Una freddissima notte d'inverno e la ventola di circolazione dell'aria della stufa a legna inizia di sua sponte ad emettere un suono vibrante fastidiosissimo. D'inverno, la stufa a legna è indispensabile per far fronte ad un inefficiente impianto di riscaldamento a gas che il padrone di casa, avaro e bastardo, si ostina a non mettere a norma e nemmeno a renderlo più efficiente. Così tocca all'inquilino pagare un salatissimo affitto e nel contempo trovare una soluzione al progressivo e periodico rincaro della bolletta... oltre a sorbirsi le solite bufale commerciali che il gas conviene, è pulito, fa bene alla salute ed è pure senza glutine (apperò).
La stufa in questione è un super efficiente modello di una ditta tedesca, che quelli saranno pure crucchi ma con la qualità ci vanno a nozze. Per ovviare al problema "la qualità si paga" e "conto perennemente in rosso", l'attuale proprietario decise all'epoca di acquistare un modello utilizzato per le fiere ed esposizioni, dopo essersi ovviamente assicurato che non presentasse ammaccature, rigature, crepe o altri difetti occulti...era perfetto...un vero affarone.
Oggi, dopo tre anni di onorato servizio, l'unico problema sono le vibrazioni della ventola, che si presentano casualmente ad intermittenza, a freddo od a caldo, e che quando cominciano si deve staccare la spina e sperare che alla ripartenza non vibri più (a volte, non sempre). La ventola parte in base alla temperatura rilevata da una sonda "K" e si spegne quando la stufa è tiepida (giusto per recuperare anche l'ultimo grado di differenza). Certo è che cercare di dormire la notte o più semplicemente soggiornare in casa con un fastidiosissimo e forte ronzio, non giova certo ai nervi, già a fior di pelle nel dover sopportare gli unani con i quali volenti o nolenti si è costretti ad interagire.
Ecco che allora occorre chiamare "il tennico" il quale, dopo una serie di rinvii e scuse più assurde (occupato altrove, malato, in ferie, furgone dal meccanico, le cavalletteeee....), decide di intervenire e sentenziare..."CUSCINETTI!!". Aveva già deciso di sostituire il pezzo alla chiamata ed i ritardi sono dovuti più alla difficoltà di ordinare il ricambio nel periodo delle festività natalizie. Il pezzo è ancora in commercio ed è venduto ad una cifra che oscilla (ad oggi) tra i 135,15€ ed i 200,54€ (da voi in itaglia il prezzo più caro ovviamente, tiè). Dopo aver smontato e rimontato arriva il conto... 315 euro!!! per un oretta di lavoro comprensive di chiacchiere social. Per una cifra del genere decido di tenermi il pezzo "guasto" e vedere se è possibile sostituire il cuscinetto, no, solo per tentare di rigenerare, rivendere come "refurbished" e recuperare parte della spesa galattica.
Porto in laboratorio il pezzo ed inizio a ragionarci. La ventola è a centrifuga (non come credevo tangenziale) airflow 106 CFM 42 watt AC 230Volts, chiusa in un contenitore di acciaio (anche la ventola), ideale per utilizzi ove la plastica o l'alluminio soffrirebbero per le temperature elevate.
Come primo problema trovo le palette rotanti completamente otturate da uno strato di lana, pelucchi, polvere, acari, peli di cane e gatto che otturava quasi completamente il flusso d'aria... sarà un rilievo da fare a chi si occupa della manutenzione e pulizia annuale. Il motore è fissato alle pale centrifughe con tre viti torx su un supporto a tre punti che si va a fissare sul corpo metallico esterno. Noto subito una cosa... le tre viti che sorreggono il motore sono allentate, vengono via con una facilità estrema. Quasi sicuramente è questo il problema della vibrazione. I cuscinetti sono senza manutenzione (devo ancora vedere dove sono ed in che stato sono) ma probabilmente il vero problema non erano loro ma bensì la ventola libera di vibrare credo anche a causa della polvere che sbilanciava col suo peso la parte rotante.
Per togliere la ventola occorre sollevare senza romperle le alette di chiusura e togliere un fianco. Poi occorre sfilare dal connettore i fast-on per far passare i fili. Devo ancora verificare come separare ventola e motore (la vedo molto dura) perchè ho intenzione di lavare e riportare a nuovo il metallo. Work in progress... alla prossima
P.S. Le orchidee hanno i parassiti. Ripeto: le orchidee hanno i parassiti.
Nessun commento:
Posta un commento