozio poco lontano da lì. Devo proprio essermi perso qualche puntata. E' vero allora che è diventata una consuetudine farsi gli affari propri in funzione del disagio causato agli altri. E' la terza volta in tre giorni che lo noto. Vorrei una società, migliore. Mi sto adoperando attivamente perchè lo diventi ma mi sa che sono rimasto solo. Per favore...aiutatemi!!!

P.S. Impastare la farina ed aggiungere latte. Ripeto: Impastare la farina ed aggiungere latte.