venerdì 5 luglio 2024

Riparare un Paio di Skechers: Un Viaggio tra Errori e Successi

Essere povero ha i suoi lati negativi, ma può anche trasformarsi in un'opportunità per sviluppare abilità pratiche e riscoprire la gioia del fai-da-te. Recentemente, ho affrontato una sfida interessante: riparare un paio di Skechers (non Sneakers) da running/passeggio, ricevute in regalo o meglio in cambio di prestazioni sulle quali per decoro e decenza preferisco non riferire. Ecco il racconto dettagliato della mia avventura.

Motivazione: Quando l’Indigenza Incontra l’Intraprendenza

Le mie fidate Skechers, compagne di innumerevoli passeggiate e corse, avevano visto giorni migliori. La suola era consumata, rendendole scomode e quasi inutilizzabili anche se la tomaia è ancora decente. In più, hanno preso la forma dei miei piedi e sono di un comodo galattico. Invece di comprarne un nuovo paio, cosa impossibile al momento per il mio budget ridotto (i poveri del burkina faso sono più ricchi di me), ho deciso di mettere alla prova le mie abilità manuali. Armato di buona volontà e un pizzico di follia, ho deciso di ripararle.

Passo 1: Tentativo di Scannerizzazione della Suola

Per prima cosa, ho deciso di scannerizzare la suola. Sì, avete capito bene. Ho messo le Skechers sullo scanner e ho digitalizzato la suola per avere un modello preciso su cui lavorare. Tuttavia, presto mi sono reso conto che questo metodo non avrebbe funzionato: la scarpa non era in piano, e la punta ricurva oltre al tacco arrotondato non venivano scannerizzati correttamente, questione di prospettive. Dopo vari tentativi falliti, ho capito che dovevo trovare un'alternativa.

Passo 2: Utilizzo delle Parti Staccate per il Modello

Ho deciso di tornare alle basi e staccare manualmente la suola sagomata nera in gomma dal sotto suola in gomma bianca. Con l’aiuto di un coltello affilato e una lametta, ho iniziato a separare le due parti. Questo passaggio si è rivelato più complicato del previsto. La colla in alcuni punti aveva deciso di fare resistenza, e sembrava che le mie Skechers avessero sviluppato un attaccamento emotivo al loro stato di disfacimento. Dopo vari tentativi e qualche taglietto alle dita (nota per i futuri riparatori: indossate i guanti!), finalmente sono riuscito a separare le due parti.

Una volta staccate le parti, ho usato del nastro carta per unire i pezzi staccati in modo da formare un modello continuo. Questo mi ha permesso di avere una sagoma precisa da riportare sul nuovo materiale.

Passo 3: Preparazione del Nuovo Materiale

Avevo un vecchio tappetino di protezione per piani da lavoro che sembrava perfetto per il lavoro. Utilizzando il modello creato con i pezzi staccati, ho ritagliato il tappetino con precisione (occhio alla differenza tra destra e sinistra)). Ho usato una combinazione di lametta, coltello, righello e punzoni in acciaio per pelletteria. È stato un lavoro di precisione degno di un artigiano del Rinascimento. Ogni ritaglio richiedeva concentrazione e pazienza, e qualche imprecazione colorita quando il coltello decideva di fare di testa sua. Calma, pazienza, precisione...prendiamoci il nostro tempo.

Passo 4: Preparazione della Suola

Prima di incollare il nuovo pezzo, ho preparato la superficie della suola. Ho pulito accuratamente sia la suola originale che il ritaglio del tappetino. Un po’ di carta vetrata ha aiutato a rendere le superfici più ruvide per garantire una presa migliore della colla. Il mio tavolo di lavoro sembrava il laboratorio di un alchimista con tutti gli strumenti sparsi e qualche goccia di colla qua e là.

Passo 5: Incollaggio

Finalmente, era arrivato il momento dell’incollaggio. Con una colla specifica per gomma e scarpe (Artiglio, la mia preferita), ho applicato uno strato uniforme sia sulla suola originale che sul nuovo pezzo. Dopo aver atteso qualche minuto per far asciugare leggermente la colla (quasi asciutta al tatto), ho unito le parti. Ho applicato una pressione uniforme, usando qualche libro pesante come aiuto (nota: scegliere libri meno preziosi, tipo quello di quel generale demente, la colla tende a sbordare!).

Errori e Successi

Naturalmente, non tutto è andato liscio al primo tentativo. Alcuni pezzi non combaciavano perfettamente, e ho dovuto rifare alcune parti del ritaglio. Anche l'incollaggio non è stato perfetto: una delle scarpe ha richiesto una seconda applicazione di colla dopo che una parte si è sollevata.

Tuttavia, dopo vari tentativi e qualche errore, alla fine ce l'ho fatta. Le mie Skechers hanno avuto una seconda vita. La soddisfazione di averle riparate con le mie mani è stata immensa, e il risparmio economico non è stato da meno.

Conclusione

Riparare le mie Skechers è stata un'esperienza istruttiva e gratificante. Mi ha permesso di risparmiare denaro e di mettere alla prova le mie abilità manuali. E poi, c’è qualcosa di speciale nel camminare con scarpe che portano la propria impronta artigianale. Se mai vi troverete con un paio di Skechers malandate, provateci anche voi. Potreste scoprire un lato di voi stessi che non conoscevate! Alla prossima...ma anche no.

P.S. "Il corvo vola a mezzanotte. Le rose non sbocciano più nel giardino di maggio. La luna si specchia nel lago ghiacciato. L'orologio a cucù canta una sola volta, ricordate. Il vento soffia da nord-est, portando con sé segreti dimenticati. L'aquila ha perso una piuma, ma non smette di volare. A chi ascolta, la chiave è nascosta nel libro del tempo." Ripeto: "Il corvo vola a mezzanotte. Le rose non sbocciano più nel giardino di maggio. La luna si specchia nel lago ghiacciato. L'orologio a cucù canta una sola volta, ricordate. Il vento soffia da nord-est, portando con sé segreti dimenticati. L'aquila ha perso una piuma, ma non smette di volare. A chi ascolta, la chiave è nascosta nel libro del tempo."

PPS: le foto le metto qui alla fine perchè non ho nè tempo nè voglia di impaginare e nessuno mi paga per farlo. Cerca di capire se ci arrivi, altrimenti fanchiulo. 








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