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sabato 24 maggio 2008

ma era meglio se...

era meglio se stavo a casa mia, lontano dall'unanità. Conversazioni futili ed inutili, giostra di Suv parcheggiati per ore col motore acceso, unani ubriachi che parlano a vanvera, unane sceme e prive di educazione, galline ubriache e oche starnazzanti....un circo.
"...oggi mi si è spiaccicata una cavalletta sul parabrezza..." è il discorso più interessante fra gli altri...figuriamoci il resto. Per non parlare del nano logorroico che per un ora mi ha tenuto quasi a forza, continuando a toccarmi con dei colpetti col dito (non lo sopporto proprio), per parlare delle sue risse con tizio e con caio, delle litigate col capo, dei problemi dell'exmoglie, della macchina, delle sue prepotenze e della sofferenza da "vittima" incompresa.... Un ora per dire cose che un unano normale avrebbe impiegato al massimo 5 minuti. Mi offre due birre...poverino, aveva proprio bisogno di parlare, non comunicare ma parlare. Mi ha fatto una pena incredibile, per cui da buon gentiluomo sono stato ad ascoltare facendo appello al briciolo di sensibilità che provo per gli unani. Penso fossero anni che non parlava con qualcuno che lo ascoltasse. Linguaggio davvero povero, che ho dovuto suggerire le parole e gli aggettivi (per un attimo ho fatto la figura del saccente). Poveraccio. C'avrai pure il suv ma resti un poveracccio penoso. Che vita fai se (quasi) nessuno ti ascolta? Non si sentono soli in mezzo all'unanità? Non aspiri a qualcosa di più elevato? Magari dedicare un pò di tempo per migliorare le tue conoscenze generali e la cultura? Pretendo troppo? forse si. Meglio che me ne sto a casa ed uscire solo per le scorte alimentari, cercando pure di fare in fretta.
Auguri a tutta l'unanità.

P.S. il nano è scappato. Ripeto: il nano è scappato.

mercoledì 27 febbraio 2008

Ci devo pensare...

dopo 7 anni di frequentazioni della stessa donna a cui mi sono affezionato e per la quale sono stato minacciato (a mano armata) e percosso violentemente dall'ex-marito, senza reagire per evitare di dare un cattivo esempio al figlioletto di lei, ricevo una strana telefonata. Tanto strana non era...considerato che negli ultimi tempi il rapporto si era un pò "deteriorato".

"Non so cos'è ma ultimamente non provo più voglia di fare l'amore con te come una volta"

"Posso sapere quali sono, secondo te le cause?"

"Non lo so. Abbiamo passato un Natale di merda ma è da un pò che mi sento strana"

"A Natale ti ho solo fatto notare che avevamo preso accordi per stare un pò da soli. Ho solo criticato la tua decisione di invitare per due giorni la fidanzatina di tuo figlio che francamente mi pare un pò troppo piccolo per essere incoraggiato a scopare..."

"cosa c'entra, vieni qui per comandare?"

"certo che no, ci mancherebbe, però credo ancora di essere libero di esprimere delle opinioni e poi mi sembra di aver partecipato. Non vedevo l'ora di passarmi il pomeriggio di natale a giocare a monopoli (ironico)...certo è che non permetto a tuo figlio di dirmi 'qui è casa mia e faccio quello che mi pare'... non mi sembra per niente educato..."

A criticare i figli delle quarantenni si scatena l'inferno. Diventano delle iene. Guai a criticare "la creatura" (minorenne) se va e viene quando gli pare, se non fa un cazzo tutto il giorno (salvo chattare, guardare film porno su intenet e sedersi a tavola per mangiare), se va malissimo a scuola, se bestemmia peggio di uno scaricatore di porto e l'unica cosa che sa rispondere è vaffanculo. Meglio troncare la critica.

"Mi sembra di averti dimostrato che ti amo, sia affettivamente sia economicamente, raramente ti ho detto di no, le bollette te le pago io anche se lo sai che non navigo nell'oro, i debiti che fai te li pago io e non ho nulla da dire se pur in "difficoltà" economica vai ad iscriverti in palestra o ordini l'impianto di aria condizionata perchè d'estate hai caldo....non mi sembravi molto incerta quando ti ho ristrutturato la tua casa, mettendoci di tasca mia materiali e tempo sottratto alla mia professione....non mi sembravi tanto dispiaciuta quando ho aiutato quel ciuco di tuo figlio...."

"Sarà ma ho bisogno di riflettere e di un periodo per pensare...."

Quest'ultima frase l'avrò sentita un infinità di volte in passato dalle donne che ho avuto. Nel linguaggio delle donne significa "Non ho il coraggio di dirti realmente le cose come stanno, ho un altro e con la 'sospensione' mi sento legittimata a farci quello che mi pare..."
Lo step successivo (passato il periodo in cui ci permettono di abituarci alla loro assenza) è: "ti lascio perchè (...inserire qui una scusa stupida....), però possiamo restare amici". Amici una sega! Vaffanculo.

Si può far cambiare idea ad una donna? NO. Non ci voglio nemmeno provare, faccio meno fatica a trovarne un altra, nonostante l'età. La prossima dovrà essere vedova (così non ho problemi con l'ex marito), senza figli, quarantenne, magra, con buon reddito, senza debiti e senza tante inibizioni, mora, alta, di cultura media, sportiva e di sinistra (quella vera). Mi piacciono così cosa devo farci? Posso offrire in cambio le stesse cose e l'assoluta fedeltà. Sarò all'antica ma sono fedele se mi fido, altrimenti non inizio nemmeno.
Mi concentro nel mio lavoro, così non penso alla delusione ed al tempo perso. Per i soldi, pazienza, quelli si possono recuperare, il tempo perso no. Unamico, fai più attenzione la prossima volta.

P.S. Il pappagallo ha parlato. Ripeto: Il pappagallo ha parlato.

lunedì 17 dicembre 2007

PPTT, ci risiamo

Entrare nell'ufficio postale del paese dove abito è un avventura che raccomando ai più calmi di indole pacifica. Impossibile mantenere un atteggiamento conciliante. Stamattina vado a spedire 2 pacchi (per conto di una persona che mi ha chiesto un favore). Paccocelere 3 con modulo prepagato, già perfettamente compilato in tutte le sue parti per non appesantire i tempi di attesa di chi è in fila dopo di me. Confezione rigorosamente realizzata secondo gli standard richiesti dalle poste. Indirizzo di spedizione e del mittente stampati su etichette realizzate al computer.Busta porta modulo già incollata nel retro del pacco. Insomma, una spedizione prefetta, da manuale.

Embè? Mica ci sarà qualcosa da ridire vero? Già. La postina allo sportello prende il pacco lamentandosi del modo con cui l'ho apostrofata. Ma io non ho aperto bocca! Nulla di nulla lo giuro. Sto zitto, mi ero alzato da poco ed al mattino non ho voglia di litigare o discutere. L'impiegata prende il pacco, lo pesa, appiccica l'etichetta di spedizione sul pacco, passa il codice a barre sotto il lettore, due o tre volte, stizzita che il lettore sembra addormentato pure lui. Poi prende il primo pacco e dopo aver timbrato il modulo, li sbatte entrambi energicamente davanti a me e mi apostrofa con "Dai fai qualcosa anche tu..." e si predispone per il secondo pacco. Cosa dovevo fare? mi accorgo che il modulo di spedizione timbrato non l'ha inserito nella busta porta modulo. OK. Lo faccio io, non c'è nessun problema dare una mano. Il secondo pacco fa la stessa fine. Incurante del contenuto lo sbatte con forza e, nel prendere il primo mi dice "...non ci posso credere...allora ce l'hai con me!!" Colpevole di non aver richiuso la busta trasparente porta modulo con la strip adesiva!. La guardo con aria di compassione, sto zitto. Penso solo ad uscire, non prima di aver preso le ricevute di spedizione che mi vengono letteralmente lanciate addosso con fare stizzito di disprezzo, accompagnato da un "Vattene!" degno del più scorbutico essere che si possa immaginare.

Il bello è che non ho nemmeno considerato di reagire per le rime. Ma sicuramente prenderò provvedimenti. La prossima volta, conoscendo le debolezze dell'impiegata, farò di tutto per farla arrabbiare sempre di più e mantenere la faccia tosta di chi, dentro di sè, si diverte un mondo a pigliarla per il sedere.
In un paese dove il precariato sta creando seri problemi sociali, ci si imbatte in chi il lavoro ce l'ha e si permette pure di trattarti male. Stavolta il problema non è delle Poste Italiane ma di un impiegata poco incline a ricordare che è a servizio del Cliente nelle sue mansioni e non viceversa. Ed allora, rivolgo anche a lei il mio rito propiziatorio preferito.... VAFFANCULO!

P.S. La neve ha coperto il buco. Ripeto: La neve ha coperto il buco.