venerdì 9 ottobre 2009

Motorola RAZR V3i - riparazione


Dopo l'attesa del cover e l'acquisto dei cacciaviti torx T3 e T4 (quest'ultimi non proprio di facile reperibilità), mi sono deciso di aprire il Motorola RAZR V3i che mi era stato consegnato tempo fa con la solita frase di accompagnamento..."...vedi se riesci a fare qualcosa....". Un'amica della mia compagna, in occasione di un incontro serale, mi prega di dare un occhiata al telefonino che le aveva regalato il marito (defunto da poco purtroppo). E' un ricordo e non posso proporre la rottamazione in nome del recupero dei componenti funzionanti, devo "per forza" riuscire a ripararlo. L'apparecchio non è proprio da buttare, è un modello che ancora oggi è quotato più di cento - centocinquanta euro, e non meno di settanta - ottanta se usato, per cui occorre contenere la spesa al di sotto di quella cifra, anche se è un ricordo che va conservato. Il sintomo di guasto è la mancanza dell'audio in ricezione. Per il resto è perfetto, a parte i due gommini di protezione delle viti frontali che mancano, pesanti tracce di fondotinta (anche all'interno), il flip display che "balla".

Sicuramente è caduto a terra. Da una prima analisi, il frontale apribile si muove in modo che sembra manchi una delle due cerniere, per cui ordino immediatamente un cover completo per sostituire un copri cerniera minuscolo (che non viene fornito separatamente). Come da mia abitudine, il cover ordinato è di colore diverso, blu metallizzato contro l'antracite originale. Mi piacciono infatti i cellulari bicolore, personalizzati che escono dagli "schemi". L'apertura non è particolarmente impegnativa, basta procurarsi il manuale di disassemblaggio e con un pò di manualità, l'attrezzatura adatta ed un pò di pazienza si riesce di ridurlo ai minimi termini. La parte critica è rappresentata dal display. 4 Flat ribbon e tre gruppi di pulsanti laterali incastrati. Per togliere quest'ultimi, occorre fare attenzione a non scollare i gommini di ritorno dei tasti,  che se si staccano è un pò difficoltoso re-incollarli. Per le parti da staccare, cui il manuale raccomanda di tenere attaccata al pezzo la colla, è quasi impossibile non lasciare la parte adesiva sul contenitore. Si può provare a scaldarla con un phon in modo da ammorbidirla, senza surriscaldare troppo l'elettronica. Se non si riesce a tenerla attaccata al suo posto, si può provare a ripristinarla con i rotoli dispenser di colla "pritt" in nastro, del tipo non permanente ovviamente. Quando si fanno saltare le clip di aggancio, "prendere" con le pinze quanto riportato nei manuali. A volte occorre fare un pò di forza e se non si capisce come le parti sono agganciate, basta osservare il cover smontato ed ispezionare come sono fatti i punti di aggancio. Può facilitare molto le operazioni ed evitare rotture indesiderate. Dopo aver smontato anche la cerniera e ridotto veramente ai minimi termini l'apparecchio, salta all'occhio il probabile inconveniente. Il flat di collegamento dell'elettronica al flip apribile è composto da tre strati di ribbon ognuno con i propri conduttori.

Ad un ispezione attenta, si nota che il ribbon centrale è spezzato ed in particolare impedisce la connessione di due fili. Se si guarda la foto attentamente, si vede chiaramente. La causa è sin troppo ovvia. La rottura della cerniera, di un pezzettino di plastica di pochissimi centesimi di valore, ha prodotto, come conseguenza dovuta all'utilizzo quotidiano in condizioni "fuori specifica", la rottura "per fatica" del flat.
Quel cavo è collegato alla tastiera a membrana (protetta da un cover metallico che fa da tastiera vera e propria) incollata al supporto plastico del telefono. Dato che è rotta, si può "scollarla" senza tante precauzioni e sostituirla con una di nuova, già ordinata su ebai per 10 euri, ovviamente all'estero altrimenti ad ordinarla qui occorre pagarne altrettanti solo di spedizione. Il problema nella rimozione di quel tipo di tastiera è la possibilità di piegare accidentalmente le "cupole" metalliche che fanno da tasto e che producono il "click" tipico. Se queste cupole si piegano all'interno, è meglio sostituire tutta la tastiera divenuta così inutilizzabile.
Ora resto in attesa del pezzo, sperando arrivi in fretta, altrimenti mi dimentico la sequenza di rimontaggio dei pezzi sparpagliati sul tavolo del laboratorio :-) Spero proprio di riuscirci, più che altro per soddisfazione personale che altro. Sono due ore di lavoro e 20 euro circa di materiale. A chiederne 40 o 50 non è poi così malaccio se si pensa che un centro di assistenza autorizzato (che deve ovviamente mantenere il negozio con tasse, pizzi e balzelli vari) ne potrebbe chiedere poco meno del triplo. Unico neo i tempi di attesa delle parti di ricambio, sopportabili dal fatto che ormai le persone hanno tre o quattro apparecchi a testa e se se ne rompe uno c'è sempre quello di scorta. Se penso ai tempi in cui sono stato fra i primi ad acquistare un motorola star-tac, il modello con display a led rossi, pagato all'epoca 2 milioni di vecchie lire (cash...allora si che ero ricco!), mi viene da ridere. Il cellulare allora sì era uno status symbol, in realtà una fesseria per persone che ostentano per mascherare la propria pochezza d'animo (sic!). Alla prossima.

P.S. Sono più fesso che intelligente. Ripeto:Sono più fesso che intelligente.

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