giovedì 18 settembre 2014

Samsung ML-1510 (in riparazione / riparata)

Ma..., dico io..., è possibile che bisogna buttare una stampante funzionante solo perchè si è consumato un pezzettino di gomma del valore di pochi centesimi? Uno stupidissimo pezzettino di stupidissima gomma. La carta dal cassetto non parte... è il pick-up roller, un gommino consumato che non fa il suo dovere e non fa più attrito...a meno di non stampare su dei fogli di carta vetrata (e non è detto che non ci provi un giorno, per vedere l'effetto che fa). 
Sostituirlo? Certo. Per accedere al pick-up roller bisogna smontare praticamente tutto...il top cover...vabbè, l'exit roller, l'LSU, il motor assy, il drive assy, l'engine shield assy...non resta poi molto da smontare alla fine. Va così che alla fine il costo di riparazione (se si decide di rivolgersi ad un peracottaro autorizzato) supera il valore dell'hardware, un classico. Complimenti per la politica consumistica di queste multinazionali che continuiamo ad ingrassare. Allora che si fa? si butta? nonono, si ripara. Abbiamo due possibilità. 
La prima a "costo zero". Si accede al perno che sostiene il gommino e lo si ravviva con della carta vetrata grana 80/40 o un pò più fine. Basta ravvivare il lucido della superficie, senza incidere troppo, e si crea una superficie nuovamente ruvida abbastanza da fare presa sulla carta. Funziona? in alcuni casi si. L'idea di rivoltare dentro per fuori il gommino, come un calzino, mi era venuta...ma... l'interno è liscio e non va bene...bastardi. 
La seconda... si googla e si cerca su ebai il pezzo... 4 dollari + tre di spedizione o poco più (evitando quelli che te lo vendono a 13 o 32 dollari)... e lo si sostituisce. 
Con l'occasione, vista la stampante ridotta ai minimi termini, si pulisce per bene l'interno dalla polvere e dai residui di toner, specialmente dalla lente che sta all'ingresso della carta (sensore Jam 1) e la ferraglia torna come nuova di fabbrica...è hardware ragazzi!! Aspetto che arrivi il pezzo e poi vediamo chi la vince. 
Ma nell'attesa è tempo di qualche considerazione. 
Dal service manual si scopre  che sia il gommino che gli altri rullini sono garantiti per 60.000 fogli. Dal menu di configurazione ed autotest della stampante scopriamo che ne ha stampati 9942... ok c'è qualcosa che non quadra...l'usura del gommino mi dice altro... forse la stampante è stata resettata o aggiornata... ma il dato preoccupa un pò. Viene anche da pensare ad un caso di obsolescenza programmata, si progetta ad arte un pezzettino che si consuma un pò più del previsto ed il gioco è fatto. Vai a dimostrare poi con delle perizie che è vero, si dirà che "quel" pezzettino era di "scarto".  
60.000 fogli sono 120 risme di carta da 500 fogli cd. Un azienda di piccole dimensioni (con un paio di impiegate diciamo, per capirci) ne può può consumare 12 tranquillamente in pochi mesi o al massimo in un anno, una al mese sono circa 25 fogli al giorno... ci  può stare come ipotesi. Quindi, se vogliamo ragionare in un ottica di manutenzione preventiva, il gommino andrebbe sostituito una volta ogni 10 anni...a che costi?. Smontare, sostituire, rimontare, per uno che lo fa tutti i giorni, può portare via un paio d'ore in totale... 100 euro in tutto...senza fattura? ci può stare. Al costo della manutenzione programmata aggiungiamo il toner (che include nella cartuccia anche il tamburo "per fortuna"). La cartuccia costa al minimo 17 euro ivata e spedita, oggi....all'epoca costava sui trentadue euro (e qualcuno ad oggi le vende ancora a questa cifra o più)...ce ne vogliono 2 all'anno (una cartuccia mediamente dura per 3000 fogli circa)...quindi dai 34 ai 64 euro all'anno cui vanno aggiunti 10 euro di manutenzione (la frazione annuale del costo decennale). Quindi, costo della carta a parte, ogni foglio stampato ci costa, se consideriamo 20gg lavorativi al mese per 11 mesi tolte ferie e festività) circa 0,0113 centesimi di euro (solo di stampa e manutenzione senza contare nemmeno l'energia elettrica). Notiamo come il costo per stampa è veramente basso, meno di una fotocopia (LOL e viene da pensare ai ricarichi delle copisterie, maledetti ladroni). 
Ragionamenti di questo tipo, li ho sentiti fare da alcuni imprenditori illuminati, preoccupati solo a massimizzare i profitti e perdere tempo a farsi le seghe mentali, che fa tanto imprenditore bocconiano fighetto e pure un pò glam. 
Ma alla fine... per un gommino del valore di pochi centesimi e del costo di pochi euro.... conviene davvero buttare la stampante? No. Decisamente no. Venderla a 18 euro con annunci del tipo "Vendesi stampante Samsung ml 1510 difettosa, buona per ricambi. Difetto : La stampante stampa ma non cattura i fogli dal cassetto."? ...è solo un gommino da 6 euro imbecille, non te ne dò altri 18.!... ma poi... come fa a stampare se non prende i fogli? mistero. 
Per mettersi l'animo in pace, basta pensare che una volta pagata in negozio, una stampante rappresenta un piccolo costo continuo, sia per i consumabili che per la manutenzione. Meno costa come consumabili e manutenzione e più conviene tenersela stretta, visto l'andazzo che punta a farci consumare inchiostro e toner il più possibile, riducendone progressivamente la quantità nelle cartucce. Stampanti di questo tipo, "da supermercato" come le definisco io, sono adatte a ditte individuali, piccoli uffici, privati, non certo per chi ha necessità più importanti. Ma a conti fatti, visto che per recuperarla IO in realtà ho speso solo 6 euro (e potevo tentare di grattare il gommino a zero euro).... a ME non conviene buttarla, ma ripararla nei ritagli di tempo libero e sfruttarla per emergenza, per fare un regalo o per venderla a qualche imprenditore illuminato col braccino corto, che le si trovano a 30/60 euro usate o 300 euro nuove su amazon. La mia sta per diventare praticamente nuova, come la mettiamo? Continuiamo a ingrassare le discariche e protestare quando ce le costruiscono dietro casa?Alla prossima. 

P.S. Il dito punta la luna. Ripeto: il dito punta la luna.

Aggiornamento: gommino sostituito, stampante pulita internamente... tornata come nuova pronta a fare il suo dovere per altri 10 anni. Ora dovranno inventrarsi di cambiare la presa USB o cambiare linguaggio / metodo di invio dati alla stampante... la vedo dura per loro...bastardi. Dovrete vietarle per legge ed ancora non ce la farete. Idioti.

P.P.S. la luna è nera. Ripeto: la luna è nera. 

mercoledì 17 settembre 2014

Taglio bottiglie di vetro (parte 1)

Era da un pò che avevo messo da parte due bottiglioni di vetro, presi appositamente non tanto per il vino contenuto (uno dei quali non era poi un granchè...acqua e polverina colorata) ma per il contenitore. L'idea iniziale era quella di realizzare due vasi porta biscotti e con la parte a cono rimanente, una lampada a soffitto. 
Ed ecco che, dopo la consegna dell'ultimo lavoro che probabilmente non verrà pagato (ormai lavoro gratis e non so come dirlo all'agenzia delle entrate), decido di cimentrami nel taglio del vetro. Ah, sembra sia necessario dirlo a quei deficienti che... lavorare il vetro è pericoloso...stare attenti e non procedere se non si sa come fare o come proteggersi adeguatamente... unano avvisato...
Da esperienze deludenti in passato, l'approccio in questo caso è stato preceduto da una fase di documentazione in rete, circa i metodi adottati per evitare di far esplodere in mille pezzi la bottiglia o produrre tagli storti ed inutilizzabili. Bisogna dire che in rete si trovano consigli bislacchi, incompleti, imprecisi...sembra tutto facile ma tra il dire ed il fare... qui non ho voglia di riportare una guida definitiva (questo lo lascio ai ladri di click) esaustiva (questo lo lascio ai professoroni del web), precisa (questo lo lascio agli "ingegneri"), che funzioni al 100% (questo lo lascio ai cazzari del Kazzakistan).... per dio, questo è solo un diario ipotecnologico, inutile, impreciso e minimalista!

Il principio di base per un taglio decoroso è quello di creare una frattura nel vetro in un punto previsto (magari agevolato da un incisione) e sfruttare la dilatazione termica combinata alla rigidità del materiale ed alla sua conduttività termica. L'incisione fa da guida, il calore fa sì che la frattura generata dalla differenza di temperatura segua la linea tracciata, rompendo lo spessore rimanente.
In alcuni metodi si sfrutta solo il calore concentrato su una linea precisa, ma il risultato non sembra poi tanto soddisfacente a meno di non usare alcuni accorgimenti. Fra i metodi analizzati, si rilevano i seguenti
  • spago imbevuto di alcool e immersione in acqua fredda
  • tagliavetro diamantato, acqua bollente e acqua fredda
  • tagliavetro diamantato e martelletto 
  • resistenza elettrica

Il metodo che dà migliori risultati, con un taglio netto e preciso, è quello della resistenza elettrica che richiede però la costruzione di un supporto atto a far ruotare perfettamente in asse la bottiglia, oltre ad una serie di elementi non proprio di facilissima reperibilità. Il primo metodo è abbastanza "grezzo", buono quando si deve tagliare una sola bottiglia non "di pregio", a perdere, in quanto può dare dei risultati deludenti (togliere il tappo altrimenti la bottiglia "esplode"). Il secondo metodo richiede che l'acqua bollente venga concentrata sull'incisione...poca acqua bollente... provateci se ne siete capaci. Sulla base della disponibilità di tempo e materiali, al momento, in via puramente sperimentale, ho optato per la terza soluzione, in quanto il collo della bottiglia è risultato abbastanza largo da infilare un bullone fissato all'estremità di un asta flessibile al fine di picchiettare dall'interno in prossimità del taglio e provocare con pazienza la frattura del vetro. 
Per la linea di incisione, ho costruito in fretta e furia un "macchinario" il cui scopo è quello di tenere in asse il bottiglione sulle rotelline diamantate, in modo che l'inizio dell'incisione coincida esattamente con la sua fine (basta una sola passata altrimenti si frattura troppo il materiale e se inizio/fine dell'incisione non coincidono...il taglio verrà storto o alla peggio la bottiglia si rompe imprevedibilmente).  Per farlo ho recuperato dei pezzi di legno, due rulli di una stampante accapì, delle molle, viti da legno, squadrette per tenere fermo il collo della bottiglia, un vecchio tagliavetro arrugginito a cui è stato tolto il manico (tranquillo, meglio così altrimenti ti buttavo) e per il coperchio in legno del multistrato (due dischi per creare il fermo) ed un pomello decorativo salvato un letto destinato, ahimè, al contenitore del legno trattato in discarica.
Devo dire che comunque la soluzione non mi entusiasma poi tanto... il punto di taglio non è regolabile, la rotazione è manuale, occorre premere costantemente (quasi impossibile) la bottiglia... è in cantiere qualcosa di più serio, sfruttando un motorino demoltiplicato dei forni a microonde ed un elemento resistivo di un sigilla sacchetti o un laser di un vecchio masterizzatore DVD...stay tuned.
I risultati comunque sono fortemente condizionati dai seguenti fattori (legati anche al metodo usato):
  • precisione dell'incisione (costante e non interrotto)
  • tipo di vetro
  • spessore del vetro
  • temperatura applicata 
  • concentrazione della temperatura sull'incisione
  • precisione nel picchiettare l'interno
  • lubrificazione del diamante
  • stabilità della rotella diamantata

Tutti fattori che per un incisione precisa devono essere ben applicati (e possibilmente controllati in modo stabile). Data la precarietà del metodo qui appplicato, il taglio risultante non è stato poi dei migliori. Un paio di picchiettii fuori posto mi hanno creato due "U" sul bordo del vaso, oltre ad alcune sbavature in coincidenza di un incisione interrotta anche se di pochissime frazioni di millimetro. Dei tentativi successivi mi hanno fatto optare per il metodo di riscaldamento con la fiamma (un accendino turbo)... migliora qualcosa ma non è ancora perfetto. 
Devo proprio realizzare il macchinario universale... le idee che mi frullano sono troppe, complice anche una serie di filmati che mostrano delle soluzioni davvero interessanti. Step successvo...la foratura... hihi, ci sarà da ridere. alla prossima.

P.S. il panino è imbottito. Ripeto: il panino è imbottito. 

sabato 13 settembre 2014

Homemade E-Cigarette Vaporizer

Bravo! Bel lavoro...ma stai sicuro che lo faremo migliore, più veloce, più potente, più maneggevole....

http://www.instructables.com/id/DIY-Electronic-Cigarette/?ALLSTEPS

Grazie.

P.S. la nebbia agli irti colli piovigginando sale. Ripeto: la nebbia agli irti colli piovigginando sale.

P.P.S... sono curioso di vedere come il PS precedente verrà tradotto da gugol. LOL