venerdì 12 marzo 2021

enogastrocicloturista

In attesa di riprendere la mia passione per l'elettronica, il software e smontare tutto ciò che si può disassemblare, covid permettendo, sto timidamente riprendendo in mano, complice il clima, la mia più grande passione: la bicicletta

La bicicletta che uso, è una mountain bike super attrezzata per escursioni di luuuunga durata. Borse, trailer a rimorchio, gps, pannelli solari, sistema antipioggia vento e gelo ecc.ecc...

Ieri ero dal medico, un fisiatra bravo ma skizzato con le distorsioni di questa società folle. Alla mia domanda: "per la patologia che ho, la bicicletta mi può fare male?" La risposta ovvia è stata: "Movimento ed attività fisica non fanno mai male, anzi. Basta affrontare la cosa senza strafare ed esagerare"... e chi ci pensa ad esagerare? mico devo andare in siberia a -60°, non sono in competizione con nessuno, cerco di frequentare posti tranquilli e soprattutto rilassarmi nella natura, che questo lock-down e questa privazione di libertà e diritti mi sta esaurendo. Devo evadere. La bici conferisce un senso di libertà indescrivibile. 

Quando vai in bici, vedi particolari che quando giri in auto non vedi. 

Si conoscono persone nuove, si scoprono attività commerciali, artigianali ed agricole che manco sono su internet. Una cosa stupenda. 

Dato che non devo sfoggiare prestazioni fisiche dei cultori del doping, non devo girare con abbigliamento griffato da esibire per mostrare uno status sociale elevato, soprattutto per il motivo che me la prendo comoda... una delle attività preferite come ciclo turista è quella di fermarmi ogni tanto. Mi godo la giornata. E quale metodo migliore di godersela, fra le altre cose, se non assaggiare specialità gastronimiche molto particolari o bere un buon bicchiere di vino totalmente bio, fatto in casa, senza marketing e senza skifezze industriali? 

Attività fisica e buon cibo, un accoppiata vincente per la salute e per la mente. Per cui, per distinguermi dai fighetti che si allenano sulle statali trafficate, con biciclettina da fighetta, tutina attillata da fighetta, andatura da fighetta, ho coniato un neologismo che racchiude tutta la filosofia del vero cicloturista convinto:

ENOGASTROCICLOTURISTA.

l'Enogastrocicloturismo è un attività per pochi. Costa mediamente più che muoversi in camper o con la tenda o peggio con l'auto.  La durata delle mie escursioni nel vostro paese può durare tranquillamente più di un mese (anche due o tre), alla faccia dei "turisti", unani mordi e fuggi del weekend. Nel periodo di escursione, oltre a mangiare e bere (colazione abbondante, pranzo e cena), serve un posto per dormire, bed&breakfast, hotel, albergo (che sia pulito come un ambulatorio svizzero) con bagno in camera e garage al chiuso per il mezzo di trasporto/rimorchio. Si dorme in tenda solo nei casi di vera emergenza. 

L'attività fisica produce endorfine e dopamina, per cui è rarissimo trovare un enogastrocicloturista incazzato, maleducato o scorbutico. Se ne vedi uno in giro.... ospitalo tranquillamente a casa tua, nel tuo ristorante, nel tuo agriturismo se hai qualcosa di particolare da offrire. E' il migliore investimento in passaparola che puoi fare. Alla prossima.


P.S. la gomma è sgonfia. Ripeto: la gomma è sgonfia.

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