lunedì 21 dicembre 2015

Stramaledettissimi idioti

Me ne sto calmo a casa di amici, temporaneamente nel vostro paese, giusto per non incontrare unani italiani a piede libero, sempre pronti a rompere il c***o al prossimo. Correttezza vuole che la cortesia venga ricambiata. Invece no. Dal calduccio del bunker, intento a pianificare con cura nei dettagli la conquista del pianeta, sento uno stereo a palla, ad altissimo volume, solo che non proviene dalla testa di c*zzo del vicino... viene da fuori. Musica a manetta, davvero alta, che nemmeno ad un rave party si sente così forte. Un rimorchio attrezzato è parcheggiato in strada, in mezzo alla strada. Alcuni omini cresciuti solo anagraficamente, vestiti di rosso con tanto di berrettino ridicolo e palette luminose, dirottano il traffico... con quale autorità non si sa ma sembrano efficaci. E che fanno sti bambini deficienti un pò cresciuti? suonano insistentemente il campanello puntando delle potenti torce all'uscio e dei puntatori laser attraverso le finestre... forse temono di non essere notati. E che vogliono? soldi ovviamente, un offerta minimo 10 euro. Eh no, così no. Quando ero bambino, dalle mie parti passava un ciuco addobbato che trainava un carrettino di legno carico di regali ed un coro di bambini intonava i canti di natale in coro per strada. Facevano tenerezza. Era babbo natale che portava i doni (a noi ci bastava una caramella). Col passare del tempo, gruppi autonomi di studenti e cittadini disoccupati, iniziano a girare casa per casa con chitarra, flauto e coro di stonati a chiedere un offerta... complice l'avidità e l'occasione di raccattare soldi, visto il successo dei precedenti, il fenomeno si è amplificato, tanto che passavano anche tre o 4 comitive di cantori di natale per ogni sera, sempere più invadenti ed insistenti.
Oggi, dopo un paio di generazioni, natale dopo natale, le cose sono cambiate...in peggio. Si è arrivati a spettacolizzare l'evento con metodi + "moderni" per ribadire una "tradizione", dopo che un cazziatone generale, da parte di ladri ben meglio organizzati, ha fermato gli improvvisati questuanti. Ammesso che si voglia portare avanti una "tradizione" che deriva da una figura mitologica della lapponia, rappresentata da un vecchio grassone vestito dalla coca-cola che nulla ha a che vedere con la religione cristiana, fatelo almeno con un pò di garbo e discrezione. Invece no. Invadenti, chiassosi, svogliati senza nemmeno la voglia di cantare per lasciare il posto ad un impianto da concerto, senza nemmeno pagare i diritti siae, senza permessi, totalmente abusivi (non privi di tacita autorizzazione de visu rilasciata dall'autorità in cambio di non si sa cosa) e sicuramente... rompicoglioni, ma avidissimi nel raccattare spiccioli la cui destinazione è sicuramente dubbia. Se questa è "tradizione" per favore tenetevela e soprattutto cercate di rispettare chi magari vorrebbe fare a meno di festeggiare, che forse c'è un malato in casa, forse deve lavorare o forse se ne vorrebbe stare in disparte ma in santa pace o a festeggiare a modo suo con tradizioni sì, ma diverse. Questi minoranza cattobigotta della lega invece, dato che non sopportano chi non la pensa come loro (il 90% della popolazione), non trovano di meglio che imporre di forza la loro visione, le loro idee, sostenuti dal branco e da amministrazioni compiacenti, che chiudono un occhio su queste violazioni della privacy. Se è così allora significa che sono alla frutta (malata e velenosa).
Maledetti deficienti cerebrolesi, con i neuroni in affanno. Andatevene a fanchiulo voi e le vostre stupide tradizioni e non stupitevi se poi gli affari vi vanno male... da me nulla, sia chiaro, nemmeno il rispetto. Fanchiulo per sempre.

P.S. Il gorilla è in gabbia. Ripeto: Il gorilla è in gabbia.

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