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giovedì 26 luglio 2018

I peli sulla lingua

cit:"In Giappone quando una persona entra nella fascia dei 60 anni (Ji Jun, 耳順),  viene particolarmente festeggiata. Si conclude una fase importante della vita e se ne inizia un'altra altrettanto importante.
Durante questa seconda fase, però, chi la attraversa, ha un diritto inalienabile in più: "l'ordine dell'orecchio", cioè diventa un buon ascoltatore ma, soprattutto, può parlare liberamente di tutto poiché l'esperienza gli ha dato la saggezza e le conoscenze adeguate..."

Già, così si spiegano gli sproloqui di quel "gionalista" e di tutta una pletora di personaggi "mediatici" o "social". Certo è che se l'esperienza trascorsa è negativa, parziale, soggettiva tanto da fossilizzare la persona, vittima di una conoscenza distorta da una mente elementare in misura tale da non permettere che si muti in saggezza, ecco, allora si può tranquillamente parlare di

rincoglionimento

E di sessantenni rincoglioniti che parlano a caxo convinti che i loro deliri siano perle di saggezza ce nè a iosa, troppi. 

Ecco, se in giappone può funzionare, dove i dirigenti che sbagliano chiedono scusa pubblicamente e si dimettono, da voi in itaglia no, funziona diversamente.

Il rincoglionimento over sessanta è premiato e fare carriera è scontato, quasi un riconoscimento al merito. E più grosse le sparano, più carriera fanno, ma di ascoltare nemmeno a parlarne. Non siete il giappone dei samurai e dell'onore. Siete vecchi e pure rincoglioniti, guidati dalle informazioni distorte e manipolate, governati dalla corruzione, condizionati dai disvalori e dai cattivi esempi. La vera saggezza ormai è scomparsa e soprattutto ahimè disprezzata. Alla prossima.

P.S. il bruco è verde e mangia la mela. Ripeto: il bruco è verde e mangia la mela.

venerdì 20 luglio 2018

Consumo obbligatorio

Qualche giorno fa mi è arrivato un messaggio dal mio operatore di telefonia mobile, la TIM, quello del demente che balla spensierato mentre noi continuiamo a pagare per un servizio che scompare (zero tacche) non appena arriva una nuvoletta in cielo. 
Il messaggio è chiarissimo, in perfetto stile ricattatorio:

Ti informiamo che il servizio di telefonia mobile associato al tuo numero è in scadenza, in assenza di una ricarica effettuata entro il 11/08/2018 verrà sospeso al traffico uscente. info40916.

Oibhò, poffarbacco, che è questa novità? Sapevo che se si lascia la sim "spenta" il numero viene disabilitato e poi rivenduto a qualcun'altro. Posso comprendere il motivo dovuto alle numerazioni limitate concesse ad ogni operatore che si sa deve massimizzare i profitti ed accontentare gli azionisti mettendo all'ultimo posto quelli che pagano. Ma sta storia dell'obbligo di ricarica per mè è una novità. devo pagare per telefonare, d'accordo. Ma devo continuare a pagare anche se non telefono. Ma allora che prepagata è? a me sembra un abbonamento annuale se devo pagare comunque. Ho un credito di più di 50 euro e ne devo aggiungere altri 20 (taglio minimo concesso) altrimenti non potrò più chiamare. Allora, un paio di considerazioni: 
  • Io pago quando chiamo, ok
  • ho 50 euri di credito
  • posso chiamare quando mi pare perchè il credito c'è
  • Chiamo poco, ovvero quasi mai
Sembra che questo non basti. Bisogna pagare in ogni caso che si chiami o no, sei obbligato altrimenti ti impediscono di chiamare. Se fossi certo che sono comunque garantite a vita le chiamate in entrata, magari un pensierino ce lo faccio...ma per il credito depositato? quello resta lì a loro disposizione per i loro bilanci? in pratica se non pago mi si minaccia come risultato di non poter utilizzare il credito accumulato! Non sono un esperto di diritto ma a me sta cosa mi pare una benemerita STRONZATA, degna dei peggior ladri attualmente ricercati.  
Ho il numero non ricordo più da quanti anni, da sempre posso dire. Ho sempre avuto una prepagata, pago quello che consumo e niente di più, senza canoni mensili. Non mi risulta alcuna comunicazione di modifica unilaterale delle condizioni contrattuali. L'imposizione arriva d'ufficio, senza preavviso, senza possibilità di negoziazione o di recesso, a cose fatte. Non mi pare giusto, dovrò rifarmi in qualche modo, non so come, ma in qualche modo dovrò farmi valere. E dato che mi trovo all'angolo senza possibilità di uscita, credo mi vedrò legittimamente costretto a fare come fa un animale messo all'angolo senza via di fuga e sotto minaccia... attacca e morde come unica, ultima, disperata e vana possibilità (e credetemi lo fa anche il più mite degli animali indipendentemente dalla taglia dell'aggressore). 

Se questo è il ringraziamento per anni di "fedeltà", allora le conclusioni nei confronti di TIM non possono essere diverse da quelle che si potrebbe avere nei confronti dei peggiori delinquenti aguzzini, avidi e prepotenti. Affanchiulo!

P.S. la termite rosicchia il tronco. Ripeto: la termite rosicchia il tronco.

lunedì 9 luglio 2018

Obsolescenza della SIM

Qualche giorno fa mi è arrivato un messaggio da parte del mio fornitore di telefonia mobile, TIM: 
Gentile cliente, la tua SIM è obsoleta e non supporta tutti i servizi TIM. Vai in un negozio TIM per sostituirla. Il costo di 15€ per il cambio SIM ti sarà rimborsato automaticamente entro 24 ore. Inoltre avrai anche gratis un mese di chiamate illimitate verso tutti senza vincoli o rinnovi alla scadenza.

OK, grazie per l'avviso franco, diretto, privo di tanti fronzoli. Data l'ambiguità del messaggio, deciso di recarmi presso un centro TIM per maggiori informazioni... su "tutti i servizi TIM"??.

Entro nel corner TIM ed attendo pazientemente che il commesso finisca di chiacchierare del più e del meno con una coppia neonato munita che se ne sta appoggiata al bancone nemmeno stessero aspettando il mojito in spiaggia. 
5 minuti e tocca a me. Faccio vedere il messaggio ed il commesso mi chiede..."devi cambiare il telefono?" Eh? che c'entra l'apparecchio! mi si dice che devo cambiare SIM, non tutto il telefono... Rispondo che prima o poi dovrò farlo e mi sento richiedere..."Entro quando?" Rispondo "Boh... quando cadrà a pezzi e la batteria muore del tutto...". 
"Allora non serve che cambi la SIM, quella che hai funziona lo stesso".
Faccio notare che ultimamente il telefono non prende il segnale SIM e quando lo prende lo prende malissimo, facendo vedere zero tacche nella SIM TIM.
Il guru mi dice "Eh, qui dentro i sicuro il segnale non lo prendi"... penso dentro di me..."ma allora sei proprio un deficiente! Ho uno smartphone dual SIM, l'altra è Iliad e prende tutte le tacche quando la tua non risce nemmeno a collegarsi alla cella".
Lascio perdere, non ho voglia di confontarmi con questo luminare. Chiedo ancora, "cosa serve per fare il cambio?", "Documento di identità e tessera sanitaria". "E per la rubrica nella SIM?" "Devi salvarla sul telefono se ti lascia farlo..." (manco avessi uno star-tac degli anni 80) "....oppure devi usare un computer..."...poffarbacco, addirittura?
L'irritazione inizia a salire a livelli preoccupanti, lascio stare e soffoco l'impulso di prenderlo per il cravattino e fargli provare una tempesta di schiaffi. Trovo la pacatezza di dirgli "Allora vado a salvare i dati e poi di sicuro torno da te, grazie per l'assistenza" penando dentro di me "...a mai più arrivederci"... 
Ora dovrò cercarmi un altro TIM corner, con un commesso meno scorbutico, con l'idea di portare il numero ad un altro operatore. 
Resta comunque la constatazione sull'operazione proposta. Come mai devo anticipare 15 euro se poi me li rimborsano immediatamente? Non era più semplice se ce li mettevano loro direttamente? Stanno raccattando le briciole? do sta l'inchiulata? (che con TIM non sarebbe una sorpresa) e poi... un mese di chiamate illimitate senza vincoli... perchè, ora, che vincoli ho? e poi no grazie, da anni non chiamo più con il vostro numero, ho una prepagata che non devo rinnovare ogni mese, pago solo quello che consumo e quindi consumo poco. Fanchiulo. 

P.S le pere cotte sono per la colazione. Ripeto: le pere cotte sono per la colazione.

venerdì 6 luglio 2018

Delusione professionale

Dopo aver impegnato l'anima per un incarico professionale davvero "difficile", ovvero prendere la difesa come consulente tecnico di parte di un imputato con i suoi sacrosanti diritti in una causa disperata, dopo aver anticipato le spese per trasferte, pernottamenti fuori sede, benzina e pasti frugali (pure frettolosi), dopo aver ricevuto i complimenti dagli avvocati di parte civile, dall'investigatore della polizia postale, dal pubblico ministero ed anche dal giudice per l'ottimo intervento in udienza (un ora di discussione che nemmeno una discussione di una tesi di laurea), dopo ore ed ore di preparazione, ricerche in rete, studio di leggi e sentenze, studio di manuali, prove e simulazioni tecniche, riunioni con avvocati e Colleghi... dopo averci messo davvero l'anima... la mazzata: il cliente contesta l'avviso di fattura, con le scuse più assurde. Complice anche la scarsa conoscenza della lingua e grammatica italiana, si inerpica con delle contestazioni corredate di termini offensivi, denigratori, che sminuiscono la professionalità e la offendono profondamente... niente da fare, si aspettava di spendere due mentre il conto è dodici... Grazie davvero. 
Più che una delusione professionale è una delusione "sociale", ovvero constatare quale sia la percezione del valore di una prestazione professionale a dir poco eccellente, da parte di chi per principio crede di comandare avendo i cordoni della borsa e valuta tutto in base al "costo". Rispetto per gli altri = ZERO! 
La motivazione principale della contestazione è "Non me l'aspettavo". Embè? mica è colpa mia se non sai fare i conti. Sapevi la tariffa giornaliera, sapevi il tempo necessario... due più due lo sai fare? 
Sembra un pò come quei furboni che al ristorante, a fine pasto, dopo essersi scolati un paio di bottiglie si lamentano che il vino sapeva di tappo ed iniziano la trattativa per ridurre il conto... manco al mercato del pesce.
Chi si ricorda quando con mille lire si comperara un cono gelato con tre palline? Ecco, se oggi si va in gelateria e si pretende un gelato due gusti con 50 centesimi di euro, come minimo si viene buttati fuori a calci nel sedere, BARBONE! mentre nella migliore delle ipotesi, con quella cifra, si ottiene un cucchiaino di assaggio.
Ma forse dovrei fare anch'io come altri... vuoi spendere poco?, vuoi un cono gelato tre gusti da 50 cent?? ok, no problem, avrai il corrispettivo di 50 cent in gelato, tanto in galera ci vai tu, mica io. 
Vaffanchiulo, questa me la paghi. 

P.S. Gli str°nzi galleggiano. Ripeto: Gli str°nzi galleggiano.

venerdì 16 marzo 2018

Mediacom Smartbook 13 (M-SB130)

Le vicende che precedono l'arrivo di questo attrezzo nelle mie mani, saranno materia di trattazione futura (forse).  Per il momento... statene lontani come si farebbe con una malattia rara priva di cure. NON COMPERARE lo Smartbook 13 (M-SB130) Mediacom (per gli altri non so, ma si fa presto ad intuire come comportarsi). Non cadere nel miraggio indotto dalla pubblicità di questo prodotto: leggero, consuma poco, è silenzioso, ha winzozz 10, ideale per portarlo in giro... m*rda! Non è tutto oro quello che luccica. Io l'ho avuto gratis da uno che lo ha buttato ancora in garanzia dopo solo una settimana d'uso (chiedetevi perchè, dai...).
Per ora, un assaggio: assistenza tecnica esternalizzata, truffaldina, silente, inerte, inattiva, inutile, inefficace... per non parlare del produttore che risponde alle richieste via e-mail senza leggere i rilievi e senza considerazione alcuna per i propri clienti (risposte a cazzo preconfezionate).
Dopo l'acquisto (incauto) si è totalmente alla mercè di sè stessi. Al primo problema tecnico, si è alla mercè di improbabili centri di "assistenza", non si sa come siano stati "selezionati" o scelti in base a quali criteri, visto che non rispondono nemmeno alle richieste di preventivo. Fosse solo questo. Alcuni centri di "assistenza" non hanno un numero di telefono e nemmeno pubblicata una mail alla quale scrivere. Solo una form di inserimento dati che non funziona (pulsante di invio disabilitato). Di sicuro, si trovano in rete delle recensioni feroci, da querela. Con google maps si vede un capannone anonimo, in mezzo ai campi, privo di insegne... mooolto sospetto. Chi ci sia dietro non è dato sapere ma approfondendo le indagini le sorprese non mancano.
Per non parlare della comunicazione con i clienti... si nota che siamo considerati come un branco di deficienti, ignoranti, rompiscatole, portatori di richieste assurde. Per non parlare dei centri di "assistenza" indipendenti (in realtà ne ho parlato http://sfogobenefico.blogspot.it/2018/03/informatici-peracottari.html). Chiedere delle specifiche tecniche nemmeno a provarci, manco fosse un segreto di stato.
Ma l'azienda "produttrice" che colpe ha? Produttrice? come definire chi ordina la produzione in cina, delega a terzi la vendita, delega a terzi la manutenzione erogando un assistenza di primo livello praticamente a livello elementare? Chi vuole calcolare i margini di guadagno in condizioni simili? E cosa siamo noi, un branco di polli da spennare e prendere per il chiulo?? 
Ecco, anche per questi motivi, soprattutto per questi... FATWA!!!!! mai più in casa mia e vaffanchiulo per sempre!. #sapevatelo: Mediacom Mmartbook 130 = prodotto usa e getta al primo problema (e di problemi non ne ha pochi). 

P.S. il merlo ha cinguettato, la mucca è gravida. Ripeto: il merlo ha cinguettato, la mucca è gravida.

lunedì 11 settembre 2017

Il delirio di un operatore ecologico

Per pagare l'affitto quando vengo in itaglia e far fronte agli insoluti che solo nel vostro paese sono all'ordine del giorno, sono "costretto" a fare qualche lavoretto extra. Oggi mi sono recato alla discarica (l'ecocentro come qualcuno lo vuole chiamare).  Di quel luogo maledetto ne ho già parlato ampiamente così come il delirio di certi operatori assunti per volontà politica più che per meriti.
Avevo la necessità di scaricare del ciarpame e, memore di indicazioni passate, mi sono avvicinato con l'auto vicino al vascone dove confluiscono gli "ingombranti civili". Con "ingombrante civile"  si definisce tutto quel rifiuto composito che necessita di particolari trattamenti per il riciclo, ovvero materiale molto distante dalle "materie prime" facilmente riciclabili (almeno per la maledetta municipalizzata). 
Purtroppo accanto al vascone c'era il mega luminare del riciclo, un tipo che ha finito la quinta elementare a calci nel culo ai tempi della montessori e per questo promosso ovviamente a capo area. Inizio a buttare dei manici di scopa metallici e plastificati. L'omino intento a parlare di Lega e Salvini  con un altro luminare della politichetta spiccia dei vostri paesotti, con la conda dell'occhio mi vede e immediatamente parte con un cazziatone pubblico ad alta voce. I manici di scopa metallici vanno nella vasca dei metalli... oops... conoscendo la mega intelligenza di questo blasonato dotto esperto professorone, gli mostro un altro manico di scopa, sta volta di plastica, piegato in tre.... "Metallo!!" mi sento apostrofare con tono da facocero incazzato. Resto interdetto e replico: "Caro signore, la cosa mi perplime alquanto. Per quale arcano motivo la plastica va nel metallo?" "Metallo!!" mi sento rispondere senza possibilità di replica. Porgo allora il manufatto, rischiando l'aggressione fisica, ed attendo che il professore faccia un analisi scientifica per poi sentirmi dire..."Buttalo qui!". Obbedisco, non senza un sorrisetto che deve averlo fatto imbestialire interiormente non poco. Ho già raccontato in passato la bizzarra interpretazione che viene fatta da certi operatori ignoranti. Fatta questa premessa, butto tre ombrelli (uno arrugginito)  senza tela, i quali, ancor prima di toccare il fondo della vasca, vengono accompagnati da un urlo "Noooo.... METALLO!!". Resto davvero basito. sono sicuro che gli ombrelli vanno in questa vasca, non nel metallo e ne sono certissimo. Chiedo spiegazioni al dotto luminare il quale mi spiega che se gli ombrelli hanno il telo non sono riciclabili e vanno negli ingombranti civili, mentre se provvediamo noi a togliere il telo, vanno nei metalli. Stranissimo. Se si viene pizzicati a buttare nei metalli oggetti con inserti in plastica si viene prontamente ripresi, cazziati e messi alla gogna, con invito nemmeno tanto cortese di buttare nell'ingombrante civile. Mi risulta che gli ombrelli senza telo hanno ancora il manico di plastica... per cui... 
Lascio cadere l'argomento ma mi viene in mente di aver pagato da poco il servizio di smaltimento rifiuti... non sapevo che toccava a noi separare ai minimi termini gli oggetti ed a loro raccogliere il tutto solo se in forma il più possibile vicina alle materie prime. Decido da buon pacifista di non proseguire, per non innescare una vera zuffa a colpi di bidoni di vernice tossica stoccati lì accanto. Tocca a dei pannelli di cartone impermeabilizzato... il luminare ormai in cerca di rivincita per la figuraccia rimediata col manico di scopa o di una rissa, si avvicina ed inizia a periziare i pannelli.... "Catrame!" sentenzia alla fine. Ha deciso che è catrame e non c'è nulla da fare... il cartone è nero per cui deve essere catrame per forza!! Niente da fare.... rifiuto speciale, devo portarlo da chi li tratta e pagare ovviamente. E non c'è verso di farlo ragionare! si rifiuta di prendere in carico il rifiuto. Ora, dico io, se ti pago ti arrangi tu a portare dove serve i rifiuti prodotti dai privati, non dovresti rifiutarti in base a soggettive idee prese in mancanza della benchè minima preparazione tecnica. 
Termino di buttare dei vasi di plastica che non va nella plastica e me ne ritorno a casa con il mio rifiuto speciale in simil-catrame. 
Pur deprecando decisamente la folle pratica di abbandono dei rifiuti, capisco perchè qualcuno lo fa. Girano un pò parecchio i c*glioni pagare profumatamente una municipalizzata skizzinosa e choosy, di dover pre-trattare i rifiuti nonostante delle tariffe esose e per dei servizi mai all'altezza di un paese civile, di sentirsi alitare sul collo quando vengono a ficcare non solo il naso dentro l'auto per frugare ed ispezionare cosa stiamo buttando. Se si lamentano che certi rifiuti finiscono nei posti sbagliati è spesso colpa di certi operatori ignoranti e raccomandati.  Se poi si lamentano se qualcuno scarica i vasi in terracotta in strada è perchè non è più possibile farlo al centro di raccolta ed occorre chiamarli col rischio che si rifiutino pure di portarli via. 
Chiedono la nostra collaborazione ma di abbassare la tariffa, se collaboriamo... quello mai, maledetti e stramaledetti. E' recente il ritiro porta a porta del secco non riciclabile, 12 scaricamenti all'anno e quelli in più si pagano a parte. Ma se ne faccio meno di dodici mi fai lo sconto?? Manco a parlarne ovviamente, i virtuosi vanno puniti e sappiamo perchè. Alla prossima.

P.S. Il ghiro è sveglio e il pappagallo risponde. Ripeto: Il ghiro è sveglio e il pappagallo risponde.

sabato 9 settembre 2017

Grandi rotture

Oggi è stata proprio una giornata disastrosa, peggio di quella di ieri nel corso della quale il solito furbetto, posto davanti alla parcella da pagare, si infuria e tergiversa pur ammettendo l'ottimo lavoro svolto ed esprimendo la volontà che prosegua con la consulenza tecnica. No money? No work!Addio e buona fortuna. 
Oggi invece nell'ordine:


  1. il bio trituratore si è suicidato, motore fuso,
  2. il vetro elettrico lato guida non ne vuole sapere di salire ed è bloccato aperto,
  3. gli occhialini da lettura si sono spezzati in due.
  4. la rete wireless del PC la devo far partire manualmente
  5. Una discussione allucinante all'ecocentro (ma di questo ne parleremo in altra occasione)


Deve essere la maledizione del cliente bastardo di ieri, sicuramente. Peggio per lui. In udienza, davanti a giudice, PM e parte civile se la vedrà da solo oppure accompagnato da un nuovo consulente  tecnico, di quelli che costano poco. Così almeno capirà quanto costa rivolgersi ad un principiante.
Alla prossima

P.S. Notre Dame è chiusa al pubblico. Ripeto: Notre Dame è chiusa al pubblico.

giovedì 1 giugno 2017

Sottotitolo del titolo

Qualcuno ha osato chiedermi il perchè della descrizione posta al top di questo personalissimo diario sporadico, ipotecnologico, impreciso, pressapochista, inutile e minimalista. Già, ma perchè dovrei rispondere? Per buona educazione? Ok, quando avrò percezione che la buona educazione prenderà il sopravvento al malcostume generale, quando vedrò che le persone inizieranno a dare il buon esempio piuttosto che emulare gli altri solo per sentirsi parte di un branco (di m*rda ma sempre branco è), forse allora risponderò. 
Unicamente per mio promemoria e non apparire come "gli altri", posso solo dire che il diario è:
sporadico: pubblico a caxo ciò che mi passa per la testa, senza l'ansia in salsa social di pubblicare qualcosa a cadenze periodiche per il sollazzo degli altri e guadagnare così quella visibilità che non voglio per scelta o considerazione che non mi serve.
ipotecnologico: quello che faccio è ciò che è alla portata di un povero tecnico senza attrezzatura e senza strumentazione... ci si arrangia con ciò che si ha.
impreciso: perchè non bado molto alla forma e non rileggo ciò che scrivo. Del resto so riconoscere i miei errori, io.
pressapochista: non mi piacciono le disquisizioni accademico/teoriche che servono solo a certi dottoroni che si masturbano con le parole solo per nascondere la loro pochezza.
inutile: già, non si trova traccia di cose utili qui.
minimalista: via fronzoli ed orpelli, via le parole chiave in logica SEO, via ai criteri che servono solo alla vanità personale. Semplificare è il criterio ed ai sempliciotti che non capiscono... vaffanchiulo.

Il resto sono una serie di insulti che mi sono stati diretti, collezionati nel corso di una vita da parte di "componenti della società civile" e che ho deciso di immortalare ad imperitura memoria, giusto per non dimenticare che questa società di civile non ha ormai più nulla ma si è trasformata in una massa di idioti decerebrati in perenne ed inutile competizione ma sempre inutilmente in cerca di altrui approvazione per soddisfare il proprio ego. Non potendo elevare il proprio spirito, cercano di affossare quello degli altri, semplice no?

Oggi mi avanzano un pò di vaffanchiuli e li voglio generosamente elargire ai primi 10 idioti che cliccano, tappano, spolliciano compulsivamente a caxo sul web in cerca di non sanno nemmeno cosa...zombie! Vado a terminare di auto costruirmi le zanzariere. Alla prossima...ma anche no.

P.S. L'asino scalcia e la gallina è senza uova. Ripeto:  L'asino scalcia e la gallina è senza uova.

sabato 6 maggio 2017

Buon Compleanno

Tanti auguri a meeeeee
Tanti auguri a meeeeee
Tanti auguri unamico
Tanti auguri a meeeeeeee

Si, mi faccio gli auguri da solo. Le poche persone che stimo (2), fatta esclusione per il mio familibancher (che si augura non muoia solo perchè sono in rosso), hanno fatto a gara a chi me li faceva per primo e di persona. Grazie di cuore. Ed al resto dei coprolìti che girano nel vostro paese di m*rda... vaffanchiulo. 
Ciao imbecilli.

P.s. La luna è nel pozzo. ripeto: La luna è nel pozzo.  

mercoledì 8 febbraio 2017

temo che...

...in futuro chiuderò i commenti. Critico quasi di professione ma solo per buon senso, emarginato di conseguenza, dico quello che penso. E lo scrivo anche. Oggi e sempre contromano quando serve.
Non sono il primo e nemmeno l'ultimo a rompersi i cosiddetti a causa di un efficientissimo branco di unani di m*rda, idioti, pigri, viziati, ignoranti, arroganti, pretenziosi, ingrati, irrispettosi, irriverenti, deficienti, cerebrolesi e via dicendo. 
La causa principale di questa decisione è il constatare la maledetta fretta dei soliti idioti che non leggono e pretendono la soluzione pronta. Cercano su gugol, cliccano a cazzo, trovano un blog, lo scambiano per un forum pubblico e chiedono cose già spiegate... troppo difficile leggere, ci vuole troppo tempo e fatica (quest'ultima ce la metto io, ovvio). Per non parlare delle domande idiote. 
E dopo aver perso tempo a spiegare in dettaglio le cose, spiegato e rispiegato in decine di risposte manco fosse una chat line, mettendoci del tempo sottratto ad altre attività ben più interessanti, ti correggono quello che credono sia sbagliato (sti dottoroni) e concludono con un "grazie lo stesso".  Grazie al caxo! e vaffanchiulo. 
Se c'è una cosa che nella vita non ho mai premiato è proprio la pigrizia. E non perdono l'ingratitudine. Purtroppo gli unani ingrati ed ignoranti sono la maggioranza e mi dispiace davvero tanto per gli altri (una sparuta minoranza che si ricorda ancora cos'è la cortesia e la buona educazione). I post che pubblico sono per me e per nessun'altro. Sono un mio promemoria pubblico ed uno sfogo benefico (per me ovviamente). Che sia pubblico non autorizza nessuno ad approfittarne per sparare domande a caxo la cui risposta è già trattata e pubblicata. Tempo fa mi sono aggiustato un paio di macchine del caffè... apriti cielo. Alcuni chiedono "anche la mia non funziona, cosa potrebbe essere?" ma dico, sono domande da fare? e cosa si può rispondere se non dici nemmeno cos'ha? Lasciamo perdere le domande che descrivono il problema... la mia fischia, la mia ronza, la mia non fa il caffè... andate al bar! Io aggiusto per boicottare le discariche! Voi invece consumate, pagate e zitti!
Stessa sorte per un paio di stampanti sistemate e riparate.... probabilmente mi hanno scambiato per un centro assistenza agratis e disponibile 24/24 7/7. Inutile spiegare ancora le motivazioni che mi spingono a condividere certe esperienze (tanto a certi imbecilli interessa solo una risposta pronta e pure veloce!!).
E' l'atteggiamento prepotente che mi infastidisce. La stessa prepotenza che si incontra quotidianamente ovunque ci si rechi, quella di chi salta la fila, quella di chi ti chiude il passo carraio o mette l'auto in doppia fila, quella di chi telefona a voce alta incurante degli altri, quella di chi pretende tutto e subito senza mai dare nulla. Mi sa che sti imbecilli da piccoli erano bambini viziati e capricciosi, quelli che pretendevano tutto e subito, pestando i piedi e urlando, senza mai ricevere un sano ed educativo scopellotto da dei genitori idioti pure loro... il frutto non cade mai lontano dalla pianta. 
Ecco...sarà che io con la gente non ci so fare o non ci voglio avere a che fare, non mi piace il conflitto per cui mi giro e me ne vado, sfuggo al solo sentore di competizione, ma comunque sono molto infastidito da tutte queste mosche. Credo mi sposterò dove l'aria è più sana, magari da solo o circondato dalle pochissime persone che godono della mia stima e che mi onoro di conoscere.   
Quasi dimenticavo...non improvvisatevi DIYers se non avete una base minima di conoscenze tecniche, se non siete curiosi, avidi di imparare e sperimentare, e soprattutto ben motivati. Ciao imbecilli.

P.S. il cinghiale è peloso, la scimmia è dispettosa. Ripeto: il cinghiale è peloso, la scimmia è dispettosa.

giovedì 29 dicembre 2016

Caxo, dicembre di**erda

Mese di**erda questo del 2016. Nemmeno il tempo di postare qualcosa, nonostante i millemila argomenti a disposizione. Un paio di lutti inaspettati, un paio di insoluti difficili da gestire, un paio di clienti che i gibboni sono più intelligenti, un robot pulisci pavimenti che ha iniziato a fare il mattto e che dovrò riparare, le lame di un tritatutto da ricostruire, alcuni inviti ad eventi al posto dei quali preferiresti lanciarti con l'elastico dentro la lava vulcanica, una marea infinita di autentiche rotture di c*glioni che fanno perdere solo tempo e soldi, un continuo approssimarsi di unani di m*rda che cercano contatto (regolarmente trucidati a suon di frecciate sarcastiche), zombie allo smartphone che ti tagliano la strada, impiegati alle poste al minimo storico di neuroni, rompiballe in astinenza di favori agratis, automobilisti in piena demenza da frenesia consumistica, ciccione brutte come la fame in perenne ricerca di una soluzione a suon di minigonne e tacco 12, con dei reggiseni e slip che sembrano il tentativo di mettere un elastico attorno ad un uovo, con delle acconciature a caxo (basta che costi un occhio farle) e che sembrano prodotte da parrucchiere in astinenza da crak, vigili e carabinieri che quando ti fermano ti trattano come il peggior terrorista islamico evaso da guantanamo, bariste incazzate, benzinai esauriti e strafatti di idrocarburi, commesse in negozio intente più a darsi un aria indaffarata pur di evitare il contatto con i clienti, commercianti piagnucoloni, vampiri e sanguisughe, ridicoli poveracci a piede libero che per questo mese cercano di atteggiarsi a sceicchi del cattivo gusto e dulcis in fundo...una marea di conti da pagare, di scadenze, di spese a cui si sommano le richieste dei soliti finti babbi natale & Co. che chiedono offerte in danaro contante per aiutare chiunque stia a più di 10.000 km e più di distanza (così non puoi controllare se verranno aiutati davvero). 
No, dico, ogni anno la stessa solfa, anzi, peggiora sempre di più. Questo mese è proprio da dimenticare. Buon anno di m*erda branco di teste di caxo!!

P.S. il lavandino è intasato, i panni sono sporchi. Ripeto: il lavandino è intasato, i panni sono sporchi.


martedì 8 novembre 2016

avanti un altro...

Dopo quello che pretendeva rispetto senza averne mai dato nemmeno una goccia al prossimo, è toccato ad un altro, favorevole agli OGM, favorevole al nucleare, favorevole agli inceneritori... qualche merito ce l'avrà pure avuto, forse, ma le idee e le opinioni frutto di interessi economici, mi spiace, non meritano rispetto e nemmeno la compassione ipocrita dei più. 
L'uomo, nel senso profondo del termine, lo si misura dalle azioni, dal rispetto dei valori, da ciò che è disposto a sacrificare di suo per gli altri, dalle sue azioni, dalle sue opinioni e dalle sue parole. 
Se il disprezzare l'uomo che allinea il suo pensiero con la mutevole direzione del vento fa di me una persona spregevole, allora forse si, sono spregevole, ma è nulla in confronto a chi in vita ha sostenuto certe teorie che nel quotidiano e nei giorni futuri danneggiano e danneggeranno la collettività presente e futura. Anche se OGM, nucleare ed incenritori troveranno altri portabandiera, è vero anche che disprezzare i farabutti è cosa nobile

P.S. le pere sono mature. Ripeto: le pere sono mature. 

lunedì 6 giugno 2016

è morto uno

A nome di tutti quelli, tantissimi, che ha quotidianamente insultato, discriminato, offeso, illuso, raggirato, canzonato, usato, disprezzato, umiliato, affamato, svuotato, impoverito, danneggiato, distrutto, emarginato, diviso, demonizzato, zittito, logorato, smerdato, negato, annoiato, nauseato, odiato, turbato, stroncato con particolare zelo e dedizione maniacale, magari pensando arrogantemente di essere nel "giusto" e di avere "ragione", dedico "con viva e vibrante soddisfazione" il più gigantesco VAFFANCHIULO del mondo. Che tu rimanga maledetto e dimenticato per il resto dei secoli.  Il rispetto, da morto, te lo dovevi guadagnare da vivo.

P.S. ... Ripeto: ...

sabato 7 maggio 2016

Auguri

Tanti auguri a meeeee... oggi mi hanno fatto gli auguri, oltre alla compagna e figlia più mia madre:

  • il mio family banker(R)
  • un forum che non frequento da anni

... e basta. Forse il continuo mandare a fanchiulo gli unani ha sortito qualche effetto positivo. State a casa vostra. 

P.S. la mucca non dà latte. Il picchio è pacifista. Ripeto: la mucca non dà latte. Il picchio è pacifista. 

mercoledì 13 aprile 2016

CNS, ci risiamo

Ogni tre anni occorre rinnovare i certificati della firma digitale ed ogni tre anni mi tocca incazzarmi come una bestia. Puntualmente ogni tre anni si ripropongono i soliti problemi segnalati ma mai risolti. La CNS, carta nazionale dei "servizi" viene fornita dalla CCIAA su due supporti: smartcard e chiavetta USB. La chiavetta USB sotto linux NON FUNZIONA (devo scriverlo urlando), in quanto il software in essa preinstallato non "vede" il dispositivo (e lo segnala pure nella diagnostica). La smart card funziona solo  (e male) con un software di terze parti, con il quale in qualche modo si riesce a risolvere. 
Per rinnovare i certificati basta collegarsi al sito di infocamere e scaricare un programmino che, udite udite, è solo per quel sistema che non voglio nemmeno nominare e MAC OSx... di una versione per linux nemmeno a parlarne. Opto quindi per riavviare quel sistema che tengo nel portatile solo per le emergenze nere ed inizia la saga infinita. Aggiornamenti, aspetta, spegni ed aspetta, riavvia ed aspetta, installa ed aspetta e via dicendo per un paio d'ore (non retribuite ovviamente). A complicare le cose un paio di programmini installati non ricordo nemmeno come o quando (giuro non sono stato io), che alla loro disinstallazione ne installano altri, silentemente e di nascosto, programmini utili come un foruncolo al chiulo... impossibile proseguire alla fine. Il browser apre autonomamente pagine e pagine di pubblicità di m*rda, popup da tutte le parti nonostante sia istruito a non aprirli... di collegarsi al sito che ci serve è un impresa non da poco, con finestre che coprono l'area di navigazione e se ne stanno sopra le altre, senza bordi o pulsanti per chiuderle, un incubo. disistallo e reinstallo il browser...niente da fare, stesso problema. Per pulire il sistema dovrei installare altri programmini... e certo che mi fido, come no... (installer di m*rda, sistema operativo di m*rda! e m*rdosi tutti quelli che lo usano).
Proseguo comunque, scarico il programmino di rinnovo da un altra postazione (linux) lo copio e riesco a lanciarlo... scegli il dispositivo, avanti, digita pin, avanti, scegli pagamento, avanti,  digita username e password....inutile, non riconosce lo username, dal sit web si, dal programmino no. Un pulsante per tornare indietro non esiste, occorre per riprovare, chiudere brutalmente, riavviare, ma dopo tre riavvii l'esecuzione si blocca con errore 1500 (?) ed occorre riavviare il sistema, aspetta, aspetta, aspetta, niente da fare, nemmeno con quel sistema si riesce a rinnovare i certificati. Tre anni fa la stessa sorte, con la variante che i certificati erano scomparsi dalla carta (inspiegabilmente) e me l'hanno sostituita per inviare quella formattata al reparto tecnico per le analisi... analisi, oggi mi arriva l'avviso che sta per scadere... ma quali analisi? forse l'hanno usata per firmare qualcosa a mio nome? Stra a vedere che fra qualche anno mi arrivano delle sorprese nemmeno tanto inaspettate. Fatto sta che anche quest'anno devo perdere mezza giornata di lavoro, prendere l'auto, andare di persona in camera di commercio, trovare parcheggio a pagamento, prendere il numeretto, fare la fila per un paio d'ore, parlare con un impiegata dal QI di un lombrico, convinta che sia tutto funzionante ed a posto e l'idiota sono io.... tutto a spese mie ovviamente, sono sempre io che sbaglio, ovviamente e devo pure pagare il rinnovo, ovviamente.  
La smartcard scade l'anno prossimo, ne riparleremo e vedremo se riusciranno a risolvere i problemi (dubito fortemente, sono convinti che problemi non ce ne sono, basta ignorali ed i problemi spariscono come per magia). Per ora il token usb lo lascio scadere e l'hardware lo formatto e lo userò come chiavetta dati, visto che è mio, l'ho pagato profumatamente e ci posso fare quello che mi pare in quanto vittima di una truffa alla luce del sole. Proverò ad ordinare una chiavetta da Aruba e vedere se almeno quelli sono in grado di fornirmi un dispositivo che funzioni sotto linux. 
Ma... sta storia dei certificati che scadono... che senso ha? Posso capire un documento di identità con foto di identificazione, col tempo si invecchia ed i lineamenti del volto si alterano, ci può stare che occorre rinnovarlo almeno ogni 5 anni... ma un certificato che scade in tre anni? non ha alcun senso se non quello di obbligarci a spendere e sperare così di rilanciare l'economia (la loro non certo la nostra). Ma c'è una questione più seria. Le disposizioni legislative mi obbligano a dotarmi di firma digitale ed il fornitore del dispositivo e dei certificati mi impone di usare un sistema che richiede l'accettazione di clausole contrattuali che trovo inaccettabili (la licenza d'uso di quel sistema che non voglio nominare). Non mi pare giusto che in pratica, per usufruire di un servizio derivante da un obbligo normativo, sussista implicitamente l'obbligo di accettare delle clausole contrattuali di un fornitore privato. Trovo ingiusto che dei fornitori privati impongano una tale situazione solo per pigrizia o incapcità tecnica (o entrambe le cose). E' ingiusto e basta. Così come trovo truffaldino l'impiegato che assicura il funzionamento della chiavetta sotto linux, quando in realtà non è vero! E trovo ancora più truffaldina un assistenza tecnica di primo livello ridicola, inutile, inefficace, mentre quella di secondo livello non si fa nemmeno più sentire dopo un paio di botta e risposta via mail, costringendoci a chiamare il numero a pagamento per sentire 15 / 20 minuti di musichetta di attesa (pagata anche quella ovviamente). Fatto sta che alla fine il problema non è risolto, io ho pagato inutilmente una fornitura, per rinnovarla dovrei pagare ed accettare delle clausole (obtorto collo) e l'incazzatura sale a livelli preoccupanti. Sono davvero stanco di interfacciarmi con incapaci laureati, informatici smanettoni, pigri scaldasedie, funzionari idioti, dirigenti ignoranti ed impiegati impreparati (che comunque a fine mese lo stipendio lo prendono eccome, con tanto di bonus). Stanco, Stanco, Stanco. Fanchiulo. 

P.S. il vaso è pieno e la polvere brucia. Ripeto: il vaso è pieno e la polvere brucia. 

domenica 27 marzo 2016

un non-cliente da evitare

Imputato, presunto innocente ma convinto di esserlo e pertanto le necessità del caso, ovvero difesa e consulenza tecnica, non sono attività retribuibili. Non vuole pagare, non lo trova giusto. Una multinazionale con fatturato da milioni di euro l'anno lo denuncia per appropriazione di somme dei clienti ma lui è convinto di essere innocente, per cui perchè deve pagarsi la difesa? Il giudice decide di vederci chiaro ed ordina una consulenza tecnica sui PC utilizzati ed incarica un informatico? no ovviamente, incarica un giornalista che ha scritto dei libri sull'informatica, ovvio. E l'imputato si preoccupa? Ovviamente no, lui è innocente e non deve pagare un suo consulente, perchè dovrebbe farlo se la giustizia trionfa sempre? Inoltre la questione è semplice e non è un problema economico, è una questione di diritto non retribuire un professionista specializzato con più di trentacinque anni di esperienza tecnica sul campo, con qualche migliaio di consulenze di parte svolte tutte con successo. 
Fortuna vuole che 35 anni di esperienza mi hanno specializzato a riconoscere a naso questa nuova generazione di furbetti. Se la trattativa preliminare non si conclude, posso capirlo, un pò mi spiace, il lavoro richiesto non si fa. Arrangiati, sei tu il quello con il problema, non io. Sei tu che rischi, non io. Personalmente, puoi avere tutto il bisogno che credi, ma senza mandato e senza anticipo fondo spese non apro nemmeno lo zip del fascicolo, figurati se vado all'incontro col consulente d'ufficio, forse nel duemilaecredici. Volere cammello? pagare moneta. 
In caso di insoluti, oltre ad emettere fattura per soldi non incassati e pagare l'iva (grazie stato maledetto), dovrei dimostrare che c'è un incarico sottostante l'attività svolta. In mancanza di incarico... il credito non è esigibile e mi dovrei attaccare, soccombendo alle spese di recupero credito e spese legali, tasse e bile. Mi spiace (ma neanche tanto) ma il mio tempo è unico, irripetibile, non posso recuperarlo, pertanto preferisco dedicarlo ad altre cose e non cedere a questi parvenue che pensano di poter disporre del prossimo agitandogli sotto il naso promesse che non saranno mantenute o banconote che non cambieranno proprietario nemmeno ci fosse la miglior prestazione possibile. Un insolvente abituale. Vaffanchiulo. 
E' chiaro che così guadagnerò di meno ma la cosa mi spaventa meno che una collaborazione con diversamente onesto. Ri-vaffanchiulo.

P.S. lo zibello dorme ma non russa. Ripeto: lo zibello dorme ma non russa.

mercoledì 16 marzo 2016

Soffione doccia

Proprio nel bel mezzo di una doccia bollente, rigeneratrice, necessaria e desiderata dopo una dura giornata di cazzeggio... crack! il soffione si apre ed una cascata d'acqua incontrollata sferza violentemente la mia delicatissima e nobile epidermide. Caxo!
Il soffione ha meno di un anno, installato da un idraulico a nero quando finalmente mi hanno sostituito il miscelatore a leva che aveva un'interessante caratteristica binaria... o tutto freddo o tutto bollentissimo, vie di mezzo proprio no (un pò come me). Quest'ultimo aveva una peculiarità in più. Ruotando la parte finale, era possibile ottenere una morbida pioggia leggera o un getto centrale più potente e ristretto, o tutti e due. Ho sempre preferito la pioggerellina delicata, anche perchè richiede meno acqua e si risparmia un pò rispetto all'altra modalità. La rottura ha comportato l'apertura della parte forata dal suo alloggiamento. Una rapida ispezione ed il problema salta immediatamente all'occhio. Un progettista malato di mente, un deficente, ha ben pensato di predisporre un aggancio plastico di un quarto di millimetro usando un materiale fragilissimo e sicuramente inadatto allo scopo. Deficente, che ti venga un erpes ai testicoli e che poi  ti cadano in un bio-estrattore di succhi. Deficente. A computer il disegno sembrava funzionare, vero? Deficente! Non voglio pensare che non ti sei opposto alle pressioni dell'uomo marketing, il quale sicuramente ti avrà istruito in merito ai vantaggi dell'obsolescenza programmata, del consumismo spinto, allo spreco di risorse di questo pianeta ed agli interessi della "proprietà" (il padrone per dirla all'antica). Voglio pensare che hai pensato di tenerti stretto il tuo merd*so posto di lavoro, piuttosto che avvisare di dover progettare un oggetto fragile e quindi inutile, e proprio per questa scelta sei, oltre che un deficente, anche un pirla, un cogli*ne ed una testa di caxo! ingegnere del menga. Come caxo si fa a pensare che una plastichetta fragilissima, a cicli alterni sottoposta a sbalzi di temperatura e pressione, resista a lungo? F*ttuto demente idiota! 
Ora mi tocca aggiustare anche questo, che oggi avevo deciso di occuparmi di altro e gli impegni si accumulano. Allora... tolgo il fragilissimo, inutile, mal concepito, stupido meccanismo interno, tappo i fori centrali e incollo il coperchio con della epossidica bicomponente, tiè deficente di m*rda! Che credevi che ne compravo un altro? no!, giusto per boicottarti lo stipendio che non meriti, deficente! Ringrazia solo che il marketing ha deciso di non brandizzare l'oggetto, altrimenti ti venivo a cercare di persona davanti al tuo studio di "progettazione" o sotto casa tua, giusto per prenderti a calci in culo da lì sino all'università che hai frequentato solo per scaldare una sedia con la faccia che hai al posto del chiulo, deficente! Ah, quasi dimenticavo.... mavaffanchiulo và. 

P.S.  L'acqua è finita. Ripeto: L'acqua è finita.