domenica 5 giugno 2016

REX Zoppas PM60 Microwave (schema elettrico)


Devo dire che l'attrezzo in questione ha fatto più che egregiamente la sua parte. Devo anche aggiungere che per come è stato trattato è stato bravo a resistere così a lungo. Quando le cose di una volta venivano progettate e realizzate pensando alla qualità ed un pò meno ai profitti finanziari ed ai dividenti degli investitori avidi e corrotti... bei tempi, ormai andati.
Messo da parte per fare posto ad un suo cugino cinese (meno avido di energia) è arrivato il suo momento... devo sezionarlo per recuperare i pezzi all'interno e portarlo al cimitero dei RAEE, amen. 
I forni a microonde sono una preziosa fonte di componenti utilissimi per hobbisti e smanettoni del fai da te. Oltre al trasformatore HV, il cui riutilizzo primario è destinato alle saldatrici a punti (con le opportune modifiche già documentate in moltissimissimi tutorial, post, filmati e spiegazioni dettagliate), si può recuperare il motorino a 230V demoltiplicato, che sta alla base e serve per far ruotare lentamente il piatto porta vivande, ques'ultimo riutilizzabile come sottopentola in quanto in vetro temprato. In più, almeno 4 microswitch, una ventola con motorino asincrono, tre termostati, due magneti toroidali dal magnetron.... questi ultimi però li ho lasciati al loro posto. Il magnetron, verso il punto in cui si concentrano le microonde in emissione, presenta una parte color rosa (intenso o pallido)... ecco, quella parte non è da toccare, rompere, leccare, ingerire eccc... VELENO molto pericoloso... per cui ho preferito lasciare integro il magnetron e non rischiare. Il diodo ad alta tensione è interessante e ho preferito metterlo da parte, si sa mai...
All'interno del coperchio ho trovato l'etichetta con lo schema ed i colori dei fili (eccolo). Buon esempio ormai caduto in disuso per agevolare i riparatori indipendenti, grazie. Per ora basta, devo procedere con disassemblare l'attrezzo autocostruito per ricaricare le cartucce di inchiostro col sottovuoto... da oggi solo toner e mai più inchiostro liquido... o forse no... boh. Alla prossima.

P.S. La lupa uluquà. Ripeto:  La lupa uluquà.

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