Una lampadina a led permette un bel risparmio sull'energia elettrica in quanto a parità di lux emessi consume molto meno rispetto ad una lampadina ad incandescenza. Il suo costo abbastanza elevato è ammortizzato in breve tempo... se non si rompe prima del previsto. Già perchè a vole risparmiare sulle lampadine a led occorre metttere in preventivo anche la qualità costruttiva e di progettazione dei circuiti di controllo. Questo modello l'ho preso su ebai tempo fa ad un costo inferiore rispetto a quelle che oggi si trovano orami anche nei supermercati e nei brico center. Dopo un periodo di funzionamento abbastanza breve, dovuto al fatto che era installata in cantina frequentata davvero poco, la lampadina si fulmina con grande sorpresa.... cosa sarà successo? La curiosità mi spinge ad aprire, ispezionare, capire, verificare. Questo modello è uno dei più semplici da smontare, senza rompere nulla e facilmente riassemblabile al punto che viene da chiedersi se sono disponibili i ricambi dato che una eventuale sostituzione della parte guasta è davvero ridicola.
Per aprirla occorre innanzitutto togliere il cupolino satinato, con un cacciavite piatto lo si rimuove dall'incastro ovalizzando leggermente il corpo plastico nel lati opposti alle clips di aggancio. La piastra che ospita i leds (JML-11061 TYQP-5353-04A4 P3528-18 20111110) è avvitata con due viti autofilettanti che si vanno ad incastrare fra le alette di un dissipatore cilindrico appoggiato sulla piastra con della pasta che conduce il calore. Il dissipatore forato fa passare i due fili che vanno al circuito regolatore a sua volta collegato alla ghiera filettata. La ghiera filettata è a sua volta semplicemente avvitata al corpo plastico, per cui, per toglierla, basta svitarla e sfilare il tutto per le verifiche del caso.
Con la lampadina smontata (in trenta secondi netti) il problema viene subito all'occhio... il circuito di regolazione dei led è esploso, annerendo i componenti circostanti. Per la sigla dovrei smontare una lampadina buona ma per ora non credo di approfondire più di tanto. La sigla che si riesce a lebbere sull'intergrato inizia per BP31... il ponte MB10S (forse origine della sovratensione in quanto sembra anche lui andato)
Credo, nel disquisire in tema di qualità, che in questo caso non possiamo parlare di scarsa qualità del prodotto o errore di progettazione dell'elettronica... piuttosto il problema è insorto per un corto ciurcuito provocato da nidi di ragno rinvenuti asll'interno della lampadina. La parte a cono infatti è aperta per lasciar dissipare meglio il calore, lasciando però esposto il circuito (anche se protetto dal solito tubo termorestringente), che andrà inevitabilmente soggetto a contaminazioni esterne (ragni, polvere, umidità).
Credo, nel disquisire in tema di qualità, che in questo caso non possiamo parlare di scarsa qualità del prodotto o errore di progettazione dell'elettronica... piuttosto il problema è insorto per un corto ciurcuito provocato da nidi di ragno rinvenuti asll'interno della lampadina. La parte a cono infatti è aperta per lasciar dissipare meglio il calore, lasciando però esposto il circuito (anche se protetto dal solito tubo termorestringente), che andrà inevitabilmente soggetto a contaminazioni esterne (ragni, polvere, umidità).
Da segnalare un incongruenza nelle serigrafie della basette. Il filo rosso è collegato al V+ del circuito stampato mentre è collegato al V- della basetta con i leds (stessa ovvia inversione per il filo bianco). Per cui sarà necessaria un ulteriore verifica col tester per capire la polarità giusta da applicare alla basetta metallica. Sì perchè la piastra che ospita i leds è un lamierino tondo di alluminio con stampate sopra le piste che collegano i leds, tramite strati di isolante. E' di alluminio solo per esigenze di smaltimento del calore. Interessante la soluzione a accoppiamento col dissipatore ad alette che poermette l'utilizzo di componenti "standard" grazie ai quali si riesce a contenere il costo di produzione e conseguentemente di vendita al pubblico (credo di ricordare di averla pagata pochi euro un paio di anni fa). Che dire ancora? Queste lampadine non dovrebbero essere installate in luoghi polverosi o soggetti alla visita dei ragni, quindi niente cantine, sottoscala, falegnamerie, garage, ripostigli od in genere posti poco frequentati ove la rimozione delle ragnatele non è frequente come quella in posti ove si soggiorna abitualmente. Lo stesso modello è in funzione in altre parti della casa e posso confermare che la loro durata è superiore alle lampadine tradizionali. Unico neo, per mea culpa, è che ho preso il modello a luce bianchissima, che a me non piace proprio. Al prossimo giro luce più giallina. Procedo con esperimenti e verifiche dei led da recuperare... stay tuned. Alla prox.
P.S. il prato è gelato. Ripeto: il prato è gelato.
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