lunedì 25 aprile 2011

Kod*k ZD710 battery pack (parte 0)

Mi sono messo in testa di costruirmi un add-on per la mia fotocamera Kod*k. Nonostante la bassa considerazione dell'azienda produttrice, cultrice dei formati chiusi e proprietari, sono riuscito ad accaparrarmela a prezzo di saldo da un negozio impestato da commessi stronzi, maleducati e ladri, costringendoli a recuperarla dal magazzino dov'era stata nascosta in attesa di poter farla sparire. Ho già raccontato la vicenda, inutile tornarci su. L'altro giorno dovevo fare delle foto e mi sono recato al supermercato di zona per acquistare 4 batterie AA Dur*cell, sperando che la marca e la "serietà" dell'azienda (di m*rda) mi garantissero una discreta autonomia di alimentazione, superiore a quella di certe batterie ricaricabili NiMh cinesi da 1,2 volts acquistate tempo fa. Tempo tre foto senza flash e la fotocamera si spegne automaticamente per insufficienza di alimentazione. Cambio le prime due con altre due nuove e faccio in tempo a fare altre tre foto poi stop. Vaffanculo! Urge una soluzione. Mi voglio costruire un contenitore da attaccare sotto la fotocamera, sfruttando l'attacco filettato del cavalletto ed una presa a tre volts laterale prevista per l'alimentazione esterna. In commercio esistono già degli adattatori di rete per questo modello di fotocamera, ma prevedono l'alimentazione a 230volts. E se me ne vado in campagna che faccio, mi porto dietro un pannello solare collegato ad uno zaino moddato? No, voglio realizzare un pacco batterie, leggero e trasportabile senza difficoltà, ovviamente ricaricabili. Ho optato per due batterie in serie, marca Ultrafire modello BRC18650 3000mAh 3,7 volts li-ion. Perchè due in serie? Ok. La fotocamera accetta 3 volts e non dovrebbe accadere nulla se alimento a 3,7, aspettandomi un regolatore interno. Ma a causa di qualche ingegnere imbecille e qualche progettista in vena di rispetto sacrale per le specifiche, preferisco non rischiare e realizzare un regolatore esterno basato sul classico LM317. Per la stabilizzazione a 3 volts, occorre alimentare il regolatore con una tensione superiore, ovvero in base alla formula Vin=Vout+0,6V+2,5V. 
3,7 volts non verrebbero stabilizzati (figurarsi poi se la batteria si scarica un pò), per cui meglio prevederne due in serie e contare su un autonomia superiore. La capacità di 3000mA/h è più che sufficiente per garantire un buon periodo di alimentazione (dovrò fare delle misure per essere più preciso). Ma per il contenitore?? Scarti di legno multistrato! Si, assemblati in fogli incollati sino a raggiungere lo spessore desiderato e seguire la forma dell'impugnatura (sto aspettando che la colla asciughi). Poi con delle punte di adeguato diametro si scavano i vani per le batterie e per l'elettronica di regolazione. Lo spinotto di alimentazione l'ho già recuperato da una serie di adattatori di un vecchio alimentatore. Dovrebbe funzionare, anche se sono alla ricerca di un sistema per fare gli sportellini di ricambio batterie e le molle per i contatti elettrici... ci penserò. Questa è l'idea di un aggeggio che non sembra essere in commercio ma che anche ci fosse non lo comprerei di sicuro. Già, oltre allo sciopero della spesa da me indetto ad oltranza, non credo esista al mondo un commerciante in grado di vendermi la soddisfazione di fare da me, di divertirmi e di metterlo in quel posto alle multinazionali. Alla prossima. (Segue nella parte 1)

P.S. Gli scarafaggi neri amano sporco, buio e umidità. Ripeto: Gli scarafaggi neri amano sporco, buio e umidità.

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