lunedì 4 settembre 2017

una conversazione allucinante

Ho rottamato un veicolo giunto a fine vita... più di trent'anni di servizio, più che onorevole, sono tanti, senza nemmeno nel frattempo incorrere in rotture o guasti oggi programmati nei "moderni" veicoli.  
Il mezzo riportava sulle fiancate delle scritte pubblicitarie sulle quali grava l'ennesima imposta, riscossa dal solito ente che si frappone fra l'amministrazione comunale e l'utente cittadino, giusto per foraggiare i soliti approfittatori privati che nella PA vedono una mangiatoia ben foraggiata ma da condividere non certo con gli utenti finali. Come ogni italica complicazione, per far cessare l'imposizione tributaria, occorre avvisare l'ente intermediario e, dato che siamo cittadini 2.0, proviamo a farlo con una procedura telematica che ci permette di risparmiare tempo.... Ovviamente nel paese delle complicazioni assurde ed inutili le sorprese non mancano. 
Ci si collega al sito e si inizia a cercare l'immancabile versione digitale del modulo da trasformare poi in modulo cartaceo per la firma manuale e ri-trasformazione in digitale (di firma digitale nemmeno a sognarsela). Il sito, ovviamente progettato con i piedi, ci porta alla sezione che più sembra adatta allo scopo, raggiunta per intuito e tentativi. Occorre però "registrarsi" e dare dati che francamente sono inutili per espletare la pratica: numero di cellulare (personale), data di nascita assieme al codice fiscale (dato doppio), numero di fax (per chi ce l'ha ancora).. e via dicendo... tutti dati obbligatori (sic!)
Ci si autentica e si inizia ad accedere al portale servizi per gli utenti. A qualsiasi richiesta però ci viene proposto di digitare un "codice utente" ed un "codice di controllo" con l'avvertenza che in mancanza dei quali (mai ovviamente comunicati preventivamente) occorre telefonare alla sede. Assurdo. Senza quei due dati non si può proseguire. Telefoniamo e ci mettiamo in contatto, dopo il filtro IVR, con un'impiegata. 
"Buongiorno, dovrei compilare il modulo di comunicazione cessazione imposta di pubblicità sui veicoli ma il sistema del vostro sito mi chiede codice utente e codice controllo."
"Non servono i codici"
"ma il sistema me li chiede"
"basta che mandi una mail con la targa del veicolo dicendo di aver rimosso le scritte"
"una mail normale? no una PEC?"
"basta che mandi una mail con la targa del veicolo dicendo di aver rimosso le scritte"
"ad onor del vero il veicolo non è più circolante. è stato rottamato, posso inviare il certificato di rottamazione?"
"si, allora mandi una mail con la targa del veicolo. Basta che rimuova le scritte"
"ok ma come faccio a scaricare il modulo richiesto?"
"basta che mandi una mail comunicando la targa del veicolo e dicendo di aver rimosso le scritte"
"grazie, ancora una domanda... come posso ottenere il codice utente ed il codice di controllo per accedere all'area riservata e rettificare i miei dati?"
"no, no, basta una mail con la targa del veicolo dicendo di aver rimosso le scritte"
"Grazie buona giornata"

Ma come li assumono certi dipendenti nel vostro paese? Ed a chi è affidato lo sviluppo dei servizi via web? E' normale che per il login, il campo E-mail sia precompilato con il codice fiscale? E' normale che i documenti in PDF non si riesca a scaricarli? E' normale che per accedere telematicamente sia necessario preventivamente telefonare in orario d'ufficio senza ottenere ciò che è richiesto dall'ente stesso?... NO, non è normale. Non sembra nemmeno normale l'operatrice al telefono, forse un assunzione fra le categorie protette alla voce "malati di mente" o "pappagallo risponditore".
Ed anche oggi l'ennesima rottura di c*glioni accompagnata dall'onnipresente perdita di tempo in un paese che sulla carta è meraviglioso ma sotto sotto... non funziona letteralmente nulla (a parte la riscossione delle tasse ovviamente). Alla prossima

P.S. la vecchia salta il fosso. ripeto: la vecchia salta il fosso. 




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